Coronavirus: riflessi sul mondo dell’aviazione


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Dancrane

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10 Febbraio 2008
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Milano
aggiungo DY a -13%, appena sopra la soglia dei 3EUR, YTD lowest value; come (non ricordo chi) si diceva piu' sopra, la crisi travolge tutti, ma ovviamente alcune posizioni di mercato piu' deboli rischiano di piu'.
Continuano le perdite oggi (le europee stanno perdendo tra l'1 ed il 3%, per le americane sarà da vedere), ma Norwegian è sotto di un altro 11% abbondante, intorno ai 27,5 dollari.
 

speedbird001

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27 Febbraio 2014
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Da noi è arrivata mail che impone 14 giorni di quarantena a casa, con smart working, se sei arrivato da paesi dell est asiatico ( cina, thai, taiwan, singapore etc).
 

I-DADO

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17 Agosto 2007
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Milano - Brianza, Lombardia.
Cerchiamo di quantificare il problema rispetto alla normale influenza.

Nella stagione invernale 2018/2019, i casi di influenza in Italia sono stati quantificati in 8.104.000 casi.

http://www.salute.gov.it/portale/temi/documenti/epidemiologica/Influnet_2019_17.pdf

L'ISS quantifica in meno dell'uno per mille i decessi dovuti all'influenza stagionale.

https://www.iss.it/?p=4952

Per cui è probabile che nella stagione 2018/2019 nel peggiore dei casi siano morte circa 8.000 persone.

In questo momento la pagina di Wikipedia che tiene il conto di contagiati e vittime del coronavirus, cita a livello globale 79.572 contagiati e 2.629 decessi, con un tasso di mortalità del 3.3%. Quindi rispetto alla normale influenza, il nuovo virus è almeno 33 volte più letale.

https://en.wikipedia.org/wiki/Template:2019–20_coronavirus_outbreak_data

Se ipotizziamo una capacità di contagio del Covid 19 analoga a quella dell'influenza stagionale in un contesto di diffusione incontrollata, la matematica ci dice che nella stagione 2018/2019 degli oltre 8M di ammalati, circa 267.000 sarebbero morti.

La vera questione è che questo virus è molto più infettivo di quello classico influenzale e quindi interesserebbe probabilmente un numero simile di persone se non contenuto ma in un lasso di tempo enormemente più ridotto.

Il problema più grande è che almeno il 10% dei casi conclamati necessiterebbe di terapia intensiva continuativa e, seppure la percentuale sia bassa, fate il conto di cosa possa essere il 10% di migliaia e migliaia di contagiati contemporaneamente...

Semplicemente non sapremmo dove mettere i casi gravi con le strutture disponibili già probabilmente al collasso.
 

maclover

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6 Ottobre 2006
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Io sono stato in Italia venerdi. Da ieri HR al lavoro deve decidere se devo stare a casa 2 settimane o no; oggi hanno detto, nella stessa mail, “stai a casa in ogni caso, ma solo se hai sintomi”.

Boh.
In situazioni come queste viene fuori tutta l'inutilità di HR e la solita incapacità nel prendere decisioni e posizioni.
L'unica cosa che riescono a fare è diffondere le note di legal per pararsi il c*lo ma per il resto... il niente.

"Annullate le trasferte se non necessarie" che cacchio vuol dire?
e poi "Auto-quarantena" a casa di rientro da zone a rischio.

Quindi ti ci mando (perché in cuor tuo lo sai caro dipendente che devi andarci ed è necessario, vero?) poi però al massimo infetta i tuoi familiari ma non noi in ufficio
 

AZ209

Socio AIAC
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24 Ottobre 2006
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Londra.
Coronavirus: Britons returning from northern Italy told to self-isolate



Britons returning from northern Italy are being told to self-isolate in the UK if they show coronavirus symptoms.

Health Secretary Matt Hancock said people with flu-like symptoms who have been north of Pisa are asked to stay at home for 14 days.
The advice also applies to anyone who recently returned from Italy's quarantined towns even if they have no symptoms, he said.
Italy has put 11 towns in Lombardy and Veneto into lockdown.
Police are manning checkpoints around the towns in quarantine, after 229 people have tested positive for the virus and seven died.
Some travellers suggested UK authorities were too slow to respond to the outbreak in Italy, where the number of confirmed cases spiked over four days.


Milly Phillips, a GP from Oxford, told the BBC she developed a flu-like illness on Saturday after returning from Venice two days earlier - but NHS 111 had said Italy was not "on the list" of affected places.
She said: "I've worked for the NHS for 20 years and it's the first time I've been frustrated by the bureaucracy."
Several schools - including Brine Leas School in Cheshire, Salendine Nook High School in Yorkshire, Newquay Tretherras and Penair School in Cornwall - advised staff and students to stay home, after they returned from skiing trips in northern Italy.
And Cransley School, a private school in Cheshire, closed after 29 pupils and five members of staff returned from a Lombardy ski resort.
Headmaster Richard Pollock told parents in an email that he was going further than the advice from Public Health England "to completely minimise" the potential spread of infection and to carry out a deep clean of the school.

Stephen Paskins, who is due to fly back to Bristol from Venice on Wednesday, told the BBC there were fewer tourists in the city, more police and more people wearing face masks.
"The only way to get about is via public transport so keeping away from people is impossible. Everyone is still visiting the landmarks even though you can't enter," he said.
Meanwhile, a hotel in Tenerife has been locked down with up to 1,000 guests inside after a visiting Italian doctor tested positive for the coronavirus.
Mr Hancock said the travel advice to Italy, which attracts about three million British visitors each year, has not changed and there were no plans to stop flights from the country.

"If you look at Italy, they stopped all flights from China and they're now the worst affected country in Europe," he said.
Major events in northern Italy have been cancelled, cut short or rescheduled, including the Venice Carnival and Bologna book fair.
But insurers told the BBC that they will only pay compensation when the Foreign Office advises against all travel or all but essential travel to the area.



The quarantined towns in Italy are Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione d'Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini - all in Lodi province in Lombardy - and Vo' Euganeo in Padova province, Veneto.

https://www.bbc.co.uk/news/uk-51625733


 

13900

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Bene, io ho vinto due settimane di lavoro da casa. Ho provato a dire a HR che Biella e bauscia-land non legano ma non c’è stato verso.
 

leerit

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3 Settembre 2019
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La vera questione è che questo virus è molto più infettivo di quello classico influenzale e quindi interesserebbe probabilmente un numero simile di persone se non contenuto ma in un lasso di tempo enormemente più ridotto.

Il problema più grande è che almeno il 10% dei casi conclamati necessiterebbe di terapia intensiva continuativa e, seppure la percentuale sia bassa, fate il conto di cosa possa essere il 10% di migliaia e migliaia di contagiati contemporaneamente...

Semplicemente non sapremmo dove mettere i casi gravi con le strutture disponibili già probabilmente al collasso.
Secondo la dottoressa Gismondo dell'ospedale Sacco di Milano in realta' le persone che necessitano di terapia intensiva sarebbero comprese in una percentuale molto molto piu' bassa. Ella infatti sostiene che se si facessero campioni a migliaia di individui oggi troveremmo moltissimi casi di persone contagiate poiché dichiara che il virus e' tra noi da diverse settimane. Si trovano le cose che si cercano e gli altri che non cercano (Francia 300 tamponi, Italia 4200) non trovano.

Nessuno e' morto di coronavirus e le persone che sono decedute (7) avevano una situazione talmente complessa e compromessa che sarebbero potuto morire per una semplice influenza. Cosa che accade a migliaia di individui ogni anno. Bisogna poi vedere quanto di quel 10% di persone in terapia intensiva avesse una patologia prima dell'avvento del coronavirus e quanti di essi lo hanno contratto nelle strutture ospedaliere in cui erano gia' ricoverati per altre patologie piu' o meno gravi magari per trasmissione di qualche addetto ospedaliero.

Interessante questo articolo:

https://www.nextquotidiano.it/ma-e-...-si-fanno-piu-test-del-tampone-che-allestero/
 

Cesare.Caldi

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I Paesi che sconsigliano i viaggi in Italia

La Giordania si aggiunge ai Paesi che hanno deciso di vietare l’ingresso nel Paese ai viaggiatori provenienti dall’Italia, insieme alle Seychelles e al Kuwait, che ha bloccato tutti i collegamenti aerei con l’Italia. Tutti gli aggiornamenti sono pubblicati in tempo reale sul sito Viaggiare Sicuri della Farnesina. Misure restrittive sono previste a Mauritius, in Bosnia, Qatar, in Romania, Polonia, Samoa, Bulgaria, Georgia. In precedenza hanno emanato «travel advice» per scoraggiare viaggi nelle regioni a rischio (Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna e Lazio) diversi paesi: Argentina, Irlanda, Israele. Controlli stringenti, direttamente a bordo degli aerei o all’ingresso nel Paese sono previsti in Brasile, Argentina, Croazia, Lituania, Lettonia Egitto, Ucraina, Montenegro, Sud Africa. In Francia i ragazzi che tornano dalle vacanze invernali passate nel nord dell’Italia vengono messi in quarantena, insieme con i coetanei di Cina, Hong Kong, Macao, Singapore, Corea del Sud. gli Stati Uniti nella scala da uno a quattro, all’Italia hanno conferito il rischio uno come meta di viaggio per gli americani, mentre la Cina è a livello quattro.

Corriere.it
 

rommel

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31 Luglio 2008
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Chia
Coronavirus, il Kuwait vieta tutti i voli partiti dall’Italia
Questo spiega perché, per esempio, il volo Kuwait Airways KU163 per Milano Malpensa del 25 febbraio sia stato cancellato, ...
Corriere

Kuwait cessa i propri voli per Malpensa
 

edag75

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Padova
Non sono così convinto.
Lo smart working - concesso a pioggia e totale - ha mostrato tutti i suoi limiti, ovvero chi batteva la fiacca in ufficio, continua a battere la fiacca, ancora di più, a casa.
Funzionano molto bene le sperimentazioni, dove lo smart working viene visto quasi come un bonus e come tale trattato.

Per il futuro, si continuerà a volare tanto quanto ora, anzi di più: tutta una serie di ruoli di business non funzionano "in remoto". Se devi stringere un accordo, mantenere la relazione con il cliente/partner, fare vendita o post-sale support il fattore umano è ancora determinante e non c'è tele-lavoro che tenga.
Sì sì, ho semplificato troppo...
Diciamo che mi riferivo alle attività lavorative "normali", non a coloro che hanno necessità di attraversare oceani (o anche meno..). Lo smart working sarà ininfluente in questi casi e si continuerà a volare come e più di prima e... chi faceva finta di lavorare, sono d'accordo con te, continuerà a farlo in ogni caso purtroppo..
Chiudo OT scusate.

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speedbird001

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27 Febbraio 2014
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intanto ho amici in partenza per la giordania con ezi giovedi.... ovviamente non li faranno entrare ma ezi nega ogni rimborso e continua ( a 10 minuti fa) a vendere i voli ( con un codicillo che dice - il pax deve imformarsi sulle eventuali restrizioni del paese d’arrivo).
non mi sembra molto fair.
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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intanto ho amici in partenza per la giordania con ezi giovedi.... ovviamente non li faranno entrare ma ezi nega ogni rimborso e continua ( a 10 minuti fa) a vendere i voli ( con un codicillo che dice - il pax deve imformarsi sulle eventuali restrizioni del paese d’arrivo).
non mi sembra molto fair.
Ma Easyjet non è responsabile di riportare in Italia i pax che ha erroneamente portato in Giordania senza che possano essere ammessi? Come farà se il volo di ritorno è pieno? Ri-protezione dei pax prenotati per il ritorno?
Credo che i tuoi amici possano segnalare la cosa ad ENAC perché l'autorità intervenga.
 

Cesare.Caldi

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intanto ho amici in partenza per la giordania con ezi giovedi.... ovviamente non li faranno entrare ma ezi nega ogni rimborso e continua ( a 10 minuti fa) a vendere i voli ( con un codicillo che dice - il pax deve imformarsi sulle eventuali restrizioni del paese d’arrivo).
non mi sembra molto fair.
Segnalerei la cosa Enac. Penso che comunque a breve tutti i voli Italia-Giordania verranno sospesi
 
Stato
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