Coronavirus: riflessi sul mondo dell’aviazione


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Flyfan

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Forse non ci siamo capiti...questo sta per accadere tra poche settimane:

Fonte: https://www.proiezionidiborsa.it/su...-uno-tsunami-di-proporzioni-non-immaginabili/

Sull’economia italiana si sta per abbattere uno tsunami di proporzioni non immaginabili
Sull’economia italiana si sta per abbattere uno tsunami di proporzioni non immaginabili. Ma ancora pochi ne hanno sentore, anche se i segnali sono inequivocabili. L’arrivo di uno tsunami si manifesta prima con delle onde anomale. Poi arriva l’onda enorme, che spazza e travolge tutto quello che trova sulla sua strada. E quando si ritira lascia solo danni e devastazione. E’ ciò che sta per accadere alla economia italiana. E ProiezionidiBorsa vuole accendere un faro su questo pericolo.

Crollo della domanda di beni e servizi, indietro di 25 anni

Probabilmente qualcuno starà pensando che stiamo esagerando. Che siamo dei pessimisti. Non la pensa così Carlo Sangalli, presidente della Confcommercio. Secondo l’ufficio studi della associazione nazionale dei commercianti, i consumi in Italia oggi sono ai livelli più bassi degli ultimi 25 anni. Significa che oggi gli italiani spendono in consumi di prodotti e servizi, come 25 anni fa. Sono indicativi alcuni dettagli. Oggi gli italiani spendono più in alimentari che in servizi, fenomeno che non si verificava dal 2007. Inoltre si registra una forte contrazione degli acquisti per automobili, scarpe e vestiti.

Il commercio e la domanda interna sono una parte rilevante del PIL italiano. Una riduzione della domanda interna di beni e servizi, può mandare in crisi decine di migliaia di attività commerciali e di piccole e piccolissime imprese. Una loro chiusura farà aumentare la disoccupazione in Italia.

Il fenomeno per ora è attutito grazie alle misure tampone del Governo. L’Esecutivo, con il Decreto Agosto, ha prolungato la cassa integrazione e i termini del divieto di licenziamento, anche se con dei paletti. Ma cosa accadrà quando anche queste misure cadranno?

Il 40% delle microimprese è a rischio chiusura entro quest’anno

Secondo uno studio ISTAT su aziende con almeno 3 dipendenti, sono a rischio chiusura il 40% delle microimprese e il 19% delle grandi imprese. Nella ristorazione e nell’ambito dei servizi turistici, oltre 6 alberghi e ristoranti su 10 sono in pericolo chiusura. In termini occupazionali, per l’ISTAT sono in pericolo 3,6 milioni di posti di lavoro nelle imprese. A cui si aggiungono 800mila addetti nella ristorazione e nella accoglienza turistica. A questi si sommano altri 700mila addetti del settore dello sport, cultura e intrattenimento.

Se facciamo la somma, nei prossimi mesi circa 5milioni di persone rischiano di perdere il lavoro. Non è uno tsunami, è una ecatombe. Se anche solo la metà di questi lavoratori perdesse il posto, per l’economia nazionale sarebbe un colpo terribile.

E attenzione, stiamo parlando di una indagine su aziende con almeno 3 dipendenti. E le partite IVA? E le aziende familiari con due componenti?

La disoccupazione è una bomba a orologeria

Sempre secondo ISTAT a giugno il tasso di disoccupazione in Italia è salito all’8,8%. Ad aprile il dato era al 6,3%. Drammatico il dato per i giovani, il cui tasso di disoccupazione a giugno è al 27,6% contro poco più del 20% di aprile. Ma il dato più indicativo, e se volete drammatico, è il forte aumento delle persone in cerca di lavoro, pari al 7,9%. Rispetto a maggio 2020, a giugno quasi 150mila persone si sono messe in cerca di occupazione.

Meno occupazione significa meno reddito, quindi meno domanda da consumi, quindi meno produzione, quindi meno lavoro. Andiamo verso un periodo in cui ci sarà un incremento della disoccupazione che non si vede come possa essere riassorbita.

Sull’economia italiana si sta per abbattere uno tsunami di proporzioni non immaginabili

Ma una azienda che chiude, non porta danni solo per l’economia, ma anche allo Stato. Infatti, per ogni azienda che chiude, le entrate tributarie cessano. E per ogni azienda che rimane in piedi, ma vede ridursi il suo giro d’affari, le entrate tributarie si riducono. Se per quest’anno Bankitalia prevede un calo del PIL tra il 9,2% al 13,1%, significa che le entrate tributarie diminuiranno del 10% circa.

Infatti, nel periodo gennaio-maggio 2020 lo Stato ha accusato mancate entrate per 15 miliardi (dati del MEF). In percentuale è una cifra pari al 9,3% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019.

Per i prossimi mesi e per buona parte del prossimo anno, lo Stato incasserò meno tasse ma dovrà fronteggiare maggiori spese. Infatti dovrà fare fronte a tutte quelle misure di sostegno varate con i 4 decreti. A cui si aggiunge l’indennità di disoccupazione (la NASPI), che inevitabilmente lieviterà.

E poi ci sono le spese ordinarie per mandare avanti la macchina statale. Ma supponiamo che i costi sociali, previdenziali, sanitari, non aumentassero e rimanessero uguali. Comunque lo Stato avrebbe a disposizione decine di miliardi in meno per fare fronte alle spese fisse della macchina statale. Come vi farà fronte?

Pessimisti, o realisti?

Molti ci potrebbero accusare di pessimismo. E’ un punto di vista. I dati che abbiamo elencato ognuno li può interpretare come preferisce. Ma un PIL in calo del 9%, consumi tornati a 25 anni fa e la disoccupazione in aumento, sono numeri non opinabili.

Occorre essere realisti. Sta arrivando uno tsunami. Ma molti preferiscono retrocederlo a onda anomala. Se fosse veramente un’onda anomala, saremmo tutti felici, ma preferiamo creare attenzione, affinché possano essere messe in atto tutte le possibili misure precauzionali. Uno tsunami non si può fermare. Ma si possono mettere in atto strategie di prevenzione, affinché chi ne è coinvolto riduca i danni al minimo. Sapere che arriva può aiutare a limitare i danni.
si va beh ma economisti, finanzieri, salumieri falegnami e confederazioni varie stanno sempre a chiagnere a prescindere, però intanto fottono pure...Poi bisogna sempre fare la media di tutto e vedere che succede, sia col virus che con l'economia. Perfettamente inutile fasciarsi il cranio prima.
 

Qantaslink

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Questo accade anche perchè in tv ci bombardano di messaggi di terrore sul covid 19 e invece di cambiar canale, gli si "da share" cioè molte persone seguono il programma e domani i giornalisti ci ridiranno le stesse cose perchè "tira" il covid19..Si preferisce magari non partire per le isole greche(che si sta "na crema") perchè ci sono stato, ma si preferisce andare in Puglia o Sardegna, bellisime, ma c'è l'apoteosi rispetto a gli altri anni.
Uno quando accende la tv(che no è oro colato) dovrebbe pure accendere il cervello.Certo se avevo prenotato per Ibiza e andare in discoteca e sono chiuse è un discorso...altrimenti di che stiamo a parlà?!
Si in tv è un continuo in moltissimi canali, secondo questi luminari è diverso da andare in Sicilia o Sardegna al posto di andare in Spagna o Grecia?
 

Qantaslink

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si va beh ma economisti, finanzieri, salumieri falegnami e confederazioni varie stanno sempre a chiagnere a prescindere, però intanto fottono pure...Poi bisogna sempre fare la media di tutto e vedere che succede, sia col virus che con l'economia. Perfettamente inutile fasciarsi il cranio prima.
Dico anche che il prossimo anno con la scusa del virus, molte aziende non avranno utile ma perdite
 

magick

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Personalmente mi preoccupano tre cose:
1) La politicizzazione del COVID. Le opinioni personali hanno senso solo quando sono un risultato di un'informazione da fonti 'solide', per molti mesi la medicina ha 'imparato' cose nuove sul COVID e sta ancora imparando. Analizzando i dati, i positivi aumentano ma le ospedalizzazioni non molto e i ricoveri in terapia intensiva ancora meno. In altre parole, si muore di meno ma il contagio continua. Mi piacerebbbe che anziche' Salvini si prendessero informazioni da un medico (sostituire a Salvini il populista locale per altri paesi fino ad arrivare a Trump)
2) Tutti sanno tutto e nessuno verifica le informazioni. Non ci vogliono qualifiche particolari per scrivere su Facebook, Medium o compagnia cantante, invece molti fanno riferimento a cose che hanno letto li' (che e' la versione moderna di "me l'ha detto mio cugino che ha un amico che e' il fratello del cognato di uno che lavora in ospedale).
3) La comunicazione e' gestita dalla stampa in modo sensazionalistico anziche' divulgativo.

Detto tutto questo aggiungo che prima di disquisire se esista un emergenza o meno dobbiamo definire cos'e' un'emergenza.

Il danno all'economia rimane e rimarra' fino a quando non impariamo a convivere con il COVID-19 senza drammi o fino a quando arrivera' un vaccino.
A volte non sono nemmeno cugini di amici di fratelli, si definiscono "osservatori" che obiettano su tutto riportando dati ma con analisi errate. I tre aspetti che hai esposto sono quelli che, con peso diverso, stanno facendo i maggiori danni, tanto in riferimento all'emergenza sanitaria che a quella economica. Attualmente in qualche modo il Covid-19 è sotto controllo, ma era anche stata prevista questa attenuazione, si dovrà vedere con l'arrivo dell'autunno cosa succederà.
 
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Flyfan

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Qualcuno ha i dati generali aggiornati del traffico aereo e del trend attuale? A me pare di vedere una nuova contrazione generale, dopo il tentativo di ripresa estivo.
 

13900

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Purtroppo gli aeroporti italiani non danno statistiche mensili, ma Robert Boyle aveva guardato alcuni tra gli hub maggiori d’Europa. A luglio si arrivava al massimo a 30-40% dei valori 2019 per il corto raggio, mentre il lungo non arrivava nemmeno al 15% negli hub più trafficati.

Da notare le statistiche inglesi: la politica delle 2 settimane di quarantena sta letteralmente uccidendo il settore.

 

ermide

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Purtroppo gli aeroporti italiani non danno statistiche mensili, ma Robert Boyle aveva guardato alcuni tra gli hub maggiori d’Europa. A luglio si arrivava al massimo a 30-40% dei valori 2019 per il corto raggio, mentre il lungo non arrivava nemmeno al 15% negli hub più trafficati.

Da notare le statistiche inglesi: la politica delle 2 settimane di quarantena sta letteralmente uccidendo il settore.

La quarantena è una politica o una necessità?
 
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La quarantena è una politica o una necessità?
Per come la vedo io, è una manovra politica. I metodi alternativi ci sarebbero, basterebbe copiare l’Italia (C’è capacità per 300mila tamponi al giorno in UK e se ne fanno meno della metà). Ma a quanto pare il ministero dell’interno (Priti Patel, possibilmente il ministro meno capace di essere ministro tra tutti) è particolarmente contraria a qualsiasi cambiamento.

Quando poi le decine di migliaia di licenziamenti nel settore diverranno centinaia di migliaia cambieranno idea, ma sarà troppo tardi.
 

magick

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Per come la vedo io, è una manovra politica. I metodi alternativi ci sarebbero, basterebbe copiare l’Italia (C’è capacità per 300mila tamponi al giorno in UK e se ne fanno meno della metà). Ma a quanto pare il ministero dell’interno (Priti Patel, possibilmente il ministro meno capace di essere ministro tra tutti) è particolarmente contraria a qualsiasi cambiamento.

Quando poi le decine di migliaia di licenziamenti nel settore diverranno centinaia di migliaia cambieranno idea, ma sarà troppo tardi.
Piccolo OT: mi fa strano ogli volta leggere che i politici della civilissima UK debbano copiare dall'Italia, pensavo che con il M5S fossimo la nazione europea messa peggio da quel punto di vista...
 
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lamgio

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Per come la vedo io, è una manovra politica. I metodi alternativi ci sarebbero, basterebbe copiare l’Italia (C’è capacità per 300mila tamponi al giorno in UK e se ne fanno meno della metà). Ma a quanto pare il ministero dell’interno (Priti Patel, possibilmente il ministro meno capace di essere ministro tra tutti) è particolarmente contraria a qualsiasi cambiamento.

Quando poi le decine di migliaia di licenziamenti nel settore diverranno centinaia di migliaia cambieranno idea, ma sarà troppo tardi.
Priti Patel come la Azzolina? Pensavo fosse una "perla" tutta nostra.
 

londonfog

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Piccolo OT: mi fa strano ogli volta leggere che i politici della civilissima UK debbano copiare dall'Italia, pensavo che con il M5S fossimo la nazione europea messa peggio da quel punto di vista...
Io ho vissuto fra l'Italia e il mondo anglosassone praticamente tutta la vita. Credimi additare l'Italia come esempio di cose fatte bene non e' facile ma io, personalmente, ritengo che l'Italia sia riuscita a controllare il virus in un modo che l'Inghilterra si sogna (parlo di Inghilterra a ragion veduta, Scozia, Galles e Irlanda del Nord seguono regole leggermente differenti). Da Londinese io sogno l'equivalente della pagina RAI con i dati giornalieri non solo dei contagiati, deceduti, ecc. ma anche degli ospedalizzati, dei ricoveri in terapia intensiva del numero di tamponi e della percentuale di positivi. Da queste parti non succede.

Con questo non voglio dire che l'Italia sia perfetta. Tieni presente che per me i "covidioti" sono quelli che non portano la mascherina quando e' obbligatoria (e da queste parti le multe sono pochissime), vanno in discoteca, ecc. Opinione del tutto personale.
 

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Priti Patel come la Azzolina? Pensavo fosse una "perla" tutta nostra.
Nel governo inglese ci sono dei personaggi che in confronto Crimi è von Metternich e Di Maio... una persona dotata di encefalo. Al di là di Pritellona nostra consiglio anche gli exploit del mitico Dominic Raab. A seguire Michael Gove e l’altrettanto abile Gavin Williamson, riuscito nell’impresa di creare un casino cataclismico per gli esami di fine anno di tutte le scuole.

Ne parlavamo con un amico, qualche giorno fa. Entrambi siamo residenti in UK da una decina d’anni e non abbiamo mai visto un’involuzione della cosa pubblica britannica come quella che è in atto dal voto di Brexit. Silvano, già che ti ricordi di tutti i governi da Pitt il giovane, mi domando cosa ne pensi.
 
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Flyfan

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Piccolo OT: mi fa strano ogli volta leggere che i politici della civilissima UK debbano copiare dall'Italia, pensavo che con il M5S fossimo la nazione europea messa peggio da quel punto di vista...
Scherzi, per la gestione della sanità che hanno io, e non solo io, avevo previsto la Caporetto inglese e americana al giorno 1 dell’epidemia nostrana, quando quelli ancora ci guardavano dall’alto in basso pensando che ne sarebbero usciti puliti, e non ci voleva un genio a capirlo.
 

londonfog

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Nel governo inglese ci sono dei personaggi che in confronto Crimi è von Metternich e Di Maio... una persona dotata di encefalo. Al di là di Pritellona nostra consiglio anche gli exploit del mitico Dominic Raab. A seguire Michael Gove e l’altrettanto abile Gavin Williamson, riuscito nell’impresa di creare un casino cataclismico per gli esami di fine anno di tutte le scuole.

Ne parlavamo con un amico, qualche giorno fa. Entrambi siamo residenti in UK da una decina d’anni e non abbiamo mai visto un’involuzione della cosa pubblica britannica come quella che è in atto dal voto di Brexit. Silvano, già che ti ricordi di tutti i governi da Pitt il giovane, mi domando cosa ne pensi.
D'accordo con voi. Brexit ha soppiantato la competenza (o perlomeno la competenza politica)
 

ploncito

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Oggi su KL1631 per MXP più volte gli assistenti di volo hanno comunicato che per disposizioni del ministero della salute italiano le giacche o loose objects non potevano essere sistemati sopra le valigie nelle cappelliere.
 
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