Sul fatto che qualsiasi compagnia deve rispettare il regolamento europeo 261/2004 non c'è alcun dubbio, che paghi 1 cent, 1 euro o 500 euro.
Questo regolamento FR lo rispetta ci mancherebbe che non lo facesse una compagnia da più di 50 mln di pax l'anno!
Io qualche dubbio ce l'ho. Come vedi, nel caso del forumista Kla non l'ha rispettato.
Come ho riportato nella mia esperienza mi hanno addirittura pagato l'albergo a Roma causa un volo cancellato per nebbia, quindi cause indipendendi dalla compagnia e fatto partire la mattina successiva.
Le cause meteo esentano la compagnia dal dover pagare la compensazione pecuniaria, non certo l'assistenza ai passeggeri, che include se necessario anche il pernottamento.
Quando si verifica un guasto ad un aeromobile non si resta mai a terra, lo riparano, ne mandano un altro ma si parte anche se con ore di ritardo.
E fin qui...
Quando però si verifica un problema non dipendente dalla compagnia come la nebbia FR è tenuta ugualmente a riproteggere, infatti lo fa sui voli successivi se c'è posto (come del resto le altre compagnie), solo che negli aeroporti dove ryanair opera non ci sono molte altre compagnie, per non dire che c'è solo ryanair. Per di più ci deve essere una compagnia che va nella stessa destinazione del volo cancellato.
Falso. Ryanair riprotegge solamente sui propri voli, mai visto che riproteggesse sui voli di un altro vettore. E così facendo, se ne sbatte altamente del regolamento europeo. Quest'ultimo, infatti, non dice che il volo alternativo deve essere dallo stesso aeroporto di partenza per lo stesso aeroporto di arrivo, anzi: all'articolo 8.3 recita
Qualora una città o regione sia servita da più aeroporti ed
un vettore aereo operativo offra ad un passeggero l'imbarco su
un volo per un aeroporto di destinazione diverso da quello
prenotato dal passeggero, le spese di trasferimento del passeggero
dall'aeroporto di arrivo all'aeroporto per il quale era stata
effettuata la prenotazione o ad un'altra destinazione vicina,
concordata con il passeggero, sono a carico del vettore aereo
operativo.
Cosa avrebbe dovuto fare FR se non far partire i pax con il successivo volo disponibile? portarvi di corsa a VCE e farvi andare in vacanza con BA entro un'ora, come se ci fossero 189 posti liberi ad aspettarvi e un 737 BA pronto in partenza per Shannon nel caso il volo FR venisse cancellato !!!
Cosa avrebbe dovuto fare? Se non altro avrebbe dovuto provare a riproteggere i passeggeri, invece di consultare unicamente la
sua disponibilità sulla TSF-SNN.
Poi bisogna essere anche un po' realisti, se c'è nebbia si creano vari ritardi, caos ecc . Quando ci sono 20 voli cancellati provate ad andare al check-in e dire di aver diritto di fare un telefax secondo il regolamente dei diritti del passeggero e vedrete se non vi mandano a quel paese!
Ok, discutibile quanto vuoi il telefax. Ma qui si parla di riprotezione mancata.
Voi non pretendete che il regolamento venga rispettato ma pretendete di avere lo stesso identico trattamento di chi paga 4-5 volte di più il biglietto
Per quanto disposto dal regolamento 261/2004, assolutamente si.
Mi sembra giusto che i passeggeri dei vettori low-cost godano degli stessi diritti (non TUTTI i diritti, solo quelli garantiti dalla legge) di cui beneficiano gli altri passeggeri.
...quindi ne deduco che volare BA invece che FR, e' un pacco per pollastri che pagano 200 euro in piu' per qualche salviettina per pulirsi le mani o un paio di mezzi sandwich al salmone...
andiamo bene...
Volano su aeroporti situati nello stato di destinazione dei passeggeri

D), non fanno pagare un sacco di costosi balzelli che invece le loco ti addebitano, tendenzialmente non trattano i pax come dei sacchi di patate di cui liberarsi al più presto, non ti rompono le scatole durante tutto il volo cercando di vendere il ghiaccio agli eschimesi, solitamente hanno pitch umani etc. etc.
E, last but not least, certo: hanno più rispetto dei diritti dei passeggeri rispetto a Ryanair.
Questa mia affermazione magari non è condivisa ma sono convinto, nella maniera più assoluta, che Ryanair si permetta di fare il bello e il cattivo tempo perché sa che il suo passeggero medio, un po' per ignoranza e un po' sentendosi quasi in colpa per aver pagato così poco, non romperà mai troppo le scatole per le vie legali, in caso di problemi.
Questo le major non lo fanno, perché al centro del loro business model c'è il passeggero, non il presidente della regione di turno da spennare. Poi per fortuna c'è il libero mercato e ciascuno si può scegliere il livello di servizio desiderato, e pagare accordingly.