Marca da bollo per passaporto


FLRprt

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Prendendo l'esempio di un (aeroporto italiano)-FRA-PEK, il controllo doganale lo faccio a Francoforte e alla polizia tedesca credo importi solo il passaporto in regola, anche se sono italiano (mica sanno che subiamo la rapina della marca da bollo). Oppure no?
Il controllo doganale (= nulla da dichiarare?) lo fai qui. Il controllo di immigrazione/emigrazione perché entri/esci dall'area Schengen (= documenti, prego) lo fai a Francoforte, nel tuo esempio. Lì viene chiesto il passaporto, ed al poliziotto tedesco gliene può fregare di meno se c'è o se non c'è la marca da bollo: non è richiesto né da una legge europea né da una legge tedesca. Ma per la legge italiana sei tenuto ad avere pagato la tassa di concessione governativa se utilizzi il passaporto per espatriare fuori Comunità Europea.
 

FLRprt

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Ho il presentimento che la legge italiana, come per altre cose, tenda decisamente a fottere e a mettere il naso anche quando uno riesce legalmente ad eludere questo sistema meschino della marca da bollo
Non esiste alcun metodo "legale" per eludere una legge: è una contraddizione in termini, quello che affermi. Al più è la legge stessa che prevede l'eccezione alla regola generale sotto certe condizioni. Il presupposto del bollo, rectius della tassa di concessione governativa, è l'utilizzo del passaporto per espatriare in un paese non appartenente alla Comunità Europea. Eviti il bollo se espatri verso paesi, ancorché non comunitari, che accettino la carta di identità quale documento valido per l'ingresso (Svizzera, Norvegia, etc) utilizzando la carta di identità.
La "chiusa" delle leggi è "spetta a chiunque osservarla e farla osservare". Cittadino italiano, sei a Francoforte ed espatri dalla Comunità: la legge italiana cui sei soggetto perché sei cittadino Italiano ti dice che devi utilizzare un documento valido per l'espatrio e se questo è il passaporto deve essere corrisposta la tassa di concessione governativa. L'amministrazione italiana se rileva DOCUMENTALMENTE che hai infranto le disposizioni vigenti applica le sanzioni previste per la violazione commessa. Se poi ti rechi in un paese in cui non timbrano il passaporto -è la prova documentale sei stato in quel paese, prima del biglietto aereo- allora l'infrazione sarà ben difficilmente sanzionabile, ma sussisterà comunque. Ed il potere di accertare una infrazione ancorché commessa all'estero eccome se c'è. Siamo all'estero, ti tiro un cazzotto e la polizia locale non fa nulla: mi denunci alla polizia italiana, e vedi se la passo liscia.
L'amministrazione dello stato (polizia, finanza, ministero dell'Interno che rilascia il passaporto) mette becco quando può, cioè quando controlla che la legge è rispettata. Scenetta vista lo scorso settembre a Peretola, rientrando da Parigi: tizio con valige taggate JFK-CDG-FLR, il finanziere gli fa "da dove viene?" risposta "Parigi" finanziare "la valigia ha le etichette da New York, mi fa vedere biglietto e passaporto?" risposta "no io vengo da Parigi, ho la carta di identità". Inevitabile il "mi segua in ufficio".
Da come la metti non è la legge che fotte te, sei te che vuoi fottere la legge. Poi io posso decidere se voglio cercare di fottere la legge, ma devo sapere quali sono le conseguenze che potrebbe comportarmi. Se ritengo che la legge sia ingiusta mi faccio sanzionare e ricorro sostenendo che la legge è sbagliata dicendo il come e perché sarebbe sbagliata: se argomento bene posso arrivare fino alla corte costituzionale per avere ragione.
Scusate lo sfogo, ma a non conoscere questi principi basilari del diritto si rischia di finire su strade molto pericolose.
 

TheVoyager

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6 Giugno 2010
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Ti ringrazio per la spiegazione tecnica. Solo un appunto alla tua affermazione di inizio post: la legge, qualunque legge, non è mai perfetta e ci sono sempre spazi che possono essere interpretati in modi diversi senza infrangere la legge stessa, spazi o vuoti che il legislatore dà per scontati (secondo la sua opinione) e che opta di non approfondire o trattare direttamente. A volte sono anche voluti per indurre all'equivoco

Vabbè che poi bisognerebbe dimostrare la legalità di queste interpretazioni davanti agli organi competenti, ma di certo non è una novità assoluta nel panorama legislativo

Io a questo mi riferivo con l'eludere legalmente questa tassa dal sapore meschino. Però, giustamente, se riescono a ricostruire la cronologia del viaggio, lì sono problemi e la sanzione è giusta, per quanto questa storia della marca da bollo sia una truffa bella e buona

PS All'estero si vendono le marche da bollo italiane?
 

FLRprt

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Temo di no. Forse qualche consolato od ambasciata che fa servizio di rilascio visti potrebbe averne, ma dubito.
 

Dancrane

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Segnalazione di servizio a quanti vogliono essere in regola con le normative: comprata ed apposta la marca da bollo, la cosa più semplice da fare è quella di farsela annullare (timbrare) in un ufficio postale.
Non so se sia ancora valido l'autoannullamento della marca (cioè l'apposizione manuale della data, parte sulla marca stessa e parte sulla pagina del passaporto ove è apposta): dovrebbe essere ancora valido, ma non ho riferimenti normativi.
In aeroporto, poi, credo sia sufficiente chiedere espressamente l'annullamento o al controllo documenti oppure presso gli uffici di Polizia o GdF presenti, indipendentemente dalla destinazione del proprio volo.
 

spinni

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lontana
4) L’articolo di fiscooggi (Notiziaro fiscale dell'Agenzia delle Entrate)
http://www.fiscooggi.it/analisi-e-c...assazione-quali-le-novità-nellarea-dellunione da la giusta interpretazione della normativa e fa persino l’esempio
“… il viaggiatore italiano diretto in un territorio extracomunitario ma che transita attraverso uno Stato europeo, legittimamente, prima di uscire dall'Italia, utilizza alla frontiera interna la carta di identità valida per l'espatrio (esentasse) e soltanto in seguito il passaporto (senza la marca da bollo) …” .
Gentilmente possiamo commentare le conseguenze di un ipotetico scenario:

Ho il passaporto che scade il 2/08/2015.

il 28/01/2010 volo sul Londra-Doha e il 31 /01/2010 sul Doha -Londra (ANNO 0)

il 28/01/2011 volo sul Fiumicino-Dubai ed e il 31 /01/2011 sul Dubai -Fiumicino (ANNO +1)

il 28/01/2012 (ANNO +2) tento di volare sul Malpensa-Dubai ma vengo beccato senza aver mai apposto marche da bollo.



Seguendo l'esempio dell'articolo di fiscooggi.it io non dovrei pagare nessuna multa per il viaggo effettuato nell`ANNO 0 (Londra-Doha)

La polizia trovando solo i timbri di entrata ed uscita dagli Emirati Arabi relativi all'ANNO +1 non puo` risalire all`aeroporto d'origine (cioe`Fiumicino) e conseguentemente pretendendo di aver viaggiato su un ipotetico Londra-Dubai ed avvalendomi nuovamente dell`articolo di fiscooggi.it io non dovrei pagare nessuna multa relativa all`ANNO +1

Quindi sarei solo tenuto a pagare le 103+40 euro circa relative alla mancanza della marca per l`ANNO +2 ???
 

eugeniod1995

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Dovresti pagare anche per l'anno 1, perché non è una tassa sull'utilizzo delle frontiere italiane ma sull'utilizzo del passaporto italiano, a quanto pare :)

Per curiosità, quanto tempo ti hanno fatto perdere a Malpensa?
 

spinni

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Dovresti pagare anche per l'anno 1, perché non è una tassa sull'utilizzo delle frontiere italiane ma sull'utilizzo del passaporto italiano, a quanto pare :)

Per curiosità, quanto tempo ti hanno fatto perdere a Malpensa?
Non mi e`ancora capitato. Ho fatto il passaporto ad agosto 2010 (anno 0). Vivo al Londra. Sono andato in Qatar a gennaio 2012 A/R da e per Londra (anno+1). Quindi seguendo cio` che dice l`articolo io non dovrei pagare la marca.
A Settembre 2012 (anno +2) volero` da Londra negli Emirati. Solo che al ritorno non atterrero` a Londra bensi' a Malpensa.

Sono d'accordo sul pagare la marca nell' anno +2 visto che atterro a Malpensa, ma perche` dovrei pagare la marca dell`anno +1 visto che nell`anno +1 non ho mai volato da e per l' Italia? Mi faranno storie secondo voi se non pago la marca dell`anno +1?
 

Dancrane

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Più che altro, mi pare che la discussione non abbia più nulla da dire. C'è un preciso obbligo di legge da rispettare in determinati casi, piaccia o non piaccia. Cosa ci sarebbe da aggiungere di diverso? Che la Finanza finalmente effettua i controlli? Detto. Come ottemperare? Detto anche questo. Le sanzioni? Esposte anche quelle. Che manca da aggiungere?
 
Ultima modifica:

spinni

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Che manca da aggiungere?
Se comprassi ed affrancassi una marca oggi, dopo aver volato extra Ue senza marca lo scorso gennaio, potrei ugualmente incappare in sansioni amministrative nel momento in cui chiedero' al poliziotto di turno di annullarmi la marca tramite il suo timbro? Il dubbio mi viene visto che il viaggio e' avvenuto antecedentemente alla data di emissione della marca.
Grazie
 

gioAZ

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Se comprassi ed affrancassi una marca oggi, dopo aver volato extra Ue senza marca lo scorso gennaio, potrei ugualmente incappare in sansioni amministrative nel momento in cui chiedero' al poliziotto di turno di annullarmi la marca tramite il suo timbro? Il dubbio mi viene visto che il viaggio e' avvenuto antecedentemente alla data di emissione della marca.
Grazie
Ma andare sul sito della polizia di stato o chiamare? credo che ti possano fornire risposte più precise.
http://poliziadistato.it/articolo/1087-Passaporto/
 

Dancrane

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Se comprassi ed affrancassi una marca oggi, dopo aver volato extra Ue senza marca lo scorso gennaio, potrei ugualmente incappare in sansioni amministrative nel momento in cui chiedero' al poliziotto di turno di annullarmi la marca tramite il suo timbro? Il dubbio mi viene visto che il viaggio e' avvenuto antecedentemente alla data di emissione della marca.
Grazie
Si. Non tanto per il timbro del poliziotto, quanto perchè la marca quando viene stampata reca la data di emissione. Se hai particolare fortuna, potresti trovare un tabaccaio che ne abbia di "vecchie" (tanto non scadono) con datazione antecedente il viaggio, e risolveresti i tuoi problemi, almeno in parte (rimane quello del timbro, ma secondo me puoi annullarla tu applicando la data a mano).
 

lima1

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pescara.
Si. Non tanto per il timbro del poliziotto, quanto perchè la marca quando viene stampata reca la data di emissione. Se hai particolare fortuna, potresti trovare un tabaccaio che ne abbia di "vecchie" (tanto non scadono) con datazione antecedente il viaggio, e risolveresti i tuoi problemi, almeno in parte (rimane quello del timbro, ma secondo me puoi annullarla tu applicando la data a mano).
le vecchie marche sono fuori corso dal 1 settembre 2007 (utilizzabili fino al 31 agosto 2007) d.m. 25 maggio 2007 - G.U. n. 146 26 giugno 2007.
 

FLRprt

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@ dancrane - Per quelle che compri in Italia dal tabaccaio, visto che il tabaccaio è tenuto a versare l'importo al momento dell'emissione con rendicontazione on line, è praticamente impossibile trovare qualcuno che ne abbia una nel cassetto. Per le marche consolari, quelle comprate all'estero al consolato che dovrebbero essere "vecchio stile", forse se po' ffa ...
 

UM78

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@ dancrane - Per quelle che compri in Italia dal tabaccaio, visto che il tabaccaio è tenuto a versare l'importo al momento dell'emissione con rendicontazione on line, è praticamente impossibile trovare qualcuno che ne abbia una nel cassetto. Per le marche consolari, quelle comprate all'estero al consolato che dovrebbero essere "vecchio stile", forse se po' ffa ...
Sbagliato,
Le marche consolari sono emesse nello stesso metodo di quelle emesse in Italia.
 

Dancrane

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le vecchie marche sono fuori corso dal 1 settembre 2007 (utilizzabili fino al 31 agosto 2007) d.m. 25 maggio 2007 - G.U. n. 146 26 giugno 2007.
Mi riferivo alla data di emissione del modello "nuovo", impropriamente detto vecchio. Puoi trovare qualcuno che ne ha stampata qualcuna di scorta poi non venduta (se parliamo di troppo tempo, sarà improbabile).