In liquidazione la società Gearto apt di Tortolì


Rennet

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19 Gennaio 2007
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Alghero, Sardegna.
«È finita la storia dell’aeroporto privato di Tortolì. Occorre che il pubblico intervenga anche nella Gearto (società di gestione). Nella prossima riunione di giovedì 13, verrà posta in liquidazione». A parlare è il nuovo presidente del cda della Gearto, Giorgio Mazzella. La Gearto srl è al 100 per cento della Arbatax spa, società che fa capo al Gruppo Mazzella. Il presidente di Banca Cis, da poche settimane subentrato a Giorgio Ladu come presidente della suddetta srl, ieri mattina ha dichiarato, al termine di una riunione del cda — del quale fanno parte, fra gli altri, il sindaco di Tortolì, Marcella Lepori e il presidente della Provincia, Piero Carta — che Arbatax spa non ha alcuna intenzione di ripianare, per l’ennesimo anno, le perdite della Gearto. Per cui verrà posta in liquidazione al termine della riunione dell’assemblea dei soci, fissata per giovedì 13 a Cagliari. Nello stesso giorno, a Tortolì, in base alla riforma regionale, il Consorzio industriale di Tortolì-Arbatax — proprietario al 100 per cento della struttura aeroportuale, che venne acquisita dall’AliArbatax del Gruppo Mazzella — terrà l’ultima riunione del proprio consiglio generale e del cda e si passerà alla “triade”. In tale occasione, Piero Carta — alla Provincia passeranno le prerogative del Consorzio — potrebbe annunciare che la Regione (tramite la Sarind o la Sfirs) ha deliberato di acquisire, per intero, la proprietà dell’aeroporto. Giorgio Mazzella, ieri mattina, nell’annunciare la messa in liquidazione della Gearto, con la speranza che gli enti pubblici — Regione, Sfirs, Provincia, Comune — e anche i privati decidano di rilevarne delle quote dal liquidatore, in modo da avere una maggioranza pubblica dei tale srl, è stato chiaro. «Anche quest’anno — ha precisato — stiamo chiudendo con una perdita di poco meno di 425mila euro. I costi sono stati di un milione e 230mila euro e i ricavi di appena 805mila euro. I passeggeri sono stati appena 17.270, Lo scorso anno furono 26mila, poco meno di 34 mila nel 2006 e nel 2005 ben 51.511. Così non si può andare avanti. Noi non abbiamo avuto niente da nessuno (gli ex soci publbici, ovvero il Consorzio industriale e la Regione, oltre al Cot, non parteciparono all’aumento di capitale). Mentre le società di gestione degli altri scali aerei sardi (e non), pur essendo private, ricevono continuamente aiuti dagli enti. Anche Fenosu, che è ancora chiuso». Carta ha assicurato che insieme al Comune, dopo l’acquisizione della proprietà dello scalo dalla Regione — che la girerà alla Provincia — si entrerà nella Gearto.(La Nuova Sardegna)
 

Rennet

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19 Gennaio 2007
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Alghero, Sardegna.
Tortolì al decollo Cappellacci sblocca i fondi per il rilancio

Pare ci siano buone nuove per Tortolì.

La Regione arriva in soccorso dell’aeroporto di Tortolì. Sono impegni precisi, che non lasciano spazio a interpretazioni di sorta, quelli arrivati dal governatore Ugo Cappellacci. Da un lato c’è l’impegno a ripianare i debiti che il Consorzio industriale di Tortolì- Arbatax ha contratto con le banche per acquisire la proprietà dello scalo aeroportuale ogliastrino, dall’altro la volontà di partecipare alla costituzione della nuova società di gestione mista destinata a rilanciare l’attività. La svolta è emersa durante l’incontro che si è tenuto ieri pomeriggio nella sede della presidenza della Giunta regionale di viale Trento a Cagliari, alla presenza dei rappresentanti della proprietà dell’aeroporto e dell’amministratore della Gearto società di gestione. «Per ciò che riguarda i debiti - fa sapere Piero Carta, presidente della Provincia e amministratore dell’ente consortile che ha acquisito la pista - la Regione ha pronti i cinque milioni necessari a coprire i debiti con Meliorbanca e gli altri istituti di credito ». Le modalità di erogazione dei fondi, su disposizione del presidente Cappellacci, verranno definite già la prossima settimana dai funzionari regionali. Sulla questione della società di gestione rimane in piedi l’ipotesi di un intervento corposo, oltre un milione all’anno, per il rilancio dello scalo o addirittura la definizione di un Piano integrato d’area pensato ad hoc. Carta, che ha partecipato al vertice cagliaritano, non nasconde la soddisfazione per il traguardo raggiunto. Soddisfazione condivisa dagli altri partecipanti. All’incontro cagliaritano hanno presenziato anche il sindaco di Tortolì Marcella Lepori ed il consigliere regionale ogliastrino del Partito della Libertà Angelo Stochino. «Da parte mia - sottolinea Stochino che già dal primo momento si era detto certo del buon esito della vicenda - c’è soddisfazione per quanto dichiarato da Cappellacci. Non avevo dubbi che quanto promesso in campagna elettorale si sarebbe tradotto in un impegno concreto ». Giorgio Mazzella, a capo della Gearto, società di gestione, dal canto suo ha dichiarato piena disponibilità ad agevolare l’intero percorso che mira ad un effettivo sviluppo, in chiave pubblica, dell’aeroporto di Tortolì-Arbatax. (L'Unione Sarda)
 

giova-

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18 Febbraio 2008
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L'UNIONE SARDA - Trasporti e infrastrutture: Aeroporto, c’è ancora Mazzella 06.05.2010
I crediti di Gearto ostacolo alla gestione pubblica
Ascolta la notiziaL’acquisizione della Gearto può attendere. La società di gestione dell’aeroporto di Tortolì -Arbatax almeno per il momento rimane nelle mani del gruppo Mazzella. La riunione che si è tenuta ieri mattina a Cagliari nella sede dell’assessorato regionale ai Trasporti, fatto il punto della situazione, non è servita però concludere l’iter di un passaggio dal privato al pubblico che si trascina da tanto tempo. Questioni burocratiche - dicono nel capoluogo isolano - hanno fatto slittare la firma. PREGATI DI ATTENDERE. Comune, Provincia Ogliastra, Camera di Commercio di Nuoro e Regione debbono dunque attendere prima di acquisire le quote della società destinata a diventare interamente pubblica. Il sindaco di Tortolì non si preoccupa più di tanto. «Abbiamo ricevuto rassicurazione da parte del direttore dell’assessorato regionale ai Trasporti - fa sapere Marcella Lepori - che l’iter verrà chiuso entro il mese. Giusto in tempo per inaugurare la stagione turistica ». VERTICE. Già ieri sera, dopo l’incontro in mattinata con i rappresentanti degli enti territoriali, i funzionari hanno incontrato istituti di credito e imprenditore. Obiettivo: trovare un accordo in grado di consentire l’abbattimento degli interessi dei crediti che Gearto vanta nei confronti dell’Aliabartax, la società proprietaria della pista detenuta interamente dal Consorzio industriale di Tortolì-Arbatax. L’operazione deve necessariamente concludersi entro questo mese, per evitare che con l’apertura della stagione lo scalo non sia in grado di garantire l’atterraggio e il decollo dei voli non solo turistici. VOLI A RISCHIO. Questa volta in ballo ci sono anche i primi voli di linea in regime di continuità territoriale. Le tratte sono state programmate a partire da giugno e già fioccano le prenotazioni. I collegamenti aerei da e per l’aeroporto di Tortolì-Arbatax potranno beneficiare per la prima volta delle tariffe agevolate della continuità territoriale in virtù dei 400mila euro stanziati a marzo dalla Giunta regionale. In particolare i voli a tariffa scontata per i residenti riguardano gli scali di Roma Fiumicino, Milano (Linate e Malpensa), Bergamo, Verona e Olbia. Era stata l’assessore Liliana Lorettu a ribadire che nell’iniziativa, destinata a rilanciare uno scalo che negli ultimi anni ha registrato una costante flessione del traffico passeggeri, sarebbe stata coinvolta proprio la società titolare della gestione. Una società che però avrebbe dovuto diventare interamente pubblica. L’OPERAZIONE. Per adempiere a queste direttive di recente sia l’amministrazione comunale della cittadina che la Provincia Ogliastra avevano deliberato l’acquisizione delle quote societarie (si parlava del dieci per cento mentre Giunta regionale e Sfirs hanno dato ad intendere di voler tenere nelle proprie mani il restante settanta per cento) e sperato in tempi rapidi. Così invece non è stato e la società destinata a diventare completamente pubblica è ancora in mano all’imprenditore ogliastrino che ha chiesto una sorta di buonuscita. A cose fatte, Mazzella ancor oggi proprietario della Gearto, incasserà mezzo milione di euro. Importo comprensivo di patrimonio, licenze e avviamento commerciale. GIUSY FERRELI


http://www.regione.sardegna.it/j/v/491?s=139866&v=2&c=1489&t=1
 

belumosi

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Il nuovo hub di Meridiana...:sconfortato::sconfortato:

Aeroporto di Tortolì pronto al salto di qualità

06/05/2010
Nuova vita per lo scalo di Tortolì - Arbatax che diventerà a breve la quarta aerostazione sarda di importanza regionale. Con questo salto di qualità, l'aeroporto avrà diritto alla continuità territoriale, ovvero lo strumento legislativo che consente una maggiore garanzia di collegamenti tra isole e continente. Dopo Cagliari, Olbia e Alghero, anche Tortolì godrà quindi di questo trattamento. Per migliorare la qualità dello scalo, sono stati investiti 14 milioni di euro, buona parte dei quali serviranno per l'allungamento della pista di decollo. Meridiana collegherà Roma Fiumicino con Tortolì - Arbatax lungo tutto l'anno, mentre già da questa estate saranno operativi dei voli da Milano - Malpensa, Milano - Linate, Verona e Bologna, sempre operati da Meridiana.

http://www.ttgitalia.com/pagine/Aer...lit-,Dettaglio001,IT,260244,News001-news.aspx
 

giova-

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L'UNIONE SARDA - Trasporti e infrastrutture: Arbatax, aeroporto Peter Pan 07.05.2010
Stretto tra mare,case e colline non può crescere
Ascolta la notiziaSTEFANO LENZA TORTOLÌ . Un chilometro. Forse mezzo. Comunque un’inezia, quando si parla di trasporto aereo. Ma quelle poche centinaia di metri, purtroppo, servono in terra e non in cielo. Sono indispensabili per liberare l’aeroporto di Tortolì, stretto tra mare, colline e case che lambiscono la recinzione. VIETATO CRESCERE. Un chilometro, forse mezzo. Distanza incolmabile. Da sempre impedisce l’ampliamento dello scalo. E lo condanna a un’eterna sindrome di Peter Pan, vietato crescere nella terra che non c’è. Piccola pista per piccoli aerei. Di grande resta la speranza degli ogliastrini di avere prima o poi un vero aeroporto, aperto estate e inverno, dove salire su un jet come quando partono da Cagliari o da Olbia. Speranza o illusione? Dipende dal grado di ottimismo o pessimismo. Piuttosto differenziato da queste parti. Ma non sempre disinteressato. Nel frattempo su quella striscia di asfalto si continuano a spendere fondi pubblici, la proprietà passa di mano ma i soldi invece girano poco o nulla. COMPRA LA REGIONE. Fruscio di banconote vere dovrebbe comunque avvertirsi tra breve, quando la Regione comprerà tutto. Costi certi ma non altrettanto i benefici di cui sono in parecchi a dubitare. Di rinvio in rinvio, a un mese dall’inizio (9 giugno) dei collegamenti estivi la situazione resta confusa. Il che irrita non poco l’attuale gestore, la Gearto, società posseduta, presieduta, amministrata e diretta dall’imprenditore, banchiere e editore Giorgio Mazzella. «Come al solito in Ogliastra c’è un cretino che si chiama Giorgio Mazzella e, se gli altri non aprono, apre lui», commenta, lamentando i ritardi nell’acquisizione. Troppo severo con se stesso. Non è un cretino. Vero invece che risente di uno stato di necessità: se vuole portare i turisti nei suoi villaggi, deve assicurare i voli. E se lo fa, vuol dire che a conti fatti non ci rimette poi tanto perché non gode fama di essere un filantropo. Il che, sia chiaro, non è un demerito quando si guidano aziende create per fare utili. DALL’ERBA ALL’ASFALTO. L’aeroporto di Arbatax nasce con la cartiera. Pista in erba per garantire spostamenti rapidi al management e agli acquirenti delle bobine da infilare nelle rotative dei giornali. Nel 1975 fu asfaltata e portata a 1180 metri. Dall’86 al ’90 venne utilizzata dall’Air Sardinia di Corradino Corrias per i collegamenti con Cagliari, Alghero e Olbia poi estesi a Roma e Bergamo. Nel 1993 fu acquistata dalla famiglia Mazzella per farne uno scalo estivo usato prevalentemente per voli charter. Nel 2002 viene venduta al Consorzio industriale attraverso la cessione del cento per cento della Aliarbatax. La gestione resta alla Gearto che il 13 novembre del 2008 viene messa in liquidazione. Due mesi fa, però, Giorgio Mazzella ci ripensa e blocca la procedura. Nel 2008 la Regione ha speso oltre tre milioni per ammodernare la pista, metterla in regola con i nuovi parametri di sicurezza. A febbraio 2010 la Giunta ha deliberato l’acquisizione dello scalo e l’affidamento della sua gestione a una società pubblica composta da Regione e Sfirs (70%), Provincia, Comune e Camera di commercio di Nuoro (10% ciascuno) che dovrà versare alla Gearto 500 mila euro per l’avviamento commerciale. Il che è quantomeno anomalo per una società messa in liquidazione e improvvisamente resuscitata con l’annuncio di un bilancio 2009 «sostanzialmente in pareggio», come fa sapere Giorgio Mazzella. Chissà che anche le vie degli affari non siano come quelle del Signore: infinite. CESSIONI E SORPRESE. La Regione si farà interamente carico dell’acquisizione dell’Aliarbatax. Il costo? Stabilirlo è probabilmente meno semplice di quanto si creda in viale Trento. Questo perché alle voci finora conosciute e messe in conto bisognerà aggiungerne altre che spuntano un po’ qui un po’ là. Partiamo da quelle ufficiali. Il Consorzio industriale cederà l’aeroporto a ricavi zero. Non incasserà nulla ma si libererà dei debiti contratti per acquistarlo: 1,2 milioni dovuti ai Mazzella per il 30 per cento e 1,9 ancora da pagare a Meliorbanca dei 2,5 concordati per il restante 70 per cento. In un caso e nell’altro ci sono interessi e spese varie per il ritardo, a dire il vero il blocco, dei versamenti. Pare, tuttavia, che la Regione conti di cavarsela liquidando esclusivamente la quota capitale. Si vedrà. Nel frattempo arriva qualche sorpresa. «Prima di chiudere, voglio sapere chi pagherà le imposte arretrate», dice con preoccupazione Antonio Scudu, presidente del Consorzio industriale, ente sommerso dai debiti, con i conti bloccati e i dipendenti senza stipendio. Dall’erario gli è arrivata una letterina in cui si intima di saldare circa 500 mila euro per mancati pagamenti tra 2008 e 2009 e relative sanzioni. Scudu accusa la Gearto: «Loro non pagano il canone di locazione e l’erario se la prende con me. Non ci sto, io amministro soldi pubblici». E sì, tra contestazioni e codicilli vari i contratti restano sulla carta e nessuno rispetta i patti. Ma questa è un’altra storia di reciproche insolvenze.


http://www.regione.sardegna.it/j/v/491?s=139961&v=2&c=1489&t=1
 

SkySurfer

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mentre già da questa estate saranno operativi dei voli da Milano - Malpensa, Milano - Linate, Verona e Bologna, sempre operati da Meridiana.[/SIZE][/B]
Ci tengo a precisare che non esiste alcuna rotazione tra Milano Linate e Arbatax.

La compagnia Meridiana vende il volo da Linate su Olbia, con cambio di aeromobile e coincidenza con l'ATR72 che effettua la tratta Olbia-Arbatax.
 

aky76

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Tortolì TTB

Tanto per alimentare un pò di polemiche dopo Fenosu ieri primo volo da Roma a Tortolì.

http://lanuovasardegna.gelocal.it/dettaglio/inaugurato-nuovo-scalo-a-tortoli/2079955

Io non faccio testo, ho già prenotato un volo FCO - TTB il 14 luglio, ma ho casa a 1 chilometro dall'aeroporto.
Per tornare a Torino però torno a usare il CAG-CUF di Ryanair.
I prezzi non son per me, il primo lo pago 87, il secondo 30.
Infatti atterrare a TTB è uno sfizio che mi voglio togliere
 

AZ209

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Londra.
Aeroporto di Arbatax, Mazzella condannato a pagare quasi 6 milioni

La Gearto di Giorgio Mazzella è stata condannata a pagare a 5 milioni e 700mila euro. L’ha deciso venerdì il lodo arbitrale presieduto da Anna Maria De Montis. La vicenda riguarda l’aeroporto di Arbatax-Tortolì che l’imprenditore e immobiliarista ogliastrino aveva acquisito nel ’93 attraverso la spa Aliarbatax (primo volo nel settembre di quello stesso anno con la Air Dolomiti). Ma da lì una lunga serie di staffette societarie che hanno portato all’arbitrato.

La somma che la Gearto deve pagare comprende interessi e rivalutazioni. I soldi li deve incassare la stessa Aliarbataxche, agli inizi degli anni Duemila, l’imprenditore-immobiliarista cedette al Consorzio industriale di Arbatax-Tortolì. Con un accordo: l’ente pubblico avrebbe a sua volta saldato il debito con Mazzella incassando i canoni dell’affitto ventennale che la Gearto si era impegnata a versare perché manteneva la gestione dell’aeroporto. Solo che la società di Mazzella, controllata al 100 per cento dalla Arbatax spa (la holding di famiglia), non ha mai corrisposto le cifre pattuite.

Ai 5 milioni e 700mila euro si arriva così: 51.923,85 euro sono riconosciuti “quale saldo dell’annualità dal 1° aprile 2007 al 31 marzo 2008”, si legge alle pagine 50 e 51 del lodo arbitrale. Ecco poi “377.013,54 annui con decorrenza dal 1° giugno 1999 e sino al 14 novembre 2014”, data di rescissione del contratto di gestione.

Quanto allo sviluppo della vicenda, nel 2012 sullo scalo ogliastrino era intervenuta anche la Regione promuovendo una trattativa tra Aliarbatax e la Gearto. In viale Trento governava il centrodestra. Ma la promessa di un’ulteriore iniezione di risorse pubbliche restò tale. La Gearto nel frattempo – è scritto agli atti del lodo arbitrale – aveva ricevuto finanziamenti pubblici.

Due anni dopo – e siamo nel 2014 – cambiano i vertici del Consorzio industriale di Arbatax-Tortolì. È una rosa a tre decisa da Provincia e Comune. Il presidente lo nomina il Pd che sceglie Mimmo Lai (salito di recente agli onori delle cronache per essere finito ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta su Sindacopoli, relativa alla realizzazione del porticciolo turistico di Tortolì). Fatto sta che il Cda del Consorzio (con vice Mario Murru e terzo componente Giacomo Usai) chiede alla Gearto la restituzione delle chiavi dell’aeroporto e il pagamento dei canoni di affitto mai saldati.

Il recupero dei crediti viene affidato agli avvocati Massimiliano Marcialis e Carla Valentino. Anche perché l’aeroporto è chiuso dal 2011. La trattativa si fa difficile, ma alla fine si arriva a una conciliazione parziale siglata il 14 novembre 2014 davanti al notaio Gianluigi Cornaglia. L’accordo prevede che il contratto di gestione venga rescisso. In quella stessa occasione si demanda a un arbitrato la risoluzione delle pendenze finanziarie, come prevede lo stesso contratto.

L’avvocato Anna Maria Demontis è nominata presidente del lodo dal Tribunale di Cagliari. Per Aliarbatax l’arbitro indicato è stato Stefano Demuro, per la Gearto Cristiano Cincotti. Venerdì scorso (15 aprile), il giudizio: Mazzella deve pagare quasi 6 milioni di euro. Si attende adesso la riapertura dello scalo. Anche perché il Consorzio ha ufficializzato di recente l’intenzione di rimettere in bonis Aliarbatax, finita nel frattempo in liquidazione con Stefano Monni commissario.

http://www.sardiniapost.it/economia...mazzella-condannato-a-pagare-quasi-6-milioni/