Tap si ristruttura: via libera Ue agli aiuti di Stato in cambio cessione di slot a LIS


m.ridoni

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4 Marzo 2021
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Mi verrebbe da dire: dipende.

Per un boomer come me “qui Nuova York, vi parla Ruggero Orlando” resta il classico esempio di provincialismo anni ‘60
Anche secondo me (che ho aperto involontariamente le danze su questo punto) dipende: parlando in italiano, anch'io mi sentirei ridicolo a dire "London" invece di "Londra" o "Barcelona" invece di "Barcellona" con due "l", perché sono toponimi talmente diffusi nell'uso comune che le alternative locali, usate in italiano, non hanno senso. E infatti, per lo stesso motivo, ho usato "Lisbona" e non "Lisboa", anche se il portoghese lo parlo abbastanza fluentemente. Tejo/Tajo/Tago è un po' diverso perché, anche se è un toponimo di origine romana (da "Tagus") e esiste l'equivalente italiano, è molto meno conosciuto e usato da queste parti. Poi potremmo sottilizzare sul fatto che parliamo di Portogallo, e Tago in italiano deriva più facilmente dalla versione spagnola del nome romano ("Tajo", con la "jota" spagnola) che non da quella portoghese ma, appunto, sono sottigliezze.
 

Marco Clemente

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8 Febbraio 2016
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Mi verrebbe da dire: dipende.

Per un boomer come me “qui Nuova York, vi parla Ruggero Orlando” resta il classico esempio di provincialismo anni ‘60
Comunque in spagnolo viene comunemente chiamata nueva York o in portoghese nova iorque e nessuno penso si scandalizzi . Come chi si ostina a chiamare i nomi delle città dalmate in lingua croata e non in italiano… vedi Rjieka e non Fiume…