Al di là dei giudizi personali su abbinamenti, colori e scelte fatte, che coinvolgono ovviamente anche il sottoscritto (la meringa in testa e travestimento da Fiona di calze e scarpe), quello che è stato notato un po' da tutti è la qualità del risultato, dalla fotografia allo stile, passando per interni, esterni e musica, un progetto talmente ampio e dettagliato che non può che far piacere al capitale umano di Alitalia.
Personalmente rimango dubbioso sui risultati economici della compagnia, sia per il tacito assenso del management che, anche incalzato da esponenti del settore, si è limitato ad affermare, a più riprese, che "i dati economici rispecchiano quelli del piano triennale 2014-17" (riassumibile in perdita - perdita - pareggio - utile, non ci avranno dormito la notte per stilarlo), non sbottonandosi in alcun modo su altri aspetti.
La strategia per tornare all'utile spero sia diversa quella prospettata dal presidente Montezemolo, che apre la giornata dicendo che per crescere bisogna puntare su internazionale e intercontinentale e che termina il medesimo discorso sottolineando la centralità del mercato domestico, in particolare quello per Meridione e Isole, perché, oltre alla mancanza di una chiara visione che questo può suscitare in una platea mediamente attenta, puntare sul mercato domestico e, in generale, quello a medio raggio (benche si sia contestualmente incrementato, di poco, il lungo), ha già fatto due vittime prima di SAI.