Cimoli perde oltre 160 milioni di ricavi
di Gianni Dragoni
Alitalia vola con risultati peggiori delle previsioni.
Il fatturato passeggeri nel 2005, incluso il sovrapprezzo carburante (fuel surcharge), è stato di almeno 160 milioni di euro inferiore al budget aziendale, secondo documenti interni dell'aviolinea che «Il Sole-24 Ore» ha potuto consultare. C'è una forte caduta dei ricavi negli ultimi tre mesi dell'anno, oltre 72 milioni sotto al budget. È sulla base di questa debolezza nei ricavi, unitamente alla difficoltà nel tagliare alcuni costi, che le prime proiezioni dell'azienda per il 2006 indicherebbero una perdita operativa di circa 200 milioni. Pochi giorni fa, però, l'azienda guidata da Giancarlo Cimoli ha smentito, precisando che per quest'anno è previsto un utile operativo e un risultato netto positivo.
Il documento riservato ha la data 16 dicembre 2005. Gli stessi giorni in cui si è chiuso con successo l'aumento di capitale da un miliardo. Sotto la dicitura «Torre di controllo del Turnaround», introdotta da McKinsey, il documento si intitola «Andamento economico: Forecast provento passeggeri gennaio-dicembre 2005 - Situazione del 15 dicembre 2005».
«Il provento passeggeri annuo (inclusa - precisa il documento - la componente surcharge) risulta, al 15 dicembre 2005, pari a 3.575 milioni di euro, con una riduzione rispetto al budget pari a 147 milioni (-4%), principalmente riconducibile ai settori internazionale (-65 milioni) e intercontinentale (-66 milioni). Nel complesso si segnala che la riduzione di capacità offerta pari al -4% ha comportato - prosegue il documento - una perdita di provento per circa 180 milioni di euro, compensata in parte dai maggiori introiti, rispetto alle previsioni di budget, per fuel surcharge pari a circa 70 milioni di euro».
Per novembre e dicembre il documento non ha dati definitivi. Nelle settimane successive la situazione è peggiorata, dimostra una carta della «Torre di controllo del Turnaround» del 13 gennaio 2006.
«L'ultimo trimestre dell'anno - secondo il documento del 16 dicembre - presenta una riduzione di provento rispetto alle previsioni di circa 62 milioni di euro, i principali fenomeni sottostanti sono la riduzione della capacità offerta, da ricondurre in parte alle cancellazioni in operativo, e il rallentamento della domanda sul settore domestico, che a ottobre ha raggiunto l'1,8%».
Nell'intero esercizio c'è stata una riduzione di capacità rispetto a quella programmata a inizio anno (-4,6% le Tko, tonnellate chilometro offerte), con un calo più pronunciato del trasportato (-4,9% le Tkt, tonnellate chilometro trasportate). Il "load factor" è al 71,2% contro il 71,4 previsto. Da febbraio c'è stato un calo dell'offerta e del trasportato, con un peggioramento progressivo nell'ultimo trimestre (da -6,7% a -8,1% le Tko, da -7,1% a -10,9% le Tkt). Secondo fonti esterne, questo è dovuto alle cancellazioni di molti voli. Una delle cause, secondo queste fonti, sarebbe da ricercare nelle inefficienze dell'operativo e nelle mancate sincronie tra l'attività di volo e la linea di manutenzione, anche in seguito al taglio agli organici. I proventi passeggeri - secondo il documento del 16 dicembre - da aprile 2005 sono costantemente sotto il budget, con una stima di -6,4% per novembre e -8,2% per dicembre. Il consuntivo degli ultimi due mesi però è peggiore. Il documento del 13 gennaio dice che «i ricavi del traffico passeggeri di dicembre 2005, pari a 258,2 milioni di euro incluso il surcharge, sono aumentati del 2,6% rispetto al 2004. Rispetto al budget 2005 i proventi passeggeri risultano inferiori di circa 41,9 milioni, a fronte di una riduzione dell'offerto del 10,3% (...)». Il documento aggiunge che il provento «risulta inferiore di 10,8 milioni» rispetto alla previsione del 15 dicembre. I proventi puri di dicembre, 225,7 milioni, sono inferiori di 47 milioni (-17,3%) al budget; la perdita di ricavi è stata attenuata dal sovrapprezzo carburante, per cui i proventi totali, 258,2 milioni, sono inferiori del 14,1% ai 300,6 del budget.
Il Sole 24 Ore