- 10 Dicembre 2007
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Non sarebbe possibile per i vincoli UE sugli aiuti di stato (che dovrebbe avere almeno il 51% delle quote rispetto al 49 di EY).E un mix Etihad-stato come lo vedreste ?
Ma a prescindere dalla proprietà, vorrei capire come si possa invertire un trend così pesante. Anche ammettendo che il management attuale non sia il massimo, voglio pensare che in azienda si stia facendo tutto il possibile per risalire la china. I risultati dimostrano che per tutta una serie di motivi, l'obiettivo è stato sempre mancato nei 4 anni di gestione CAI.
Per cui viene spontanea la domanda: esiste un modello profittevole per un'AZ dimensionata più o meno come quella attuale? Con quel mix di flotta? Con quella struttura di costo? Con quelle dimensioni? con quel network?
Davvero dobbiamo pensare che se al posto di Colaninno o Ragnetti ci fossero stati altri, avremmo di fronte almeno un pareggio invece di un -280 M€? Sinceramente non credo che dopo 4 anni di esperienza con AF al fianco, sia pensabile che i vertici dell'azienda siano ad un tale livello di incapacità. Se sono arrivati ai provvedimenti draconiani per tagliare i costi dei quali abbiamo discusso negli ultimi mesi, trovo difficile pensare che in precedenza non abbiano effettuato tutte le ottimizzazioni più "indolori".
Ammettiamo ora che AZ passi di mano, a prescindere da chi sia il nuovo proprietario.
Quali misure dovrebbe prendere per portare l'azienda ad essere profittevole? Perchè dobbiamo tener presente che se qualcuno comprerà AZ, lo farà nella speranza di guadagnar soldi. Cosa che partendo da -1.128 M€ di debito, da sommare all'esborso per l'acquisto e a quello per ridare "fiato" alla compagnia, credo sia tutt'altro che facile.
Il problema è che per rendere profittevole l'azienda, probabilmente sarebbe necessario sventrarla e rifondarla da zero. Nel mix flotta, nella quantità/qualità/retribuzione del personale, nella mission, nelle dimensioni, nel network. Tutto più o meno mixato in base alle informazioni disponibili per ottimizzare il tutto. Probabilmente i costi sociali non sarebbero bassi e assisteremmo ad un'ulteriore riduzione del "peso" della compagnia.
E non è detto che tutto questo sia sufficiente.
Con tutta la simpatia che posso nutrire per AZ mi domando: quanto avrebbe senso per AF, EY o chicchessia, impelagarsi in un'avventura del genere, così costosa, rischiosa e in larga misura legata alle sorti di un Paese che è in una crisi della quale non si vede la fine?