madama la marchesa


caffettiera

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rispetto al budget 2005 sono a:

- 4.2 sull'internazionale
- 1.6 sul nazionale
- 6.0 sull'intercontinentale

quindi nel 2006 devono recuperare anche questi delta... oltre a fare i risultati dell'anno...
 

airone

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www.enzinoair.com
e per fortuna che io non ero fra quelli che tifava per la ricapitalizzazine ma per la chiusura.....
l'agonia continua ad essere inarrestabile anche dopo sti soldi freschi.

Se solo avessimo chiuso 3 anni fa adesso avremmo avuto una nuva compagnia che anche se piccolina avrebbe potuto guardare al futuro con programmi di sviluppo e non con la programmazione calendario scioperi..... che pena
 

caffettiera

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comunque l'articolo è di conforto ai sindacati, che non raccontavano panzanate, ora il signor sotto-segretario alla presidenza del consiglio dei ministri l'esimo dottor giovanni letta (che tanto lo difende) dovrà chiedere conto al cinghiale dei dati orrendi anche a nome delle banche che ripetono da un pò di mesi che come manager è bollito...

ps:
il cinghiale da questa mattina si è trasformato in un toro furioso dentro l'arena... pare che stamattina straparli, medita vendette, cerca scheletri nell'armadio, vilipendia le persone...

[8D]
 

malpensante

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bel paese là dove 'l sì suona
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rispetto al budget 2005 sono a:

- 4.2 sull'internazionale
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I budget valgono sempre meno della carta su cui sono scritti. So what?

Detto così non significa niente. Puoi perdere revenues per scioperi o altre interruzioni dell' attività impreviste, puoi perdere passeggeri rispetto al previsto, puoi avere un load factor più basso, gli yield (non sei in monopolio e in parte hai quello che capita) possono avere un andamento differente, puoi avere un mix tra biz e leisure differente. Se non ci sono dati analitici si parla di aria fritta, soprattutto se non si fanno confronti con i competitors e non ci si spiega le differenze.

Detto questo AZ ha yields inferiori a LH, AF e BA, ma questo è un dato di fatto che non significa niente, un negozio in via Condotti o in via Spiga ha revenues per metro quadrato superiori al concorrente che sta lontano dal centro.

IL PROBLEMA DI ALITALIA SONO I COSTI

CI SONO TROPPI DIPENDENTI E C' E' DISORGANIZZAZIONE MANAGERIALE.

Prendersela con Cimoli che ha sicuramente fatto molto (basta guardare a come sono cambiati sotto di lui i conti e confrontare con i cambiamenti nulli sotto i predecessori) vuol dire prendersi per il culo. Non sarà una cima, non è uno che "io sì che me ne capisco di trasporto aereo", ma è l' UNICO che ha fatto qualcosa di positivo per Alitalia a memoria d' uomo. Adesso lo si vuol mandare via? Bene, il padrone può fare quello che vuole. Ma spiegatemi come farà il successore ad avere più revenues, se l' intero Governo congiura per impedire ad Alitalia di comprare Volare e aumentare la propria quota di mercato con un comportamento INDECENTE anche per un Paese africano.

Smettiamo di prenderci per il culo. Alitalia è una merda perché ha dei padroni di merda (i politici italiani) e una discreta fetta di dipendenti e sindacati di merda. Punto.
 
Q

Quirino

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IL PROBLEMA DI ALITALIA SONO I COSTI

CI SONO TROPPI DIPENDENTI E C' E' DISORGANIZZAZIONE MANAGERIALE.

Prendersela con Cimoli che ha sicuramente fatto molto (basta guardare a come sono cambiati sotto di lui i conti e confrontare con i cambiamenti nulli sotto i predecessori) vuol dire prendersi per il culo. Non sarà una cima, non è uno che "io sì che me ne capisco di trasporto aereo", ma è l' UNICO che ha fatto qualcosa di positivo per Alitalia a memoria d' uomo. Adesso lo si vuol mandare via? Bene, il padrone può fare quello che vuole. Ma spiegatemi come farà il successore ad avere più revenues, se l' intero Governo congiura per impedire ad Alitalia di comprare Volare e aumentare la propria quota di mercato con un comportamento INDECENTE anche per un Paese africano.

Smettiamo di prenderci per il culo. Punto.
io quoto tutto tranne il passaggio su dipendenti e sindacati poichè essi sono privi del "termine di paragone" che è il mondo reale dove un'azienda come Alitalia sarebbe già fallita otto volte poichè sindacati e dipendenti non si rendono conto che non c'è via d'uscita se non ridimensionamento reale degli organici, provvedimenti "coercitivi" di trasferimento Base Milano per contenere i costi, passare il carrozzone tecnico-amministrativo a Fintecna con relativo contratto metalmeccanici..
Il Governo anzichè intevenire sulla "questione Volare" dovrebbe intervenire sulla "questione Linate".

Pochi minuti fa Cossiga intervistato dal TG5 suggeriva una sorta di "fallimento controllato" dove per controllato si intende una corretta riallocazione di chi serve dove serve.
 

BRUFCO-AZ

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I budget valgono sempre meno della carta su cui sono scritti. So what?

Detto così non significa niente. Puoi perdere revenues per scioperi o altre interruzioni dell' attività impreviste, puoi perdere passeggeri rispetto al previsto, puoi avere un load factor più basso, gli yield (non sei in monopolio e in parte hai quello che capita) possono avere un andamento differente, puoi avere un mix tra biz e leisure differente. Se non ci sono dati analitici si parla di aria fritta, soprattutto se non si fanno confronti con i competitors e non ci si spiega le differenze.

Detto questo AZ ha yields inferiori a LH, AF e BA, ma questo è un dato di fatto che non significa niente, un negozio in via Condotti o in via Spiga ha revenues per metro quadrato superiori al concorrente che sta lontano dal centro.

IL PROBLEMA DI ALITALIA SONO I COSTI

CI SONO TROPPI DIPENDENTI E C' E' DISORGANIZZAZIONE MANAGERIALE.

Prendersela con Cimoli che ha sicuramente fatto molto (basta guardare a come sono cambiati sotto di lui i conti e confrontare con i cambiamenti nulli sotto i predecessori) vuol dire prendersi per il culo. Non sarà una cima, non è uno che "io sì che me ne capisco di trasporto aereo", ma è l' UNICO che ha fatto qualcosa di positivo per Alitalia a memoria d' uomo. Adesso lo si vuol mandare via? Bene, il padrone può fare quello che vuole. Ma spiegatemi come farà il successore ad avere più revenues, se l' intero Governo congiura per impedire ad Alitalia di comprare Volare e aumentare la propria quota di mercato con un comportamento INDECENTE anche per un Paese africano.

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Approvo al 100%
 

Boeing747

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Cimoli perde oltre 160 milioni di ricavi
di Gianni Dragoni

Alitalia vola con risultati peggiori delle previsioni.
Il fatturato passeggeri nel 2005, incluso il sovrapprezzo carburante (fuel surcharge), è stato di almeno 160 milioni di euro inferiore al budget aziendale, secondo documenti interni dell'aviolinea che «Il Sole-24 Ore» ha potuto consultare. C'è una forte caduta dei ricavi negli ultimi tre mesi dell'anno, oltre 72 milioni sotto al budget. È sulla base di questa debolezza nei ricavi, unitamente alla difficoltà nel tagliare alcuni costi, che le prime proiezioni dell'azienda per il 2006 indicherebbero una perdita operativa di circa 200 milioni. Pochi giorni fa, però, l'azienda guidata da Giancarlo Cimoli ha smentito, precisando che per quest'anno è previsto un utile operativo e un risultato netto positivo.
Il documento riservato ha la data 16 dicembre 2005. Gli stessi giorni in cui si è chiuso con successo l'aumento di capitale da un miliardo. Sotto la dicitura «Torre di controllo del Turnaround», introdotta da McKinsey, il documento si intitola «Andamento economico: Forecast provento passeggeri gennaio-dicembre 2005 - Situazione del 15 dicembre 2005».
«Il provento passeggeri annuo (inclusa - precisa il documento - la componente surcharge) risulta, al 15 dicembre 2005, pari a 3.575 milioni di euro, con una riduzione rispetto al budget pari a 147 milioni (-4%), principalmente riconducibile ai settori internazionale (-65 milioni) e intercontinentale (-66 milioni). Nel complesso si segnala che la riduzione di capacità offerta pari al -4% ha comportato - prosegue il documento - una perdita di provento per circa 180 milioni di euro, compensata in parte dai maggiori introiti, rispetto alle previsioni di budget, per fuel surcharge pari a circa 70 milioni di euro».
Per novembre e dicembre il documento non ha dati definitivi. Nelle settimane successive la situazione è peggiorata, dimostra una carta della «Torre di controllo del Turnaround» del 13 gennaio 2006.
«L'ultimo trimestre dell'anno - secondo il documento del 16 dicembre - presenta una riduzione di provento rispetto alle previsioni di circa 62 milioni di euro, i principali fenomeni sottostanti sono la riduzione della capacità offerta, da ricondurre in parte alle cancellazioni in operativo, e il rallentamento della domanda sul settore domestico, che a ottobre ha raggiunto l'1,8%».
Nell'intero esercizio c'è stata una riduzione di capacità rispetto a quella programmata a inizio anno (-4,6% le Tko, tonnellate chilometro offerte), con un calo più pronunciato del trasportato (-4,9% le Tkt, tonnellate chilometro trasportate). Il "load factor" è al 71,2% contro il 71,4 previsto. Da febbraio c'è stato un calo dell'offerta e del trasportato, con un peggioramento progressivo nell'ultimo trimestre (da -6,7% a -8,1% le Tko, da -7,1% a -10,9% le Tkt). Secondo fonti esterne, questo è dovuto alle cancellazioni di molti voli. Una delle cause, secondo queste fonti, sarebbe da ricercare nelle inefficienze dell'operativo e nelle mancate sincronie tra l'attività di volo e la linea di manutenzione, anche in seguito al taglio agli organici. I proventi passeggeri - secondo il documento del 16 dicembre - da aprile 2005 sono costantemente sotto il budget, con una stima di -6,4% per novembre e -8,2% per dicembre. Il consuntivo degli ultimi due mesi però è peggiore. Il documento del 13 gennaio dice che «i ricavi del traffico passeggeri di dicembre 2005, pari a 258,2 milioni di euro incluso il surcharge, sono aumentati del 2,6% rispetto al 2004. Rispetto al budget 2005 i proventi passeggeri risultano inferiori di circa 41,9 milioni, a fronte di una riduzione dell'offerto del 10,3% (...)». Il documento aggiunge che il provento «risulta inferiore di 10,8 milioni» rispetto alla previsione del 15 dicembre. I proventi puri di dicembre, 225,7 milioni, sono inferiori di 47 milioni (-17,3%) al budget; la perdita di ricavi è stata attenuata dal sovrapprezzo carburante, per cui i proventi totali, 258,2 milioni, sono inferiori del 14,1% ai 300,6 del budget.

Il Sole 24 Ore
 

Boeing747

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Maroni dice: «Il problema non è nel management ma nella struttura dei costi e nell'organizzazione che non riesce a reggere la concorrenza. C'è una struttura dei costi, un sistema complessivo che fa fatica a reggere la concorrenza. Il problema non è Cimoli. Con lui ho anche avuto contrasti ma non è che sostituendolo si risolve il problema. È la struttura che è scarsamente competitiva. Sulla richiesta dei sindacati di essere ascoltati dal governo sarà la presidenza del consiglio a decidere. Penso che martedì ne parleremo in consiglio dei ministri anche se non so cosa possiamo fare perchè soldi non ne possiamo dare».

Filt Cgil dice: «I voli che saranno cancellati oggi da Alitalia saranno molti di più dei 130 annunciati, probabilmente il doppio. Prevediamo che la mobilitazione dei lavoratori sia avviata a decretare nelle prossime ore il blocco della flotta Alitalia. Non festeggiamo questo dato, sopratutto per i disservizi che i passeggeri stanno subendo, registriamo però in modo inequivocabile che i tentativi aziendali di dipingere la mobilitazione come parziale e le dichiarazioni a sostegno di questa tesi, richieste ed ottenute, da parte di associazioni professionali, siano cancellate dai fatti. I lavoratori Alitalia sono mobilitati a sostegno del proprio futuro. Prendiamo atto con soddisfazione leggendo Il sole 24 ore (quotidiano di riferimento dell'economia italiana, non governato da uno sparuto gruppo di facinorosi) che l'allarme sui conti lanciato da tempo dal Sindacato vede la luce pubblica su documenti aziendali. Quei dati sono gravissimi in special modo perché segnano un trend in progressivo peggioramento. Ora finalmente si smetterà con le smentite che nascondono la verità. Piuttosto ci domandiamo come Governo e Consiglio di Amministrazione possano aver sottovalutato questi dati. Bisogna fare presto ed invertire la rotta per il salvataggio di Alitalia».
 

malpensante

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bel paese là dove 'l sì suona
Qualcuno crede che esista la Fata Turchina con la bacchetta magica?

Alitalia ha perso 500 milioni di euro nel 2004, si può raddrizzarla in pochi mesi facendo lavorare un po' di più gli assistenti di volo e facendo girare un po' di più le macchine, senza licenziare nessuno? Senza prendere aerei che ciuccino meno? Senza risolvere il casino LIN-MXP-FCO? Senza intercettare alcun pax internazionale da VCE e BLQ? Senza far finire il pendolarismo Roma-Milano? Lasciando alla concorrenza le rotte per il Far East? Lasciando una pletora di concorrenti sul mercato nazionale, che i soldi dello Stato impediscono di chiudere? Con un assenteismo da brivido?

La struttura dei costi non va bene, dice Maroni, l' uomo che impedisce a FIAT di licenziare migliaia di operai inutili...
 

malpensante

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bel paese là dove 'l sì suona
Tagliati i ricavi rispetto a che cosa? Non diciamo fexxerie! Rispetto a budget campati per aria, scritti per tenere buoni politici e sindacalisti ignoranti. Guardate i LF che vanno bene.

Mal che vada il 2005 vedrà CENTINAIA DI MILIONI DI EURO DI PERDITE MENO CHE NEL 2004. Questa è la manifesta incapacità.

Mi viene da vomitare
 

B787-FLR

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www.aviazionecivile.it
AZ è come FIAT un anno fa, mancano del prodotto!

Sono il primo che dice che i dipendenti vanno segati, ma anche con quello non risolvi!

Si deve agire su tutta la struttura, tagliando, ma anche aumentando la produttività. E' stao fatto? Non mi pare leggendo l'articolo del Sole e l'evidenza quotidiana.

Chi sono i responsabili di tutto ciò? Maroni? I sindacati? O i dirigenti ex FS?
 

caffettiera

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I budget valgono sempre meno della carta su cui sono scritti. So what?

Detto così non significa niente. Puoi perdere revenues per scioperi o altre interruzioni dell' attività impreviste, puoi perdere passeggeri rispetto al previsto, puoi avere un load factor più basso, gli yield (non sei in monopolio e in parte hai quello che capita) possono avere un andamento differente, puoi avere un mix tra biz e leisure differente. Se non ci sono dati analitici si parla di aria fritta, soprattutto se non si fanno confronti con i competitors e non ci si spiega le differenze.

Detto questo AZ ha yields inferiori a LH, AF e BA, ma questo è un dato di fatto che non significa niente, un negozio in via Condotti o in via Spiga ha revenues per metro quadrato superiori al concorrente che sta lontano dal centro.

IL PROBLEMA DI ALITALIA SONO I COSTI

CI SONO TROPPI DIPENDENTI E C' E' DISORGANIZZAZIONE MANAGERIALE.

Prendersela con Cimoli che ha sicuramente fatto molto (basta guardare a come sono cambiati sotto di lui i conti e confrontare con i cambiamenti nulli sotto i predecessori) vuol dire prendersi per il culo. Non sarà una cima, non è uno che "io sì che me ne capisco di trasporto aereo", ma è l' UNICO che ha fatto qualcosa di positivo per Alitalia a memoria d' uomo. Adesso lo si vuol mandare via? Bene, il padrone può fare quello che vuole. Ma spiegatemi come farà il successore ad avere più revenues, se l' intero Governo congiura per impedire ad Alitalia di comprare Volare e aumentare la propria quota di mercato con un comportamento INDECENTE anche per un Paese africano.

Smettiamo di prenderci per il culo. Alitalia è una merda perché ha dei padroni di merda (i politici italiani) e una discreta fetta di dipendenti e sindacati di merda. Punto.
mi spiace marco ma non condivido nulla di quello che dici. è stata fatta una ricapitalizzazione andando in giro a vendere dati falsi! tutto ciò andava fatto per ricapitalizzare; bene ora però basta!

il budget del 2005 è aria fritta? allora anche il pareggio che lui dice di raggiungere nel 2006 è aria fritta visto che per raggiungerlo deve recuperare anche l'aria fritta del 2005!

voglio, poi, puntualizzare un'altra cosa. al cinghiale è stato permesso di fare (coperture di gianni letta) delle cose che a nessun suo predecessore è stato consentito fare. il signor gianni letta per coprire il cinghiale ha violentato enav e aeroporti. ha fatto scrivere una legge "requisiti di sistema" per andare a togliere 60 miliardi delle vecchie lire all'enav e 90 miliardi ai gestori aeroportuali per girarli ai vettori aerei. quando il signor letta ha annusato, poi, che al parlamento questa cosetta non piaceva molto, perchè era una violenza ingiustificata, bhè, per non scontentare il cinghiale su quel provvedimento ha fatto mettere la fiducia.
il cinghiale ha cacciato il sult dai tavoli (con l'ok di palazzo chigi), ha imposto (con l'ok di palazzo chigi) di rivedere tutti i contratti con i gestori aeroportuali (penalizzandoli) non solo. palazzo chigi non ha fiatato quando lui liberamente ha rivisto i contratti di fornitura e li ha riassegnati liberamente a chi voleva lui (principalmente alle sue amanti)... quando i gestori, poi, sono andati a palazzo a lamentarsi sono usciti sereni ma senza nulla di fatto: il cinghiale aveva ragione!
ai predecessori del cinghiale, che tu dici non aver fatto nulla, sono state chieste le dimissioni per molto ma molto meno (a cimoli non sono ancora state chieste... perchè il signor gianni letta vuole andare avanti a fare le prove di forza per difendere il cinghiale)...

nonostante tutto ciò le revenues vanno male!!! perchè palazzo chigi non gli chiede conto del fatturato? perchè palazzo chigi non gli chiede come mai nonostante le coperture lui non combina un tubo sul lato proventi? (anzi a parte la sovratassa carburante il resto va male, ve sempre peggio)...

consiglio di tagliare ancora i costi... tanto di pari passo si tagliano anche i ricavi... prima o poi avremo zero costi e zero ricavi!
 

caffettiera

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Citazione:Messaggio inserito da marcogiov

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Sono il primo che dice che i dipendenti vanno segati, ma anche con quello non risolvi!
Sono in totale disaccordo. Via la soma: assenteisti, politicanti, incompetenti vari, dipendenti di troppo. Basta e avanza.
alle ferrovie ha mandato via il mondo intero... ha tagliato il mondo intero... e i risultati si vedono! oggi manca tutto da quelle parti... materiale per la manutenzione, uomini per la manutenzione, contratti assicurativi, manca tutto... alle ferrovie come disse berlusconi (prima di andare da vespa a parlare a vanvera sul trasporto aereo) ci sono solo cassetti vuoti... hanno tagliato tutto e si son dimenticati del prodotto!

alitalia non ha bisogno di mega stra super genio dell'alta direzione aziendale... alitalia (come le ferrovie oggi) non ha bisogno di un amministratore delegato che faccia le mega strategie o i mega giochetti con la finanza andando a prenderlo in usa o in germania o nel burundi... alitalia ha (come le ferrovie) più semplicemente bisogno di un uomo di macchina... di un "pistolotto" che sappia far girare aerei, manutenzione ed equipaggi e sappia invogliare di-nuovo la gente a fare qualcosa di bello per l'azienda... oggi in alitalia c'è uno che bastona e basta (la carota non sa neppure dove sia... non rientra nel suo modo di essere premiare chi fa bene... lui sa solo punire... minacciare... mandare audit a tutti... intimorire... spiare... pretendere di dominare la vita degli altri... questo sa fare).
alitalia è una "donna strana", è una donna che ama ha bisogno di essere sottomessa ma se tu lo fai con la violenza (come fa lui) non va da nessuna parte... azzardo: alitalia ha bisogno di un uomo di macchina col carattere di matteo arpe... manda via ma premia e riempie di soldi chi fa bene... chi fa male è fuori azienda!
 

malpensante

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Palazzo Chigi deve soltanto farsi gli affari suoi, cioè vendere il 49% di Alitalia sul mercato al prezzo di mercato e farla finita con le intromissioni nell' azienda. Oppure ricomprare il 51% che ha rifilato al mercato e giocare finchè vuole alla distruzione del vettore, senza rubare soldi ai privati.

Alitalia DEVE essere un' azienda e i politici non ci devono mai più ficcare il naso, sempre che non si voglia continuare a perdere centinaia di milioni l' anno. Quello è l' UNICO problema di Alitalia. Ricordo che ENI pubblica perdeva 3.000 miliardi di lire l' anno e da privata guadagna almeno 11 miliardi di euro.
 

ezeiza97

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Concordo pienamente con marcogiov. Le tesi di Concorde sono altrettanto interessanti ma penso che ai sindacati il calo dei ricavi interessi sino a un certo punto (men che meno la questione delle modalità con le quali è stata ottenuta la ricapitalizzazione); vedrete che in settimana chiederanno mari e monti per ottenere l'unica cosa che a loro veramente interessa: riportare Az Service nel perimetro di Az e non di Fintecna.
In una situazione normale si beccherebbro una pernacchia ma siamo in campagna elettorale e tutto può succedere....
 

caffettiera

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Concordo pienamente con marcogiov. Le tesi di Concorde sono altrettanto interessanti ma penso che ai sindacati il calo dei ricavi interessi sino a un certo punto (men che meno la questione delle modalità con le quali è stata ottenuta la ricapitalizzazione); vedrete che in settimana chiederanno mari e monti per ottenere l'unica cosa che a loro veramente interessa: riportare Az Service nel perimetro di Az e non di Fintecna.
In una situazione normale si beccherebbro una pernacchia ma siamo in campagna elettorale e tutto può succedere....
guarda i sindacati potranno chiedere anche i mari e monti ma se restasse quel signore si mangiano sia i mari che i monti. del resto, giusto per puntualizzare, chi ha promesso ai sindacati che az service non sarebbe stata "deperimetrata" fino al 2008 è stato lui. il cinghiale ha messo la sua firma sotto quel documento, quel documento concludeva con la scritta Giancarlo ing. Cimoli... settimana scorsa cercava il capro espiatorio di questa promessa e gli è andata male! è saltato sulla sedia quando ha visto che la firma era sua! quindi i dipendenti, trattati fino a ieri a bastonate e umiliati (alcuni) non fanno altro che chiedere il rispetto dei patti che lui ha sottoscritto (e lo fanno sapendo che hanno davanti un soggetto che per la poltrona rinnegherebbe sua moglie)!


ps: la musichetta dell'accordo di non deperimetrazione fino al 2008 imposto dalla politica non funziona. perchè anche su questa partita, come per molte altre, il cinghiale aveva mano libera e coperture!

;)