no io ti ho fatto esempi: spagnoli, cucinelli ,ikea e polo aerospaziale umbro che sono reali e del mio contesto sociale ed economico; ti parlo per esperienza diretta perchè anche se ancora l'azienda non la conduco avanti io, mio nonno che è a capo, a me e a mio sorella ci ha cresciuto con queste idee e le porta avanti tutti i giorni non delocalizzando o licenziando alle prime difficoltà. te invece non so che cosa fai nella vita ma spero che non aprirai mai un'impresa.
Mi.To. apprezzo il tuo entusiasmo ed il tuo spirito Italiano convinto. Serve avere gente convinta.
Un po' piu' in generale, nella discussione, devo purtroppo dire che la realta' dei fatti e' spesso piu' complessa. Per esempio, tu citi Ikea nell'esempio sopra. Be' forse non molti ricorderanno la vicenda secondo la quale diversi anni fa ci si aspettava che IKEA facesse un grosso contratto per la fornitura di divani da parte di un importante produttore pugliese (essendo pugliese di origine, ricordo bene la vicenda). Sorpresa, il contratto non si materializzo' perche' IKEA scelse un altro fornitore asiatico che avrebbe prodotto a prezzo piu' basso (pur garantendo standard piu' bassi). Non ti nascondo che questo genero' sconforto nell'area, visto che si contava per l'occupazione su questa azienda locale.
La realta' e' che a parte vari altri fattori (che non possiamo enumerare tutti qui, ci vorrebbe un trattato completo sullo stato dell'economia in Italia), non si puo' cercare di portare occupazione in Italia, paese con una struttura di costi abbastanza elevata, puntando solo sul taglio dei costi. La Germania l'ha capito bene, e non pretende di vendere auto prodotte in Germania a prezzi piu' bassi di una coreana. Ma trova il suo settore di specializzazione e vende comunque.
Vivo da anni in California, e l'economia si sta gia' riprendendo molto meglio che in altri stati americani: perche'? Per tanti motivi, ma anche perche' anziche' puntare su auto, meccanica, industria di base e agricoltura, ha aziende come Apple, HP, Nvidia, Google, etc.
Purtroppo questa e' una grande tragedia dell'Italia: non puo' competere per i prezzi con Romania o Cina, ma non riesce a specializzarsi nei settori di alta' qualita' o tecnologia, per mancanza di specializzazione, tecnologia, innovazione, scarsa organizzazione e capacita' di attrarre cervelli.
Qualche esempio positivo si potrebbe trovare nei distretti tecnologici (Catanese, per esempio?). Agricultura biologica e turismo di qualita' possono essere altri. Ci abbiamo provato con Alenia (in particolare in Puglia per Boeing) ed abbiamo fatto un altro casino: era una ottima possibilita', e ci siamo distinti per ritardi e problemi di produzione...
Per AZ e' un po' la stessa cosa: non puo' fare la Low Cost, e tagliare i costi a zero e' difficile: non puo' competere per esempio con Turkish per vari motivi. Allo stesso modo per diventare compagnia di qualita' e poter vendere a clienti selezionati, anche a costo di costare di piu' non e' facile. Non si diventa LH o Cathay per caso, ed allora se non hai un prodotto superiore, il cliente cerca semplicemente quello che costa meno a parita' di servizio. Ci stanno provando, ora, con rotte, connessioni, nicchie di mercato non coperte da molta concorrenza, etc. speriamo che funzioni. In questa ottica, io non mi scandalizzo se qualche rotta passa in gestione a Carpatair, purche' serva a rendere il tutto piu' efficiente e salvare la baracca. Io spero ancora che AZ possa riuscire ad offrire un prodotto di qualita' che la gente compra con fiducia per viaggi in particolare LR (in questo, il nuovo aeroporto di FCO, quando ci sara', aiutera' a sostenere la compagnia).