Proseguendo quanto detto da Kenadams, qualcuno diversamente giovane si ricorda bene cosa successe qualche anno fa in un paese del sud est asiatico allora diviso in due: da una parte i locali supportati dalla superpotenza a stelle e strisce, dall'altra quelli che venivano considerati straccioni supportati dall'altra superpotenza con la bandiera rossa. Vinse la seconda: era motivata, combatteva per la sua terra e sfruttava al meglio le risorse belliche che aveva a disposizione, anche se la prima aveva una superiorità tecnologica netta. Ora il Vietnam è un importante partner commerciale per gli USA.
E più recentemente, la superpotenza che aveva cambiato nel frattempo bandiera da rossa a bande orizzontali biancablurossa ha incassato una sconfitta sanguinosissima da una banda di straccioni, armati alla meno peggio, che ha potuto contare su aiuti esterni limitati anche se efficacissimi (tipo i missili Stinger). Solo che la vicenda dell'Afganistan è poi finita decisamente peggio. Ma anche qui chi giocava in casa, per così dire, ed era motivato ha vinto.
C'è poi stata un'altra guerra, conclusa invece -diciamo- in pareggio: quella che fu chiamata la guerra del Golfo che per otto lunghi anni ha insanguinato lo Shatt-el-Arab con centinaia e centinaia di migliaia di morti irakeni ed iraniani. Ma quella guerra fu il prodromo della guerra del Golfo, quando Saddam Hussein per rifarsi della mancata vittoria invase il Kuwait. E nella prima guerra del Golfo successero cose strane: c'era un produttore di armi e munizioni che riforniva entrambe le parti, l'allora Unione Sovietica; Israele supportò l'Iran (l'attacco alla centrale nucleare di Osirak) mentre i paesi occidentali e gli stati islamici erano schierati dalla parte degli Irakeni- E chi ci andò di mezzo, come al solito, furono i curdi.
La guerra di logoramento ha una fine se una delle due parti cede, o se entrambe convengono che si sono fatte abbastanza male: se una è più debole o ha meno risorse può tenere botta solo se c'è un supporto esterno. E non dite: ci sono le sanzioni, ma non funzionano. Per funzionare, le sanzioni devono essere applicate da tutti: andate a dire a Xi Jin Ping e a Modi di applicare le sanzioni e sentite cosa vi rispondono. Non dite nemmeno: vanno applicate le sanzioni secondarie (sanzioni applicate dal/dai paese/i sanzionante/i a soggetti di paesi terzi che continuano a commerciare con la parte sanzionata). Sanzionate i due signori sopra indicati e vedrete come si bloccherà in brevissimo tampo l'economia dei paesi sanzionanti che dipende da quei signori, ad esempio, per un bel po' di principi attivi per la produzione di medicine. Nessuna economia oggi può fare da sola: i cinesi stessi hanno bisogno di petrolio e di alimentari; e se non esportano cosa se ne fanno di quello che producono?
E con le sanzioni chi ci rimette ora sono i sanzionanti: quante imprese in Russia hanno dovuto svendere uscendo dal paese, oppure hanno avuto serie conseguenze economiche come contrazione del business e licenziamenti, oppure stanno subendo soprusi o ritorsioni (il sequestro da parte russa di più di un miliardo di euro a banche occidentali per garanzie relative al settore oil & gas, eseguito in violazione delle norme contrattuali; i contratti di leasing relativi ad aeromobili delle compagnie russe). Non parliamo poi delle banche occidentali che non possono lasciare il paese perchè non possono vendere a soggetti russi -così violerebbero le sanzioni- mentre la BCE chiede a quelle stesse banche di uscire ed anche in fretta dal paese: chi paga gli azionisti di quelle banche, entrate a fare business in Russia in epoche precedenti allo scoppio del bubbone?
Cosa facciamo? Smettiamo di sostenere l'Ucraina e l'abbandoniamo al suo destino? Una frase raggelante di uno dei personaggi di La tregua, il libro di Primo Levi, guarda caso ambientato in quella zona in cui oggi confinano Bielorussia ed Ucraina, è: Guerra è per sempre. Ed i versi di Fabrizio de André, la Canzone del Maggio, sono Anche se voi vi credete assolti / siete lo stesso coinvolti - per quanto voi vi crediate assolti / siete per sempre coinvolti.
Intanto torniamo al MAD, l'equilibrio del terrore che così bene ha funzionato al tempo della guerra fredda. Ma dalle due parti c'erano politici con la testa sulle spalle. Con gente come Putin, Lavrov, Medvedev, Trump non so fino a che punto il gioco regga. Mentre Xi e Modi stanno alla finestra pronti a trarre il maggior guadagno per loro stessi, ma anche pronti a non farsi mettere i piedi in capo da Modi e Xi. Bel mondo.