Re: Thread Alitalia / Etihad
Aerei e finanza. Accordo Alitalia-Etihad: trattativa in stallo, ma Lupi è ottimista: "Lasciamoli lavorare"
Roma, Italia - "I collegamenti ad alta velocità per gli aeroporti sono nel piano nazionale dei trasporti, non una richiesta della compagnia di Abu Dhabi"
(WAPA) - Il consiglio di amministrazione di Alitalia svoltosi ieri, martedì 22 aprile 2014, ha dato risultati interlocutori. La compagnia si è limitata a rilasciare un breve comunicato nel quale veniva spiegato che nel corso della riunione è stato "Esaminato l’andamento economico gestionale dei primi mesi dell’anno, in miglioramento rispetto al 2013 ed in linea con le previsioni di piano".
In merito all'argomento più atteso, ossia la trattativa con Etihad Airways per l'ingresso della compagnia di Abu Dhabi nella struttura societaria del principale vettore aereo italiano, Alitalia si è limitata a far sapere che "L'amministratore delegato ha illustrato ai consiglieri lo stato delle relazioni con Etihad".
Di conseguenza è difficile, in mancanza di dichiarazioni ufficiali, conoscere quale sia lo stato dei negoziati tra le due compagnie. Molto probabilmente Del Torchio ha esposto nel dettaglio le richieste di Etihad. Com'è noto, iprincipali nodi da sciogliere per arrivare ad un accordo sono quelli relativi al ruolo dei due principali aeroporti italiani, Roma-Fiumicino e Milano-Malpensa, ed al numero di esuberi che Etihad richiederà: in particolare, la compagnia di Abu Dhabi avrebbe richiesto licenziamenti tra 2500 e 3100 unità, tra i quali sarebbero stati coinvolti i circa 900 lavoratori Alitalia attualmente in regime di cassa integrazione su base volontaria. Inoltre, Etihad avrebbe anche chiesto una ristrutturazione del debito accumulato dal vettore italiano per almeno 400 milioni di Euro.
Dal punto di vista politico, Etihad avrebbe chiesto garanzie dal Governo italiano riguardanti il potenziamento dell'aeroporto di Milano-Linate, il collegamento ferroviario ad alta velocità per l'hub di Roma-Fiumicino ed una limitazione dei benefici delle low-cost. Il ruolo del secondo scalo milanese potrebbe essere uno degli elementi più complessi di questa vicenda, dal momento che vari esponenti politici di spicco, in testa il governatore della Lombardia Roberto Maroni non sembrano molto propensi ad accettare un depotenziamento di Malpensa , secondo scalo italiano in termini di traffico passeggeri, a favore di Linate.
Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Maurizio Lupi ha spiegato di essere ottimista sull'esito della trattativa, ma che il Governo non può intervenire: "Alitalia ed Etihad sono due società private, tra cui è in essere una trattativa. Lasciamo lavorare le imprese, aspettiamo e osserviamo con grande attenzione, perché riteniamo che sia un accordo strategico. Prima di andare dietro alle chiacchiere e al resto vediamo se questo matrimonio s'ha da fare. Lavoriamo con pragmatismo perché si torni ad investire in un settore strategico come quello aereo. Etihad ha posto delle condizioni e Alitalia ha risposto, lasciamoli lavorare".
"I collegamenti ad alta velocità per Malpensa, Fiumicino e l'aeroporto di Venezia -ha aggiunto Lupi- sono già previsti nel piano nazionale dei trasporti. Non è quindi una condizione di Etihad, ma è una condizione che la politica deve imporre a sé stessa".
Il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, ha definito i rallentamenti nella trattativa tra Alitalia ed Etihad "Schermaglie per arrivare all'accordo", aggiungendo che per quanto riguarda i licenziamenti "Ci metteremo d'accordo. Oggi l'importante è lavorare per fare una compagnia che abbia la capacità di svilupparsi su rotte intercontinentali". (Avionews)