Io, giovane pilota senza futuro


vincenzo florio

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4 Febbraio 2008
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Birgi
leggo solo ora dal 3D del 17-18 nov,oramai "chiuso":



Una lettera che è una riflessione pesante e da far rabbrividire (dovrebbe, per lo meno, far rabbrividire molte persone).
Una sintesi lucida, impacabile, pacata e anche cruda in certi suoi aspetti.
Che riassume in una cartella centinaia di nostri interventi, estremi e morbidi, arrabbiati e banali, da una parte e dall'altra.
C'è tutto qui. Credo che sia difficile trovare un'analisi e un invito migliore di questo.
Sapranno alcuni leggerlo per bene e non lasciarsi trascinare dalla retorica con cui ci hanno subissato negli ultimi mesi?
Avranno l'accortezza e l'umiltà di leggere e rileggere quell'intervento almeno una decina di volte e capirne a fondo l'essenza? Eventualmente estrapolandosi dal loro contesto?
Non mi sento di aggiungere altro se non fare un grosso grosso applauso all'autore, sperando che questo suo contributo svegli qualche coscienza.
come minimo ci sara' qualcuno che dira' che e' taroccato, e l'hanno redatto quelli di CAI.
 

victorgolf

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19 Dicembre 2007
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Sarebbe il caso di capire che i vecchi tempi, in cui la formazione del pilota era un regalo da parte dell' azienda, rappresentavano un' eccezione e che pagare per lavorare è la norma.

Scusa ma non sono d'accordo.

Pagare per lavorare oggi non é la norma. Almeno non in certi settori.

Io vivo in uno dei settori da te citati e ti posso dire che se uno vale (e con questo intendo che lotta ed emerge con tutte le sue forze applicandosi al massimo), c'é ancora molto spazio.

Quello che oggi mi stupisce dell'atteggiamento dei piloti (visto che quest'ultima é l'ennessima lettera di protesta di un'aquila) odierni é la loro totale mancanza di predisposizione a migrare verso nuove e forse ottime occasioni di lavoro.
Sento discorsi da casalinghi proprio da gente che dovrebbe invece avere come impronta uno stile di vita da giramondo, senza fissa dimora.

Comoda: voglio fare il pilota, voglio il contratto a tempo indeterminato, voglio il lavoro vicino a casa. E poi?

Il pilota, nel suo stile di vita é così da sempre: l'affascinante aviatore con la sua magnifica divisa, la sua flight bag e la sua valigia al seguito, sempre pronto a volare verso nuove mete.

Oggi, per il settore aereo, c'é una evidente domanda in alcune zone del globo (India, per esempio): chi ha voglia di non rimanere a terra sa benissimo dove inviare i c.v. .

Per chi non vuole spostarsi, mi dispiace, ma forse lo stile e la professione del pilota non é la sua vita.
 

vincenzo florio

Bannato
4 Febbraio 2008
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Birgi
Scusa ma non sono d'accordo.

Pagare per lavorare oggi non é la norma. Almeno non in certi settori.

Io vivo in uno dei settori da te citati e ti posso dire che se uno vale (e con questo intendo che lotta ed emerge con tutte le sue forze applicandosi al massimo), c'é ancora molto spazio.

Quello che oggi mi stupisce dell'atteggiamento dei piloti (visto che quest'ultima é l'ennessima lettera di protesta di un'aquila) odierni é la loro totale mancanza di predisposizione a migrare verso nuove e forse ottime occasioni di lavoro.
Sento discorsi da casalinghi proprio da gente che dovrebbe invece avere come impronta uno stile di vita da giramondo, senza fissa dimora.

Comoda: voglio fare il pilota, voglio il contratto a tempo indeterminato, voglio il lavoro vicino a casa. E poi?

Il pilota, nel suo stile di vita é così da sempre: l'affascinante aviatore con la sua magnifica divisa, la sua flight bag e la sua valigia al seguito, sempre pronto a volare verso nuove mete.

Oggi, per il settore aereo, c'é una evidente domanda in alcune zone del globo (India, per esempio): chi ha voglia di non rimanere a terra sa benissimo dove inviare i c.v. .

Per chi non vuole spostarsi, mi dispiace, ma forse lo stile e la professione del pilota non é la sua vita.
pagare per lavorare ipotizza reati di "corruzione" e "concussione" :)
e chi chiede soldi in cambio di lavoro dovrebbe andare in galera. assieme a chi li paga.

ma credo che malpensante volesse dire "pagare per acquisire la competenza che ti permetta di lavorare"

e su questo credo invece si possa essere d'accordo.

nel momento in cui l'offerta di lavoro si restringe, e'ovvio che cambia l'equibrio domanda offerta e con esso i criteri e i "costi" che ci si deve sobbarcare per accedere al lavoro.

dove tra i costi si considerano non solo quelli finanziari, ma anche altri costi. quelli in termini affettivi, di vita etc. la decisone di andare a cercare lavoro fuori e'per esempio un costo che una persona si sobbarca .. per potere accedere al lavoro.

alla luce di cio' , per il mio modo di vedere (potenzialmente fallace) , i principi che essa mette in rilievo sono secondo me difficilmente controvertibili.

e denotano in maniera netta (a mio parere) il distacco dei piloti dalla realta' che, a loro piaccia o meno, li circonda.
 

victorgolf

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19 Dicembre 2007
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... nel momento in cui l'offerta di lavoro si restringe, e'ovvio che cambia l'equibrio domanda offerta e con esso i criteri e i "costi" che ci si deve sobbarcare per accedere al lavoro.
...
Potremmo però anche dire che nel momento in cui l'offerta si restringe, la selezione diventa più dura e il filtro é ancora più spietato.

E se invece di invocare sempre la classica spinta, non si provasse a pensare che possono esserci professionisti più bravi, persone che merita di più il posto?

Un po' di obiettività, alle volte, non guasterebbe.

Ho sostenuto molti concorsi, anche quelli più famigerati in tema di raccomandazioni e spintarelle. Dopo anni di esperienza al riguardo sai cosa posso dirti? Ho conosciuto molti vincitori e con grande soddisfazione ho conosciuto gente veramente brava e preparatissima: in sintesi ho conosciuto gente che meritava quello che aveva conseguito, mi sono reso conto che alla fine era solo questione di preparazione. Quindi, ho cambiato atteggiamento, mi sono impeganto allo spasmo, ed alla fine anche io ho conseguito i risultati che desideravo.
 

Veolia

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Si, la cifra è quella.
E moltissimi F\O in Italia se la sognano una cifra del genere. Grazie ai nostri Massimiliani.
La cifra e' quella a te chi l'a detto??
vai a chiedere ad un pilota viatnamita di vietnam airlines quant'e' il suo stipendio.
secondo te e' lo stesso dei contractors di park aviaton che lavoran li'??
non scriviamo fiabe per favore
 

basu70

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26 Ottobre 2008
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Come scritto più volte questa è la norma in gran parte delle professioni e in gran parte dei Paesi: si pagano università costose per ottenere lavori ben pagati. L' economista non dimentica che il tempo passato in facoltà, anziché in un lavoro qualsiasi, impone il mancato guadagno di anni di stipendio, che rappresenta anch' esso un costo....
Non sono d' accordo sul fatto che in gran parte dei paesi si paga per studiare perchè, io personalmente ho studiato gratis ( a parte le poche lire dell' iscrizione e dei libri ). Ho amici all' estero che possono dire lo stesso e mi sembra che qualcuno in qualche piccolo paese del Nord America stia rivedendo le prorpie politiche. La logica è quella della panchina lunga, scusate il paragone, più materiale umano si ha meglio è. Far passare che è giusto pagare per lavorare poi è il massimo dell' idiozia, una cosa è il tirocinio una cosa è lavorare, dove chi lavora è direttamente responsabile del proprio operato.
Riprendendo comunque il discorso vorrei sottolineare che la maggior parte dei piloti e via via su di grado hanno pagato per lavorare, il brevetto lo si ottiene ( tranne nei casi militari dove il pagamento si è avuto sotto altre forme diverse dal danaro ) pagando ore di volo, di addestramento. Una cosa diversa invece è il fatto di pagare per essere abilitato ad una macchina, quando la necessità non è del pilota bensì dell' aerolinea. In fin dei conti l' avvocato non paga l' abilitazione per passare da uno studio all' altro una volta che è in grado di esercitare. L' operaio non paga l' abilitazione al controllo di una macchiuna piuttosto che di un' altra e così via, perchè lo deve fare il pilota? A me sembra che per quanto specialistico sia il lavoro sempre di un dipendente si tratta. Comunque anche in questo caso stiamo andando fuori tema.
Anche io non mi trovo d' accordo, per quanto accorato sia il discorso, sui concetti espressi dal nostro amico Busatto. Non per la ragione che Lui è in procinto di perdere il lavoro o è stato più sfortunato degli altri i diritti dei lavoratori non devono più esistere. I diritti sono diritti e i regolamenti, che in questo caso non mi sembra siano stati creati dai sindacati, devono essere osservati, dai cantieri edili all' aeronautica civile. Ora il punto è che i dipendenti devono essere responsabili. Questo è vero, però la responsabiltà deve essere equamente ripartita. Gli "industriali", a cui è stato costretto di prendere la decisione di entrare nella cordata, mi sembra abbiano la strada spianata: una compagnia aerea con un brand impressionante acquistata per pochi lupini; aiuto da parte dell' antitrust che chiude entrambi gli occhi varando leggi e congelando regolamenti; i sindacati confederali che si calano le brache come da consuetudine; i dipendenti presi dalla mobilità riducendo notevolmente i costi fissi per due anni. Ora vogliono che alcuni " diritti " vengano eliminati. Sinceramente questi "industriali" mi hanno un po' stufato, e sono educato nel dirlo, si arricchiranno sulle spalle degli italiani, perchè tra 5 anni capitalizzeranno l' investimento, e vogliono avere ancora di più. E cosa stranissima e che in Italia i media gli danno man forte facendo passare l' idea che gli equipaggi siano delle bestie perchè pretendono troppo. Loro, gli equipaggi pretendono troppo....... ma per favore dai!
 

caffettiera

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7 Novembre 2005
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.
la faccio breve: ha trovato un modo per farsi notare! la persona, ove sapesse pilotare bene (e questo lo può dire solo un pilota valutandolo anche, e non solo, ai simulatori), ed è una persona pulita, è da assumere! è da assumere perchè ha intelligentemente colto "la sensibilità" del momento e l'ha sfruttata per se, sveglio il ragazzo!!!... non ha mandato un banale CV, come migliaia di altri ce ne sono, ma ha scritto al giornale e il giornale ha pubblicato, si è fatto notare. questo credo sia stato il suo vero spirito e non quello di innescare una discussione sul futuro della figura professionale del pilota. ho la sensazione che non gl'iporti nulla delle discussioni che stiamo facendo qui, voleva solo uscire dalla mischia e non essere un CV qualsiasi. complimenti!... meglio lui che un addormentato! del resto ci ha detto che: vola sui 320 o sul 737 -aeroplani che la CAI ha-, sta volando per un vettore low cost che sicuramente gli ha insegnato oltre che a volare a non rompere i coglioni... insomma se fossi io l'ad chiamerei le mie risorse umane e direi loro "guardatevolo un pò... il tizio mi pare sveglio..."
 
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I-PAUL

Bannato
17 Settembre 2007
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Bologna
la faccio breve: ha trovato un modo per farsi notare! la persona, ove sapesse pilotare bene (e questo lo può dire solo un pilota valutandolo anche, e non solo, ai simulatori), ed è una persona pulita, è da assumere! è da assumere perchè ha intelligentemente colto "la sensibilità" del momento e l'ha sfruttata per se, sveglio il ragazzo!!!... non ha mandato un banale CV, come migliaia di altri ce ne sono, ma ha scritto al giornale e il giornale ha pubblicato, si è fatto notare. questo credo sia stato il suo vero spirito e non quello di innescare una discussione sul futuro della figura professionale del pilota. ho la sensazione che non gl'iporti nulla delle discussioni che stiamo facendo qui, voleva solo uscire dalla mischia e non essere un CV qualsiasi. complimenti!... meglio lui che un addormentato! del resto ci ha detto che: vola sui 320 o sul 737 -aeroplani che la CAI ha-, sta volando per un vettore low cost che sicuramente gli ha insegnato oltre che a volare a non rompere i coglioni... insomma se fossi io l'ad chiamerei le mie risorse umane e direi loro "guardatevolo un pò... il tizio mi pare sveglio..."
Direi che hai colto pienamente nel segno
 

dirk

Bannato
12 Settembre 2008
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Spero per lui che abbia delle mutande belle imbottite, perchè temo che i suoi futuri colleghi, se dovesse entrare in CAI, non apprezzeranno molto quello che ha scritto\fatto...
 

DoctorEcam

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16 Aprile 2008
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si mi riferisco a lui

mi dispiace per lui se non è stato rinnovato,se sapesse prima di aprire bocca e dare fiato però...sarebbe meglio,rimarrebbe appunto sopreso

saluti Rò
Mah guarda,

E'triste sparare addosso ai colleghi,che come Busatto hanno investito tanto e si ritrovano con nulla in mano.Ditemi come avete fatto ad essere "fortunati"ed essere chiamati ai simulatori con 0 ore.Un po'di onesta'non guasta.Se poi pensate che ci siano motivi professionali dietro...nahhh...
cerchiamo di non attaccare i colleghi che sono stati meno"fortunati"di noi magari un giorno potremmo trovarci nella stessa situazione.
Doc
 

DoctorEcam

Utente Registrato
16 Aprile 2008
35
0
Da quello che scrivi sembra proprio che invece non hai fatto bella figura in ap.
Poi se questa polemica ti serve a disqualificare il personale di ap fai pure, ma ricorda che tutto il mondo è paese e potresti rimanere sorpreso da come e quali raccomandazioni servono per entrare in AF per esempio.
Io ce l'ho solo con chi attacca chi e'stato o e'meno fortunato,vale nel lavoro come nella vita..e non perche'e'successo anche a me,semplicemente perche'e'una mia regola di vita...
 

Er Polemica

Bannato
21 Gennaio 2008
1,594
0
Lo Fiumicino
Mah guarda,

E'triste sparare addosso ai colleghi,che come Busatto hanno investito tanto e si ritrovano con nulla in mano.Ditemi come avete fatto ad essere "fortunati"ed essere chiamati ai simulatori con 0 ore.Un po'di onesta'non guasta.Se poi pensate che ci siano motivi professionali dietro...nahhh...
cerchiamo di non attaccare i colleghi che sono stati meno"fortunati"di noi magari un giorno potremmo trovarci nella stessa situazione.
Doc
eh si porello

beh di "porelli" ne conosco anche io,che sono senza lavoro adesso,non hanno però pagato per fare 100 ore di linea,infatti ne hanno fatte di più (essendo pagati,e bene,dal primo minuto all'ultimo) e purtroppo per strategie aziendali adesso sono a spasso come l'astutissimo scab Busello,e queste persone hanno il mio rispetto assoluto,hanno sempre lavorato con massima serietà fino all'ultimo giorno,senza scrivere lettere al giornale supplicando assunzioni,si stanno rimboccando le maniche,qualcuno è in giro a fare selezioni all'estero,gli altri non so.Mandasse CV alla Easyjet il collega in questione,invece di lamentarsi per una SUA scelta purtroppo rivelatasi errata,li sicuramente con le sue ore (quante esse siano) potrà dare dimostrazione che è uno che merita per l'esperienza che ha,non per quanto è bravo a scrivere una lettera...

ah come dite? è pieno di gente con 5000 ore di Airbus in giro? beh è il momento che è pessimo,addirittura io me ne sono accorto,possibile che lui,così "sveglio" ancora non abbia realizzato?
 

Er Polemica

Bannato
21 Gennaio 2008
1,594
0
Lo Fiumicino
Io ce l'ho solo con chi attacca chi e'stato o e'meno fortunato,vale nel lavoro come nella vita..e non perche'e'successo anche a me,semplicemente perche'e'una mia regola di vita...
senti allora leggi male le cose...io chi è stato meno fortunato di me,lo apprezzo,e ma guarda un po....lo sostengo per quanto mi è possibile fare.

chi paga per lavorare al contrario,e poi con una bella faccia tosta,critica comunque una categoria che sta cercando di non farsi calpestare non ha la mia stima,anzi (e tu mi vieni a parlare di non partì di riposo? o di ferie? questi manco te li danno più i riposi...)

adesso è chiara la mia di regola di vita?