Che le cose non stiano andando per il verso giusto non ci sono dubbi.
Che e' un eufemismo per dire che le cose vanno male.
Il management ha fatto anche errori strategici, e i capitani hanno investito troppo poco per poter far crescere l'azienda sana.
Come sempre io penso che l'errore sia a monte. Il piano fenice non ha fuzionato. Ma era chiaro fin dall'inizio. Come sempre dico, mettere 100 aerei al prato ha un suo prezzo, ovvero quello di lasciare spazio ai competitors lowcost che in italia, volutamente con la i minuscola, trovano terreno fertile.
Anche la destrutturazione di AZ, ovvero non una ristrutturazione ma una riduzione proporzionale dei dip/macch, ha giocato il suo ruolo. All'inizio il piano fenice, per sostenere la nuova struttura, indicava ricavi per 4,2/ 4,5 mld di euro. Mi sembra si siano attestati invece al di sotto di circa un 30%.
E' ovvio che, se i ricavi non sono quelli sul quale si e' basato il piano industriale, allora le perdite saranno piu' o meno costanti. Ed infatti.
Tutti dicono che c'e' la crisi, ed e' vero, ma fino al 2011 i passeggeri negli aeroporti italiani sono stati in aumento, l'ho letto proprio qui sul forum, mentre in az i ricavi sonon stati in caduta libera. Quindi non sono d'accordo con te a dare la colpa solo alla crisi.
Cosa si sarebbe potuto fare? A parte la ovvia risposta "non fare tutto cio' che e' stato fatto", direi che in primis la politica non si sarebbe dovuta intromettere falsando la trattativa AF. L'integrazione con AP non si sarebbe dovuta fare, ed infatti ai francesi non interessava. Il rinnovo della flotta per fare un network basato sul nazionale non si doveva fare in tempi cosi brevi ma in maniera piu' graduale a seconda dei ricavi. Si sarebbe dovuto investire sul lungo raggio da roma e da Milano. Nel 2009 mi ricordo che dissero che il lungo raggio non era il business adatto, ed ora a Roma ci ritroviamo il 380 emirates. Il rapporto dip/macchina sarebbe dovuto diminuire invece si scelse di aprire il conflitto con quei quattro gatti dei sindacati piloti, ai quali si accollarono tutte le colpe che fa sempre bene al morale del popolo, e ci si accordo' con i confederali che, come era ovvio, avevano la maggiorpartre degli iscritti nella forza di terra. Il risultato e' che adesso c'e' esattamente lo stesso numero di dipendenti per macchina del 2008 precai. Come si sarebbe potuto fare? Tenendo macchine oppure licenziando la gente di terra.
L'integrazione con le altre compagnie si sarebbe dovuta studiare meglio. Mantenere cinque AOC, e quindi cinque strutture, per mantenere gli slot ha un costo. Infine i 200.000 euro per fare la convenction dove si sanci' la lotta alle lowcost e la moltiplicazione dei pani e dei passeggeri, si sarebbero potuti devolvere ad Emergency. Certamente la figura sarebbe stata migliore.
Ora AZ e' strutturata male, con un network a fasi alterne che alla lunga non fa altro che dirottare i passeggeri verso altre compagnia piu' stabili. Una flotta completamente in leasing che costa e un bisogno disperato di ridurre i costi a tutti i livelli. I soldi per investire ed invertire la rotta, non ce ne sono.E' gia' tanto che si rimedi qualche milione di euro per tamponare le falle fino all'estate ma dopo, chi lo sa? Io sono convinto che AF, se comprera', lo fara' solo per la parte AZ core e nemmeno tutta. CYL non gli serve e nemmeno AP.
In ogni caso, qualsiasi CEO venga ora, poco o nulla potra' fare se non cercare di traghettare quello che resta della compagnia verso qualche altro compratore di buona volonta'. Cosa ben diversa da quello che promisero quattro anni fa, che poi e' quello che io e gli altri "dischi rotti" critichiamo.