Thread Alitalia dal 13.11.2013


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atlantique

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4 Ottobre 2008
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Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Il totale azzeramento fa partire tutti da zero e non è detto che debba essere AF a prendersi AZ ripulita da cima a fondo.

Se volevano ciò non sarebbero ancora li a discutere da un pezzo.
Molto probabilmente il governo italiano non ha trovato un modo per giustificare la seconda bad co a carico dei contribuenti nel giro di 5 anni.
 

EI-DSF

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9 Maggio 2012
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Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

E' una vecchia notizia , ma nel frattempo stanno proseguendo l'interruzione di vari servizi fra cui le salette VIP che, se ho ben capito, chiudono a fine anno.
Nel frattempo c'è stato un accordo siglato tra SAGAT e Alitalia per non chiudere la base di Torino, mantenere inalterate le frequenze e studiare possibili nuove aperture di rotte internazionali da Torino, anche in collaborazione con i partner di az...
 

falco108

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8 Novembre 2012
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Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Molto probabilmente il governo italiano non ha trovato un modo per giustificare la seconda bad co a carico dei contribuenti nel giro di 5 anni.
Basterebbe che invece di chiamarla "Bad e Good", chiamassero "New e Old".......Questo governo è un mago nel cambiare il nome alle cose...(ICI-IMU-TARES-TRASI....)
 

Veolia

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Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Alcune considerazioni:
- Non concordo che non abbiano partecipato, anzi AF ha una bella fetta di responsabilità essendo lei il partner industriale. I capitani hanno la responsabilità di non aver capito che AF probabilmente giocava per se e non per la buona riuscita di AZ.
- Concordo che ci siano in ballo interessi seri ed importanti: AZ bene o male rappresenta per AF un bel controllo per il mercato italiano.

Secondo me le opzioni sono 3/4:
- Processo di incorporazione in una holding con AF-KL.
- Entrata di EY. (In questo caso non è esclusa una dipartita definitiva di AF, in fondo da quello che era sul piatto questa estate si era arrivati ad ipotizzare un 30% EY ed un 30% AF e come vedi ci sta bene un circa 15-20% alle Poste ed un 20-25% a Colaninno, Atlantia e qualche altro coraggioso minore con Intesa ed Unicredit che potrebbero tenersi una quota.)
- Passaggio per un concordato, non stiamo a discutere sulle forme, con ritorno in campo di Moretti che voleva un drastico azzeramento di tutto.
- Presa in mano totale o quasi da parte delle banche, qui ognuno può farsi le sue congetture su cosa queste possono ricevere in cambio.

Sull'utilizzo dei nostri soldi (perché tuoi no?) non la farei così facile, comunque questo è inutile che ce ne lamentiamo sul forum, dobbiamo ricordarcelo in cabina elettorale e Alitalia è una minuzia nel totale di quello che dovremmo ricordarci. Invece tendiamo a lamentarci e poi a dimenticarci soddisfatti di ciò alla prima promessa di eliminazione dell'IMU e compagnia cantante.
residente estero
mah sulle fiabe dei potenziali aspetto qualche seria opzione , non di certo qualche chiacchierao qualche bel articolatto o qualche viaggetto della speranza
mi sarei aspettato di piu' dai potenziali concorrenti di casa, ma evidentemente non ci sentono
vedremo cosa succede
per ora decisamente nulla di nuovo oltrre al nulla già visto cioe' la ipotizzata fusione con afklm e la nazionalizzazione sotto varie forme
 

kenyaprince

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Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

[h=1]Alitalia: Gros-Pietro, aperti a ogni ipotesi, tener conto di Sky Team[/h]Milano, 18 nov - "Tutte le soluzioni sono a disposizione". Cosi' il presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, a chi gli chiedeva come la banca considerasse l'ipotesi di un vettore non europeo per la compagnia italiana. "Un partner non europeo - ha aggiunto - puo' aprire ad Alitalia nuove opportunita' di business e nello stesso tempo Alitalia puo' offrire delle capacita' di penetrazione in Europa e un hub al centro del Mediterraneo che puo' essere considerato molto interessante". Restano tuttavia delle incognite: "Detto questo - ha spiegato Gros-Pietro - non bisogna dimenticare che Alitalia e' partner di un'alleanza che si chiama Sky Team e che ci sono delle norme per cui e' necessario, per poter gestire determinate rotte, che un operatore abbia la qualifica di vettore comunitario: il che significa avere una maggioranza di azionisti europei". Rispondendo a chi gli cheideva se ritenesse possibile ancora un accordo con Air France, Gros-Pietro ha risposto: "Tutte le soluzioni vanno prese in considerazione, ci sono dei vincoli che vanno considerati".
 

Paolo_61

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Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

interessante, anche se vive evidentemente di fonti interne
Per una volta un articolo che analizza la questione in maniera seria (anche se forse un filo di parte), e soprattutto contestualizza gli scenari di un intervento esterno (chi e soprattutto perché).
 

Veolia

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Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Per una volta un articolo che analizza la questione in maniera seria (anche se forse un filo di parte), e soprattutto contestualizza gli scenari di un intervento esterno (chi e soprattutto perché).
Pienamente d'accordo
 

Farfallina

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Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

interessante, anche se vive evidentemente di fonti interne
Articolo schierato filo dipendenti, comunque lo scenario descritto è stato spesso analizzato anche da noi qua sul forum. Aggiunge una considerazione che ritengo interessante su Emirates (in parte sviscerata anche qua sul forum) e Turkish.

Comunque, la soluzione che ipotizza, EY, è quella prospetta anche qua e che molti hanno scartato con ilarità puntando tutto su AF o nazionalizzazione.
 

Veolia

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Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Articolo schierato filo dipendenti, comunque lo scenario descritto è stato spesso analizzato anche da noi qua sul forum. Aggiunge una considerazione che ritengo interessante su Emirates (in parte sviscerata anche qua sul forum) e Turkish.

Comunque, la soluzione che ipotizza, EY, è quella prospetta anche qua e che molti hanno scartato con ilarità puntando tutto su AF o nazionalizzazione.
ma no, finalmente leggi qualcosa che ha una logica, e non la solita velina pro caiaz o sindacalpoliticante

se fossi in voi eviterei ilarità sia nel caso di fusione con af sia nel caso della nazionalizzazione strisciante
e questo e' il senso vero del fallimento dei cosiddetti coraggiosi e di chi li ha sostenuti
 

kenyaprince

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Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Alitalia, Palenzona: «Non si può cercare un partner da falliti»


E’ possibile per un Paese come l’Italia perdere una compagnia aerea come Alitalia? «Possibile sicuramente sì, utile sicuramente no». Per Fabrizio Palenzona, presidente di AdR, intervenuto al convegno del Financial Times, «non possiamo presentarci davanti ad un partner che dobbiamo individuare da falliti: bisogna stare in piedi consapevoli che non possiamo stare da soli ma con il partner giusto». Quanto al ruolo del governo, secondo Palenzona, lo sforzo «peraltro modesto» si giustifica perché occorre «un ruolo strategico del governo, insieme a banche e privati, per poter garantire un futuro strategico a questa infrastruttura, per il Paese, per il nostro aeroporto».
 

kenyaprince

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Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

[h=1]Alitalia, nemmeno “Aero Burundi” è disposta a comprarla[/h]
L’Alitalia non la vuole proprio nessuno. Air France-Klm si è cacciata in un pasticcio e ne vuole uscire, non ci vuole più mettere un ghello e ha capito che non recupera neppure i foulard griffati delle prosperose” hostesse” romane. Il duo democristan-patriottico Lupi-Letta è andato a tendere la mano a tutte le Compagnie straniere e ha ricevuto solo sprezzanti (e motivatissimi) rifiuti. Sono stati mandati a ranare dalla Etihad degli Emirati, dalla Aeroflot (cui l’Alitalia ha tolto da tempo lo scettro di compagnia più scalcinata), e anche da Air China.
Non resta che AeroBurundi (se esiste) ma l’esito è scontato. Nessuno vuole avere a che fare con una bottega sfigata, sgangherata, costosa, inefficiente, con un nome che suscita solo sghignazzate (è noto come l’acronimo di Aways Late In Taking off Always Late In Arrival) e a causa del paese che così degnamente rappresenta. A questo punto non resta che il fallimento e la chiusura, non resta che liberare i cieli dalla presenza di una tricromia che porta male. Con grande sollievo per le attività scaramantiche (che distraggono i piloti dalla cloche) e per le tasche dei cittadini padani. La sola speranza di salvezza potrebbe risiedere in un consorzio di logge e Grandi Orienti, interessati a far volare il loro tricolore.
Più che una pezza ai dissesti di Alitalia, ci dovrebbero mettere un grembiulino. Ma sarà difficile che avvenga: massoni sì, ma ciula no!


Lindipendenza.com
 

Veolia

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Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Alitalia, Palenzona: «Non si può cercare un partner da falliti»


E’ possibile per un Paese come l’Italia perdere una compagnia aerea come Alitalia? «Possibile sicuramente sì, utile sicuramente no». Per Fabrizio Palenzona, presidente di AdR, intervenuto al convegno del Financial Times, «non possiamo presentarci davanti ad un partner che dobbiamo individuare da falliti: bisogna stare in piedi consapevoli che non possiamo stare da soli ma con il partner giusto». Quanto al ruolo del governo, secondo Palenzona, lo sforzo «peraltro modesto» si giustifica perché occorre «un ruolo strategico del governo, insieme a banche e privati, per poter garantire un futuro strategico a questa infrastruttura, per il Paese, per il nostro aeroporto».
fossi in lui mi preoccuperei prima di tutto del suo aereoporto
 

Paolo_61

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2 Febbraio 2012
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Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

[h=1]Alitalia, nemmeno “Aero Burundi” è disposta a comprarla[/h]
L’Alitalia non la vuole proprio nessuno. Air France-Klm si è cacciata in un pasticcio e ne vuole uscire, non ci vuole più mettere un ghello e ha capito che non recupera neppure i foulard griffati delle prosperose” hostesse” romane. Il duo democristan-patriottico Lupi-Letta è andato a tendere la mano a tutte le Compagnie straniere e ha ricevuto solo sprezzanti (e motivatissimi) rifiuti. Sono stati mandati a ranare dalla Etihad degli Emirati, dalla Aeroflot (cui l’Alitalia ha tolto da tempo lo scettro di compagnia più scalcinata), e anche da Air China.
Non resta che AeroBurundi (se esiste) ma l’esito è scontato. Nessuno vuole avere a che fare con una bottega sfigata, sgangherata, costosa, inefficiente, con un nome che suscita solo sghignazzate (è noto come l’acronimo di Aways Late In Taking off Always Late In Arrival) e a causa del paese che così degnamente rappresenta. A questo punto non resta che il fallimento e la chiusura, non resta che liberare i cieli dalla presenza di una tricromia che porta male. Con grande sollievo per le attività scaramantiche (che distraggono i piloti dalla cloche) e per le tasche dei cittadini padani. La sola speranza di salvezza potrebbe risiedere in un consorzio di logge e Grandi Orienti, interessati a far volare il loro tricolore.
Più che una pezza ai dissesti di Alitalia, ci dovrebbero mettere un grembiulino. Ma sarà difficile che avvenga: massoni sì, ma ciula no!


Lindipendenza.com
Direi che il commento più positivo a un pezzo del genere è: incommentabile. Tutto il resto è peggio.
 
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