SACAL: "Sorpresi su reazioni al cambio nome dello scalo"
CATANZARO - ''Sono sinceramente sorpreso dalle reazioni negative che la mia proposta di dare all'aeroporto di Lamezia Terme il nome della Calabria ha suscitato soprattutto negli ambienti lametini''.
E' quanto afferma in una nota il consigliere d'amministrazione della Sacal e consigliere provinciale di Catanzaro, Raffaele Rolli.
''Un'idea - ha aggiunto - finalizzata ad esaltare il ruolo regionale e l'importanza dello scalo, e dunque della citta' che lo ospita, scatena cori indignati. Francamente, non riesco ancora a comprendere cosa ci sia di male ad affiancare il nome 'Calabria' a quello di Lamezia, citta' che da tempo rivendica ruoli regionali. E' come se a Cosenza si ribellassero perche' l'ateneo si chiama 'Universita' della Calabria' o se a Catanzaro insorgessero perche' il locale ateneo e' stato battezzato 'Magna Grecia'.
L'aeroporto di Lamezia Terme, secondo la mia proposta, si chiamerebbe ''Aeroporto della Calabria di Lamezia Terme''. Tutto qui. L'aeroporto di Reggio Calabria, citta' che in quanto a municipalismo non scherza, si chiama ''Tito Minniti'' o aeroporto dello Stretto, per indicarne il ruolo di riferimento nell'area di confine fra Calabria e Sicilia. Nessuno insorge''.
''Del resto, sui tabelloni negli aeroporti nazionali, lo scalo lametino - ha proseguito Rolli - continuerebbe ad essere indicato come scalo di Lamezia Terme, perche', mi pare ovvio e scontato dirlo, il passeggero deve sapere in quale citta' calabrese atterra, considerato che la Calabria dispone di altri due aeroporti. Allo stesso tempo, vengo attaccato da ''Catanzaro nel Cuore'' perche' non ho proposto di intitolare lo scalo lametino alla citta' capoluogo. Ripeto che la mia non e' una proposta localistica. E' una iniziativa simbolica che vuole ribadire il ruolo startegico dell'aeroporto lametino, al quale va dato anche formalmente il ruolo di aeroporto principale della Calabria. Continuo a considerare valide le mie argomentazioni, pur nel rispetto delle opinioni altrui. Del resto, non si capisce perche' Lamezia dovrebbe sentirsi defraudata se il suo scalo si chiamasse ''aeroporto della Calabria'' e non invece se prendesse i nomi, pure pregnanti e suggestivi, di Giovanni Paolo II o di San Francesco''.
Rolli evidenzia inoltre che ''il mio compito di consigliere della Sacal e' quello di lavorare, nell'ambito delle mie possibilita', per la piena valorizzazione delle potenzialita' dell'aeroporto di Lamezia Terme che deve essere considerato, a tutti i livelli, la struttura di riferimento della Calabria in ragione della sua centralita'. Penso che Lamezia Terme, insieme con Gioia Tauro ed il suo porto, possa dare alla Calabria quel ruolo di piattaforma europea nel Mediterraneo invocato di recente anche dal presidente del Consiglio Romano Prodi. Questo significa che su Lamezia Terme, senza con cio' penalizzare gli altri aeroporti calabresi, devono convergere impegno e risorse, cosa che attualmente non mi pare si stia verificando''.
''La Calabria - ha concluso - puo' e deve aspirare a diventare il punto di snodo dei traffici commerciali fra l'Europa e l'Oriente, cosi' come era nelle intenzioni di chi progetto' l'aeroporto lametino. Pertanto, ben venga il potenziamento dei collegamenti stradali e ferroviari con Catanzaro, Gioia Tauro, Cosenza e con il resto del mondo se necessario''.
Fonte: ANSA