Re: Malaysia Airlines loses contact with MH370
Malesia valuta terrorismo: 4 i passeggeri sospetti su aereo scomparso
Kuala Lumpur (Malesia), 9 mar. (LaPresse/AP) - Le autorità malesi stanno indagando su quattro passeggeri con documenti di identità sospetti, che potrebbero essersi imbarcati sull'aereo Malaysia Airlines scomparso ieri dai radar mentre viaggiava tra Malesia e Vietnam. Ieri i ministeri degli Esteri di Italia e Austria hanno confermato che i nomi di un cittadino di ciascuno dei due Paesi erano nell'elenco dei passeggeri ma non erano mai saliti a bordo, e che i loro passaporti erano stati rubati in Thailandia. Il ministro dei Trasporti malese, Hishammuddin Hussein, fa sapere che ci sono altri due casi di identità sospette. Le agenzie di intelligence malesi sono in contatto con le controparti internazionali, ha detto senza precisare.
"Ho tutti i quattro nomi, che sono stati dati alle nostre agenzie di intelligence. Stiamo valutando tutte le possibilità", ha dichiarato. La rivelazione aggiunge incertezza su quanto sia accaduto al volo MH370, che aveva a bordo 239 persone quando ieri ha perso contatto con i controlli a terra mentre si trovava tra Malesia e Vietnam, dopo essere partito da Kuala Lumpur verso Pechino. Sinora una massiccia flotta internazionale non ha trovato tracia del relitto. L'aereo è scomparso mentre le condizioni meteo era buone, quando era già in quota e i piloti non hanno mandato alcun messaggio per segnalare difficoltà. Gli esperti temono che all'origine della scomparsa non sia un incidente, perché le circostanze sono coerenti con una possibile esplosione a bordo.
Il possibile utilizzo di documenti falsi o rubati sosterrebbe questa ipotesi, anche perché in passato al-Qaeda ha usato tattiche simili per nascondere l'identità dei suoi militanti. Per gli esperti di aviazione e terrorismo le notizie dei passaporti rubati rafforzano la possibilità di un attentato, senza escludere però altri scenari, come l'improvviso guasto dei motori o della struttura dell'aereo, una turbolenza estrema, un errore del pilota o il suo suicidio.
09 marzo 2014
Aereo aveva invertito la rotta
Sospetto di attacco terroristico
(AGI) - Kuala Lumpur, 9 mar. - L'aereo della Malaysian Airlines con 239 persone a bordo, disperso al largo del Vietnam, avrebbe invertito la rotta prima di scomparire dai radar. E' quanto rivela il generale dell'aeronautica malese Rodzali Daud, dopo aver analizzato i tracciati. Ma l'amministratore delegato della compagnia aerea, Ahmad Jauhari Yahya, ha spiegato che la strumentazione di bordo del Boeing 777, in caso di inversione di rotta, avrebbe dovuto inviare in automatico una segnalazione di allarme.
Intanto, mentre proseguono le ricerche del relitto nel tratto di mare tra la Malaysia e il Vietnam, si indaga sulla presenza a bordo del volo MH370 di quattro persone che sarebbero riuscite a imbarcarsi con documenti rubati o contraffatti.
Due sospetti erano diretti in Europa Erano diretti in Europa i due passeggeri che viaggiavano con passaporti rubati sull'aereo della Malaysian Airlines, scomparso al largo del Vietnam.
Secondo quanto riferito dal Guardian, entrambi hanno acquistato i biglietti in moneta thailandese giovedi' 6 marzo, il giorno prima della partenza del volo da Kuala Lumpur per Pechino. I biglietti, acquistati con i passaporti rubati a un cittadino italiano e a un austriaco, avevano numeri consecutivi. I due sospetti erano privi di un visto per la Cina e, dopo la tappa a Pechino, avrebbero dovuto aspettare dieci ore in aeroporto per prendere un volo diretto ad Amsterdam. A quel punto, uno aveva una coincidenza per Francoforte e l'altro per Copenaghen. Intanto, il governo malese ha annunciato che saranno rivisti tutti i protocolli di sicurezza in aeroporto e "se necessario, saranno intensificati".
L'italiano "ecco come rubarono il mio passaporto" Aveva lasciato il passaporto come garanzia per affittare uno scooter a Phuket, in Thailandia, e al suo ritorno, la donna che gestiva il negozio lo informo' che a prendere il documento era stato un uomo italiano che aveva raccontato di essere suo "marito". E' il racconto fatto da Luigi Maraldi, il 37enne che risultava imbarcato sull'aereo della Malaysian Airlines, e che e' stato vittima di un furto di identita'.
Maraldi, in un'intervista alla testata thailandese 'Phuket Wan', ha spiegato di aver subito il furto del passaporto il 22 luglio dell'anno scorso e di aver denunciato lo smarrimento il 25. Quindi, con un documento temporaneo, riusci' a rientrare in Italia il 3 agosto 2013. "Non ho molto altro da aggiungere, non vivo a Phuket, vengo qui solo come turista", ha spiegato Maraldi, che tornera' in Italia il 15 marzo, dopo due settimane di vacanza.
Aereo precipitato in Malesia, intervista a Luigi Maraldi: "Ho chiamato prima che qualcuno annunciasse la mia morte"
Incidente tra il Golfo di Thailandia e il Mar cinese meridionale (foto). Il racconto del cesenate che in un primo momento si credeva potesse essere a bordo
di Mattia Sansavini
Cesena, 9 marzo 2014 - ERANO 239 le persone a bordo del Boeing 777-200 della Malysia Airlines, partito dopo la mezzanotte di sabato dall’aeroporto di Kuala Lampur e scomparso nel nulla mentre sorvolava il mare a sud del Vietnam. La mancanza di notizie dopo una giornata di ricerche fa ormai temere il peggio.
Sta bene, invece, il cesenate Luigi Maraldi, 37 anni, che in un primo momento si credeva potesse essere
a bordo. In realtà il suo passaporto era stato rubato. Stesso destino per un cittadino austriaco. Proprio il fatto che i due passaporti siano stati rubati spinge le autorità a considerare possibile l’ipotesi terrorismo per la scomparsa del Boeing.
L'intervista
IL PASSEGGERO che non c’era. Luigi Maraldi, 37enne di Cesena, è il ‘Luigi Maraldi’ in carne e ossa sopravvissuto alla tragedia aerea della ‘Malaysia Airlines’. Per alcune ore l’Italia ha creduto che il romagnolo fosse disperso, morto. Invece su quel volo c’era solo il suo passaporto, rubato l’anno scorso in Thailandia.
Maraldi, dove si trova ora?
«A Pucket, in Thailandia. Sano e salvo».
Sa che ieri mattina in Italia stavano ormai per crederla morta?
«Lo so, infatti ho chiamato subito i miei genitori prima che fosse troppo tardi».
Troppo tardi?
«Beh, sì. Prima che qualcuno annunciasse la mia morte».
Infatti i poliziotti sono andati a casa dei suoi genitori per dare l’annuncio funebre.
«Fortunatamente avevo già chiamato io prima che arrivassero loro. Poi ho riparlato con loro mentre gli agenti erano a casa».
Sua mamma non sapeva ancora nulla?
«Nel modo più assoluto no. Sono arrivato prima del telegiornale. Sa... quel ‘Luigi Maraldi disperso in una tragedia aerea...’ su due genitori in pensione, appena svegli, avrebbe potuto essere devastante».
Il fatto è che non può nemmeno essere definito scampato pericolo.
«Infatti ero in albergo, non a bordo di un volo diretto in Cina».
Quindi è precipitato solo il suo passaporto.
«Ora sarebbe bene appurare come e perché il passaporto che mi fu rubato l’anno scorso, sempre in Thailandia, era su quel volo maledetto».
Rubato nel 2013.
«Non sapete la fatica che feci per risistemare le carte e poter rientrare in Italia».
Secondo lei è stato solo un caso di omonimia?
«No, gli estremi del passaporto erano i miei. Proprio i miei».
Sapere che una persona qualsiasi, con la sua identità forse rubata, probabilmente è morta, che effetto le fa?
«È strano. Essere in una camera d’albergo, a migliaia di chilometri da casa, e sentire il mio nome nell’elenco delle vittime di una tragedia, sembra l’inizio di un film».
E adesso?
«Mi godo la vacanza, in fin dei conti ho scampato un bel pericolo...».
Sua mamma ha promesso un piatto di tagliatelle per il suo ritorno.
«La adoro. Immagino sia stato un bel sollievo anche per lei e mio padre».
Dato per morto, per un paio di ore. Ha chiamato solo i suoi genitori?
«Chiaro, dovevo tranquillizzarli subito. Poi ho scritto un messaggio su facebook».
Lei, quindi, ha un passaporto nuovo?
«Sì, e su quel volo poteva essere plausibile vi fossi anche io».
Ora si festeggia lo scampato ‘non pericolo’.
«Sì, con gli amici. E fra qualche settimana torno a casa. In aereo».
Mattia Sansavini
http://www.ilrestodelcarlino.it/ces...6456-aereo-malesia-maraldi-intervista.shtml#1