SierraEcho
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Ritorno alla redditività entro il 2017, investimenti per 700 milioni di dollari, elevata qualità dei servizi, attenzione al cliente e massima sicurezza. È questa la ricetta messa a punto da Alitalia per il ritorno in alta quota, dopo le vicende che l’hanno vista in prolungata difficoltà negli ultimi tempi, e all’indomani dell’alleanza con Etihad. La strada per il ritorno nell’Olimpo delle compagnie aeree è illustrata dall’amministratore delegato, Silvano Cassano, nel corso del conferimento del premio Gruppo esponenti italiani (Gei), da parte dell’omonima associazione presieduta da Lucio Caputo. Un incontro con la comunità italiana e italo-americana di New York, con cui il Ceo è apparso cordiale, e attento alle osservazioni a lui rivolte. Ma anche perentorio nell’affermare che Alitalia «punta ad essere una compagnia a cinque stelle» nella formula della multinazionale italiana con base a Roma. «Per aver successo non abbiamo alibi», avverte l’ad secondo cui, già entro due anni, i conti della società torneranno in attivo, grazie anche a una quota di investimenti che tocca i 700 milioni di euro. definisce il business plan è solido, ma il 90% della «ritorno in alta quota»- sottolinea - dipende dalla capacità di esecuzione: «La tabella di marcia è serrata, i tempi stringenti». [/url]
In realta' il problema dei bagagli non e' di AdR ma del personale AZ che lavora sottobordo ed ai nastri. Ne servono di piu, devono lavorare in maniera piu' efficiente e devono investire ad esempio su dei 'carrelli' dove i bagagli non posso perdersi per strada. Ogni volta che vedo bagagli persi in giro mi sale il veleno. Oltretutto servono piu' finger in modo da poter far perlomeno sbarcare ed imbarcare i pax senza dover spesso aspettare, causa congestionamento delle risorse, decine di minuti per scale e cobus. Poi bisognerebbe lavorare sulle lounges, ma anche qui potremo aprire un capitolo a parte.Cassano affronta anche il nodo aeroporto: «Una compagnia aerea forte ha bisogno di un “hub forte” e Alitalia sta lavorando con Aeroporti di Roma», di cui il Ceo ammette tutte le debolezze - in particolare sul fronte dei bagagli.
Col cambio attuale 700 dollari sono 655 euro, mi pare corretto no?
Quoto tutto. Non è infrequente vendere a Fiumicino bagagli che cadono da carrelli di vecchia generazione, così come capita spesso di dover attendere qualche minuto perché il finger è occupato o perché gli attuali moli B e D sono stati costruiti troppo vicini e non permettono il movimento contemporaneo di due aerei in manovra. Quando penso al futuro terminal A che gestirà anche i voli LR di Alitalia, mi vien male a pensare come tali problematiche di spazio saranno ancor più evidenti ed accentuate.In realta' il problema dei bagagli non e' di AdR ma del personale AZ che lavora sottobordo ed ai nastri. Ne servono di piu, devono lavorare in maniera piu' efficiente e devono investire ad esempio su dei 'carrelli' dove i bagagli non posso perdersi per strada. Ogni volta che vedo bagagli persi in giro mi sale il veleno. Oltretutto servono piu' finger in modo da poter far perlomeno sbarcare ed imbarcare i pax senza dover spesso aspettare, causa congestionamento delle risorse, decine di minuti per scale e cobus. Poi bisognerebbe lavorare sulle lounges, ma anche qui potremo aprire un capitolo a parte.
Con AdR il problema principale sono le infrastrutture vecchie 20 anni ed il personale (non AZ) che e' di una maleducazione e scazzamento unica. Dagli addetti pulizie, ai commessi, alla security, alle forze di polizia, alla gestione degli arrivi dopo la dogana da paese incivile ecc. Anche il passaggio della dogana stessa con decine di finanzieri o agenti in borghese con i cani che stanno li schierati a scrutare tutti quelli che passano, permettetemelo, lo trovo da paese di terzo mondo. Non e' cosi' che si garantisce la sicurezza, anzi lo trovo un po inquietante. Ormai neanche in Spagna e Grecia mi capita mai di vedere queste scene. Chi deve essere preso perche' sospettato lo si prende senza dover fare la trincea agli arrivi.
nuova Mille Miglia, «più semplice, più orientata al consumatore, e con cui sarà più facile guadagnare e spendere miglia».
Ormai l'hubbe sta diventando un zoo: dopo i piccioni pure le formiche.Scusate, ma questa e' roba da denuncia ai NAS.
Quand'è che cominceranno con i fatti?Investimenti, sicurezza e attenzione ai clienti: la ricetta di Alitalia per il ritorno in alta quota
L’amministratore delegato Silvano Cassano: per aver successo non abbiamo alibi
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Purtroppo mi sembra che il progetto di Fiumicino ‘Nord’ non potrà essere sviluppato prima del raggiungimento dei 50 o 55(non ricordo) milioni di passeggeri di Fiuminico ‘Sud’ ……Quoto tutto. Non è infrequente vendere a Fiumicino bagagli che cadono da carrelli di vecchia generazione, così come capita spesso di dover attendere qualche minuto perché il finger è occupato o perché gli attuali moli B e D sono stati costruiti troppo vicini e non permettono il movimento contemporaneo di due aerei in manovra. Quando penso al futuro terminal A che gestirà anche i voli LR di Alitalia, mi vien male a pensare come tali problematiche di spazio saranno ancor più evidenti ed accentuate.
Personalmente ritengo che verranno buttati ulteriori soldi inutilmente. Sarebbe necessario invece procedere subito alla costruzione della nuova aerostazione nord, lasciando l'attuale a low cost e poco altro, senza investire inutili quattrini a fare tocchi e ritocchi qua e là che alla fine non garantiscono una gestione non dico ottimale, ma almeno sufficiente dell'aeroporto in tutte le sue componenti.
Se penso a come è conciato strutturalmente il T3 dove arrivano i turisti, mi vergogno!!! Passare dal T3 al T1, che non è nulla di che, è come esser catapultato dall'inferno al paradiso. Sempre terrestre, s'intende. Che quello celeste tipico di un hub ce lo sognamo davvero.
Piccola precisazione ...tra il molo B e D c'è spazio per due aereiQuoto tutto. Non è infrequente vendere a Fiumicino bagagli che cadono da carrelli di vecchia generazione, così come capita spesso di dover attendere qualche minuto perché il finger è occupato o perché gli attuali moli B e D sono stati costruiti troppo vicini e non permettono il movimento contemporaneo di due aerei in manovra. Quando penso al futuro terminal A che gestirà anche i voli LR di Alitalia, mi vien male a pensare come tali problematiche di spazio saranno ancor più evidenti ed accentuate.
Personalmente ritengo che verranno buttati ulteriori soldi inutilmente. Sarebbe necessario invece procedere subito alla costruzione della nuova aerostazione nord, lasciando l'attuale a low cost e poco altro, senza investire inutili quattrini a fare tocchi e ritocchi qua e là che alla fine non garantiscono una gestione non dico ottimale, ma almeno sufficiente dell'aeroporto in tutte le sue componenti.
Se penso a come è conciato strutturalmente il T3 dove arrivano i turisti, mi vergogno!!! Passare dal T3 al T1, che non è nulla di che, è come esser catapultato dall'inferno al paradiso. Sempre terrestre, s'intende. Che quello celeste tipico di un hub ce lo sognamo davvero.
Vero, ma se manovrano insieme in alcuni stalli adiacenti si blocca tutto.Piccola precisazione ...tra il molo B e D c'è spazio per due aerei
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Succede ovunque ci siano spazi ristrettiVero, ma se manovrano insieme in alcuni stalli adiacenti si blocca tutto.
Si capiscono molte cose...il caso narita approda sul web....no words....mi dicono che si sta cercando altra sistemazione sempre a narita ma diverso hotel
http://senzaali.blogspot.it/2015/04...-contrastato-benessere-dei-naviganti.html?m=1
Dio mio che curriculum.Si capiscono molte cose...
Senza parole...che palle... gente che nella vita dovrebbe lavorare, ma la cosa di cui sono piu' bravi e' lamentarsi e rompere le palle in veste di sincalisti.
Sia chiaro io ritengo i sindacati importantissimi per diferendere i diritti dei lavoratori, ma e' chiaro che in Italia spesso questo non accade - e troppo spesso diventano difensori delle stupidaggini e cultori del vecchio che avanza.
Frasi come queste a me davvero scoraggiano:
"ps pare alcune lamentele siano state recepite. Speriamo si comprenda che non si può privare i lavoratori di tutto ciò che potrebbe rendere piacevole la loro vita, potrebbe essere economicamente oltre che socialmente sconveniente."
Ma per favore...
Cioè, fammi capire, alla Borromini hai notato un formicaio e non hai visto nemmeno un passeriforme? I passeri sono frequentatori abituali di quella lounge, li ho visti varie volte.Oggi pomeriggio stavo alla lounge Borromini al Terminal D del nostro fantastico hub di Fiumicino.
Mi magnavo 'na fetta de mortazza (bbona), che da un po' madama Alitalia ha introdotto nel catering delle sue lussuosissime lounge, quando, seduto nella mia poltrona, abbasso lo sguardo.
Nell'angolo sinistro della porta di emergenza posta quasi davanti al bancone del bar c'era un formicaio, che provo a documentare con questa foto, per quel poco che si può vedere.
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