Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013
fonte affaritaliani.it
Alitalia sempre più francese
E' solo questione di tempo
“Con buona pace dell’ottimismo negoziale del ministro Lupi, Alitalia non ha alternative ad Air France”: lo dice, asciutto, un top-manager esterno alla compagnia di bandiera ma vicinissimo alle trattative. Per cui questi dieci giorni di proroga concessi dal consiglio d’amministrazione ai francesi per decidere se aderire o no all’aumento di capitale sono più di facciata che di sostanza. “L’ipotesi che arrivi Air China è più teorica che pratica, per quanto anche la Sea e Adr si siano mobilitate per fare ponti d’oro ai cinesi. Gli può interessare il nostro mercato, ma hanno tempi decisionali molto più lunghi di quanto possa attendere Alitalia”, continua la stessa fonte. Aeroflot ha paura di quella posizione finanziaria netta negativa che schiaccia Alitalia, e di cui è bene non azzardare la cifra reale perché le voci sono tante, alcune anche molto negative, e il bilancio 2013 che dovrebbe fare chiarezza è di là da venire. E Etihad, la compagnia aerea dell’emiro del Qatar, l’unica – quindi – a non avere problemi di soldi, pare la più riluttante, purtroppo, a fare qualcosa che dispiaccia ai francesi.
“Non va sottovalutato inoltre il fattore frenante dell’alleanza Sky Team cui Alitalia aderisce e che può essere spezzata, qualora il nuovo partner non vi appartenga, solo dietro onerose penali”, aggiunge la fonte. Certo, un modo ci sarebbe, per uscire “senza danni” dall’alleanza, e sarebbe un commissariamento in base alla nuova legge fallimentare. Ma è chiaro che questo significherebbe per gli attuali azionisti di controllo rinunciare a ogni speranza di recuperare anche solo in parte gli investimenti fatti. Ed è proprio questo il “punto” dei francesi: investire in Alitalia, per completare il disegno di prosciugamento del traffico da e per l’Italia verso le loro lucrose rotte internazionali, sì: sarebbe in fondo un buon affare, anche se ci sarebbero da sostenere costi di ristrutturazioni legati all’inevitabile ridimensionamento della nostra compagnia. Ma liquidare i soci uscenti, no: perché, secondo Parigi, è solo questione di tempo. Poste o non Poste, la compagnia non potrà andare avanti senza una svolta radicale. O la sostanziale cessione, o – appunto – una procedura straordinaria…
C’è da augurarsi che l’opinione ufficiosa ma vera dei francesi venga smentita dai fatti, naturalmente, ma l’ottimismo non deve oscurare la razionalità, e razionalmente la cosa più probabile è che il verde del tricolore di Alitalia venga presto sostituito, e a prezzo vile, dal blu del tricolore francese.