La nuova AirItaly


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AZ209

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Air Italy signs new partnerships with Finnair and El Al through two new SPAs

Five key cites in Finland now available to Air Italy customers departing from central & southern Italy. Tel Aviv easy reachable for Air Italy passengers originating from North America

Air Italy is delighted to announce the signing of two Special Prorate Agreements with key carriers Finnair and El Al.Now, thanks to the agreement with Finnair, five new key destinations in Finland (Helsinki, Turku, Oulu, Kokkola and Rovaniemi) are all now available via Malpensa for Air Italy passengers departing from our seven key airports in central & southern Italy (Rome, Naples, Palermo, Catania, Lamezia Terme, Cagliari and Olbia).
At the same time, Finnair’s customers have now the opportunity to fly to Air Italy’s African destinations, traveling from Finland via Malpensa, and connect seamlessly to Dakar, Lagos, Accra, Sharm El-Sheikh and Cairo.
Simultaneously, with respect to El Al, Air Italy’s passengers arriving in Malpensa from North America will now be able to connect with El Al to land in Tel Aviv while El Al’s customers departing from Tel Aviv can now easily reach Air Italy’s North American destinations via Malpensa.
Moreover, from Tel Aviv, El Al’s passengers can also connect to Air Italy’s domestic network from Malpensa to the key cities and towns of central and southern Italy such as Rome, Naples, Palermo, Catania, Lamezia Terme, Cagliari and Olbia.

Air Italy Chief Operating Officer, Rossen Dimitrov, said: “One of the key aims of Air Italy is expanding our network to offer ever more travel opportunities as well as great connectivity to our customers."
“To date, we have already reached a number of important milestones in this ambition, and today we are very proud to enhance the cooperation with Finnair and El Al in addition to our partners, Qatar Airways, Bulgaria Air, Latam, Aegean Airlines, and Alaska Airlines."
“Moving forwards, we will continue to reinforce our partners’ network with SPA and code-share agreements in order to offer a progressive enlargement of travelling opportunities for our loyal and expanding passenger base.”
Flight tickets under the SPA agreements are available for purchase at travel agents.



 

TW 843

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Azionista LibertyLines
#AIRITALY E L’ECCELLENZA
DA RAGGIUNGERE ‘AD OGNI COSTO’

• Volantino RRSSAA #ANPAV

E’ di queste ore l’ennesima implementazione dei servizi di bordo relativi alla destinazioni di Lungo Raggio.

In una guida che supera le 100 pagine (!) viene illustrato agli Assistenti di Volo il concentrato della perfezione commerciale, da erogare ‘senza pausa alcuna’, che deve rappresentare il biglietto da visita del Vettore nel Mondo (possiamo anche dire il Nord America, dato che è, al momento, l’unico continente servito).

Se non stupisce che lo standard sia allineato a quello dell’azionista industriale (Qatar), indispone la perseveranza nel volerlo attuare in barba alle più elementari regole di buon senso: le composizioni equipaggio, come più volte segnalato, sono assolutamente insufficienti per traguardare gli standard qualitativi attesi, anche in costanza del fatto che un accettabile recupero della Fatigue a bordo non è oggettivamente possibile (serve ricordare la qualità e la quantità dei posti di riposo disponibili?).

Per giunta, senza alcun preventivo confronto con il Sindacato in materia di carichi di lavoro e relativo impatto sulla Fatigue, così come previsto dal Contratto e dal DVR (Documento sulla Valutazione dei Rischi).

Un messaggio di eccellenza che, nelle modalità attuali, ha ‘tinte opache’: non c’è alcuna apertura all’ascolto delle rappresentanze dei lavoratori sulla materia commerciale (che comunque implica anche aspetto contrattuali e di Fatigue): forse perché ritenuta di esclusiva pertinenza aziendale?

Se ‘il progetto c’è’, non dovrebbero spaventare le legittime richieste dei lavoratori, che sono, giova ricordarlo, imprescindibile interfaccia con la clientela.

• composizione crew adeguata
• condivisione servizi di bordo
• posti di riposo

non possono essere ancora un tabù.

Ad evitare di dover, per ‘forza di cose’, pensar male: il personale da utilizzare a sostegno del progetto L/R c’è, per stessa ammissione aziendale...

Deve essere chiaro che non è impiegando qualche addetto in meno, scaricando su equipaggi insufficienti l’onere di portare alta la bandiera, che viene invertito il passivo finanziario...

Abbiamo provveduto a richiedere un incontro urgente in materia al management Air Italy: in assenza di soluzioni definitive e condivise non esiteremo a mettere in atto tutte le azioni consentite.

Milano / Olbia, 11 agosto 2019

RRSSAA #ANPAV AIRITALY
 

aa/vv??

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Up in the air
Fatica/stanchezza sono passati di moda?
L'uso del termine Fatigue non è una velleità letteraria. Fatigue si usa tra addetti ai lavori (e mi pare che questa comunicazione non sia stata scritta per essere letta da altri se non dai naviganti) per indicare una serie di situazioni che si possono verificare durante un turno di lavoro. Viene preso pari pari dall'inglese così come altri termini (tipo "block to block", o FTL, o CRM)
Se interessa approfondire: https://www.iata.org/whatwedo/ops-infra/Pages/fatigue-risk.aspx
 

I-SELV

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Diciamo pure che il volo aereo commerciale e non esiste in Italia da ben prima del pensionamento della terminologia in lingua italiana.
Il fenomeno é ben più generalizzato in tutti i campi e purtroppo corrisponde ad un impoverimento generalizzato della capacità di saper scrivere e parlare in lingua italiana da parte degli italiani; per non parlare del modo di esprimersi in inglese: intanto cercare di dominare bene almeno la propria lingua (anche su questo forum), poi si vedrà.
 

AZ209

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Ma in IG lo riusciranno a mettere un AD capace ed esperto oppure continuano con un COO a capo dell'azienda?
Bizzarro se non unico nel panorama mondiale dell'aviazione civile.
 

RogerWilco

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Ma, alla fine, credo che in una azienda privata l'importante sia che qualcuno prenda le decisioni secondo l'incarico conferitogli dai vertici dall'azienda stessa, che poi si chiami AD, COO o CEO poco conta.
 

AZ209

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Ma, alla fine, credo che in una azienda privata l'importante sia che qualcuno prenda le decisioni secondo l'incarico conferitogli dai vertici dall'azienda stessa, che poi si chiami AD, COO o CEO poco conta.
Permettimi di dissentire totalmente. E' proprio questo il problema. L'AD (CEO) nel mondo normale ha una responsabilita', competenza ed una mansione completamente diversa da un COO. E' una questione di struttura aziendale. Il COO si occupa di 'operations' e riferisce al CEO che e' l'ultimo responsabile di tutto il resto 'operations' incluse. E' il CEO che poi deve riferire al CdA ed agli azionisti.

Detto questo, il COO puo' anche ricoprire ad interim certe mansioni per un periodo limitato, ma ora si sta prolungando questa faccenda da troppi mesi.
Il tutto e' ovviamente una mia personale opinione per carita'. Auguro a questo punto una pronta promozione a Dimitrov.
 

Paolo_61

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Permettimi di dissentire totalmente. E' proprio questo il problema. L'AD (CEO) nel mondo normale ha una responsabilita', competenza ed una mansione completamente diversa da un COO. E' una questione di struttura aziendale. Il COO si occupa di 'operations' e riferisce al CEO che e' l'ultimo responsabile di tutto il resto 'operations' incluse. E' il CEO che poi deve riferire al CdA ed agli azionisti.

Detto questo, il COO puo' anche ricoprire ad interim certe mansioni per un periodo limitato, ma ora si sta prolungando questa faccenda da troppi mesi.
Il tutto e' ovviamente una mia personale opinione per carita'. Auguro a questo punto una pronta promozione a Dimitrov.
Non necessariamente, l’AD è un membro del CdA mentre il DG per definizione no, ma quanti e quali deleghe abbiano ciascuno rappresenta una scelta organizzativa molto variabile, tenendo anche conto che (non solo per legge) indirizzo strategico e responsabilità sul bilancio spettano al CdA come organo collegiale.
 

belumosi

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Risultati dal bilancio 2018. Valori in M€.


Ricavi: 284 (360 nel 2017).
Perdita netta: 164 (57 nel 2017).
 

Cekky

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A me stupisce tanto il calo dei ricavi. Posso capire un aumento delle perdite - federare un hub costa, piu voli piu i costi aumentano, ecc - ma una diminuzione dei ricavi?
 

D960

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A me stupisce tanto il calo dei ricavi. Posso capire un aumento delle perdite - federare un hub costa, piu voli piu i costi aumentano, ecc - ma una diminuzione dei ricavi?
A mio avviso:
*chiusura voli stagionali da Cagliari per MXP, TRN, VRN, NAP, BLQ presenti nel 2017 e non nel 2018;
*riduzione e chiusura voli in inverno per da Olbia per NAP, TRN, VRN;
*chiusura voli charter/linea che verranno di fatto riaperti totalmente per linea come Mombasa e Zanzibar.
*promozione voli intercontinentali attivati nel 2018.
 

DusCgn

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9 Novembre 2005
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.
Ma in IG lo riusciranno a mettere un AD capace ed esperto oppure continuano con un COO a capo dell'azienda?
Bizzarro se non unico nel panorama mondiale dell'aviazione civile.
Da ricordare che anche prima di Dimitrov (c'era stato un certo Mills) non esisteva un CEO, anch'egli era COO infatti.
Da quando esiste la nuova Air Italy, 1 anno e mezzo circa, non è mai esistita tale figura.
Viene da pensare che non sia più appunto una situazione "emergenziale" ma che piuttosto faccia comodo avere una figura più controllabile da remoto (Doha). Del resto Dimitrov è palese diretta emanazione di QR, dove ha lavorato diversi anni e ha un rapporto molto stretto con AAB. Inoltre il suo CV (si occupava soprattutto di Customer Experience, ruolo con cui tra l'altro era arrivato a maggio 2018 anche nella stessa IG) non era proprio quello di un COO o un CEO di una linea aerea. Dubito che non ci fossero altri profili con maggior esperienza nei ruoli cercati (ammesso che abbiano realmente cercato qualcuno).


A inizio giugno tra l'altro alcuni passaggi da un'intervista allo stesso Dimitrov su Il Corriere.
C'era - a sua detta - ricerca in corso, sembrava quasi potesse essere anche imminente, ma dopo due mesi e mezzo tutto tace ancora.
Inoltre circa le perdite non è che quel "circa 170 milioni" fosse così campato in aria tale da dire che fosse sbagliata la cifra.
Evidentemente il giornalista aveva avuto delle indicazioni (benchè preliminari) piuttosto precise.

Air Italy non ha un amministratore delegato. Quando arriverà?
«In qualsiasi momento, c’è un reclutamento in corso».

Lei non è tra i candidati?
«Non sono interessato alla posizione. Nel futuro chissà. Quando l’ad arriverà io darò il mio supporto».

Air Italy non ha fornito un bilancio, ma ha chiuso in perdita importante questo primo anno...
«Non posso dare i numeri, ma c’è stata perdita. Però siamo avanti rispetto all’obiettivo e abbiamo anche un nuovo business plan, ovviamente al netto di cose impreviste come i Max o il balzo del prezzo del petrolio».

Si parla di un rosso di circa 170 milioni di euro.
«Non posso dire nulla se non che la cifra è sbagliata».
 
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