Atto Camera Mozione 1-00308 presentato da BENAMATI Gianluca testo di Lunedì 13 gennaio 2014, seduta n. 150 La Camera, premesso che: … impegna il Governo: … ad operare nel caso di Alitalia, seppure con gli strumenti concessi dalla natura di soggetto privato della compagnia, affinché non venga meno un grande vettore aereo che ha nell'Italia la sua base logistica di riferimento e la cui presenza appare fondamentale per un Paese che ha nel turismo e nella manifattura due capisaldi della propria economia
Camera dei Deputati XVII LEGISLATURA Resoconto stenografico dell'Assemblea Seduta n. 151 di martedì 14 gennaio 2014 Seguito della discussione delle mozioni Airaudo ed altri n. 1-00196, Abrignani ed altri n. 1-00299, Allasia ed altri n. 1-00300, Fantinati ed altri n. 1-00301, Dorina Bianchi n. 1-00302 e Benamati ed altri n. 1-00308, concernenti iniziative volte alla salvaguardia dell'interesse nazionale in relazione agli assetti proprietari di aziende di rilevanza strategica per l'economia italiana (ore 15,25). (Intervento e parere del Governo) PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, Pier Paolo Baretta, che esprimerà altresì il parere sulle mozioni all'ordine del giorno. PIER PAOLO BARETTA, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Signor Presidente, alcune brevi considerazioni prima di esprimere il parere ... Con riferimento alla specifica vicenda di Alitalia CAI, il Governo ha ben presente che in Italia, così come in Europa, vanno superati i fattori che hanno reso più vulnerabili anche i vettori nazionali. In tale contesto, era dunque necessario affrontare in modo tempestivo, organico e collegiale, a livello di Governo, la questione della crisi Alitalia, non per rispondere a presunte spinte protezionistiche, quanto nel presupposto della richiamata importanza strategica, che questo settore riveste per il nostro Paese. In coerenza con tale prospettiva e con tale spirito, è sempre stata sottolineata l'importanza del ruolo del trasporto aereo nel panorama nazionale e internazionale anche sotto i concorrenti profili aziendali e occupazionali. Il Governo quindi ha ribadito in ogni circostanza, in modo chiaro, che non era assolutamente disponibile ad un intervento pubblico che si limitasse a ripianare i debiti, ma era disponibile alla ricerca di una soluzione orientata alla continuità aziendale, il che consente la difesa dell'occupazione e la possibilità di alleanze forti in uno scenario di mercato nuovo. È quindi doverosa la centralità del ruolo del Governo in tale vicenda, come è stato ben chiarito anche dal comunicato della Presidenza del Consiglio, il 10 ottobre scorso. Quanto al ruolo strategico da affidare ai principali scali italiani in un settore che, più di altri, risente della spinta alla globalizzazione dei mercati, la costante opera di impulso del Governo è finalizzata a dare attuazione a contratti di programma in corso, sia per gli aeroporti di Roma e di Milano e ha consentito di attivare i necessari investimenti per l'adeguamento delle infrastrutture strategiche di questi due aeroporti. Ricordo anche che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha riattivato il tavolo del trasporto aereo a cui partecipano tutti gli operatori del comparto e i sindacati del settore e sono state inoltre varate una serie di norme (il decreto-legge n. 13, commi 21, 22 e 23), con le quali tra l'altro si mantiene l'attuale assetto del Fondo speciale del trasporto aereo, prorogando l'attuale livello di finanziamento (commi 21 e 23) proprio per evitare pesanti criticità in un momento particolare di crisi di settore. Per quanto riguarda la salvaguardia dei livelli occupazionali, si ricorda che la società Alitalia Compagnia Aerea Italiana Spa a seguito degli accordi governativi dell'11 marzo 2011 e del 28 dicembre 2012, finalizzati all'intervento della cassa integrazione straordinaria per il periodo complessivo di 48 mesi, sottoscritti presso la Direzione generale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ha presentato istanze per la concessione del trattamento di integrazione salariale sino al 13 marzo 2014. Da ultimo, con il decreto ministeriale 76751 del 6 novembre 2013 è stato autorizzato – con tale decreto – il trattamento di integrazione salariale fino al 13 marzo 2014. Con queste motivazioni, il Governo esprime parere favorevole sulla mozione Benamati, Dorina Bianchi, Cimmino, Buttiglione ed altri n. 1-00308