speedbird437
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Ahi ahi anche la DDR di Honecker fu l'ultimo paese comunista a crollare perchè non voleva accettare la realtà...
Che aspetti? Vai a 'lottare' con loro invece di appoggiarli.Grandi. Qui da noi i sindacati collusi mandano a casa senza lavoro 8000 persone in nome dell'imprenditoria spinta e creativa e siamo sempre con le pezze al kulo a piangere miseria. Non a caso i tedeschi sono la locomotiva d'europa.
Meno male che aviazionecivile.it non e' in lingua tedesca, altrimenti vi mandavano i panzer.
Tutto il mio appoggio.
Magari. Pero' giustamente loro proteggono il loro mercato del lavoro. Per fare il pilota li, a parte passare test da astronauta, devi pure parlare il tedesco come un delinquente dei bassifondi di berlino.Che aspetti? Vai a 'lottare' con loro invece di appoggiarli.
sai cosa chiedono?Magari. Pero' giustamente loro proteggono il loro mercato del lavoro. Per fare il pilota li, a parte passare test da astronauta, devi pure parlare il tedesco come un delinquente dei bassifondi di berlino.
E' solo qui da noi che fanno volare i rumeni e i piloti che non parlano l'italiano nella compagnia piu' grande del paese cacciando gli italiani. Tutto il mio appoggio ai colleghi tedeschi.
Quando le compagnie italiane decideranno di inserire la lingua italiana(fluent) nelle GB di compagnia cambierà qualcosa.Magari. Pero' giustamente loro proteggono il loro mercato del lavoro. Per fare il pilota li, a parte passare test da astronauta, devi pure parlare il tedesco come un delinquente dei bassifondi di berlino.
E' solo qui da noi che fanno volare i rumeni e i piloti che non parlano l'italiano nella compagnia piu' grande del paese cacciando gli italiani. Tutto il mio appoggio ai colleghi tedeschi.
come non quotarti!?!Grandi. Qui da noi i sindacati collusi mandano a casa senza lavoro 8000 persone in nome dell'imprenditoria spinta e creativa e siamo sempre con le pezze al kulo a piangere miseria. Non a caso i tedeschi sono la locomotiva d'europa.
Meno male che aviazionecivile.it non e' in lingua tedesca, altrimenti vi mandavano i panzer.
Tutto il mio appoggio.
esattoIn che senso? Cosa chiedono gli av tedeschi?
Guarda che é stato fatto. Al contrario pero'...Quando le compagnie italiane decideranno di inserire la lingua italiana(fluent) nelle GB di compagnia cambierà .
Quando (in Italia) non gira piu' una lira e rischiano di andare a zampe per aria grosse percentuali di persone che lavorano nel settore, c'hai poco da fare la 'lotta'. Credo che ancora esista nella mente di qualcuno che tanto c'e' sempre qualcuno (lo stato) che mette a posto le cose, basta fare casino.Lo ha scritto ei maw piu' sopra ovvero le stesse identiche cose che i sindacati italiani hanno accettato proni senza fiatare firmando pure la carta igienica nei bagni.
Invece io concordo solo in parte con l'analisi. Posto che un controllo serrato sui costi è vitale, permettimi di dire che qualcuno dei dati postati mi sembra un po' fuorviante.Venendo da Biella ho potuto assistere, anche se da ragazzino, al declino dell'industria laniera e questa storia me la ricorda parecchio. Da un lato, beninteso, avevamo una classe dirigente composta, per lo più, dalla terza generazione di industriali (quella che sperpera, fa casino e in generale rovina tutto) dotata di grandissime capacità di mandare a puttane il sistema. Dall'altro, un sindacato che non aveva ancora sentito il botto fatto dal Muro di Berlino quando crollò, la bocca piena di paroloni studiati alla scuola quadri del partito nel 1971. Risultato: delocalizzazioni, chiusure, gente a passeggio.
Lufthansa viene da una serie di risultati disastrosi. L'espansione della compagnia è andata bene (Swiss), malino (Brussels Airlines), abbastanza male (Austrian) e terribilmente a scatafascio (bmi). Non dimentichiamo, poi, la Caporetto di LHI. La concorrenza imperversa, il governo impone dei capestri da sadomasochismo (no alla terza pista di MUC, night stop per non disturbare i cerbiatti nella Foresta Nera, tasse) e il prezzo del petrolio va solo su da quando quel cretino texano ha portato la democrazia in Iraq.
Finanziariamente parlando, le cose vanno male. L'operating profit del 2011 è inferiore del 19.6% rispetto a quello del 2010 e i primi sei mesi del 2012 hanno visto un ulteriore calo del 125%. Signori, CENTOVENTICINQUE percento. Però il numero di persone assunte dalla compagnia è cresciuto di duemila unità dal 2010 al 2011, da 117K a 119K. I costi del personale (salari puri e semplici) sono aumentati dell'1.6% tra il 2010 e il 2011 e, a 5380 milioni di €, sono di poco inferiori alla spesa in carburante (superiori ad essa se contiamo oneri pensionistici e assicurazioni).
Quindi abbiamo un'azienda in perdita che spende di più per il personale che per far volare gli aerei. Un'azienda che, seppur grossa e florida, non può continuare indiscriminatamente a perdere soldi in questa maniera se vuole rimanere in vita. E' ovvio che debba ridurre i costi, è ovvio che debba inserire flessibilità, ridurre le prebende e ridurre gli stipendi se vuole sopravvivere.
Io vorrei chiedere ai sindacati e a chi sciopera se preferiscono, in futuro, avere un lavoro magari non pagato così bene come prima ma pur sempre redditizio, o non averne affatto. Perché tutte queste proteste, tutti questi scioperi, mi ricordano parecchio Mastella che si lamenta della "miseria" della diaria da europarlamentare o la flotta di worldwide in BA che difendeva le £10 a volo per lo spazzolino da denti mentre a buona parte del resto della compagnia avevano già tolto anche gli straordinari.
(fonti: http://investor-relations.lufthansa.com/en/finanzberichte/annual-report/2011.html http://reports.lufthansa.com/2011/ar/highlightsgroup/keyfigures.html http://reports.lufthansa.com/2011/ar/consolidatedfinancialstatements/incomestatement.html?cat=m http://reports.lufthansa.com/2011/ar/notes/notestotheincomestatement/costofmaterials.html?cat=b )
Mi associo, sei riuscito a riassumere tutto in modo semplice e chiaro...@13900
Ottima analisi.
Guarda, non era mia intenzione dire che Lufthansa è un morto che cammina. Tutt'altro. Invece è, e non credo che nessuno si scandalizzerà se lo dico, una società inadatta al clima attuale, come Air France. I costi sono troppo alti e devono essere ridotti se si vuole essere competitivi e generare utili. Non a caso, ora sia LH che AF stanno cercando di ridurre i costi, probabilmente i tedeschi lo faranno meglio dei francesi. E' la stessa fase che BA affrontò con Willie Walsh nel 2005/2008, quando si resero conto che la compagnia altro non era se non un "winged-pension fund".Invece io concordo solo in parte con l'analisi. Posto che un controllo serrato sui costi è vitale, permettimi di dire che qualcuno dei dati postati mi sembra un po' fuorviante.
Non concordo, in particolare, con l'idea di mettere a confronto il costo del carburante con quello del personale. Il primo è, credo, molto difficile da contenere, tant'è che è esploso (+26% nel 2011 rispetto al 2010) senza che la società potesse mettervi freno; senza questo macigno il costo del personale sarebbe significativamente inferiore. Bisogna poi vedere le politiche di copertura (derivati ecc.), su questo non so darti informazioni.
Sul numero dei dipendenti mi risulta un contenimento. Nella semestrale al 30 giugno 2012 (http://investor-relations.lufthansa...l-reports/interims-reports/LH-QR-2012-2-e.pdf) risultano 117,416, in calo di oltre l'1% (vedi l'overview a pagina 2).
Per quanto riguarda il risultato netto, beh mi risulta in aumento del 26% (attenzione, il rapporto è con l'analoga semestrale al 30 giugno 2011), 361 milioni contro 283, anche se poi risulta una perdita netta.
A pagina 6 della semestrale qualche dato disaggregato. Se non erro (calcolo fatti al volo) il costo del personale è cresciuto del 2,7%, i ricavi di oltre il 6%. E' il carburante che distrugge valore.
Tutto questo per dire che parliamo di una società con (credo grandi) difficoltà, ma non di una cadavere che cammina!
Guarda, non era mia intenzione dire che Lufthansa è un morto che cammina. Tutt'altro. Invece è, e non credo che nessuno si scandalizzerà se lo dico, una società inadatta al clima attuale, come Air France. I costi sono troppo alti e devono essere ridotti se si vuole essere competitivi e generare utili. Non a caso, ora sia LH che AF stanno cercando di ridurre i costi, probabilmente i tedeschi lo faranno meglio dei francesi. E' la stessa fase che BA affrontò con Willie Walsh nel 2005/2008, quando si resero conto che la compagnia altro non era se non un "winged-pension fund".
Come ben dici tu la spesa in carburanti è esplosa recentemente, ma ciò non cambia il mio ragionamento, perché la spesa per il personale è comunque più alta. Per l'operating profit, beh, il meno 125% è frutto del raffronto Jan-Mar 2012 vs 2011, preso qui: http://presse.lufthansa.com/en/news-releases/singleview/archive/2012/may/03/article/2144.html
In sostanza, il mio punto è che le compagnie aeree europee non vivono più negli anni '80 e che i privilegi, spesso assurdi, dei loro dipendenti devono essere rivisti alla luce della situazione attuale. Chi lo fa va avanti, chi si rifiuta fallirà. E i dipendenti dovranno adattarsi a lavorare per altre compagnie, rinunciando comunque a quei vantaggi storici che, ormai, sono anacronistici.