Aerdorica valuta il socio argentino
Ancona Cifre all’insù. Il Sanzio prende il volo. Tra new entry e conti rimessi a posto, l’aeroporto delle Marche s’appresta a fare il salto di qualità. “Con merci e passeggeri, il traffico dell’azienda si sta consolidando – fa sapere Marco Morriale, dg di Aerdorica – e ora stiamo puntando su una serie di investimenti”. L’elenco è copioso. Si parte dal magazzino merci, dalla messa a punto del centro commerciale nella vecchia aerostazione sino a includere l’accordo con San Marino Outlet per la creazione di un outlet che sarà realizzato accanto al parcheggio multipiano. “Per il cargo c’è un milione e mezzo di euro – sottolinea Morriale -, mentre per la ristrutturazione dell’aerostazione ci sono quattro milioni di euro”. Ma il nuovo look dello scalo include altri progetti. “Stiamo pensando di rendere ecosostenibile l’intera struttura – annuncia Morriale – con l’utilizzo di fotovoltaico, geotermia e luce led”.
A breve ci sarà un altro, importante, passaggio: la privatizzazione. Dopo mesi di trattative, in pista c’è una società argentina, la Corporacion America Sa. “Stiamo attendendo la loro offerta – chiarisce il dg -, poi i soci dovranno valutare”. Un incontro con gli azionisti è in calendario a breve; sarà l’occasione per fare il punto sulla società. L’offerta degli argentini comunque viaggerà intorno ad una quota azionaria pari al 35%. “I tempi sono brevi – dice Morriale – entro fine anno la partita si chiuderà”. Ma non c’è fretta. “Non siamo con l’acqua alla gola e chi verrà dovrà portare valore aggiunto – osserva l’assessore regionale ai Trasporti, Luigi Viventi -. La Regione si è sacrificata, i soci privati ci hanno messo faccia e portafoglio. Come ente, siamo pronti a non avere più la maggioranza assoluta. Però il socio deve essere disposto al rilancio”.
Intanto, è ancora sui numeri che si sta lavorando. Quelli del debito pregresso: circa 15 milioni di euro. Ma si va verso il recupero. Dice Morriale: “Il debito è composto da un mutuo che è servito per consolidare il debito bancario di prima del 2007 pari a 8 milioni e 700mila euro. Il resto è dovuto ad una serie di posizioni che riguardano anche fornitori precedenti”.
E se il bilancio 2011 viaggia verso un trend positivo, a proposito delle cinque auto recentemente acquistate e per le quali lo stesso assessore ha chiesto chiarimenti al presidente, il dg replica che si “tratta di auto aziendali, quindi a disposizione dell’azienda, totalmente deducibili”.
Corriere Adriatico