Coronavirus: riflessi sul mondo dell’aviazione


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Brendon

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@indaco era quello che credevo anch’io e fosse più congeniale (yet another big data dove invece di analytics mandi i beacon) ma sembra che, per la privacy, i dati restino sul dispositivo e poi tramite questa nuova API esposta dal sistema operativo una app può recuperare quei dati: https://www.theverge.com/2020/4/10/...-tracing-bluetooth-location-tracking-data-app

Effettivamente se viaggi tra varie parti del mondo si pone il problema di quali dati condividere con chi,
l’architettura di questo sistema, a meno che cambi, prevede che Apple e a Google raccoglieranno i dati sul dispositivo ma recuperarli ed analizzarli sarà responsabilità di ogni health authority.

Messa così mi sembra molto meno funzionale a meno che le health authorities non convengano nel creare un sistema comune o quantomeno condividere i dati altrimenti se mi contagio in Italia Causa prossimità con qualcuno infetto e viaggio negli Stati Uniti, quale health authority viene notificata? ISS o CDC?
 

13900

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Forse applicando tutti i provvedimenti opportuni fin dall'inizio, il lockdown poteva essere evitato.
Parlando di questo, leggevo qualche giorno fa un articolo del NYT (questo) sui fallimenti della Cina nel rendersi conto che il virus stava esplodendo. In base ad alcune ricerche, se si fossero svegliati anche solo due settimane prima, avrebbero potuto ridurre - e di quasi 2/3 - l'espansione del virus.

A bocce ferme ci sarà da ragionare su due cose: 1) il traffico di animali esotici (e, 1bis, gli allevamenti in genere) e 2) il fatto che il management by fear di Winny the Poo Xi Jinping non sta funzionando, anzi.
 

Cesare.Caldi

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14 Novembre 2005
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Tratto da intervista alla presidente della Commissione UE:

"a una domanda circa i piani per le vacanze dei cittadini europei, dicendo: «Consiglierei di aspettare. Nessuno può fare previsioni affidabili per luglio e agosto, al momento»."

A proposito di vacanze, Von der Leyen ha parlato anche della questione dei viaggi: il governo tedesco infatti ha stabilito che coloro che non possono muoversi per l’epidemia ricevano un buono spendibile in seguito invece di un rimborso in denaro. «In tutta Europa le persone hanno diritto per legge di scegliere se vogliono soldi o un voucher», ha detto, facendo però un appello ai cittadini tedeschi: «In questa crisi, è necessaria la solidarietà di tutti. Chi è in grado di farlo finanziariamente non dovrebbe insistere sui soldi, ma aiutare con i buoni, in modo che le compagnie di viaggio possano superare queste settimane difficili».

Intervista completa: https://www.corriere.it/esteri/20_a...ze-123236a4-7cbe-11ea-9e96-ac81f1df708a.shtml
 

magick

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5 Maggio 2016
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@indaco era quello che credevo anch’io e fosse più congeniale (yet another big data dove invece di analytics mandi i beacon) ma sembra che, per la privacy, i dati restino sul dispositivo e poi tramite questa nuova API esposta dal sistema operativo una app può recuperare quei dati: https://www.theverge.com/2020/4/10/...-tracing-bluetooth-location-tracking-data-app

Effettivamente se viaggi tra varie parti del mondo si pone il problema di quali dati condividere con chi,
l’architettura di questo sistema, a meno che cambi, prevede che Apple e a Google raccoglieranno i dati sul dispositivo ma recuperarli ed analizzarli sarà responsabilità di ogni health authority.

Messa così mi sembra molto meno funzionale a meno che le health authorities non convengano nel creare un sistema comune o quantomeno condividere i dati altrimenti se mi contagio in Italia Causa prossimità con qualcuno infetto e viaggio negli Stati Uniti, quale health authority viene notificata? ISS o CDC?
Se restano sul dispositivo qual è la discriminante che fa scattare il recupero dei dati?

Mi chiedo anche come ci si comporterebbe con coloro che non hanno uno smartphone, come diversi anziani, o ancora peggio con i cinesi che utilizzano la versione open source di Android.
 

Flyfan

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17 Giugno 2019
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Tratto da intervista alla presidente della Commissione UE:

"a una domanda circa i piani per le vacanze dei cittadini europei, dicendo: «Consiglierei di aspettare. Nessuno può fare previsioni affidabili per luglio e agosto, al momento»."

A proposito di vacanze, Von der Leyen ha parlato anche della questione dei viaggi: il governo tedesco infatti ha stabilito che coloro che non possono muoversi per l’epidemia ricevano un buono spendibile in seguito invece di un rimborso in denaro. «In tutta Europa le persone hanno diritto per legge di scegliere se vogliono soldi o un voucher», ha detto, facendo però un appello ai cittadini tedeschi: «In questa crisi, è necessaria la solidarietà di tutti. Chi è in grado di farlo finanziariamente non dovrebbe insistere sui soldi, ma aiutare con i buoni, in modo che le compagnie di viaggio possano superare queste settimane difficili».

Intervista completa: https://www.corriere.it/esteri/20_a...ze-123236a4-7cbe-11ea-9e96-ac81f1df708a.shtml
Qualcuno dovrebbe dire a questa tedesca che abbiamo dovuto accollarci di parlare meno che può perché ogni volta che lo fa sono casini inenarrabili
 

belumosi

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Parlando di questo, leggevo qualche giorno fa un articolo del NYT (questo) sui fallimenti della Cina nel rendersi conto che il virus stava esplodendo. In base ad alcune ricerche, se si fossero svegliati anche solo due settimane prima, avrebbero potuto ridurre - e di quasi 2/3 - l'espansione del virus.

A bocce ferme ci sarà da ragionare su due cose: 1) il traffico di animali esotici (e, 1bis, gli allevamenti in genere) e 2) il fatto che il management by fear di Winny the Poo Xi Jinping non sta funzionando, anzi.
Però i cinesi hanno anche la grande attenuante di essere stati i primi ad avere a che fare con il virus. L'articolo del NYT rilegge gli errori di Pechino nell'ottica delle conoscenze odierne, il che è molto confortevole.
Dubito che in altri paesi i medici avrebbero avuto carta bianca per imporre in tempi rapidi un lockdown di dimensioni mai viste.
Molto più dei cinesi, trovo folle la reazione del resto del mondo, che anche dopo la messa in quarantena di Wuhan e dintorni, si è comportato come se il virus fosse un problema interno cinese. E ogni stato si è mosso solo quando si è ritrovato il problema in casa. Fin quando era nello stato confinante, non era un problema e non servivano provvedimenti.
Mi viene in mente la satira dei francesi verso gli italiani quando l'esplosione del contagio in Europa era concentrata nel Nord Italia, come se oltralpe avessero un'immunità divina al virus.
Anche adesso mi sembra ci sia ben poco coordinamento a livello globale, con ogni paesello impegnato a sgomitare per essere più avanti al momento della ripartenza. A quanto pare collaborare per risolvere il problema e ripartire tutti il prima possibile, è un'opzione troppo stupida.
 

Brendon

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Se restano sul dispositivo qual è la discriminante che fa scattare il recupero dei dati?

Mi chiedo anche come ci si comporterebbe con coloro che non hanno uno smartphone, come diversi anziani, o ancora peggio con i cinesi che utilizzano la versione open source di Android.
Bella domanda, penso che la soluzione così come è proposta (per tutelare privacy, etc) non sia né carne né pesce.

Anche la considerazione per Android. Sicuro come la morte lo integrano in Play Services perché, tralasciando i cinesi, non è che i produttori siano così celeri con gli aggiornamenti. Inoltre la tendenza di Google è quella di castrare AOSP sempre di più e potenziare GMS.

A quel punto troverei più smart due app (una Android sviluppata da Google e una iOS sviluppata da Apple) scaricabile da store, non vincolata a GMS in caso di Android. Certo non può fare figo come dire “integrato nel sistema operativo”.
Ma tranne particolari permessi per esecuzioni più aggressive in background non cambia una cippa perché usano un sistema di beaconing che parecchie user apps usano da anni.

Inoltre tutti i dati dovrebbero confluire in un unico bucket per permettere tracciamenti globali (a quel punto per non fare torto a nessuno si può coinvolgere Microsoft, in quanto può operare anche in Cina, al contrario di AWS).

Qui è un bell’esempio di over-engineering che un gruppo di 4 sviluppatori (1 Android, 1 iOS e 2 DevOps) potrebbero tirar su in una settimana scarsa, ma non avrebbe lo stesso impatto marketing.

Per gli anziani si potrebbe dotarli di un wearable tipo Smart band che abbia la stessa funzione, magari con eSim ma chi lo paga? Il dispositivo di per se, fatto in Cina non costerebbe nemmeno molto, ma non tutti gli operatori sono attrezzati per eSim e specialmente chissà quanto farebbero pagare i pochi kB che l’app necessita.
 
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indaco1

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30 Settembre 2007
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Se restano sul dispositivo qual è la discriminante che fa scattare il recupero dei dati?

Mi chiedo anche come ci si comporterebbe con coloro che non hanno uno smartphone, come diversi anziani, o ancora peggio con i cinesi che utilizzano la versione open source di Android.
Dipende da quanto vogliono essere drastici. La soluzione drastica e' che se non hai un dispositivo con il tracking abilitato, non circoli.

Con tanto di app per poliziotti che identifica il malfattore senza tracker e lo multi/accompagni a casa.

La versione piu' soft e' che questo vale solo nell'area sterile degli aeroporti (e' pur sempre un forum di aviazione) e in altri luoghi sensibili.

Ma non e' finita.

Questo signore, che credo sia un giornalista di tabloid britannico, ipotizza che se ti avvicini al telefonino di un infetto (o tracciato come tale), ti avverte:
https://twitter.com/theroyaleditor/...8?ref_src=twsrc^google|twcamp^news|twgr^tweet
Ovviamente il sistema deve sapere che sei infetto e questo scrive sui tabloid non e' detto che sia una cosa del tutto ragionevole.

Allo stesso modo il sistema potrebbe notificare un warning (a chi?) quando ti avvicini o passa presso qualche gate di controllo un utente che pur non tamponato e testato come positivo, e' stato nelle vicinanze di un positivo recentemente, diciamo nel corso di uno o due periodi di incubazione, e quindi e' sospetto.

Ovviamente se fanno queste cose, alcune delle quali sembrano tecnicamente fattibili, incomincia ad essere pesante oltre che per la privacy anche per il possibile controllo elettronico della popolazione... da sperare che venga attuato solo per la durata della pandemia.

Comunque Tim Cook ci rassicura che tutto verra' fatto nel rispetto di trasparenza e consenso.
https://twitter.com/tim_cook/status/1248657931433693184?ref_src=twsrc^google|twcamp^news|twgr^tweet
Speriamo. E se poi decidono che se non consenti devi restare agli arresti domiciliari?

Peraltro questa roba ci serve.
 

Cesare.Caldi

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Molto più dei cinesi, trovo folle la reazione del resto del mondo, che anche dopo la messa in quarantena di Wuhan e dintorni, si è comportato come se il virus fosse un problema interno cinese. E ogni stato si è mosso solo quando si è ritrovato il problema in casa. Fin quando era nello stato confinante, non era un problema e non servivano provvedimenti.
Mettiti nei panni di qualsiasi governo di qualsiasi paese, ti saresti preso la responsabilità politica di attivare un lockdown e distruggere le libertà individuali e l'economia del tuo paese a fronte di zero o pochissimi casi registrati? Non credo proprio. Quando via via in ogni Paese i casi aumentavano a un ritmo tale da mettere in grande difficoltà gli ospedali ecco che progressivamente tutti hanno attivato chiusure e lockdown.
 

Betha23

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L’intervento statale ci porta ad affrontare anche il tema delle nazionalizzazioni: pensavamo riguardasse solo Alitalia...
«L’ingresso nell’equity è una forma di aiuto che alcuni governi stanno valutando, anche grazie alla presa di coscienza dell’importanza del trasporto aereo, ma non è necessariamente la migliore soluzione. È chiaro che per Alitalia si tratta di una grande opportunità di ripartire e riuscire in un’impresa che è fallita per decenni».

La compagnia tricolore secondo lei è sulla strada giusta?
«Il governo deve imparare dagli errori precedenti. Non deve avere una presenza ingerente nella gestione, non deve considerare gli impiegati come un serbatoio di voti e deve farla guidare dai tecnici che conoscono il settore. Questo non significa rinunciare al capitale privato: spero che in una fase successiva, una volta dimostrata la capacità di rilancio, qualche grande imprenditore italiano sia più convinto e disponibile a entrare in un’azienda che ha prospettive di successo».

Una nuova Alitalia senza quindi un partner industriale?
«Non è possibile rinunciare ad una grande alleanza internazionale. Alitalia per dimensioni e struttura del mercato non può competere da sola. L’Italia è un Paese prevalentemente a flussi turistici in entrata e la domanda nazionale, italiana è insufficiente a riempire un aeroplano oltre che essere a basso ricavo unitario. Serve un partner forte, con una rete di collegamenti in Europa e nel resto del mondo, in grado di riempire gli aerei dall’estero dove la notorietà e la massa critica di Alitalia sono scarse e non realizzabili da sole. Qualcuno che insieme ad Alitalia porti turisti, alimentando così anche l’indotto del nostro Paese, che vive di turismo».


https://www.corriere.it/economia/az...01-11ea-8e38-cc2efdc210dd.shtml?refresh_ce-cp
Beh perlomeno siamo in due a pensarla allo stesso modo.... :very_drunk:
 

Betha23

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Mettiti nei panni di qualsiasi governo di qualsiasi paese, ti saresti preso la responsabilità politica di attivare un lockdown e distruggere le libertà individuali e l'economia del tuo paese a fronte di zero o pochissimi casi registrati? Non credo proprio. Quando via via in ogni Paese i casi aumentavano a un ritmo tale da mettere in grande difficoltà gli ospedali ecco che progressivamente tutti hanno attivato chiusure e lockdown.
Del senno di poi son piene le fosse.... ma so tutti fenomeni qui sul forum...
 

BGW

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Molto più dei cinesi, trovo folle la reazione del resto del mondo, che anche dopo la messa in quarantena di Wuhan e dintorni, si è comportato come se il virus fosse un problema interno cinese. E ogni stato si è mosso solo quando si è ritrovato il problema in casa. Fin quando era nello stato confinante, non era un problema e non servivano provvedimenti.
Mi viene in mente la satira dei francesi verso gli italiani quando l'esplosione del contagio in Europa era concentrata nel Nord Italia, come se oltralpe avessero un'immunità divina al virus.
Il problema e' stato che l'unico precedente coronavirus, quello SARS (e ancora peggio la MERS), e' stato contenuto in maniera efficace in poco tempo e l'Europa non l'ha toccata per niente. Fuori dall'Asia, l'unico focolaio e' stato in Canada.
Credo che tutti i Governi abbiano pensato che il COVID-19 sarebbe stato un fenomeno analogo, una breve tempesta passeggera e poi tutto come prima. Ma poi il virus si e' rivelato assai più contagioso, e il mondo 15 anni dopo era molto più interconnesso (con la Cina in particolare).
 

OneShot

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Non so come sia in Italia, ma qui in UK c'è una certa "teoria" secondo la quale il 5G favorirebbe il contagio da coronavirus, teoria ovviamente idiota come quelli che la propinano.
Se vai su open.online ( https://www.open.online/c/fact-checking/ ) nell'apposita sezione fregnacce trovi tutte le boiate girate sui social in Italia in merito a tante teorie strampalate, tutto corredato da prove e fatti.
 

13900

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Però i cinesi hanno anche la grande attenuante di essere stati i primi ad avere a che fare con il virus. L'articolo del NYT rilegge gli errori di Pechino nell'ottica delle conoscenze odierne, il che è molto confortevole.
Dubito che in altri paesi i medici avrebbero avuto carta bianca per imporre in tempi rapidi un lockdown di dimensioni mai viste.
Molto più dei cinesi, trovo folle la reazione del resto del mondo, che anche dopo la messa in quarantena di Wuhan e dintorni, si è comportato come se il virus fosse un problema interno cinese. E ogni stato si è mosso solo quando si è ritrovato il problema in casa. Fin quando era nello stato confinante, non era un problema e non servivano provvedimenti.
Mi viene in mente la satira dei francesi verso gli italiani quando l'esplosione del contagio in Europa era concentrata nel Nord Italia, come se oltralpe avessero un'immunità divina al virus.
Anche adesso mi sembra ci sia ben poco coordinamento a livello globale, con ogni paesello impegnato a sgomitare per essere più avanti al momento della ripartenza. A quanto pare collaborare per risolvere il problema e ripartire tutti il prima possibile, è un'opzione troppo stupida.
Il grosso problema, anzi il vero fallimento, dell'esperienza cinese - come detto nell'articolo - è stato che i governi locali si sono impadroniti del sistema costruito appunto dopo la SARS, quello con cui i dottori potevano contattare Pechino direttamente. Qui c'entra molto la politica della paura di Xi, degna figlia del sistema sovietico per cui tutto andava bene e tutte le quote venvivano raggiunte. Per non dare brutte notizie si tace, e tacendo... la gente muore. La Cina ha molto cui rispondere.
 

Seaking

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Uno dei possibili impatti che questa pandemia ci porterà e che a mio avviso merita una riflessione riguarda il concetto di social distancing applicato a bordo.

Se tale scenario dovesse presentarsi, o perché reso obbligatorio dalle autorità o perché scelto da alcune compagnie per ridare confidenza nel viaggiare in aereo, prepariamoci a:

- impennata verticale di average fare (per compensare i minori posti vendibili a bordo)
- crisi dei vettori il cui business model è basato sui volumi (ovvero vettori con elevato numero di aeromobili e cabine ad alta densità)
- ritorno a volumi passeggeri da anni ‘90 (il viaggio in aereo ritorna ad essere destinato a pochi)
- sbattimento di maroni aggravato in partenza e arrivo da procedure di controllo sanitario in aggiunta a quelle di sicurezza e di immigrazione

L’augurio è che se dovesse realizzarsi tale scenario, sia quantomeno di breve durata (12 mesi), fino a vaccino disponibile su larga scala.

Nel frattempo, molte vittime eccellenti cadranno nel settore.
 

belumosi

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Mettiti nei panni di qualsiasi governo di qualsiasi paese, ti saresti preso la responsabilità politica di attivare un lockdown e distruggere le libertà individuali e l'economia del tuo paese a fronte di zero o pochissimi casi registrati? Non credo proprio. Quando via via in ogni Paese i casi aumentavano a un ritmo tale da mettere in grande difficoltà gli ospedali ecco che progressivamente tutti hanno attivato chiusure e lockdown.
Il problema e' stato che l'unico precedente coronavirus, quello SARS (e ancora peggio la MERS), e' stato contenuto in maniera efficace in poco tempo e l'Europa non l'ha toccata per niente. Fuori dall'Asia, l'unico focolaio e' stato in Canada.
Credo che tutti i Governi abbiano pensato che il COVID-19 sarebbe stato un fenomeno analogo, una breve tempesta passeggera e poi tutto come prima. Ma poi il virus si e' rivelato assai più contagioso, e il mondo 15 anni dopo era molto più interconnesso (con la Cina in particolare).
A memoria non ricordo che siano mai state messe in quarantena 60M di persone. Un scelta così impattante effettuata in un paese dirigista, avrebbe dovuto far drizzare le antenne ovunque. E preso atto della gravità della situazione, bisognava accordarsi con la Cina per una gestione congiunta. Ridurre al minimo il movimento di persone (e animali) tra Pechino e il resto del mondo, avrebbe risolto metà del problema. Tracciare e testare le persone arrivate dalla Cina da Dicembre o Gennaio, avrebbe risolto l'altra metà. I contagiati nel resto del mondo (e i relativi contatti) sarebbero stati un numero del tutto gestibile. E fin da subito, sarebbe stato opportuno aiutare Pechino in tutti i modi possibili. Sia come soldi, che come competenze. Una volta divenuto chiaro che il virus era estremamente contagioso e se lasciato libero di circolare si sarebbe diffuso ovunque, il problema andava gestito come un problema di tutti, non solo cinese. Solo la follia della razza umana, impegnata più a fottersi al suo interno che a eliminare un problema comune di per se modesto (la mortalità è molto bassa), è riuscita a fare un simile scempio di vite e di soldi.
Ma al di la del rimpiangere i tempi passati, anche al presente una soluzione ci sarebbe. Se il virus ha un tempo massimo di contagio di due settimane, è sufficiente che tutti (salvo un numero limitatissimo di persone), stiano in casa per un mese: due settimane per eliminare il rischio di contagio dei singoli e altre due settimane per eliminare il rischio di eventuali contagiati in famiglia.
Un mese di scorte alimentari, ormai è nelle case di tutti. Dovrebbero rimanere in circolazione solo sanitari, addetti a rifornire eventuali famiglie senza scorte e militari con armi cariche. E l'ordine di usarle verso chi mette il naso fuori di casa. Ma noi siamo troppo civili per sacrificare a tavolino qualche vita per salvarne migliaia...
Il grosso problema, anzi il vero fallimento, dell'esperienza cinese - come detto nell'articolo - è stato che i governi locali si sono impadroniti del sistema costruito appunto dopo la SARS, quello con cui i dottori potevano contattare Pechino direttamente. Qui c'entra molto la politica della paura di Xi, degna figlia del sistema sovietico per cui tutto andava bene e tutte le quote venvivano raggiunte. Per non dare brutte notizie si tace, e tacendo... la gente muore. La Cina ha molto cui rispondere.
I problemi della gestione di potere tra centro e periferia ci sono ovunque. Nel nostro piccolo, guarda le polemiche sulla distribuzione (o meno) di maschere e tamponi tra le varie regioni, il rimpallo di responsabilità, le leggi contraddittorie e via dicendo.
Sicuramente a Pechino hanno le loro colpe, ma senza una lunga scia di morti alle spalle a confermare le teorie dei medici, credo che nemmeno Xi avrebbe chiuso immediatamente un'intera regione. Con il rischio di fare una figura di merxa mondiale se il problema avesse dovuto rivelarsi gestibile con metodi ordinari. Probabilmente non l'avrebbe fatto nessun governante del globo.
Però Xi e soci hanno dovuto improvvisare e imparare la lezione sul campo, giorno per giorno. Tutti gli altri se la sono trovata servita su un piatto d'argento. E fino all'ultimo, hanno risposto: "no grazie, non ci riguarda", come se i virus si fermassero alla frontiera a causa della mancanza del visto sul passaporto.
 

BGW

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Che il social distancing sia la soluzione e' ancora molto dubbio, soprattutto in un ambiente angusto come quello di un aereo. Del virus sappiamo ancora troppo poco.
Uno studio ha rivelato che l'infezione in un ristorante di Guangzhou e' avvenuta con l'aria condizionata.

Per chi fosse interessato: https://wwwnc.cdc.gov/eid/article/26/7/20-0764_article
 

lin_ra

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