Lufthansa-previsto sciopero selvaggio con solo 6 ore di preavviso


Seaking

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Venendo da Biella ho potuto assistere, anche se da ragazzino, al declino dell'industria laniera e questa storia me la ricorda parecchio. Da un lato, beninteso, avevamo una classe dirigente composta, per lo più, dalla terza generazione di industriali (quella che sperpera, fa casino e in generale rovina tutto) dotata di grandissime capacità di mandare a puttane il sistema. Dall'altro, un sindacato che non aveva ancora sentito il botto fatto dal Muro di Berlino quando crollò, la bocca piena di paroloni studiati alla scuola quadri del partito nel 1971. Risultato: delocalizzazioni, chiusure, gente a passeggio.

Lufthansa viene da una serie di risultati disastrosi. L'espansione della compagnia è andata bene (Swiss), malino (Brussels Airlines), abbastanza male (Austrian) e terribilmente a scatafascio (bmi). Non dimentichiamo, poi, la Caporetto di LHI. La concorrenza imperversa, il governo impone dei capestri da sadomasochismo (no alla terza pista di MUC, night stop per non disturbare i cerbiatti nella Foresta Nera, tasse) e il prezzo del petrolio va solo su da quando quel cretino texano ha portato la democrazia in Iraq.

Finanziariamente parlando, le cose vanno male. L'operating profit del 2011 è inferiore del 19.6% rispetto a quello del 2010 e i primi sei mesi del 2012 hanno visto un ulteriore calo del 125%. Signori, CENTOVENTICINQUE percento. Però il numero di persone assunte dalla compagnia è cresciuto di duemila unità dal 2010 al 2011, da 117K a 119K. I costi del personale (salari puri e semplici) sono aumentati dell'1.6% tra il 2010 e il 2011 e, a 5380 milioni di €, sono di poco inferiori alla spesa in carburante (superiori ad essa se contiamo oneri pensionistici e assicurazioni).

Quindi abbiamo un'azienda in perdita che spende di più per il personale che per far volare gli aerei. Un'azienda che, seppur grossa e florida, non può continuare indiscriminatamente a perdere soldi in questa maniera se vuole rimanere in vita. E' ovvio che debba ridurre i costi, è ovvio che debba inserire flessibilità, ridurre le prebende e ridurre gli stipendi se vuole sopravvivere.

Io vorrei chiedere ai sindacati e a chi sciopera se preferiscono, in futuro, avere un lavoro magari non pagato così bene come prima ma pur sempre redditizio, o non averne affatto. Perché tutte queste proteste, tutti questi scioperi, mi ricordano parecchio Mastella che si lamenta della "miseria" della diaria da europarlamentare o la flotta di worldwide in BA che difendeva le £10 a volo per lo spazzolino da denti mentre a buona parte del resto della compagnia avevano già tolto anche gli straordinari.

(fonti: http://investor-relations.lufthansa.com/en/finanzberichte/annual-report/2011.html http://reports.lufthansa.com/2011/ar/highlightsgroup/keyfigures.html http://reports.lufthansa.com/2011/ar/consolidatedfinancialstatements/incomestatement.html?cat=m http://reports.lufthansa.com/2011/ar/notes/notestotheincomestatement/costofmaterials.html?cat=b )
Bravo, ben detto.
Ragionamento analogo applicasi anche per AF-KL.
 

13900

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Non essendo del settore non sono in grado di valutare quale sia lo stato dei contratti di lavoro e cosa comporti una loro "compressione".
Rimane la mia paura (non solo per LH, ma anche per altre compagnie tipo AF, che storicamente mi risulta con un'incidenza del costo del personale molto al di sopra della media), in quanto non sono certo che i risparmi che si possono ottenere siano in grado di pareggiare costi molto più rigidi, quali il carburante. Tutto qui.

Ps scusa ma ho fornito un dato errato, l'operating profit che ho citato (361 milioni contro 283) si riferisce solo al secondo trimestre, mentre l'intero semestre vede una perdita di 20 milioni contro un profitto di 114 milioni del 1° semestre 2011.
Figurati, citavo dati solo per dare un'idea generale delle pressioni cui è sottoposta LH.

Il problema per le compagnie aeree quando si devono ridurre i costi è che ci sono almeno due voci che esulano dal proprio controllo: tasse e, come dicevi tu, carburante/lubrificanti/vernici. Il personale è una voce su cui agire, perché è un capitolo di spesa importante. Immagino che gli AAVV LH mainline contestino i contratti delle subordinate perché pagati meno e sfruttati di più, ma questo significa che la compagnia ha una produttività maggiore. Poi abbiamo tutti i veicoli, i mezzi usati sulla rampa e non (spesso ci sono sprechi enormi), le forniture, il procurement degli aerei (perché, per esempio, LH e Swiss acquistano i propri aerei insieme e Austrian no?), le spese per i trasferimenti, le sedi all'estero... Lufthansa ha lanciato un programma, SCORE, che permetterà di risparmiare un miliardo e mezzo di euro se non di più. Vuol dire che gli sprechi ci sono, e sono rilevanti.

Insomma, io vedo i crew di mixed fleet, o quelli delle compagnie arabe, e non mi sembra che stiano male. Non hanno 10 sterline da spendere in spazzolini da denti e stanno a EZE due giorni anziché sette, però...
 

Farfallina

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Quando (in Italia) non gira piu' una lira e rischiano di andare a zampe per aria grosse percentuali di persone che lavorano nel settore, c'hai poco da fare la 'lotta'. Credo che ancora esista nella mente di qualcuno che tanto c'e' sempre qualcuno (lo stato) che mette a posto le cose, basta fare casino.
Purtroppo questo giochetto non funziona piu'.
Magari a pensarci prima no...

Pantalone ci ha messo la sua bella quota pur di liberarsi del pacchetto, ora che l'azienda è privata ragiona come tutte le aziende private e fa giustamente i suoi interessi.
I sindacati poi non sono mica una entità autonoma, i sindacati rappresentano chi paga la tessera, se questi fanno schifo che nessuno paghi la tessera e quando non rappresenteranno nessuno l'azienda non tratterà più con loro. Anzi a vedere certi sindacalisti qua sul forum direi che qualcuno potrebbe fondarlo un nuovo sindacato duro e puro... però per far ciò bisogna metterci la faccia ed avere le spalle larghe perchè fare i duri e puri nella realtà non è un giochino da forum.
 

AZ209

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Londra.
Magari a pensarci prima no...

Pantalone ci ha messo la sua bella quota pur di liberarsi del pacchetto, ora che l'azienda è privata ragiona come tutte le aziende private e fa giustamente i suoi interessi.
I sindacati poi non sono mica una entità autonoma, i sindacati rappresentano chi paga la tessera, se questi fanno schifo che nessuno paghi la tessera e quando non rappresenteranno nessuno l'azienda non tratterà più con loro. Anzi a vedere certi sindacalisti qua sul forum direi che qualcuno potrebbe fondarlo un nuovo sindacato duro e puro... però per far ciò bisogna metterci la faccia ed avere le spalle larghe perchè fare i duri e puri nella realtà non è un giochino da forum.
Figurati, a me lo dici?
 

AOI-AOI

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26 Gennaio 2012
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Guarda, non era mia intenzione dire che Lufthansa è un morto che cammina. Tutt'altro. Invece è, e non credo che nessuno si scandalizzerà se lo dico, una società inadatta al clima attuale, come Air France. I costi sono troppo alti e devono essere ridotti se si vuole essere competitivi e generare utili. Non a caso, ora sia LH che AF stanno cercando di ridurre i costi, probabilmente i tedeschi lo faranno meglio dei francesi. E' la stessa fase che BA affrontò con Willie Walsh nel 2005/2008, quando si resero conto che la compagnia altro non era se non un "winged-pension fund".

Come ben dici tu la spesa in carburanti è esplosa recentemente, ma ciò non cambia il mio ragionamento, perché la spesa per il personale è comunque più alta. Per l'operating profit, beh, il meno 125% è frutto del raffronto Jan-Mar 2012 vs 2011, preso qui: http://presse.lufthansa.com/en/news-releases/singleview/archive/2012/may/03/article/2144.html

In sostanza, il mio punto è che le compagnie aeree europee non vivono più negli anni '80 e che i privilegi, spesso assurdi, dei loro dipendenti devono essere rivisti alla luce della situazione attuale. Chi lo fa va avanti, chi si rifiuta fallirà. E i dipendenti dovranno adattarsi a lavorare per altre compagnie, rinunciando comunque a quei vantaggi storici che, ormai, sono anacronistici.
prima cosa quoto ogni parola del tuo discorso ben fatto, articolato e facile da capire anche per chi non è del settore...e poi hai colto in pieno il problema non solo del settore aeronautico, ma di tutto il sistema e dei dipendenti delle grandi compagnie aeree e non...i privilegi...ecco il problema, prima bisogna pensare di lavorare e pensare di essere fortunati visto i tempi che corrono, poi bisognerà vedere se c'è spazio per qualche privilegio se si è disposti a guadagnerselo...è finita l'era delle grandi compagnie statali sprecone che mandavano i dipendenti a lavorare 1 giorno a sydney per poi lasciarli li una settimana in hotel 4 stelle e farli ritornare con il volo della settimana seguente, ebbene si oggi non ci si può più permettere di affrontare certe situazioni e ha qualcuno da fastidio e credo nell'intervento "divino" sindacale che serve solamente a creare ancora più scompiglio.
lavori?ok!...le condizioni sono queste altrimenti la porta è quella che oggi c'è molta gente in giro che ha più voglia di te di lavorare...scusate l'OT
 

bombatutto

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2 Ottobre 2011
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Venendo da Biella ho potuto assistere, anche se da ragazzino,...
Per mettere insieme bambini, Biella, Mastella, il muro di berlino, l'industria laniera e Lufthansa ci vuole una bella fantasia, percio' intanto complimenti per quella.
Per il resto, ti è già stato fatto notare che l'azienda tedesca non è proprio un morto che cammina (il fatturato è in aumento rispetto allo scorso anno) ed anche per il personale, nel 2012 c'é stata una riduzione rispetto al 2011 dell'1,1%, ovvero 1350 unità.
Quello che ha fatto giustamente adirare i sindacati tedeschi, non è tanto l'incremento della busta paga proposto dall'azienda sul quale si sono dichiarati pronti a discutere, quanto piuttosto quello di manifestare l'intenzione di dare in outsourcing attività, non rinnovando i contratti dei tempi determinati che fino ad adesso hanno lavorato in azienda.
Secondo me è una porcheria. La stessa porcheria che i nostri sindacalari (che tanto odiate ma che permettono alle aziende di fare tutto quello che vogliono) hanno invece accettato senza batter ciglio condannando parecchie persone a rimanere disoccupate.
In ultimo i privilegi del personale navigante, con i quali parecchi di voi amano riempirsi la bocca e che sarebbero all'origine del dissesto di tutte le compagnie aeree della galassia, sinceramente ancora non ho capito quali siano. Magari qualcuno è cosi cortese da spiegarmeli.
 

bombatutto

Bannato
2 Ottobre 2011
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Quando (in Italia) non gira piu' una lira e rischiano di andare a zampe per aria grosse percentuali di persone che lavorano nel settore, c'hai poco da fare la 'lotta'. Credo che ancora esista nella mente di qualcuno che tanto c'e' sempre qualcuno (lo stato) che mette a posto le cose, basta fare casino.
Purtroppo questo giochetto non funziona piu'.
Lo stato le cose le "mette a posto" comunque concedendo la cassaintegrazione ad aziende che danno attività in outsourcing agli stranieri. Dovrebbe essere vietato per legge.
 

kenadams

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13 Agosto 2007
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NYC
Lo stato le cose le "mette a posto" comunque concedendo la cassaintegrazione ad aziende che danno attività in outsourcing agli stranieri. Dovrebbe essere vietato per legge.
La Cassa Integrazione è un instituto in favore dei lavoratori, non delle aziende: è un ammortizzatore sociale, al pari dei sussidi di disoccupazione, e viene concessa ai lavoratori, non alle aziende.
 

bombatutto

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La Cassa Integrazione è un instituto in favore dei lavoratori, non delle aziende: è un ammortizzatore sociale, al pari dei sussidi di disoccupazione, e viene concessa ai lavoratori, non alle aziende.
Da wiki... La ratio legis è quella di venire incontro alle aziende che si trovino in momentanea difficoltà, sgravandole in parte dei costi della manodopera temporaneamente non utilizzata.
 

kenadams

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13 Agosto 2007
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NYC
Da wiki... La ratio legis è quella di venire incontro alle aziende che si trovino in momentanea difficoltà, sgravandole in parte dei costi della manodopera temporaneamente non utilizzata.
Se la fonte è questa, allora andrebbe citato cosa è la Cassa Integrazione secondo la medesima fonte:

La cassa integrazione guadagni (CIG) è un istituto previsto dalla legge italiana, consistente in una prestazione economica erogata dall'Inps (con risorse della stessa in caso di CIG ordinaria; con risorse del Ministero del Welfare in caso di CIG straordinaria) in favore dei lavoratori sospesi dall'obbligo di eseguire la prestazione lavorativa o che lavorano a orario ridotto.
L'unico motivo per il quale la Cassa Integrazione può essere, in qualche modo, vista come istituto in favore dei datori di lavoro, è l'anomalia tutta italiana che di fatto impedisce ai datori di lavoro di risolvere il contratto di lavoro di propri dipendenti che non servono più. E così l'economia muore, il PIL recede, e finiamo col divenire ostaggi dei banchieri tedeschi, dei petrolieri arabi, dei politici cinesi e delle multinazionali americane.
 

bombatutto

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2 Ottobre 2011
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L'unico motivo per il quale la Cassa Integrazione può essere, in qualche modo, vista come istituto in favore dei datori di lavoro, è l'anomalia tutta italiana che di fatto impedisce ai datori di lavoro di risolvere il contratto di lavoro di propri dipendenti che non servono più. E così l'economia muore, il PIL recede, e finiamo col divenire ostaggi dei banchieri tedeschi, dei petrolieri arabi, dei politici cinesi e delle multinazionali americane.
Qui bisognerebbe aprire un 3ad apposito. Comunque il punto è proprio questo. E' anche in favore delle aziende che altrimenti non potrebbero risolvere il contratto di lavoro. Infatti la chiede l'azienda e non il lavoratore. Dai attività in outsourcing all'estero? Allora hai surplus, fai fruttare l'attività e ti tieni i lavoratori.
 

kenadams

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13 Agosto 2007
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Qui bisognerebbe aprire un 3ad apposito. Comunque il punto è proprio questo. E' anche in favore delle aziende che altrimenti non potrebbero risolvere il contratto di lavoro. Infatti la chiede l'azienda e non il lavoratore. Dai attività in outsourcing all'estero? Allora hai surplus, fai fruttare l'attività e ti tieni i lavoratori.
Il tuo ragionamento sui surplus vale solo a parità di trattamento economico e fiscale: se i dipendenti italiani pretendessero meno di 36 giorni l'anno fra ferie, permessi, maternità infinite, congedi matrimoniali, permessi di studio, ROL, TAV, CAV, ecc., nonché malattie a tempo indeterminato a discrezione del medico, si potrebbe tentare di contenere il fenomeno dell'outsourcing verso lavoratori esteri, puntando invece sull'aumento della produttività (il tuo "far fruttare l'attività e tieni i lavoratori"). Al contrario, se un'ora di volo costa esponenzialemente meno quando operata da stranieri, il problema è un altro: in un settore coi margini risicati come l'aviazione commerciale, un volo potrebbe essere del tutto insostenibile economicamente se operato da nostrani, e profittevole se operato da Carpatair. Come la mettiamo, allora?
Tornando all'argomento centrale del thread, direi che gli scioperanti stanno rischiando: in un'azienda che perde soldi, chiedere stipendi più elevati e maggiore protezione per una categoria di lavoratori scarsamente qualificata* è una mossa ardita. Auguro loro buona fortuna, a me i dipendenti di LH hanno sempre trattato bene, ma la storia sembra contro di loro a giudicare dai numeri di Emirates, Qatar, Etihad, Turkish, Ryanair, Easyjet, ecc.


*so che qualcuno se la prenderà e mi dispiace: apprezzo molto il lavoro degli assistenti di volo la cui professionalità è spesso sottostimata; tuttavia, si tratta pur sempre di un lavoro per il quale sono sufficienti pochi mesi di addestramento poco costoso, a differenza di quello necessario per piloti, controllori di volo e meccanici (medici, avvocati, ecc.).
 

flyingtraveller

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Il tuo ragionamento sui surplus vale solo a parità di trattamento economico e fiscale: se i dipendenti italiani pretendessero meno di 36 giorni l'anno fra ferie, permessi, maternità infinite, congedi matrimoniali, permessi di studio, ROL, TAV, CAV, ecc., nonché malattie a tempo indeterminato a discrezione del medico, si potrebbe tentare di contenere il fenomeno dell'outsourcing verso lavoratori esteri, puntando invece sull'aumento della produttività (il tuo "far fruttare l'attività e tieni i lavoratori"). Al contrario, se un'ora di volo costa esponenzialemente meno quando operata da stranieri, il problema è un altro: in un settore coi margini risicati come l'aviazione commerciale, un volo potrebbe essere del tutto insostenibile economicamente se operato da nostrani, e profittevole se operato da Carpatair. Come la mettiamo, allora?
Tornando all'argomento centrale del thread, direi che gli scioperanti stanno rischiando: in un'azienda che perde soldi, chiedere stipendi più elevati e maggiore protezione per una categoria di lavoratori scarsamente qualificata* è una mossa ardita. Auguro loro buona fortuna, a me i dipendenti di LH hanno sempre trattato bene, ma la storia sembra contro di loro a giudicare dai numeri di Emirates, Qatar, Etihad, Turkish, Ryanair, Easyjet, ecc.


*so che qualcuno se la prenderà e mi dispiace: apprezzo molto il lavoro degli assistenti di volo la cui professionalità è spesso sottostimata; tuttavia, si tratta pur sempre di un lavoro per il quale sono sufficienti pochi mesi di addestramento poco costoso, a differenza di quello necessario per piloti, controllori di volo e meccanici (medici, avvocati, ecc.).
... quindi io che faccio il portiere di notte in hotel, ho un lavoro che vale come la "pizza di fango del Camerun":mad:
 

kenadams

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13 Agosto 2007
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NYC
... quindi io che faccio il portiere di notte in hotel, ho un lavoro che vale come la "pizza di fango del Camerun":mad:
Il lavoro, qualsiasi lavoro, nobilita l'uomo: per questo ci sono miliardi di persone senza lavoro nel mondo disposte a lavorare per meno denaro di noi occupati. Alcuni di noi sono più protetti di altri dalla propria qualifica, altri sono protetti da leggi civili che mitigano le leggi spesso atroci del mercato, altri sono più esposti. Una cosa sola è certa: chi ha un lavoro dovrebbe riflettere sulla propria condizione e considerarsi fortunato - gli assistenti di volo LH in sciopero la pensano così?
 

charly

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Livorno !, Serie -A-
Il lavoro, qualsiasi lavoro, nobilita l'uomo: per questo ci sono miliardi di persone senza lavoro nel mondo disposte a lavorare per meno denaro di noi occupati. Alcuni di noi sono più protetti di altri dalla propria qualifica, altri sono protetti da leggi civili che mitigano le leggi spesso atroci del mercato, altri sono più esposti. Una cosa sola è certa: chi ha un lavoro dovrebbe riflettere sulla propria condizione e considerarsi fortunato - gli assistenti di volo LH in sciopero la pensano così?
Non credo che il lavoro sia una sorta di manna caduta dal cielo,per cui se lavori sei fortunato. Senza lavoro non ci sarebbe futuro e sviluppo e ci sarebbe la fame,ma non ci sarebbe nemmeno LH e i banchieri....Ti pare poco!
 
F

flyboy

Guest
Per mettere insieme bambini, Biella, Mastella, il muro di berlino, l'industria laniera e Lufthansa ci vuole una bella fantasia, percio' intanto complimenti per quella.
Per il resto, ti è già stato fatto notare che l'azienda tedesca non è proprio un morto che cammina (il fatturato è in aumento rispetto allo scorso anno) ed anche per il personale, nel 2012 c'é stata una riduzione rispetto al 2011 dell'1,1%, ovvero 1350 unità.
Quello che ha fatto giustamente adirare i sindacati tedeschi, non è tanto l'incremento della busta paga proposto dall'azienda sul quale si sono dichiarati pronti a discutere, quanto piuttosto quello di manifestare l'intenzione di dare in outsourcing attività, non rinnovando i contratti dei tempi determinati che fino ad adesso hanno lavorato in azienda.
Secondo me è una porcheria. La stessa porcheria che i nostri sindacalari (che tanto odiate ma che permettono alle aziende di fare tutto quello che vogliono) hanno invece accettato senza batter ciglio condannando parecchie persone a rimanere disoccupate.
In ultimo i privilegi del personale navigante, con i quali parecchi di voi amano riempirsi la bocca e che sarebbero all'origine del dissesto di tutte le compagnie aeree della galassia, sinceramente ancora non ho capito quali siano. Magari qualcuno è cosi cortese da spiegarmeli.
Però se l'azienda ha bisogno di ridurre costi e personale per avere un futuro, cosa dovrebbe fare secondo te?
Continuare a rinnovare i contratti a termine mantenendo una struttura pesante con personale in eccesso?
L'outsourcing sarà anche doloroso, ma anch'esso va nella direzione della riduzione dei costi e della flessibilità del lavoratore.
Qualsiasi ristrutturazione passa anche per sacrifici richiesti ai lavoratori, seppur dolorose. Altrimenti, soprattutto nel trasporto aereo, è un attimo cadere nel baratro.
Io non vedo soluzioni alternative, e concordo nell'inutilità dello sciopero, cheporta solo a ulteriori perdite da parte di LH.
 

I-SELV

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Però se l'azienda ha bisogno di ridurre costi e personale per avere un futuro, cosa dovrebbe fare secondo te?
Continuare a rinnovare i contratti a termine mantenendo una struttura pesante con personale in eccesso?
L'outsourcing sarà anche doloroso, ma anch'esso va nella direzione della riduzione dei costi e della flessibilità del lavoratore.
Qualsiasi ristrutturazione passa anche per sacrifici richiesti ai lavoratori, seppur dolorose. Altrimenti, soprattutto nel trasporto aereo, è un attimo cadere nel baratro.
Io non vedo soluzioni alternative, e concordo nell'inutilità dello sciopero, cheporta solo a ulteriori perdite da parte di LH.
Secondo il mio personale punto di vista, se non rinnovi un contratto a tempo determinato ma stipuli un contratto con una società esterna per poter svolgere la stessa attività del tuo dipendente licenziato (scusa, non rinnovato), è un po' difficile sostenere la favola del personale in eccesso.
Hai personale in eccesso se non c'è alcuna attività da far svolgere all'interno dell'azienda, ma se la fai svolgere a qualcun altro a minor costo allora la storia cambia.

Per completezza, vorrei ricordare che i dirigenti d'azienda ricevono consistenti premi (di solito chiamati MBO, Management by Objective) per gli obbiettivi raggiunti: indovina un po' quali sono gli obbiettivi nelle varie Direzioni del Personale (o Risorse Umane)?