Le colpe però sono diverse, il management di aver mal gestito, il personale di non voler rinunciare per malagestione ad una posizione lavorative raggiunta.
Nessuno obbliga alcuno a rimanere in nessun posto, ma la facilità con la quale si suggerisce di sbattere la porta e andarsene da un qualsiasi lavoro non rispecchia la realtà che deve fare i conti con le possibilità alternative, i rapporti familiari e la logistica. Quindi battere i pugni e dire "pezzi di rincog...ti" solo io me lo devo prendere in braccio per colpa vostra lo trovo legittimo e pure sacrosanto. Non serve spesso a nulla, ma troppe aziende muoiono per incapacità manageriale.
Mauro, ti rispondo in questo modo, visto che ci stiamo di fatto ripetendo; ovvero riscrivo 2 post tratti da Facebook, e poi mi taccio.
Metto per primo il seguente, che ben dimostra cosa viene richiesto e dove si vuole arrivare:
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MANIFESTAZIONE USB al MINISTERO dei TRASPORTI, mercoledì 28 MAGGIO ore 10:00 piazzale di Porta Pia, Roma.
Parlando di Istituzioni competenti e potenzialmente utili alla causa Meridiana, è chiaro che il nostro futuro si gioca tra Cagliari (Pigliaru) e Roma (Lupi). Sei disposto a "perdere" una giornata per provare a scongiurare il tuo licenziamento a giugno del prossimo anno e cercare di ottenere altri due anni di sicurezza economica?
OBIETTIVO: chiedere al Ministro risposte concrete (ammortizzatori sociali in primis) ai drammi occupazionali del settore Trasporti.
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Per arrivare all'incontro con la serenità del gladiatore [incontro del 29 maggio previsto con l'Assessore Regionale] invito tutti a profondere tutte le energie possibili nelle attività di protesta. Ci si potrà riposare lì (e forse ci scappa anche un drink).
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E mi fermo qui. Ci sono perle ben più interessanti, vattele a leggere, soprattutto in merito ai loro colleghi di Air Italy.
In sintesi: a mio avviso non sono difendibili. Questo paese non può e non deve più ragionare così.