Sistema Aeroportuale Venezia : SAVE punta a 20 mln di passeggeri


venexiano

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Sono passato lo scorso weekend per VCE e devo dire che la nuova area landside è splendida. Anche la Marco Polo Lounge è notevolmente migliorata.

Arrivando ho notato inoltre dei lavori nella zona arrivi airside, subito prima dei nastri di riconsegna bagagli: qualcuno sa di cosa si tratti?
 

RogerWilco

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Oggi, di passaggio a VCE, ho notato un A333 EY rispetto agli A332 delle scorse settimana e al A319 degli scorsi mesi... Se questo aumento dell'offerta di posti è legato ad una conseguente domanda, come sarebbe logico pensare, mi sa che sarà interessante vedere le mosse di QR, ma soprattutto di EK, dopo la chiusura di EY con la W17. Soprattutto per la Summer 18.
 

AirTree

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Oggi, di passaggio a VCE, ho notato un A333 EY rispetto agli A332 delle scorse settimana e al A319 degli scorsi mesi... Se questo aumento dell'offerta di posti è legato ad una conseguente domanda, come sarebbe logico pensare, mi sa che sarà interessante vedere le mosse di QR, ma soprattutto di EK, dopo la chiusura di EY con la W17. Soprattutto per la Summer 18.
Non è da escludere una sostituzione di velivolo da parte di QR che dalla 332 passi al 333 o 773. Oppure di una apertura di un secondo volo giornaliero operato da 332 e 320. Ma non cambierà nulla.
Per EK si vociferava un possibile arrivo del 380, ma non si sa ancora nulla. Sperando una fantasiosa riapertura del secondo volo.
 

bourne

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Leno (BS)
Tutto molto bello, ma per favore, sui sistemi informatici, il codeshare EK136/QF8136 fa venire la pelle d'oca. La scritta QUANTAS AIRLIN è inguardabile.
 

bluewaves

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Sono passato lo scorso weekend per VCE e devo dire che la nuova area landside è splendida. Anche la Marco Polo Lounge è notevolmente migliorata.

Arrivando ho notato inoltre dei lavori nella zona arrivi airside, subito prima dei nastri di riconsegna bagagli: qualcuno sa di cosa si tratti?
Sono state installate delle porte scorrevoli che serviranno a chiudere il passaggio dai "Remoti Schengen" verso la zona ritiro bagagli. Credo che il senso sia quello di permettere di usarli come "Remoti Extra-Schengen".
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
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Londra.
Save, tutto pronto per il riassetto

Save chiude i primi sei mesi dell’anno con utile e fatturato in crescita, mentre è attesa per i primi giorni della prossima settimana il perfezionamento del riassetto del gruppo. La società che gestisce gli aeroporti di Venezia e Treviso, ha concluso i primi sei mesi dell’anno con un fatturato di 91,6 milioni, in crescita del 6,5% rispetto all’analogo periodo 2016, un ebitda di 40,8 milioni (+11,5%), un ebit di 26,4 milioni (+4,5%) e un utile netto pari a 17,7 milioni, in aumento del 12,9% rispetto al primo semestre 2016. La posizione finanziaria netta di Save è passata da una situazione debitoria registrata al 31 dicembre 2016 pari a 238,2 milioni, ad una situazione sempre negativa al 30 giugno 2017 pari a 247,2 milioni (232,9 milioni al 30 giugno 2016). In aggiunta allo stagionale assorbimento di cassa, spiega il gruppo in una nota, «si segnalano nel periodo i flussi finanziari relativi agli investimenti, per circa 36 milioni di euro, realizzati principalmente nell’aeroporto Marco Polo di Venezia, all’acquisto delle quote di minoranza della controllata Archimede 1 per 19,8 milioni e il flusso in entrata, per 65,6 milioni, generato dalla cessione, avvenuta nel gennaio 2017, del 40% di Centostazioni.

In occasione dell’esame dei conti, il consiglio di amministrazione di Save ha cooptato due nuovi amministratori - Athanasios Zoulovits e Walter Manara al posto dei dimissionari Massimo Colli e Sandro Trevisanato - in vista del riassetto dell’azionariato della società che prevede l’ingresso nel capitale di due fondi infrastrutturali e il successivo lancio di un’offerta pubblica di acquisto. Si tratta, come è noto, dei fondi europei gestiti da Deutsche Asset Management e di Infravia Capital Partners. L’intesa, siglata lo scorso aprile, prevede la costituzione di una nuova società in cui far confluire la partecipazione di controllo di Save. La Bidco quindi lancerà un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria, che in ogni caso non partirà prima di settembre inoltrato, sull’Aeroporto di Venezia al prezzo di 21 euro per azione. La newco sarà partecipata da Enrico Marchi, con una quota in trasparenza vicina al 12% della compagnia aeroportuale, e dai due fondi.

In quest’ottica Marchi, i futuri soci e gli advisor starebbero lavorando per chiudere definitivamente l’operazione in tempi strettissimi. Alcune fonti riferiscono che sarebbe tutto pronto e che l’operazione potrebbe perfezionarsi nei primi giorni della prossima settimana. La tempistica è infatti legata a doppio filo alle necessarie autorizzazioni. Il 7 luglio scorso l’operazione ha incassato il via libera della Commissione europea. Un passaggio atteso ma non sufficiente per dare inizio alla riorganizzazione poiché all’appello mancano ancora il sigillo di Bankitalia. Solo una volta incassato l’ok , il piano potrà concretizzarsi. A quel punto tra Marchi, Deutsche Bank e Infravia verrà stipulato un patto parasociale per il controllo congiunto della società. Nell’ambito di questa operazione, Star Holdings, veicolo controllato indirettamente da Morgan Stanley Infrastructure, si è impegnata a vendere la sua partecipazione indiretta in Save.

Quanto ai termini del patto, tra i passaggi più significativi ci sono la fusione tra i veicoli entro sei mesi dalla data di esecuzione del contratto, in modo da semplificare la catena societaria concentrando in una sola scatola le redini di Save e poi, se possibile, procedere con il delisting del gruppo aeroportuale e la distribuzione, sottoforma di cedola, del 100% della cassa disponibile. In particolare, è previsto che alla data di esecuzione Bidco controllerà direttamente o indirettamente attraverso Agorà SV35 e Marco Polo Holding il 60,68% del capitale di Save e il 61,4% dei diritti di voto. L’Opa obbligatoria verrà poi promossa da Agorà.

http://www.ilsole24ore.com/art/fina...assetto-063724.shtml?uuid=AEHwaW7B&fromSearch
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
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Londra.
SAVE: AGORA' INVESTIMENTI HA DEPOSITATO IN CONSOB DOCUMENTO OPA A 21 EURO

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 29 ago - Agora' Investimenti rende noto di aver depositato oggi presso la Consob la bozza del documento relativo all'offerta pubblica di acquisto obbligatoria promossa sulla totalita' delle azioni ordinarie di Save, diverse dalle azioni gia' detenute, direttamente o indirettamente, dall'offerente e dai soggetti che agiscono di concerto con Agora' Investimenti. Prosegue quindi l'iter relativo al riassetto di Save, la societa' che gestisce gli scali di Venezia e Treviso. A inizio agosto e' arrivato il via libera di Bankitalia e il 9 agosto scorso Enrico Marchi ha liquidato il socio storico Andrea De Vido e ha fatto entrare nel capitale di Milione, la newco a capo della catena di controllo, i fondi Deutsche Asset Management e Infravia. Agora' Investimenti, la holding che lancera' l'Opa su Save al prezzo di 21 euro per azione e un esborso di 457 milioni di euro, fa capo proprio a Milione.

 

TSF07

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16 Novembre 2006
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Sistema aeroportuale Venezia/Treviso
Treviso: lavori conclusi in tempi record

Aeroporto riaperto oggi, operativo al 100%

Adige Bitumi conclude in tempi record i lavori all'aeroporto Canova di Treviso
Grazie all'attenta programmazione e all'uso di adeguate tecnologie l'intervento è stato portato a termine riducendo del 15% la durata prevista.

Il Gruppo Adige Bitumi SpA, specializzato in lavori di asfaltatura dal 1954, ha concluso i lavori all'Aeroporto di Treviso in soli 11 giorni, rispetto ai 13 preventivati. L’intervento, affidato al Gruppo Adige Bitumi e all'ATI - Società Italiana Condotte d’Acqua SpA dalla Aer.Tre. SpA che gestisce il Canova, ha riguardato la rimozione e il successivo rifacimento del tappeto d’usura della pista di volo, della zona di back-track e dei raccordi “A” e “B”, i relativi impianti elettrici e segnaletica orizzontale.

I numeri coinvolti: 13mila tonnellate di conglomerato bituminoso (pari a 420 autoarticolati) prodotte nella sede operativa di Pozzoleone (VI), completamente dedicata alla realizzazione della pista lunga 2.450 metri per 45 metri di larghezza più i raccordi; 130mila metri quadri di superficie trattata; 70 autoarticolati impegnati per il trasporto del fresato e dell’asfalto; 24 ore di lavoro al giorno per le squadre composte da un centinaio di uomini, organizzate a turno per coprire in modo continuativo i giorni di lavoro.

A determinare l’ottimizzazione di tempistiche e risultati, sono state la programmazione delle fasi dell’intervento nonché le prestazioni di mezzi e tecnologie: la vibrofinitrice Vӧgele con banco rigido da 12 metri per la stesa, la cui larghezza ha permesso di diminuire il numero di passate; l’impiego ininterrotto della macchina per 16 ore, da inizio a fine pista, al fine di evitare la creazione di giunti trasversali; i 3 rulli Bomag dotati di un sistema di compattazione intelligente che dialoga costantemente con gli operatori.

A contribuire all’esito positivo, l’esemplare zelo dei fornitori e della squadra di Gruppo Adige Bitumi, fiori all’occhiello dell’azienda attenta alla gestione e al valore delle risorse umane; non ultima, l’eccellente collaborazione con la committente Aer.Tre SpA.

http://www.industriavicentina.it/idv.nsf/codici/6706
 

Max737

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7 Febbraio 2017
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Sul sole 24 ore di oggi duro scontro tra Enrico Marchi (SAVE) e Alessandro Mazzucco (Fondazione Cariverona)


Tra Save e Cariverona è scontro sul controllo dell’aeroporto «Catullo»
«Un attacco che mi ha molto sorpreso e che mi sembra abbia a che fare più con la sindrome dello spasimante respinto, o con la favola della volpe e l’uva, che non con una reale politica aeroportuale». È categorico e diretto Enrico Marchi, presidente di Save, la società che controlla gli scali aeroportuali di Venezia e Verona, all’indomani dell’attacco ricevuto da Alessandro Mazzucco, presidente di Fondazione Cariverona, che due giorni fa, in occasione della presentazione del piano programmatico 2018, aveva detto di aspettarsi da Save molto di più. «Verona deve avere un aeroporto molto più funzionale allo sviluppo della città di quanto non sia adesso - la sua dichiarazione -, molti voli sono finiti aVenezia; non possiamo essere collegati solo con San Pietroburgo». E ancora: «Deve essere messo nero su bianco che qualsiasi piano di sviluppo venga comunicato e condiviso con il territorio. Se c’è da investire investiremo, ma sono necessarie garanzie, che oggi non ci sono, oggi c’è una situazione blindata».
Dura, ieri, la replica di Marchi: «Quando siamo arrivati a Verona (la Save controlla il 40,3% del Catullo, ndr) l’aeroporto veniva da quattro anni in cui sono stati accumulati 60 milioni di perdite. Non mi pare che dalla Fondazione, azionista di peso dell’aeroporto (detiene il 2,8%, ndr), si sia mai alzata una voce critica contro quel disastro. Oggi si registra una crescita dei passeggeri dell’11%, che si aggiunge all’8% dello scorso anno, contro una media italiana del 5%. Abbiamo risanato il bilancio, chiuso il contenzioso con Ryanair e riportato a Verona la compagnia, avviato investimenti per 65 milioni da qui al 2019, in terminal, edifici, infrastrutture di volo, viabilità e parcheggi. Le destinazioni sono aumentate e sono state potenziate Francoforte, Londra, Madrid». «Fondazione Cariverona dice di essere pronta ad investire - continua Marchi -, ma mi pare la favola della volpe e dell’uva: già qualche mese fa ci era stato chiesto di aumentare la loro quota nello scalo veronese, io avevo detto che, essendo il nostro obiettivo quello di creare un sistema aeroportuale del Nordest, Fondazione avrebbe potuto in futuro entrare in Save, mentre se i soci pubblici avessero venduto le loro quote noi avremmo ben volentieri comprato (il 47% dello scalo è in mano a Aerogest, al cui interno ci sono gli enti locali di Verona e Trento, ndr). Lo scopo è per noi quello di arrivare, come a Treviso, ad un controllo che garantisca uniformità di indirizzi». Il presidente di Save ricorda come, «quando si è trattato di fare l’aumento di capitale di Save, Cariverona non ha sottoscritto, nonostante io l’abbia chiesto, preferendo farsi diluire. E ora hanno cambiato idea...».
Marchi critica anche un certo campanilismo, che avrebbe minato e reso debole il Veneto in questi anni, e sottolinea l’importanza “sovraterritoriale” di una struttura come l’aeroporto: «Mi pare che si faccia un utilizzo dell’aeroporto di Verona come di uno strumento di lotta politica locale, per ristabilire certe situazioni del passato e tornare ad avere il controllo delle società. Ma oggi i soci pubblici stanno uscendo da queste società, oggi le società aeroportuali vanno gestite con logica industriale, una gestione pubblica non è più praticabile. Queste considerazioni di Mazzucco mi sembrano un ritorno al passato».
 

TSF07

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16 Novembre 2006
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Sistema aeroportuale Venezia/Treviso
Ultimi aggiornamenti da Treviso

In breve:
- Le linee di trasporto per l aeroporto dalla stazione FS di Treviso saliranno da 1 a 3 (Alla linea 6 via centro città, si aggiungeranno la 101, 102 e 103 del servizio extraurbano con percorrenza di 7 minuti)
- La cadenza, a partire dal 11 Dicembre 2017 sarà tra i 5 e 10 minuti ogni ora
- Per primi in Italia, la corsa si potrà pagare con Carta di credito o bancomat wireless direttamente a bordo del mezzo

http://www.trevisotoday.it/video/aeroporto-bus-mom-treviso-5-dicembre-2017.html

Resta da capire, proclami a parte del Sindaco su quanto l aeroporto favorisca il turismo, (che lasciano il tempo che trovano) cosa quest ultimo voglia fare con questa struttura che sta cercando di limitare (Attualmente attraverso l istruttoria di VIA in corso --> aeroporto fondamentale bla bla bla, non possiamo farne a meno bla bla bla, ma assolutamente no decolli su Treviso e nessun nuovo volo...)

In ogni caso, anche con la chiusura di 15gg avvenuta a Ottobre, i passeggeri del 2017 saranno ad un passo dalla soglia dei 3 milioni.
Traguardo davvero impensabile ed inimmaginabile qualche anno fa.
 

MindOnAir

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15 Luglio 2009
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HKG-TSF-VCE
In breve:
- Le linee di trasporto per l aeroporto dalla stazione FS di Treviso saliranno da 1 a 3 (Alla linea 6 via centro città, si aggiungeranno la 101, 102 e 103 del servizio extraurbano con percorrenza di 7 minuti)
- La cadenza, a partire dal 11 Dicembre 2017 sarà tra i 5 e 10 minuti ogni ora
- Per primi in Italia, la corsa si potrà pagare con Carta di credito o bancomat wireless direttamente a bordo del mezzo

http://www.trevisotoday.it/video/aeroporto-bus-mom-treviso-5-dicembre-2017.html

Resta da capire, proclami a parte del Sindaco su quanto l aeroporto favorisca il turismo, (che lasciano il tempo che trovano) cosa quest ultimo voglia fare con questa struttura che sta cercando di limitare (Attualmente attraverso l istruttoria di VIA in corso --> aeroporto fondamentale bla bla bla, non possiamo farne a meno bla bla bla, ma assolutamente no decolli su Treviso e nessun nuovo volo...)

In ogni caso, anche con la chiusura di 15gg avvenuta a Ottobre, i passeggeri del 2017 saranno ad un passo dalla soglia dei 3 milioni.
Traguardo davvero impensabile ed inimmaginabile qualche anno fa.
Grazie Nicola! Anche se poca cosa, poter pagare con mezzo elettronico il bus è un bel passo avanti
 

DusCgn

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Aeroporto, via libera al master plan. Darsena, parcheggi, verde. E più voli
Sì del governo, Save investirà 540 milioni entro il 2021. Il nodo dell’ex terminal Poletti
di Gloria Bertasi


VENEZIA Via libera allo sviluppo dell’aeroporto Marco Polo, il governo ha firmato il decreto e ora il master plan che entro il 2021 porterà 540 milioni di investimenti a Tessera è realtà. Lo scorso 9 ottobre la Conferenza dei servizi del ministero alle Infrastrutture e ai Trasporti ha concluso i propri lavori, con il parere positivo ai progetti definitivi di Save, la società che gestisce lo scalo veneziano. Il governo, con il suo decreto, non fa che prenderne atto. «Il presente decreto, conforme alla conclusione favorevole della Conferenza dei servizi, sostituisce ad ogni effetto gli atti di intesa, i pareri, le autorizzazioni, le approvazioni, i nulla osta previsti da leggi statali e regionali», si legge.

Le novità
Save potrà ampliare il terminal oltre i varchi, rifare piste e piazzali e realizzare nuovi parcheggi. La novità è emersa durante la seduta congiunta delle commissioni quinta (Urbanistica) e ottava (Bilancio) con all’ordine del giorno la delibera sulle aree da destinarsi a residenza, attività produttive e terziarie da cedere in proprietà o diritto di superficie. Si tratta di un atto dovuto per legge in vista dell’approvazione del bilancio di previsione (la maratona in consiglio comunale inizia martedì per concludersi giovedì) ma il Pd Bruno Lazzaro e il fucsia Giancarlo Giacomin, hanno espresso perplessità. «Siamo sicuri di voler inserire aree complesse come quelle di Tessera nei piani di sviluppo residenziale?», hanno chiesto. Nel rassicurare i due consiglieri («Questa delibera ha solo valore per il bilancio»), l’assessore all’Urbanistica Massimiliano De Martin ha annunciato il decreto del governo che approva la Via (Valutazione di incidenza ambientale, ndr) dell’aeroporto. «Sono state accolte tutte le nostre richieste: i 30 milioni di interventi dovranno servire per compensare il territorio», ha detto. L’iter del via libera al master plan di Save (manca solo il timbro finale di Enac ma è un atto dovuto) è stato lungo e contrastato dalla giunta Orsoni.

I lavori
La situazione si è sbloccata nell’anno del commissario straordinario: nel maggio 2015, la firma del protocollo di intesa tra Enac, Comune e Save che inseriva nel master plan lo sviluppo del terminal T2 (ex Aeroterminal Poletti) con darsena, parcheggi e collegamenti via acqua per Murano, Burano e centro storico. Subito dopo le elezioni, il sindaco Luigi Brugnaro ha ripreso in mano le carte e presentato le proprie osservazioni (approvate il 23 febbraio dal consiglio) e proprio quelle osservazioni ora, ha spiegato De Martin, sono state recepite. Quando Save inizierà i lavori di potenziamento di piste e piazzali di sosta che permetteranno di aumentare da 30 a 36 i movimenti degli aerei all’ora, l’ampliamento del terminal oltre i varchi e la realizzazione di tremila parcheggi, dovrà anche «compensare» Tessera.

I nodi da sciogliere
Si tratta di tredici richieste che vanno dall’impatto acustico alle tariffe di sosta. Sul fronte di rumori, il Comune chiede che il contenimento dell’impatto acustico sia prioritario. A ovest del Terminal di Tessera, è invece previsto verde accessibile da trasformare in parco. Altro nodo, la viabilità, per cui, nel 1999, sono stati stanziati 17 milioni di legge speciale. «Le risorse dovranno venire riservate alla viabilità esterna all’aeroporto e di interesse per la comunità di Tessera», si legge nella delibera di febbraio. E ancora, l’amministrazione ha messo nero su bianco che la porta d’acqua deve essere «fruibile dalla collettività» con servizi pubblici, le tariffe di sosta per residenti, pendolari e turisti e quelle delle Ztl bus devono essere identiche a quelle del Comune e che «vanno attuati i progetti di mitigazione ambientale e le opere compensative», ossia i terrapieni fonoassorbenti e la «risoluzione delle criticità della viabilità comunale». La terza pista è un altro capitolo, e non rientra nel master plan 2021.

12 dicembre 2017 (modifica il 12 dicembre 2017 | 11:45)
© RIPRODUZIONE RISERVATA

http://corrieredelveneto.corriere.i...li-ac88880c-df27-11e7-9e28-4a828d3c9376.shtml
 

DusCgn

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20
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10° milionesimo passeggero a Tessera (quest'anno tra l'altro è anno di traguardi più o meno simbolici per diversi scali italiani).
Il punto sugli scali di Venezia e Treviso qui sotto

Dati sui passeggeri dell'aeroporto Marco Polo di Venezia, oltre 10 milioni di viaggiatori nel 2017

Record al Marco Polo, lunedì il 10milionesimo utente dell'anno. Scalo a gonfie vele: +8%
Aumentano i passeggeri dell'aeroporto (per l'87% stranieri), più connessioni con l'estremo Oriente e il Nord America. In quattro anni investimenti in infrastrutture per 530 milioni di euro

Dati sui passeggeri dell'aeroporto Marco Polo di Venezia, oltre 10 milioni di viaggiatori nel 2017


È Elia Piazzon il 10milionesimo passeggero dell'anno al Marco Polo. Con il volo delle 13.15 di lunedì per Monaco di Baviera, tramite la compagnia Air Dolomiti, si è accaparrato il premio dell'aeroporto previsto per l'occasione: due biglietti omaggio andata-ritorno per Chicago, nuova destinazione dell'aeroporto attiva dalla primavera 2018.

Impennata di utenti
È stata l'occasione per diffondere i numeri dello scalo veneziano, che da gennaio ha visto il volume dei passeggeri registrare un +8%, dato superiore alla media nazionale (poco meno del 7%). La previsione di chiusura per il 2017 è di 10,4 milioni di passeggeri, l'incremento medio annuale dal 2010 è del + 6,1% (media nazionale +3,3%). Si conferma il ruolo del Marco Polo come terzo gateway intercontinentale italiano, con una componente internazionale dell'87%. Oggi sono più di 50 le compagnie aeree che operano sullo scalo, per oltre 100 destinazioni. Prima e seconda per numero di passeggeri sono easyJet e Volotea.

890 milioni per le infrastrutture, ferrovia dal 2021
"Entro il 2021 prevediamo investimenti per 890 milioni di euro - ricorda il presidente di Save, Enrico Marchi - Altri, per 360 milioni, sono già stati realizzati. Siamo il primo invstitore nell'area veneziana: nel 2017 abbiamo concluso i lavori dell'ampliamento del lotto 1, la riqualifica della sala vip, nuove caserme per le forze dell'ordine e la guardia di finanza. Abbiamo adeguato i finger per l'arrivo del "380", che prevediamo nel 2019 (un velivolo da oltre 800 posti, ndr). Pensiamo di chiudere il 2017 con un consuntivo di 70 milioni di euro di lavori conclusi, che rientrano nei 360 dal 2012 ad oggi. Quindi rimangono dal gennaio dell'anno prossimo al 2021 ulteriori investimenti per 530 milioni di euro, che riguarderanno tra l'altro l'ampliamento del terminal passeggeri e l'ampliamento del Molo Sud. Abbiamo come obiettivo l'apertura del nuovo cantiere per il collegamento ferroviario nel 2021, un'opera che permetterà un grande sviluppo del territorio".

Più connessioni con Nord America e Oriente
Quest'anno si è rafforzato il segmento di lungo raggio: merito soprattutto della forte ripresa del mercato del Nord America, cresciuto del 9% negli ultimi 12 mesi. I collegamenti sono con New York JFK e Newark, Atlanta, Philadelphia, Montreal e Toronto, operativi nella stagione estiva. La novità per il 2018 è, appunto, Chicago (da maggio), che porterà a 7 le destinazioni nordamericane direttamente collegate con Venezia. Ottimi risultati anche per il medio ed estremo oriente. Nel 2017 sono proseguiti i collegamenti con Dubaiu di Emirates e per Doha di Qatar Airwaus, mentre dalla prossima stagione estiva Asiana Airlines attiverà un volo di linea con Seoul, operativo tutto l'anno con 3 voli settimanali. E poi c'è la certificazione Welcome Chinese ottenuta nei giorni scorsi da Save, riconoscimento del governo di Pechino all'attenzione che lo scalo presta all'accoglienza e ai servizi dedicati ai passeggeri di quel Paese. In crescita del 9%, inoltre, il traffico tra Venezia e il mercato europeo: quella in maggiore crescita è con la Russia e i Paesi Csi, aumentati del 28% nell'anno.

Un sistema da 16 milioni di utenti
Il 59% degli utenti dello scalo è di nazionalità straniera, quelli che viaggiano per business sono il 26% il 68% del traffico è costituito da passeggeri che utilizzano l'aereo almeno 3 volte all'anno. Entro il 17 dicembre i varchi, incrementati di 4 postazione per un totale di 19, saranno tutti operativi nella nuova area. Commenta il presidente di Save, Enrico Marchi: "Il ruolo dell'aeroporto di Venezzia di gateway intercontinentale ne esce ulteriormente rinforzato, al centro di un sistema di oltre 16 milioni di passeggeri con gli scali di Treviso, Verona e Brescia".



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Tre milioni di passeggeri nel 2017 all'aeroporto "Canova", problemi limitati per Ryanair

Il presidente di Save, Enrico Marchi, ha tracciato un bilancio dell'attività dello scalo trevigiano il cui traffico è cresciuto del 14% rispetto al 2016: "Rimodulato il master plan e ridotte le prospettive di crescita dell'aeroporto"
Tre milioni di passeggeri nel 2017 all'aeroporto "Canova", problemi limitati per Ryanair


TREVISO "Per Treviso il 2017 chiuderà con circa 3 milioni di passeggeri, +14% rispetto all'anno precedente, una crescita molto sostenuta. Ricordo che su questo come sensibilità verso le esigenze del territorio, anche qui abbiamo rimodulato il master plan seguendo la richiesta di riduzione delle prospettive di crescita dell'aeroporto". A parlare, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta oggi, lunedì, presso l'aeroporto Marco Polo di Venezia, è il presidente di Save, Enrico Marchi che ha tracciato un bilancio dell'attività dello scalo trevigiano.

"Per quanto riguarda Ryan Air -spiega Enrico Marchi- nonostante i problemi che ci sono stati, forse un po' troppo enfatizzati dalla stampa, l'aeroporto di Treviso è stato tra i meno toccati rispetto ad altri. Questa è la evidentemente testimonianza della solidità del traffico del nostro sistema aeroportuale. La nostra politica è "non una crescita a tutti i costì", i grandi fuochi d'artificio, ma una crescita che sia solida e duratura nel tempo. Come il passo dell'alpino. Abbiamo ridotto l'orario di apertura dell'aeroporto di Treviso, dalle 23 alle 22. Abbiamo limitato il numero di movimenti a otto movimenti all'ora, quando su Venezia ne abbiamo 32. Stiamo lavorando per arrivare a 38".

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DusCgn

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Marchi annuncia tra le righe un volo per Pechino per l'anno prossimo, ma non può svelare il nome della compagnia.


Nuovo volo per Pechino
Le percentuali testimoniano come il Marco Polo sia una realtà in continua espansione: "I tre grandi pilastri di quest'anno sono stati traffico, infrastrutture e riorganizzazione societaria - ha continuato Marchi - Dal 2010 al 2017 Save è cresciuta con +6,1% annuo contro una media nazionale del 3,3 L'87% del nostro traffico è internazionale". Venezia è stato confermato il terzo gateway italiano: "Abbiamo cinquanta compagnie che volano verso un centinaio di Paesi - ha sottolineato il numero uno di Save - Ci ha aiutato la ripresa del traffico in Nord America. Nella stagione estiva ci sono due voli giornalieri per New York, Atlanta e Philadelphia, e ora avremo anche Chicago. Ma c'è pure l'Oriente. Oltre a Doha e Dubai nel 2018 si aggiungerà un volo per Seul. Sono sicuro che l'anno prossimo ci sarà un volo per Pechino, ma non possiamo dire la compagnia".
 

RogerWilco

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Marchi annuncia tra le righe un volo per Pechino per l'anno prossimo, ma non può svelare il nome della compagnia.


Nuovo volo per Pechino
Le percentuali testimoniano come il Marco Polo sia una realtà in continua espansione: "I tre grandi pilastri di quest'anno sono stati traffico, infrastrutture e riorganizzazione societaria - ha continuato Marchi - Dal 2010 al 2017 Save è cresciuta con +6,1% annuo contro una media nazionale del 3,3 L'87% del nostro traffico è internazionale". Venezia è stato confermato il terzo gateway italiano: "Abbiamo cinquanta compagnie che volano verso un centinaio di Paesi - ha sottolineato il numero uno di Save - Ci ha aiutato la ripresa del traffico in Nord America. Nella stagione estiva ci sono due voli giornalieri per New York, Atlanta e Philadelphia, e ora avremo anche Chicago. Ma c'è pure l'Oriente. Oltre a Doha e Dubai nel 2018 si aggiungerà un volo per Seul. Sono sicuro che l'anno prossimo ci sarà un volo per Pechino, ma non possiamo dire la compagnia".
VCE anno dopo anno sta davvero diventando una grande realtà. Per il volo da Seul in realtá c’é giá da un paio d’anni, forse vorrá dire che dal 2018 il volo diventerá di linea anziché charter?
 

DusCgn

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VCE anno dopo anno sta davvero diventando una grande realtà. Per il volo da Seul in realtá c’é giá da un paio d’anni, forse vorrá dire che dal 2018 il volo diventerá di linea anziché charter?
Si sicuramente si riferisce al fatto che è di linea. E pare sarà pure annuale.
Un estratto del Corriere del Veneto

Lo scalo di Tessera si conferma terzo gateway intercontinentale italiano con una componente di traffico internazionale dell’87%, che andrà ad aumentare visto che nel 2018 Save, la società di gestione dello scalo, conta di inaugurare un nuovo volo di American Airlines per Chicago e di Asiana Airlines su Seoul (operativo tutto l’anno con tre frequenze settimanali), che sarà la prima rotta asiatica da Venezia.
Marchi si è detto fiducioso che non sarà la sola novità verso l’Estremo Oriente. «Mi auguro, anzi siamo certi - ha detto - che il prossimo anno avremo un volo per Pechino».
Parla con molta sicurezza di PEK, immagino abbiano già siglato un accordo con un vettore del quale però dice di non poter fare il nome adesso.
Ho come la sensazione che verrà svelato tra un mese con l'occasione del grande summit Cina-UE in previsione proprio a Venezia.

A mio avviso i nomi possibili sono Air China o Hainan