Siamo bloccati a Mombasa con eurofly


alevic

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7 Dicembre 2007
120
0
.
siamo almeno 150 italiani bloccati all'aeroporto di mombasa.
il volo eurofly gj3251 doveva partire ieri alle 12.20. dopo 5 ore in aeroporto, ci hanno mandato in albergo.
oggi 3 gennaio siamo tornati. l partenza prevista era per le 21.00, ora posticipata alle 2.00, e voci arrivano alle 5.30.
eurofly non risponde ne' i nkenya, ne' in italia.
Per cortesia, qualcuno avvisi la stampa o la tv.
e' vergognoso.
l'aereo deve arrivare da zanzibar, dove altri italiani sono fermi da ieri. Per loro la situazione dev'essere ancora peggiore.
parlano di guasto tecnico. Ma almeno ci facessero tornare in albergo.
 

airblue

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6 Novembre 2005
15,288
111
Lombardia.
Non serve avvertire la stampa, suggerisco di avvertire ENAC e Farnesina, anche se sembra che vi sia stata fornita assistenza (albergo e pasti), quindi uin pieno rispetto della carta dei diritti del passeggero.

I guasti tecnici in luoghi "ostili" per via delle scarse strutture di terra e la difficoltà a fare giungere parti di ricambio purtroppo possono spesso provocare disagi che vanno ben oltre le possibilità di intervento del vettore.
 

henry72

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22 Luglio 2008
78
0
Eurofly e' abbastanza "sfortunata" con i guasti tecnici nel lungo raggio - non essendoci altre compagnie charter italiane che operano la stessa tratta..difficile ricoprire i passeggeri. A me capito' sempre conEurofly ma sul breve a Sharm - con 12 ore di ritardo riuscimmo a ripartire..una giornata senza camera a disposizine...e rientro al mattino all 5 e 3 ore dopo in ufficio. vacanza rovinata sul finale..ma da parte della compagnia-tour operator ed agenzia viaggi..pur con lettera di lamentela (r/r) neppure 2 righe di scuse.

spero che la situazione a mombasa si sblocchi velocemente..
 

willy79

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16 Gennaio 2007
3,611
1
sestri levante, Liguria.
Anche a me capitò due anni fa sul volo per Mauritius...

Era il periodo nerissimo per la GJ, ricordate 3 A330 su 4 erano fermi a terra, e a noi a MXP ci han fatto subire solo un ritardo di 3 ore e sostituito l'A330 con il 757 Air Italy, la cosa costò 17 ore di volo con scalo a Fiumicino e Mombasa per rifornimenti!!!
Tnato disagio ma nulla di grave alla fine è andata benissimo!!!

Lati negativi eran non avere il PVT e non essere mai scesi dall'aereo durante i due scali!!!
 

Honeywell

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12 Novembre 2005
293
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Torino.
Non essendo l'operativo di una compagnia aerea, ma disponendo di un semplice conoscente in possesso di un link non aperto al pubblico, ho provato ad informarmi, non riuscendo purtroppo però a scoprire nulla di particolarmente utile.
Ma allo stato attuale delle 01:20 del 4 Gennaio, sembra che la 3251 sia schedulata in partenza il 5 Gennaio alle 11:15 (orario di Mombasa), con macchina "da definire". Dato che la situazione è variata 3 volte nelle ultime ore, è ragionevole pensare che possa subire ulteriori cambiamenti; segno che (come sempre avviene in questi casi in qualunque compagnia) in Italia in queste ore non si dorme e si cerca come matti di organizzare una riprotezione. Tramite altri vettori, o con la prima macchina disponibile senza che venga penalizzato in maniera eccessiva il resto dello schedulato.
La 3250, operata da EEZL, è regolarmente atterrata la sera dell'1 a ZNZ, dopodichè della macchina non risulta più alcuna traccia. E' presumibile che abbia quindi avuto un problema laggiù, e che ancora vi si trovi, o sia stata fatta ripartire ferry verso uno scalo in grado di fornire supporto.


Dispiace sempre leggere di questi disagi; la tempestiva necessità di assistenza sia da parte delle compagnie aeree che dei passeggeri, va però sempre commisurata con una realtà in cui uno stipendio degli addetti di buon livello si aggira sui 60-70 USD mensili. Dove l'energia elettrica oggi c'è e domani no, dove le linee telefoniche funzionano come riescono e l'acqua potabile si utilizza quando disponibile. E dove la percezione del tempo e dell'urgenza è ben lontana dalla nostra.
Sarebbe Europa altrimenti, e non ci andremmo in vacanza sotto Natale a 1.000 Euro con volo intercontinentale e pensione completa in un hotel che la popolazione locale nemmeno immagina esista.
Questo, penso lo considerino sempre tutti, prima di recarcisi.
Lasciamo ai media quelli che sono i veri problemi dell'Africa, se mai un giorno decideranno di occuparsene.
 

chielloduebis

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9 Novembre 2005
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Pisa, Toscana.
Non essendo l'operativo di una compagnia aerea, ma disponendo di un semplice conoscente in possesso di un link non aperto al pubblico, ho provato ad informarmi, non riuscendo purtroppo però a scoprire nulla di particolarmente utile.
Ma allo stato attuale delle 01:20 del 4 Gennaio, sembra che la 3251 sia schedulata in partenza il 5 Gennaio alle 11:15 (orario di Mombasa), con macchina "da definire". Dato che la situazione è variata 3 volte nelle ultime ore, è ragionevole pensare che possa subire ulteriori cambiamenti; segno che (come sempre avviene in questi casi in qualunque compagnia) in Italia in queste ore non si dorme e si cerca come matti di organizzare una riprotezione. Tramite altri vettori, o con la prima macchina disponibile senza che venga penalizzato in maniera eccessiva il resto dello schedulato.
La 3250, operata da EEZL, è regolarmente atterrata la sera dell'1 a ZNZ, dopodichè della macchina non risulta più alcuna traccia. E' presumibile che abbia quindi avuto un problema laggiù, e che ancora vi si trovi, o sia stata fatta ripartire ferry verso uno scalo in grado di fornire supporto.


Dispiace sempre leggere di questi disagi; la tempestiva necessità di assistenza sia da parte delle compagnie aeree che dei passeggeri, va però sempre commisurata con una realtà in cui uno stipendio degli addetti di buon livello si aggira sui 60-70 USD mensili. Dove l'energia elettrica oggi c'è e domani no, dove le linee telefoniche funzionano come riescono e l'acqua potabile si utilizza quando disponibile. E dove la percezione del tempo e dell'urgenza è ben lontana dalla nostra.
Sarebbe Europa altrimenti, e non ci andremmo in vacanza sotto Natale a 1.000 Euro con volo intercontinentale e pensione completa in un hotel che la popolazione locale nemmeno immagina esista.
Questo, penso lo considerino sempre tutti, prima di recarcisi.
Lasciamo ai media quelli che sono i veri problemi dell'Africa, se mai un giorno decideranno di occuparsene.

Ok tutta la possibile sfiga e mancanza di macchine GJ.
A leggere il primo post sembra che queste persone dovessero partire da MOMBASA il 3 gennaio alle 12.20, successivamente ri-schedulato al 4 gennaio alle 01.20; il fatto che tu scriva che partiranno il 5 gennaio alle 11.15 con 46h55 di ritardo è confortante per chi legge ma meno per chi si trova in un hotel di Mombasa.

46h55 di ritardo non è da considerarsi normale pur considerando le mille difficoltà di rimpatriare 150 persone da Mombasa.
 

i-givo

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15 Aprile 2008
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LIMF
Ok tutta la possibile sfiga e mancanza di macchine GJ.
A leggere il primo post sembra che queste persone dovessero partire da MOMBASA il 3 gennaio alle 12.20, successivamente ri-schedulato al 4 gennaio alle 01.20; il fatto che tu scriva che partiranno il 5 gennaio alle 11.15 con 46h55 di ritardo è confortante per chi legge ma meno per chi si trova in un hotel di Mombasa.

46h55 di ritardo non è da considerarsi normale pur considerando le mille difficoltà di rimpatriare 150 persone da Mombasa.
concordo che sia difficile da capire per chi è bloccato,solitamente con stillicidio di notizie, annunci, disannunci.
Non credo gli abbiano detto: ragazzi la vacanza prosegue di 48hr, statevene in piscina, godetevi l'estensione, intanto risolviamo il problema, anche se la cosa vi comporta disagi lavorativi.
Per contro, non sapendo neppure la natura del problema tecnico all'aereo, è difficile capire se la compagnia dorme tranquilla e ssssenefrega, se l'aereo è da buttare o manca una firma italiana su un libro...o...o...o....
Già sapere quello sarebbe di conforto anche solo per valutare l'entità del problema e ...il comportamento della compagnia.
D'altra parte non credo che il comandante vada a spiegare in un salone affollato di 150 persone incavolate, che la valvolina del solenoide dell'apu ha un funzionamento intermittente sulle basse tensioni e che si ripercuote nei livelli di umidità relativa dell'aria spilata dal motore destro con conseguente ticchettìo fastidioso al sonno dell'AAVV di riposo ...:clown:
..al meglio si troverebbero 150 ingegneri pronti a dare la soluzioni, al peggio si troverebbero 150 aspiranti suicidi pronti a ripartire nonostante tutto...salvo poi scrivere ai giornali della pericolosità con cui la compagnia conduce i suoi voli!:)))
 

Honeywell

Utente Registrato
12 Novembre 2005
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Torino.
Non ho detto che partiranno il 5. Ho scritto che un amico cui ho chiesto lumi mi ha risposto che su un sito di cui entrambi non dovremmo nemmeno immaginare l'esistenza la partenza di quel volo è schedulata (per il momento) a quell'ora. E questo lascia intendere che non ci siano più molte speranze di sistemare la macchina in loco. Un volo partirà domani in tarda serata, anche se è auspicabile che allora si sia già escogitata una soluzione diversa. Nulla di utilissimo, lo so ... ma è quanto sono riuscito a sapere.

Nemmeno che tutto sia normale (almeno per i nostri canoni); ma che ci si trova in Africa. E chi ci si reca per un viaggio, mi auguro sappia sempre cosa sia l'Africa, al di là di un vocabolo che genera stupore ai colleghi al rientro in ufficio.

Parlo di Zanzibar perchè le rotazioni di rientro partono sempre da lì, e successivamente fanno scalo a Mombasa dove vengono effettuate le pulizie ed il rabbocco di carburante.
Bellissima isola ... kilometri di strade sterrate in mezzo alla giungla che attraversano villaggi di poche decine di capanne, dove gli uomini si dedicano alla caccia, le donne si recano ogni mattina al pozzo a procurarsi l'acqua, e i bambini si danno appuntamento per salutare festosi questi bestioni di acciaio a 4 ruote che portano i turisti nei paradisiaci villaggi ad un'ora dall'aeroporto. Quando naturalmente le piogge non le rendono impraticabili, e quelli che somigliano a ponti non crollano per la piena.

All'aeroporto il check in viene fatto a mano, il tabellone è una lavagna in cui col gesso vengono scritti i voli, e mano a mano che partono si cancellano. Mentre un signore la porta sulle braccia in giro per l'aeroporto in modo che tutti la possano vedere. I voli vengono chiamati col megafono, i pc sono simili a quelli che utilizzavamo a scuola.
Sul piazzale trovano posto 2 aerei wide body ... riempito quello, si rimane in holding o si dirotta altrove.
Gli addetti (i più fortunati) ricevono stipendi che permettono loro di affittare la baracca in cui vivono e far imparare a leggere e a scrivere ai bambini. Una volta una donna mi ha confessato di essere in profondo imbarazzo per aver scoperto che noi utilizziamo l'acqua potabile per lavarci.
I meno fortunati vivono fuori di elemosina, si vestono con gli abiti usati che missionari ed equipaggi (di nascosto) fanno pervenire loro.
Con il loro stile di vita che mai noi europei potremmo comprendere. "Pole pole", ridacchiano quando ci vedono affannati nelle nostre corse e arrabbiati per 12 ore di ritardo. Perchè con tutta la buona volontà, non riescono a capire.

Come si comunica, e a chi, che un Airbus ha avuto un problema ? E chi gli ci può mettere le mani sopra ?
Come si organizza una riprotezione di 150 persone in un'isola che avrà una capacità complessiva di posti letto paragonabile a quella di Diano Marina ? Come si gestisce la situazione da qui, con personale che risponde al telefono una vota si e due no, quando funziona ?


A Mombasa la situazione potrebbe potenzialmente essere migliore. Se non fosse che la guerra civile l'ha profondamente segnata appena 12 mesi fa.
E io questo vorrei che la gente capisse quando a parenti ed amici rosi dall'invidia, comunica che andrà a trascorrere le vacanze in Kenya o in Tanzania. Che sta andando in Africa, e cosa sia l'Africa, al di là della foto celeste che per un anno ha tenuto sul desktop del pc.
Che quella ragazza che si guadagna da vivere raccogliendo i mozziconi di sigaretta e gli sputi dei turisti appena sbarcati in cambio di una piccola elemosina perchè le hanno tagliato i seni e non si può più vendere ai vacanzieri per dar da mangiare ai fratelli più piccoli, non è umano assista a scene d'isteria perchè 150 turisti vestiti di tutto punto con bagagli, cellulare, macchinetta digitale sono vittime di 12, 24, 48 di ritardo che siano, nel rientro dalle vacanze.

Questa è l'Africa, ci si va perchè a noi costa una miseria, proprio perchè non esiste altro che la miseria.
E le compagnie, pur con i grandi sforzi coi quali cercano di risolvere le situazioni che vi si creano, con questa realtà devono interagire.
Se si pretendono l'efficienza e la qualità di servizio cui si è abituati nel vecchio continente, allora si resta in Europa.
Non umiliamo ulteriormente una popolazione che già ci sopporta sempre meno con le nostre tragedie da cortile. Perchè laggiù, per "cose vergognose" si intende altro.
Questo chiedo, nel momento in cui si menzionano giornali e tv. E spero mi comprenderai.
 

LIPX68

Utente Registrato
27 Marzo 2008
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0
Nella campagna veronese
Non ho detto che partiranno il 5. Ho scritto che un amico cui ho chiesto lumi mi ha risposto che su un sito di cui entrambi non dovremmo nemmeno immaginare l'esistenza la partenza di quel volo è schedulata (per il momento) a quell'ora. E questo lascia intendere che non ci siano più molte speranze di sistemare la macchina in loco. Un volo partirà domani in tarda serata, anche se è auspicabile che allora si sia già escogitata una soluzione diversa. Nulla di utilissimo, lo so ... ma è quanto sono riuscito a sapere.

Nemmeno che tutto sia normale (almeno per i nostri canoni); ma che ci si trova in Africa. E chi ci si reca per un viaggio, mi auguro sappia sempre cosa sia l'Africa, al di là di un vocabolo che genera stupore ai colleghi al rientro in ufficio.

Parlo di Zanzibar perchè le rotazioni di rientro partono sempre da lì, e successivamente fanno scalo a Mombasa dove vengono effettuate le pulizie ed il rabbocco di carburante.
Bellissima isola ... kilometri di strade sterrate in mezzo alla giungla che attraversano villaggi di poche decine di capanne, dove gli uomini si dedicano alla caccia, le donne si recano ogni mattina al pozzo a procurarsi l'acqua, e i bambini si danno appuntamento per salutare festosi questi bestioni di acciaio a 4 ruote che portano i turisti nei paradisiaci villaggi ad un'ora dall'aeroporto. Quando naturalmente le piogge non le rendono impraticabili, e quelli che somigliano a ponti non crollano per la piena.

All'aeroporto il check in viene fatto a mano, il tabellone è una lavagna in cui col gesso vengono scritti i voli, e mano a mano che partono si cancellano. Mentre un signore la porta sulle braccia in giro per l'aeroporto in modo che tutti la possano vedere. I voli vengono chiamati col megafono, i pc sono simili a quelli che utilizzavamo a scuola.
Sul piazzale trovano posto 2 aerei wide body ... riempito quello, si rimane in holding o si dirotta altrove.
Gli addetti (i più fortunati) ricevono stipendi che permettono loro di affittare la baracca in cui vivono e far imparare a leggere e a scrivere ai bambini. Una volta una donna mi ha confessato di essere in profondo imbarazzo per aver scoperto che noi utilizziamo l'acqua potabile per lavarci.
I meno fortunati vivono fuori di elemosina, si vestono con gli abiti usati che missionari ed equipaggi (di nascosto) fanno pervenire loro.
Con il loro stile di vita che mai noi europei potremmo comprendere. "Pole pole", ridacchiano quando ci vedono affannati nelle nostre corse e arrabbiati per 12 ore di ritardo. Perchè con tutta la buona volontà, non riescono a capire.

Come si comunica, e a chi, che un Airbus ha avuto un problema ? E chi gli ci può mettere le mani sopra ?
Come si organizza una riprotezione di 150 persone in un'isola che avrà una capacità complessiva di posti letto paragonabile a quella di Diano Marina ? Come si gestisce la situazione da qui, con personale che risponde al telefono una vota si e due no, quando funziona ?


A Mombasa la situazione potrebbe potenzialmente essere migliore. Se non fosse che la guerra civile l'ha profondamente segnata appena 12 mesi fa.
E io questo vorrei che la gente capisse quando a parenti ed amici rosi dall'invidia, comunica che andrà a trascorrere le vacanze in Kenya o in Tanzania. Che sta andando in Africa, e cosa sia l'Africa, al di là della foto celeste che per un anno ha tenuto sul desktop del pc.
Che quella ragazza che si guadagna da vivere raccogliendo i mozziconi di sigaretta e gli sputi dei turisti appena sbarcati in cambio di una piccola elemosina perchè le hanno tagliato i seni e non si può più vendere ai vacanzieri per dar da mangiare ai fratelli più piccoli, non è umano assista a scene d'isteria perchè 150 turisti vestiti di tutto punto con bagagli, cellulare, macchinetta digitale sono vittime di 12, 24, 48 di ritardo che siano, nel rientro dalle vacanze.

Questa è l'Africa, ci si va perchè a noi costa una miseria, proprio perchè non esiste altro che la miseria.
E le compagnie, pur con i grandi sforzi coi quali cercano di risolvere le situazioni che vi si creano, con questa realtà devono interagire.
Se si pretendono l'efficienza e la qualità di servizio cui si è abituati nel vecchio continente, allora si resta in Europa.
Non umiliamo ulteriormente una popolazione che già ci sopporta sempre meno con le nostre tragedie da cortile. Perchè laggiù, per "cose vergognose" si intende altro.
Questo chiedo, nel momento in cui si menzionano giornali e tv. E spero mi comprenderai.
Quoto tutto, ma vorrei aggiungere che il turismo, anche se irrispettoso, lamentoso e petulante, un pò di lavoro alla popolazione lo porta. Certo, non risolverà i problemi veri dell'africa (anzi i circuiti turistici gli stanno ben lontano), ma comunque in qualche modo portiamo un piccolo limitato benessere, in una terra dove molti faticano ad arrivare a sera.
Ciò non toglie che, un pò di rispetto e buonsenso da parte di noi vacanzieri non guasta.
 

smiling

Utente Registrato
15 Maggio 2007
2,673
0
Glasgow, UK
non è umano assista a scene d'isteria perchè 150 turisti vestiti di tutto punto con bagagli, cellulare, macchinetta digitale sono vittime di 12, 24, 48 di ritardo che siano, nel rientro dalle vacanze.
Pur rispettando la tua pacata opinione devo dire che non sono d'accordo. A mio avviso non si può pretendere che data la situazione locale è cosi allora tutto il mondo deve vivere come loro. Ciò semplicemente non avviene e si vive con altri modi e leggi. Qui rimane il fatto che uno ha comprato un biglietto con un vettore né kenyota ne zanzibarino ne indiano. GJ e si aspetta un trattamento a standard accettabili per noi. Sarebbe stato problema di GJ di recuperare i passeggeri con altri aeromobili o compagnie via altri aeroporti. E' come dire che uno acquista un pacchetto vacanze in un hotel di standard europei e poi gli danno una tenda dicendo che per loro quello è un hotel. Forse per assaporare più quello da te descritto una missione o un viaggio umanitario sarebbe più opportuno per comprendere appieno il tutto ma non mi sembra questo il caso. In quei casi il tempo diventa relativo ma la gente bloccata qua può avere delle scadenze importanti e dover ripresentarsi a lavoro qui in Europa dove il tempo non è relativo ma tassativo.
Non per ultimo non dimentichiamo che il turismo è sempre un toccasana per questo tipo di posti (un caso esemplare mutatis mutandis è a Cuba)

Solo una opinione...tra le tante!
 

Nanu

Utente Registrato
13 Aprile 2007
4
0
Piemonte.
Non ho detto che partiranno il 5. Ho scritto che un amico cui ho chiesto lumi mi ha risposto che su un sito di cui entrambi non dovremmo nemmeno immaginare l'esistenza la partenza di quel volo è schedulata (per il momento) a quell'ora. E questo lascia intendere che non ci siano più molte speranze di sistemare la macchina in loco. Un volo partirà domani in tarda serata, anche se è auspicabile che allora si sia già escogitata una soluzione diversa. Nulla di utilissimo, lo so ... ma è quanto sono riuscito a sapere.

Nemmeno che tutto sia normale (almeno per i nostri canoni); ma che ci si trova in Africa. E chi ci si reca per un viaggio, mi auguro sappia sempre cosa sia l'Africa, al di là di un vocabolo che genera stupore ai colleghi al rientro in ufficio.

Parlo di Zanzibar perchè le rotazioni di rientro partono sempre da lì, e successivamente fanno scalo a Mombasa dove vengono effettuate le pulizie ed il rabbocco di carburante.
Bellissima isola ... kilometri di strade sterrate in mezzo alla giungla che attraversano villaggi di poche decine di capanne, dove gli uomini si dedicano alla caccia, le donne si recano ogni mattina al pozzo a procurarsi l'acqua, e i bambini si danno appuntamento per salutare festosi questi bestioni di acciaio a 4 ruote che portano i turisti nei paradisiaci villaggi ad un'ora dall'aeroporto. Quando naturalmente le piogge non le rendono impraticabili, e quelli che somigliano a ponti non crollano per la piena.

All'aeroporto il check in viene fatto a mano, il tabellone è una lavagna in cui col gesso vengono scritti i voli, e mano a mano che partono si cancellano. Mentre un signore la porta sulle braccia in giro per l'aeroporto in modo che tutti la possano vedere. I voli vengono chiamati col megafono, i pc sono simili a quelli che utilizzavamo a scuola.
Sul piazzale trovano posto 2 aerei wide body ... riempito quello, si rimane in holding o si dirotta altrove.
Gli addetti (i più fortunati) ricevono stipendi che permettono loro di affittare la baracca in cui vivono e far imparare a leggere e a scrivere ai bambini. Una volta una donna mi ha confessato di essere in profondo imbarazzo per aver scoperto che noi utilizziamo l'acqua potabile per lavarci.
I meno fortunati vivono fuori di elemosina, si vestono con gli abiti usati che missionari ed equipaggi (di nascosto) fanno pervenire loro.
Con il loro stile di vita che mai noi europei potremmo comprendere. "Pole pole", ridacchiano quando ci vedono affannati nelle nostre corse e arrabbiati per 12 ore di ritardo. Perchè con tutta la buona volontà, non riescono a capire.

Come si comunica, e a chi, che un Airbus ha avuto un problema ? E chi gli ci può mettere le mani sopra ?
Come si organizza una riprotezione di 150 persone in un'isola che avrà una capacità complessiva di posti letto paragonabile a quella di Diano Marina ? Come si gestisce la situazione da qui, con personale che risponde al telefono una vota si e due no, quando funziona ?


A Mombasa la situazione potrebbe potenzialmente essere migliore. Se non fosse che la guerra civile l'ha profondamente segnata appena 12 mesi fa.
E io questo vorrei che la gente capisse quando a parenti ed amici rosi dall'invidia, comunica che andrà a trascorrere le vacanze in Kenya o in Tanzania. Che sta andando in Africa, e cosa sia l'Africa, al di là della foto celeste che per un anno ha tenuto sul desktop del pc.
Che quella ragazza che si guadagna da vivere raccogliendo i mozziconi di sigaretta e gli sputi dei turisti appena sbarcati in cambio di una piccola elemosina perchè le hanno tagliato i seni e non si può più vendere ai vacanzieri per dar da mangiare ai fratelli più piccoli, non è umano assista a scene d'isteria perchè 150 turisti vestiti di tutto punto con bagagli, cellulare, macchinetta digitale sono vittime di 12, 24, 48 di ritardo che siano, nel rientro dalle vacanze.

Questa è l'Africa, ci si va perchè a noi costa una miseria, proprio perchè non esiste altro che la miseria.
E le compagnie, pur con i grandi sforzi coi quali cercano di risolvere le situazioni che vi si creano, con questa realtà devono interagire.
Se si pretendono l'efficienza e la qualità di servizio cui si è abituati nel vecchio continente, allora si resta in Europa.
Non umiliamo ulteriormente una popolazione che già ci sopporta sempre meno con le nostre tragedie da cortile. Perchè laggiù, per "cose vergognose" si intende altro.
Questo chiedo, nel momento in cui si menzionano giornali e tv. E spero mi comprenderai.
sagge parole, non riportano a casa nessuno, ma a mio parere, provano a mettere in ordine le idee, grazie