aledeniz
Bannato
Re: Malaysia Airlines volo MH370 disperso
Nell'assurda ipotesi che qualcuno la ritenessa una storia verosimile, avendo qualche dimestichezza con svariati sistemi informatici, trovo piuttosto sorprendente l'idea che, dato che è possibile portarsi in cabina uno o più laptop, ci possa essere un qualche genio del male desideroso di provare a prendere il controllo di un aereo da 61m x 64m, usando uno smartphone, o anche un tablet. Se il nostro molto ipotetico villano fosse riuscito nell'impresa in 1 ora con uno smartphone, chissá cosa sarebbe riuscito a fare con un laptop?
Tornando nel mondo reale, devi considerare anche che la Sig.ra Leivesley, nota frequentatrice di notiziari televisivi britannici, parla pro domo sua, la sua azienda (http://www.newrisk.com/) vende appunto valutazioni di impatto per la gestione dei rischi.
La sparizione del volo MH370 è certamente un cigno nero, per dirla alla Taleb, e bisognerà necessariamente rivalutare gli schemi di valutazione per gli impatti per svariate voci dei registri dei rischi di diversi attori del settore, ma in questo momento è ben al di là del prematuro ipotizzare che una tale congettura abbia un minimo fondamento.
A livello aneddotico, alcuni miei ex colleghi andarono più volte a visitare la mega-fabbrica Boeing di Everett, proprio per cercare di vendergli un sistema per la gestione dei rischi, ed il commento che tutti questi hanno fatto, in maniera indipendente, era di come era evidente che Boeing fosse particolarmente attenta ai problemi di sicurezza, a qualsiasi livello ed in qualsiasi ambito.
Generalizzando, mentre dalle banche mi aspetto di tutto, tutti gli attori del settore aerospaziale sono sopravvissuti e si sono evoluti proprio dando a sicurezza e gestione dei rischi un peso preponderante nelle loro operazioni, e trovo poco verosimile quanto congetturato dalla Sig.ra Leivesley.
No, non è verosimile.è possibile una cosa simile?
Nell'assurda ipotesi che qualcuno la ritenessa una storia verosimile, avendo qualche dimestichezza con svariati sistemi informatici, trovo piuttosto sorprendente l'idea che, dato che è possibile portarsi in cabina uno o più laptop, ci possa essere un qualche genio del male desideroso di provare a prendere il controllo di un aereo da 61m x 64m, usando uno smartphone, o anche un tablet. Se il nostro molto ipotetico villano fosse riuscito nell'impresa in 1 ora con uno smartphone, chissá cosa sarebbe riuscito a fare con un laptop?
Tornando nel mondo reale, devi considerare anche che la Sig.ra Leivesley, nota frequentatrice di notiziari televisivi britannici, parla pro domo sua, la sua azienda (http://www.newrisk.com/) vende appunto valutazioni di impatto per la gestione dei rischi.
La sparizione del volo MH370 è certamente un cigno nero, per dirla alla Taleb, e bisognerà necessariamente rivalutare gli schemi di valutazione per gli impatti per svariate voci dei registri dei rischi di diversi attori del settore, ma in questo momento è ben al di là del prematuro ipotizzare che una tale congettura abbia un minimo fondamento.
A livello aneddotico, alcuni miei ex colleghi andarono più volte a visitare la mega-fabbrica Boeing di Everett, proprio per cercare di vendergli un sistema per la gestione dei rischi, ed il commento che tutti questi hanno fatto, in maniera indipendente, era di come era evidente che Boeing fosse particolarmente attenta ai problemi di sicurezza, a qualsiasi livello ed in qualsiasi ambito.
Generalizzando, mentre dalle banche mi aspetto di tutto, tutti gli attori del settore aerospaziale sono sopravvissuti e si sono evoluti proprio dando a sicurezza e gestione dei rischi un peso preponderante nelle loro operazioni, e trovo poco verosimile quanto congetturato dalla Sig.ra Leivesley.