Bologna, 29 aprile 2014 - L’aeroporto di Bologna avvia le procedure per sbarcare a Piazza Affari. I soci pubblici dello scalo (Camera di commercio di Bologna, Comune di Bologna, Provincia di Bologna e Regione Emilia-Romagna che insieme detengono l’86,1% dell’aeroporto) hanno infatti deciso “di iniziare il percorso verso la quotazione in Borsa” attraverso “un’offerta pubblica di vendita e sottoscrizione che consenta di realizzare un aumento di capitale” da circa 30 milioni di euro funzionale alla realizzazione del piano industriale ed allo sviluppo dello scalo.
Il Marconi di Bologna potrebbe atterrare in Piazza Affari entro il prossimo ottobre. A dettare i tempi della quotazione in Borsa (segmento Star) dell’aeroporto e’ Giorgio Tabellini, presidente della Camera di commercio di Bologna, questa mattina durante la conferenza stampa convocata in piazza della Mercanzia per rendere note le strategie future dello scalo. “Questo e’ un momento favorevole- spiega Tabellini- nel mondo c’e’ grande liquidita’ e interesse a investire nelle infrastrutture aeroportuali”. Dunque, l’ipotesi dei soci di Sab e’ “chiudere la quotazione in Borsa entro ottobre- afferma il numero uno della Camera di Commercio- e lo faremo con tutta la determinazione”. Il piano e’ condiviso dalle istituzioni “con convinzione, entusiasmo e coesione- ci tiene a sottolineare Tabellini- e questo e’ un forte elemento positivo”.
L’obiettivo del piano e’ mettere in piedi un’operazione mista di aumento di capitale e vendita parziale delle quote del Marconi (piazzando la societa’ in Borsa), per un valore di partenza di circa 30 milioni di euro. I soci pubblici dell’aeroporto scenderanno sotto la maggioranza assoluta, ma manterranno il controllo. “Le quotazioni in Borsa consentono un controllo della societa’ anche senza la maggioranza assoluta”, sottolinea il sindaco di Bologna, Virginio Merola.
“Noi non abbiamo l’obiettivo di avere la maggioranza assoluta- conferma Tabellini- tant’e’ vero che come Camera di commercio abbiamo una forchetta di discesa delle quote intorno al 35% (dall’attuale 50,5%, ndr) e faremo un aumento di capitale conseguente.
Nelle prossime settimane sara’ scelto, con bando pubblico, un advisor con cui studiare e condividere il piano industriale e finanziario della quotazione in Borsa dello scalo bolognese, tenendo presente comunque che “i soci pubblici hanno l’obbligo di non scendere sotto il 20%- spiega Tabellini- ma non ci arriveremo, non abbiamo intenzione di scaricare l’aeroporto: il pubblico sara’ ben presente”. I soci privati, tra l’altro, saranno in qualche modo “selezionati”, afferma ancora il presidente della Camera di Commercio, perché “una parte delle azioni sara’ offerta al territorio”. Ai soci non sfugge che il superamento della Provincia potrebbe portare a mettere sul mercato proprio le quote di Palazzo Malvezzi. “Sara’ il primo elemento che dovremo affrontare- ammette Tabellini- dovremo studiare anche un piano dei soci sulle quote da cedere”.
L’operazione consentira’ di recuperare le risorse necessarie a “permettere gli investimenti previsti dal masterplan e favorire la crescita dell’aeroporto- continua Tabellini- perche’ ad oggi c’e’ un’oggettiva difficolta’ al reperimento delle risorse da parte dei soci”. Al momento, afferma ancora il numero uno di piazza della Mercanzia, ci sono “molte realta’ interessate. E siamo convinti che gli investitori saranno soddisfatti del ritorno economico”. Il Marconi e’ infatti in controtendenza (+4%) rispetto al calo generale degli aeroporti italiani, con l’obiettivo di “raggiungere i 6,5 milioni di passeggeri entro quest’anno e i 10 milioni fra 10-15 anni”.
Prima di decidere quante delle sue quote dell’Aeroporto Marconi cedere il Comune di Bologna “attende le valutazioni del’advisor e il piano industriale, poi deciderà”. E se l’ipotesi di riuscire a incassare fino a 20 milioni, “puo’ essere plausibile”, il sindaco Virginio Merola non nasconde di coltivare speranze su quella cifra: “Magari, io ci spero”, dice stamane a margine della conferenza stampa di presentazione del bilancio consuntivo del 2013 di Palazzo D’Accursio.
Sull’operazione arriva anche l’ok del Pd di Bologna, con le parole del segretario provinciale Raffaele Donini. “E’ un progetto molto ambizioso, un progetto di potenziamento e di allargamento della potenzialità delle nostre infrastrutture. Lo sostengo e spero vada a buon fine. Per le informazioni che ho mi sembra una buona idea”. Donini non si mostra preoccupato per le cessioni di capitale, “anche perché l’aeroporto di Bologna non può essere trasferito altrove, a prescindere dalla proprieta’”.
http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/economia/2014/04/29/1058956-quotazione-borsa-aeroporto-marconi.shtml
Il Marconi di Bologna potrebbe atterrare in Piazza Affari entro il prossimo ottobre. A dettare i tempi della quotazione in Borsa (segmento Star) dell’aeroporto e’ Giorgio Tabellini, presidente della Camera di commercio di Bologna, questa mattina durante la conferenza stampa convocata in piazza della Mercanzia per rendere note le strategie future dello scalo. “Questo e’ un momento favorevole- spiega Tabellini- nel mondo c’e’ grande liquidita’ e interesse a investire nelle infrastrutture aeroportuali”. Dunque, l’ipotesi dei soci di Sab e’ “chiudere la quotazione in Borsa entro ottobre- afferma il numero uno della Camera di Commercio- e lo faremo con tutta la determinazione”. Il piano e’ condiviso dalle istituzioni “con convinzione, entusiasmo e coesione- ci tiene a sottolineare Tabellini- e questo e’ un forte elemento positivo”.
L’obiettivo del piano e’ mettere in piedi un’operazione mista di aumento di capitale e vendita parziale delle quote del Marconi (piazzando la societa’ in Borsa), per un valore di partenza di circa 30 milioni di euro. I soci pubblici dell’aeroporto scenderanno sotto la maggioranza assoluta, ma manterranno il controllo. “Le quotazioni in Borsa consentono un controllo della societa’ anche senza la maggioranza assoluta”, sottolinea il sindaco di Bologna, Virginio Merola.
“Noi non abbiamo l’obiettivo di avere la maggioranza assoluta- conferma Tabellini- tant’e’ vero che come Camera di commercio abbiamo una forchetta di discesa delle quote intorno al 35% (dall’attuale 50,5%, ndr) e faremo un aumento di capitale conseguente.
Nelle prossime settimane sara’ scelto, con bando pubblico, un advisor con cui studiare e condividere il piano industriale e finanziario della quotazione in Borsa dello scalo bolognese, tenendo presente comunque che “i soci pubblici hanno l’obbligo di non scendere sotto il 20%- spiega Tabellini- ma non ci arriveremo, non abbiamo intenzione di scaricare l’aeroporto: il pubblico sara’ ben presente”. I soci privati, tra l’altro, saranno in qualche modo “selezionati”, afferma ancora il presidente della Camera di Commercio, perché “una parte delle azioni sara’ offerta al territorio”. Ai soci non sfugge che il superamento della Provincia potrebbe portare a mettere sul mercato proprio le quote di Palazzo Malvezzi. “Sara’ il primo elemento che dovremo affrontare- ammette Tabellini- dovremo studiare anche un piano dei soci sulle quote da cedere”.
L’operazione consentira’ di recuperare le risorse necessarie a “permettere gli investimenti previsti dal masterplan e favorire la crescita dell’aeroporto- continua Tabellini- perche’ ad oggi c’e’ un’oggettiva difficolta’ al reperimento delle risorse da parte dei soci”. Al momento, afferma ancora il numero uno di piazza della Mercanzia, ci sono “molte realta’ interessate. E siamo convinti che gli investitori saranno soddisfatti del ritorno economico”. Il Marconi e’ infatti in controtendenza (+4%) rispetto al calo generale degli aeroporti italiani, con l’obiettivo di “raggiungere i 6,5 milioni di passeggeri entro quest’anno e i 10 milioni fra 10-15 anni”.
Prima di decidere quante delle sue quote dell’Aeroporto Marconi cedere il Comune di Bologna “attende le valutazioni del’advisor e il piano industriale, poi deciderà”. E se l’ipotesi di riuscire a incassare fino a 20 milioni, “puo’ essere plausibile”, il sindaco Virginio Merola non nasconde di coltivare speranze su quella cifra: “Magari, io ci spero”, dice stamane a margine della conferenza stampa di presentazione del bilancio consuntivo del 2013 di Palazzo D’Accursio.
Sull’operazione arriva anche l’ok del Pd di Bologna, con le parole del segretario provinciale Raffaele Donini. “E’ un progetto molto ambizioso, un progetto di potenziamento e di allargamento della potenzialità delle nostre infrastrutture. Lo sostengo e spero vada a buon fine. Per le informazioni che ho mi sembra una buona idea”. Donini non si mostra preoccupato per le cessioni di capitale, “anche perché l’aeroporto di Bologna non può essere trasferito altrove, a prescindere dalla proprieta’”.
http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/economia/2014/04/29/1058956-quotazione-borsa-aeroporto-marconi.shtml