Mi verrebbe da dire: dipende.
Per un boomer come me “qui Nuova York, vi parla Ruggero Orlando” resta il classico esempio di provincialismo anni ‘60
Anche secondo me (che ho aperto involontariamente le danze su questo punto) dipende: parlando in italiano, anch'io mi sentirei ridicolo a dire "London" invece di "Londra" o "Barcelona" invece di "Barcellona" con due "l", perché sono toponimi talmente diffusi nell'uso comune che le alternative locali, usate in italiano, non hanno senso. E infatti, per lo stesso motivo, ho usato "Lisbona" e non "Lisboa", anche se il portoghese lo parlo abbastanza fluentemente. Tejo/Tajo/Tago è un po' diverso perché, anche se è un toponimo di origine romana (da "Tagus") e esiste l'equivalente italiano, è molto meno conosciuto e usato da queste parti. Poi potremmo sottilizzare sul fatto che parliamo di Portogallo, e Tago in italiano deriva più facilmente dalla versione spagnola del nome romano ("Tajo", con la "jota" spagnola) che non da quella portoghese ma, appunto, sono sottigliezze.