Grazie anche a te, Chiccozzo!
Sono tornato ieri sera col treno. Che dire? E' stata una giornata piena quella del test.
Cronaca: sono partito lunedi all'ora di pranzo. Il giorno del test, martedi, sveglia presto, doccia, colazione, partenza in tram verso il Duomo, da li a Piazza San Babila a prendere il bus 73, che percorre Viale Forlanini. Interessante il panorama (ci mancherebbe altro). Parcheggiato a ovest della pista, in mezzo agli altri executive, si vede l'A319CJ ex-Eurofly che ora appartiene a Berluska. Dall'aerostazione è bellissima la vista degli aerei in decollo (parecchi MD-80 Alitalia). Giro all'aeroporto, dove non ho trovato orari, di cui faccio collezione, pranzo con un pezzo di pizza da My Chef al secondo piano, di fronte alla lounge AZ, dove è entrato l'ex-segretario della CISL Pezzotta con 2 portaborse (carta d'imbarco AZ rossa). Poi è venuto al bar e si è preso il caffè.
Verso le 13 ci avviamo verso l'Air Hotel, a circa 200 metri a piedi dall'aeroporto. Pian piano si presentano i candidati al concorso. Siamo in 34. Il "boss" dell'ENAV si presenta verso le 14.10 e ci porta verso una saletta riservata dove avviene l'identificazione. Su ogni tavolo il foglio "Buongiorno e Benvenuti" con le regole, penna e bottiglietta d'acqua con bicchiere.
Parte la solfa sull'ENAV e sulla lunga strada in salita per diventare CTA. "Ragazzi, noi lo diciamo per farvi stare tranquilli e affrontare questo test serenamente". Aggiunge poi: "Dell'ENAV sicuramente avete già sentito parlare su forum come Traffico Aereo o MD-80. Anche noi vediamo quei forum e ci sono un sacco di cose che, vi possiamo assicurare, cono INESATTE al 90%".
Cominciamo il test alle 14.40. Vengono somministrati 4 test: 3 attitudinali (in ordine DEN, SEN, VEN) di 20 min. l'uno per 40 risposte e uno di inglese da 50 risposte in 30 min.
Il DEN, quello delle successioni di figure, mi è sembrato il più complicato. Abbastanza tosto era anche il famigerato test dei cubi (SEN), ma francamente l'ho trovato il più fattibile. Il problema, però, è che non sono riuscito a fare tutte le domande proposte e per non perdere tempo ho tralasciato alcune domande. Il VEN (schemi di parole) l'ho trovato più semplice e sono riuscito a completarlo. Per quello in inglese, invece, non ho avuto problemi. Alla fine, mi sono ritrovato con 127 domande fatte su 170 totali.
Il tutto sembra essere stato fatto con regolarità ed equità, anche se avrei qualcosa da ridire sulle procedure volte a rendere anonima la prova. Ho fatto diversi concorsi per enti pubblici, organizzati da privati o gestiti direttamente dall'ente, e in tutti i casi mi è stata data una busta per la prova, un cartoncino identificativo con i miei dati personali (da mettere in busta sigillata) e 2 codici a barre adesivi da apporre personalmente su quest'ultimo e sul foglio risposte.
Qui invece c'era un unico codice a barre apposto dal personale sul cartoncino identificativo. Lo spazio relativo sul foglio risposte rimaneva in bianco e questo veniva chiuso in busta insieme al cartoncino (sempre in busta). A loro dire, la procedura di correzione avviene con una macchina che apre le buste ed appone un numero su busta con dati personali e foglio risposte. Ma chi mi da la garanzia che tutto questo venga fatto? Strano!
C'è stato anche un altro episodio curioso che mi ha insospettito un po' ma non ve lo voglio raccontare...
Esco di li con il cervello in panne e approfitto della cioccolata e del te freddo offerti gentilmente dall'Air Hotel.
Poi mi avvio verso il capolinea del 73 con mio padre. Giro intorno a Piazza Duomo per negozi e cena con una cotoletta alla milanese che faceva paura per quanto era grossa.
Ieri ultimo giro al Cenacolo di Leonardo e ai Navigli e ritorno con l'Eurostar Alta Velocità delle 14, che tanto veloce non mi è sembrato, se non lungo il pezzo fra Firenze e Roma.
Oggi si torna alla normalità con i più "rilassanti" esami!