Lufthansa-previsto sciopero selvaggio con solo 6 ore di preavviso


andreapinti

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andreapinti.com
In totale i voli cancellati oggi sarebbero 400, stando a ilsole24ore.
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-09-04/lufthansa-cancella-voli-sciopero-102640.shtml

"Lufthansa ha cancellato oggi 400 voli, di cui 208 nello scalo di Francoforte, per lo sciopero degli assistenti di volo. Gli aeroporti coinvolti nella protesta sono, oltre a quello di Francoforte, quelli di Berlino e Monaco di Baviera. Le rotte più colpite sono quelle europee.

Ad annunciare il blocco della prima compagnia aerea tedesca è il sindacato Ufo. Solo a Francoforte lo sciopero di steward e hostess ha già causato la cancellazione di 180 voli a breve e medio raggio all'aeroporto di Francoforte (180). Gia venerdì scorso una prima ondata di scioperi aveva bloccato l'aeroporto di Francoforte.

Le proteste sono arrivate a seguito del fallimento di un accordo tra sindacati e compagnia aerea in merito alle retribuzioni salariali. I sindacati, in particolare, chiedevano un aumento del 5% della retribuzione, mentre la Lufthansa ha proposto un massimo di aumento del 3,5 per cento.
"
 

bombatutto

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Grandi. Qui da noi i sindacati collusi mandano a casa senza lavoro 8000 persone in nome dell'imprenditoria spinta e creativa e siamo sempre con le pezze al kulo a piangere miseria. Non a caso i tedeschi sono la locomotiva d'europa.
Meno male che aviazionecivile.it non e' in lingua tedesca, altrimenti vi mandavano i panzer. :)
Tutto il mio appoggio.
 

AZ209

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Londra.
Grandi. Qui da noi i sindacati collusi mandano a casa senza lavoro 8000 persone in nome dell'imprenditoria spinta e creativa e siamo sempre con le pezze al kulo a piangere miseria. Non a caso i tedeschi sono la locomotiva d'europa.
Meno male che aviazionecivile.it non e' in lingua tedesca, altrimenti vi mandavano i panzer. :)
Tutto il mio appoggio.
Che aspetti? Vai a 'lottare' con loro invece di appoggiarli.
 

bombatutto

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Che aspetti? Vai a 'lottare' con loro invece di appoggiarli.
Magari. Pero' giustamente loro proteggono il loro mercato del lavoro. Per fare il pilota li, a parte passare test da astronauta, devi pure parlare il tedesco come un delinquente dei bassifondi di berlino.
E' solo qui da noi che fanno volare i rumeni e i piloti che non parlano l'italiano nella compagnia piu' grande del paese cacciando gli italiani. Tutto il mio appoggio ai colleghi tedeschi.
 

EI-MAW

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Per dovere di cronaca, lo sciopero non si impernia sull'aumento, che è una parte marginale della questione, ma piuttosto sull'utilizzo di nuovo personale preso da agenzie interinali, pagato molto meno e la volontà dell'azienda di spingere l'attuale personale, soprattutto i vecchi contratti a finire nel calderone Germanwings/direct4you che vuole creare per il network europeo.
Non sto però a discutere dello sciopero. Chi è il diretto interessato, se lo riterrà, lo farà. La mia era solo una precisazione.
 

kenyaprince

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Magari. Pero' giustamente loro proteggono il loro mercato del lavoro. Per fare il pilota li, a parte passare test da astronauta, devi pure parlare il tedesco come un delinquente dei bassifondi di berlino.
E' solo qui da noi che fanno volare i rumeni e i piloti che non parlano l'italiano nella compagnia piu' grande del paese cacciando gli italiani. Tutto il mio appoggio ai colleghi tedeschi.
sai cosa chiedono?
 

speedbird437

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Magari. Pero' giustamente loro proteggono il loro mercato del lavoro. Per fare il pilota li, a parte passare test da astronauta, devi pure parlare il tedesco come un delinquente dei bassifondi di berlino.
E' solo qui da noi che fanno volare i rumeni e i piloti che non parlano l'italiano nella compagnia piu' grande del paese cacciando gli italiani. Tutto il mio appoggio ai colleghi tedeschi.
Quando le compagnie italiane decideranno di inserire la lingua italiana(fluent) nelle GB di compagnia cambierà qualcosa.

P.S: ci sono anche tanti francesi.
 

md80

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Grandi. Qui da noi i sindacati collusi mandano a casa senza lavoro 8000 persone in nome dell'imprenditoria spinta e creativa e siamo sempre con le pezze al kulo a piangere miseria. Non a caso i tedeschi sono la locomotiva d'europa.
Meno male che aviazionecivile.it non e' in lingua tedesca, altrimenti vi mandavano i panzer. :)
Tutto il mio appoggio.
come non quotarti!?!
 

bombatutto

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Lo ha scritto ei maw piu' sopra ovvero le stesse identiche cose che i sindacati italiani hanno accettato proni senza fiatare firmando pure la carta igienica nei bagni.
 

AZ209

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Londra.
Lo ha scritto ei maw piu' sopra ovvero le stesse identiche cose che i sindacati italiani hanno accettato proni senza fiatare firmando pure la carta igienica nei bagni.
Quando (in Italia) non gira piu' una lira e rischiano di andare a zampe per aria grosse percentuali di persone che lavorano nel settore, c'hai poco da fare la 'lotta'. Credo che ancora esista nella mente di qualcuno che tanto c'e' sempre qualcuno (lo stato) che mette a posto le cose, basta fare casino.
Purtroppo questo giochetto non funziona piu'.
 

13900

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Venendo da Biella ho potuto assistere, anche se da ragazzino, al declino dell'industria laniera e questa storia me la ricorda parecchio. Da un lato, beninteso, avevamo una classe dirigente composta, per lo più, dalla terza generazione di industriali (quella che sperpera, fa casino e in generale rovina tutto) dotata di grandissime capacità di mandare a puttane il sistema. Dall'altro, un sindacato che non aveva ancora sentito il botto fatto dal Muro di Berlino quando crollò, la bocca piena di paroloni studiati alla scuola quadri del partito nel 1971. Risultato: delocalizzazioni, chiusure, gente a passeggio.

Lufthansa viene da una serie di risultati disastrosi. L'espansione della compagnia è andata bene (Swiss), malino (Brussels Airlines), abbastanza male (Austrian) e terribilmente a scatafascio (bmi). Non dimentichiamo, poi, la Caporetto di LHI. La concorrenza imperversa, il governo impone dei capestri da sadomasochismo (no alla terza pista di MUC, night stop per non disturbare i cerbiatti nella Foresta Nera, tasse) e il prezzo del petrolio va solo su da quando quel cretino texano ha portato la democrazia in Iraq.

Finanziariamente parlando, le cose vanno male. L'operating profit del 2011 è inferiore del 19.6% rispetto a quello del 2010 e i primi sei mesi del 2012 hanno visto un ulteriore calo del 125%. Signori, CENTOVENTICINQUE percento. Però il numero di persone assunte dalla compagnia è cresciuto di duemila unità dal 2010 al 2011, da 117K a 119K. I costi del personale (salari puri e semplici) sono aumentati dell'1.6% tra il 2010 e il 2011 e, a 5380 milioni di €, sono di poco inferiori alla spesa in carburante (superiori ad essa se contiamo oneri pensionistici e assicurazioni).

Quindi abbiamo un'azienda in perdita che spende di più per il personale che per far volare gli aerei. Un'azienda che, seppur grossa e florida, non può continuare indiscriminatamente a perdere soldi in questa maniera se vuole rimanere in vita. E' ovvio che debba ridurre i costi, è ovvio che debba inserire flessibilità, ridurre le prebende e ridurre gli stipendi se vuole sopravvivere.

Io vorrei chiedere ai sindacati e a chi sciopera se preferiscono, in futuro, avere un lavoro magari non pagato così bene come prima ma pur sempre redditizio, o non averne affatto. Perché tutte queste proteste, tutti questi scioperi, mi ricordano parecchio Mastella che si lamenta della "miseria" della diaria da europarlamentare o la flotta di worldwide in BA che difendeva le £10 a volo per lo spazzolino da denti mentre a buona parte del resto della compagnia avevano già tolto anche gli straordinari.

(fonti: http://investor-relations.lufthansa.com/en/finanzberichte/annual-report/2011.html http://reports.lufthansa.com/2011/ar/highlightsgroup/keyfigures.html http://reports.lufthansa.com/2011/ar/consolidatedfinancialstatements/incomestatement.html?cat=m http://reports.lufthansa.com/2011/ar/notes/notestotheincomestatement/costofmaterials.html?cat=b )
 

D-GODE

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Venendo da Biella ho potuto assistere, anche se da ragazzino, al declino dell'industria laniera e questa storia me la ricorda parecchio. Da un lato, beninteso, avevamo una classe dirigente composta, per lo più, dalla terza generazione di industriali (quella che sperpera, fa casino e in generale rovina tutto) dotata di grandissime capacità di mandare a puttane il sistema. Dall'altro, un sindacato che non aveva ancora sentito il botto fatto dal Muro di Berlino quando crollò, la bocca piena di paroloni studiati alla scuola quadri del partito nel 1971. Risultato: delocalizzazioni, chiusure, gente a passeggio.

Lufthansa viene da una serie di risultati disastrosi. L'espansione della compagnia è andata bene (Swiss), malino (Brussels Airlines), abbastanza male (Austrian) e terribilmente a scatafascio (bmi). Non dimentichiamo, poi, la Caporetto di LHI. La concorrenza imperversa, il governo impone dei capestri da sadomasochismo (no alla terza pista di MUC, night stop per non disturbare i cerbiatti nella Foresta Nera, tasse) e il prezzo del petrolio va solo su da quando quel cretino texano ha portato la democrazia in Iraq.

Finanziariamente parlando, le cose vanno male. L'operating profit del 2011 è inferiore del 19.6% rispetto a quello del 2010 e i primi sei mesi del 2012 hanno visto un ulteriore calo del 125%. Signori, CENTOVENTICINQUE percento. Però il numero di persone assunte dalla compagnia è cresciuto di duemila unità dal 2010 al 2011, da 117K a 119K. I costi del personale (salari puri e semplici) sono aumentati dell'1.6% tra il 2010 e il 2011 e, a 5380 milioni di €, sono di poco inferiori alla spesa in carburante (superiori ad essa se contiamo oneri pensionistici e assicurazioni).

Quindi abbiamo un'azienda in perdita che spende di più per il personale che per far volare gli aerei. Un'azienda che, seppur grossa e florida, non può continuare indiscriminatamente a perdere soldi in questa maniera se vuole rimanere in vita. E' ovvio che debba ridurre i costi, è ovvio che debba inserire flessibilità, ridurre le prebende e ridurre gli stipendi se vuole sopravvivere.

Io vorrei chiedere ai sindacati e a chi sciopera se preferiscono, in futuro, avere un lavoro magari non pagato così bene come prima ma pur sempre redditizio, o non averne affatto. Perché tutte queste proteste, tutti questi scioperi, mi ricordano parecchio Mastella che si lamenta della "miseria" della diaria da europarlamentare o la flotta di worldwide in BA che difendeva le £10 a volo per lo spazzolino da denti mentre a buona parte del resto della compagnia avevano già tolto anche gli straordinari.

(fonti: http://investor-relations.lufthansa.com/en/finanzberichte/annual-report/2011.html http://reports.lufthansa.com/2011/ar/highlightsgroup/keyfigures.html http://reports.lufthansa.com/2011/ar/consolidatedfinancialstatements/incomestatement.html?cat=m http://reports.lufthansa.com/2011/ar/notes/notestotheincomestatement/costofmaterials.html?cat=b )
Invece io concordo solo in parte con l'analisi. Posto che un controllo serrato sui costi è vitale, permettimi di dire che qualcuno dei dati postati mi sembra un po' fuorviante.
Non concordo, in particolare, con l'idea di mettere a confronto il costo del carburante con quello del personale. Il primo è, credo, molto difficile da contenere, tant'è che è esploso (+26% nel 2011 rispetto al 2010) senza che la società potesse mettervi freno; senza questo macigno il costo del personale sarebbe significativamente inferiore. Bisogna poi vedere le politiche di copertura (derivati ecc.), su questo non so darti informazioni.

Sul numero dei dipendenti mi risulta un contenimento. Nella semestrale al 30 giugno 2012 (http://investor-relations.lufthansa...l-reports/interims-reports/LH-QR-2012-2-e.pdf) risultano 117,416, in calo di oltre l'1% (vedi l'overview a pagina 2).

Per quanto riguarda il risultato netto, beh mi risulta in aumento del 26% (attenzione, il rapporto è con l'analoga semestrale al 30 giugno 2011), 361 milioni contro 283, anche se poi risulta una perdita netta.

A pagina 6 della semestrale qualche dato disaggregato. Se non erro (calcolo fatti al volo) il costo del personale è cresciuto del 2,7%, i ricavi di oltre il 6%. E' il carburante che distrugge valore.

Tutto questo per dire che parliamo di una società con (credo grandi) difficoltà, ma non di una cadavere che cammina!
 

13900

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Invece io concordo solo in parte con l'analisi. Posto che un controllo serrato sui costi è vitale, permettimi di dire che qualcuno dei dati postati mi sembra un po' fuorviante.
Non concordo, in particolare, con l'idea di mettere a confronto il costo del carburante con quello del personale. Il primo è, credo, molto difficile da contenere, tant'è che è esploso (+26% nel 2011 rispetto al 2010) senza che la società potesse mettervi freno; senza questo macigno il costo del personale sarebbe significativamente inferiore. Bisogna poi vedere le politiche di copertura (derivati ecc.), su questo non so darti informazioni.

Sul numero dei dipendenti mi risulta un contenimento. Nella semestrale al 30 giugno 2012 (http://investor-relations.lufthansa...l-reports/interims-reports/LH-QR-2012-2-e.pdf) risultano 117,416, in calo di oltre l'1% (vedi l'overview a pagina 2).

Per quanto riguarda il risultato netto, beh mi risulta in aumento del 26% (attenzione, il rapporto è con l'analoga semestrale al 30 giugno 2011), 361 milioni contro 283, anche se poi risulta una perdita netta.

A pagina 6 della semestrale qualche dato disaggregato. Se non erro (calcolo fatti al volo) il costo del personale è cresciuto del 2,7%, i ricavi di oltre il 6%. E' il carburante che distrugge valore.

Tutto questo per dire che parliamo di una società con (credo grandi) difficoltà, ma non di una cadavere che cammina!
Guarda, non era mia intenzione dire che Lufthansa è un morto che cammina. Tutt'altro. Invece è, e non credo che nessuno si scandalizzerà se lo dico, una società inadatta al clima attuale, come Air France. I costi sono troppo alti e devono essere ridotti se si vuole essere competitivi e generare utili. Non a caso, ora sia LH che AF stanno cercando di ridurre i costi, probabilmente i tedeschi lo faranno meglio dei francesi. E' la stessa fase che BA affrontò con Willie Walsh nel 2005/2008, quando si resero conto che la compagnia altro non era se non un "winged-pension fund".

Come ben dici tu la spesa in carburanti è esplosa recentemente, ma ciò non cambia il mio ragionamento, perché la spesa per il personale è comunque più alta. Per l'operating profit, beh, il meno 125% è frutto del raffronto Jan-Mar 2012 vs 2011, preso qui: http://presse.lufthansa.com/en/news-releases/singleview/archive/2012/may/03/article/2144.html

In sostanza, il mio punto è che le compagnie aeree europee non vivono più negli anni '80 e che i privilegi, spesso assurdi, dei loro dipendenti devono essere rivisti alla luce della situazione attuale. Chi lo fa va avanti, chi si rifiuta fallirà. E i dipendenti dovranno adattarsi a lavorare per altre compagnie, rinunciando comunque a quei vantaggi storici che, ormai, sono anacronistici.
 

D-GODE

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Torino
Guarda, non era mia intenzione dire che Lufthansa è un morto che cammina. Tutt'altro. Invece è, e non credo che nessuno si scandalizzerà se lo dico, una società inadatta al clima attuale, come Air France. I costi sono troppo alti e devono essere ridotti se si vuole essere competitivi e generare utili. Non a caso, ora sia LH che AF stanno cercando di ridurre i costi, probabilmente i tedeschi lo faranno meglio dei francesi. E' la stessa fase che BA affrontò con Willie Walsh nel 2005/2008, quando si resero conto che la compagnia altro non era se non un "winged-pension fund".

Come ben dici tu la spesa in carburanti è esplosa recentemente, ma ciò non cambia il mio ragionamento, perché la spesa per il personale è comunque più alta. Per l'operating profit, beh, il meno 125% è frutto del raffronto Jan-Mar 2012 vs 2011, preso qui: http://presse.lufthansa.com/en/news-releases/singleview/archive/2012/may/03/article/2144.html

In sostanza, il mio punto è che le compagnie aeree europee non vivono più negli anni '80 e che i privilegi, spesso assurdi, dei loro dipendenti devono essere rivisti alla luce della situazione attuale. Chi lo fa va avanti, chi si rifiuta fallirà. E i dipendenti dovranno adattarsi a lavorare per altre compagnie, rinunciando comunque a quei vantaggi storici che, ormai, sono anacronistici.

Non essendo del settore non sono in grado di valutare quale sia lo stato dei contratti di lavoro e cosa comporti una loro "compressione".
Rimane la mia paura (non solo per LH, ma anche per altre compagnie tipo AF, che storicamente mi risulta con un'incidenza del costo del personale molto al di sopra della media), in quanto non sono certo che i risparmi che si possono ottenere siano in grado di pareggiare costi molto più rigidi, quali il carburante. Tutto qui.

Ps scusa ma ho fornito un dato errato, l'operating profit che ho citato (361 milioni contro 283) si riferisce solo al secondo trimestre, mentre l'intero semestre vede una perdita di 20 milioni contro un profitto di 114 milioni del 1° semestre 2011.