Thread Alitalia - Novembre 2016


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Cataplomosifone

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Era tanto che non prendevo un Y180, beh sono su I WEBB , e posso tranquillamente affermare , anche sentendo quello che dicono gli altri passeggeri ("a ma quanto è stretto" , "ma hanno ristretto gli aerei?" "Questo è più scomodo del bluair")che se veramente hanno intenzione di far fare voli MR da più di 1 ora e mezza con questa configurazione e questi sedili sono pazzi furiosi!
A onor di cronaca WEBB/A sono gli unici ad avere ancora i sedili vecchi che ingombrano di più degli standard AZ.

Detto questo viaggiare sui due gioiellini ex volare, se non si è in fila 1 o nelle due file di emergenza, è un incubo.
 

enrico

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Rapallo, Liguria.
Farfallina, efato, parliamo di una cosa concreta che non credo sia dato sensibile.
Ma questo sito immondo dobbiamo sopportarlo ancora tanto?
 

Kropotkin72

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17 Luglio 2016
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In realtà il piano originario prevedeva una svolta sui costi ecc, sappiamo bene che tale svolta non si è verificata per resistenze interne. Prima ci hanno rimesso le penne alcuni top manager sostituiti con persone di fiducia di EY e con il mandato di non guardare in faccia a nessuno. La risposta è stata la sollevazione dei sindacati, naviganti in testa, che ha portato ad un Q3 con risultati negativi con la convinzione che EY cacciasse Ball e si sedesse al tavolo con loro. Come avevo previsto EY sta andando avanti con quanto promesso in caso di mancato accordo e cioè piano lacrime e sangue.

Riguardo AF-KL abbiamo sempre detto che la trattativa sarebbe durata fino alla fine è che molto probabilmente si sarebbe raggiunto un accordo, la cosa era abbastanza scontata. Quello che fa la differenza sono le condizioni dell'accordo che per il momento non sono note.

Riguardo AP il problema era di fondo è cioè voler fare una low cost (cosa che poi si è rivelata una strategia sensata) il problema era non partire da zero ma con costi e personale AZ in distacco.

IB è andata nella direzione che si vocifera, ne abbiamo discusso in diverse occasioni del grande taglio del medio-corto raggio passandole a IB express e VY.
Che i motivi del risultato del Q3 siano le "resistenze interne" è molto, ma molto, oltre il ridicolo.
 

Kropotkin72

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17 Luglio 2016
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Si ok. Tralasciando i dipendenti i sindacati e gli scioperi. Che sono importanti per carità, ma fino ad un certo punto.

Abbiamo sentito parlare di compagnia sexy, che doveva diventare la miglior compagnia d'Europa con utile dal 2017.

Le cose che abbiamo visto sono:
Nuova livrea
Nuovi interni
Togli e metti alcuni benefit
Arrivo di 2 330 e 1 777.
Cessione di 10 a320
Sito che rimane sempre una pena
Peggioramento del mm
Probabile cessione di altri 20 NB
Attacco al governo per presunti patti non rispettati.
Attacco al governo perchè FR è al 50℅ del mercato
Attacco al governo perchè LIN non è libero.



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Se non ho le allucinazioni abbiamo visto anche EY prendersi il controllo del millemiglia e gli slot su Heathrow, forse gli unici due asset di un qualche valore.
 

atlantique

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4 Ottobre 2008
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(WAPA) - Ethiad, con il fondo sovrano (Mubadala) che la possiede, risente del basso costo del petrolio e deve rivedere anche gli investimenti sulla compagnia aerea, tanto che si parla con insistenza in Abu Dhabi di un numero consistente di esuberi del personale. Trapela anche la notizia che non ci sarebbe solo la questione del prezzo del petrolio, ma anche responsabilità del management per una gestione non soddisfacente del vettore aereo. Questo se confermato potrebbe diventare un ulteriore problema per Alitalia. (Avionews)
(NatBru)
Allora e' vero che Az manda in malora tutto quello che tocca...
 

Betha23

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22 Settembre 2015
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A onor di cronaca WEBB/A sono gli unici ad avere ancora i sedili vecchi che ingombrano di più degli standard AZ.

Detto questo viaggiare sui due gioiellini ex volare, se non si è in fila 1 o nelle due file di emergenza, è un incubo.
Veramente i sedili mi sembrano identici agli altri, e mi sembrano anche uguali a DSX, DSV e DSZ.

forse un anno fa WEBA aveva ancora i vecchi sedili.
 

Discusfra

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15 Dicembre 2007
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BRU/BDS
Era tanto che non prendevo un Y180, beh sono su I WEBB , e posso tranquillamente affermare , anche sentendo quello che dicono gli altri passeggeri ("a ma quanto è stretto" , "ma hanno ristretto gli aerei?" "Questo è più scomodo del bluair")che se veramente hanno intenzione di far fare voli MR da più di 1 ora e mezza con questa configurazione e questi sedili sono pazzi furiosi!
Ogni volta che me lo ritrovo davanti sull'apron, maledico per non aver scelto FR in alternativa.
 

simpy

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IlFattoQuotidiano.it / Economia & Lobby / Lobby
Alitalia getta acqua sul fuoco, ma i sindacati: “Il piano di salvataggio voluto dal governo è miseramente fallito”
di Fiorina Capozzi e Gaia Scacciavillani | 12 novembre 2016
Alitalia getta acqua sul fuoco, ma i sindacati: “Il piano di salvataggio voluto dal governo è miseramente fallito”
Lobby
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La compagnia esclude una nuova ondata di esuberi ed esternalizzazioni. Ma per la Cub ci sono a rischio 1500 posti di lavoro. Anche perchè i capitali di Ethiad non sono bastati ad invertire la rotta: l'ex monopolista continua a perdere denaro. Sempre più vicina la necessità di un intervento finanziario dei soci che lamentano il mancato rispetto dei patti. E l'esecutivo studia l'ennesima tornata di ammortizzatori sociali da concedere all'ex monopolista
Alitalia getta acqua sul fuoco sull’ipotesi di una nuova tornata di esuberi, ma non tutti i sindacati ci stanno. Per l’ad dell’ex compagnia di bandiera, Cramer Ball, le recenti indiscrezioni di stampa sui tagli in arrivo per flotta e dipendenti sono solo “speculazioni”. Anche perché “la prossima fase del piano industriale non è ancora stata messa a punto” e soprattutto non è arrivata in consiglio di amministrazione. Ma per il sindacato le cose stanno diversamente: “Il piano di salvataggio di Alitalia voluto dal governo è miseramente fallito – dichiara a ilfattoquotidiano.it il segretario della Cub Trasporti Antonio Amoroso – Alcune indiscrezioni parlano di 1.500 lavoratori a rischio di esuberi ed esternalizzazioni. Non sappiamo esattamente quanti dipendenti saranno espulsi dall’azienda e quante attività saranno trasferite a terzi perché tutto dipende da eventuali partner che si troveranno per gli asset di cui la nuova Alitalia pensa di poter fare a meno”. Secondo la sigla sindacale, l’ex compagnia di bandiera punta ad affidare esternamente le attività di scalo (dal carico-scarico bagagli al check), l’information technology, alcuni rami della manutenzione e infine parte della struttura di staff amministrativo. Ma non basta. Sempre secondo la Cub, l’azienda ha anche già avviato le trattative con il governo per ottenere altri ammortizzatori sociali: una nuova ondata di soldi pubblici arriverebbe così ad alleggerire la voce del costo del lavoro nel bilancio di Alitalia Sai, la compagnia nata dalle ceneri della Cai dei patrioti berlusconiani.


LA COMPAGNIA NON HA DECOLLATO – Il clima in azienda è insomma decisamente pesante. Anche perché, nel pieno della campagna referendaria, il governo non vuol sentir parlare di tagli e meno che mai di scioperi. Tuttavia per venire incontro all’azienda e ai soci arabi che nel 2014 hanno versato quasi 600 milioni nella compagnia, l’esecutivo starebbe valutando l’ipotesi di ammortizzatori in continuità come solidarietà e cassa integrazione. “La storia stessa di Alitalia ci insegna che questo tipo di ammortizzatori sono utilizzati come un bancomat per scaricare sui contribuenti il costo delle ristrutturazioni aziendali ed espellere il personale con più diritti e più oneroso, sostituendolo con precari e lavoratori a più basso costo. Non favoriscono il rilancio della compagnia, ma servono solo a posticipare il problema – prosegue Amoroso – La verità è che il rilancio di Alitalia con i nuovi investimenti e i nuovi aerei non è mai arrivato. La flotta è stata ridimensionata e il piano di sviluppo è inesistente. Il piano di salvataggio del governo è fallito. E l’impressione è che ormai da tempo si sia deciso di fare della compagnia solo un vettore di medio e corto raggio, un segmento di mercato in cui le low cost la fanno da padrone e i margini sono assai risicati. Il risultato di questa strategia è che i nuovi ammortizzatori saranno solo altri soldi pubblici sprecati che non serviranno a rilanciare la compagnia di bandiera in un’ottica di sviluppo del sistema turistico e di crescita degli stessi aeroporti nazionali. Primo fra tutti gli Aeroporti di Roma”. Insomma, siamo ben lontani dalle entusiastiche dichiarazioni del premier del giugno 2015, quando, in occasione della presentazione delle nuove divise della compagnia, Matteo Renzi annunciava: “Allacciate le cinture, l’Italia sta per decollare”.

I CONTI CHE NON TORNANO – I numeri, del resto, parlano chiaro. A distanza di due anni dall’arrivo degli arabi nel capitale di Alitalia Sai, la compagnia aerea brucia ancora soldi. Lo scorso luglio il presidente Luca Cordero di Montezemolo ha parlato di 500mila euro al giorno. Le perdite stanno erodendo il patrimonio della compagnia, i sindacati sono sul piede di guerra e un aumento di capitale, secondo il Sole 24 Ore, è dietro l’angolo. La società, controllata al 49% da Ethiad e al 51% da i soci italiani di Midco, ha chiuso il 2015 con un rosso di 199 milioni di euro e il patrimonio del gruppo si è ridotto di 532 milioni a 122 milioni di euro, mentre a livello di capogruppo la perdita è stata di 408 milioni e il patrimonio è arrivato a quota 52 milioni. Il governo al momento non ha trovato niente di meglio che offrire alle compagnie aeree un contentino facendo saltare con la legge di Bilancio l’aumento sulla tassa d’imbarco degli aerei. Una magra consolazione per l’ex monopolista nazionale che ancora trasporta circa 25 milioni di passeggeri. Un vantaggio in più per Ryanair che è riuscita a strappare alla ex compagnia di bandiera il primato italiano di principale vettore del Paese con 29,5 milioni di passeggeri.
 

Dome

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In realtà il piano originario prevedeva una svolta sui costi ecc, sappiamo bene che tale svolta non si è verificata per resistenze interne. Prima ci hanno rimesso le penne alcuni top manager sostituiti con persone di fiducia di EY e con il mandato di non guardare in faccia a nessuno. La risposta è stata la sollevazione dei sindacati, naviganti in testa, che ha portato ad un Q3 con risultati negativi con la convinzione che EY cacciasse Ball e si sedesse al tavolo con loro. Come avevo previsto EY sta andando avanti con quanto promesso in caso di mancato accordo e cioè piano lacrime e sangue.

Riguardo AF-KL abbiamo sempre detto che la trattativa sarebbe durata fino alla fine è che molto probabilmente si sarebbe raggiunto un accordo, la cosa era abbastanza scontata. Quello che fa la differenza sono le condizioni dell'accordo che per il momento non sono note.

Riguardo AP il problema era di fondo è cioè voler fare una low cost (cosa che poi si è rivelata una strategia sensata) il problema era non partire da zero ma con costi e personale AZ in distacco.

IB è andata nella direzione che si vocifera, ne abbiamo discusso in diverse occasioni del grande taglio del medio-corto raggio passandole a IB express e VY.
Farfallina, scusa, quali sarebbero i dirigenti sostituiti che hanno avuto resistenze dai sindacati?
La mia esperienza personale è diametralmente opposta.


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simpy

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Farfallina, scusa, quali sarebbero i dirigenti sostituiti che hanno avuto resistenze dai sindacati?
La mia esperienza personale è diametralmente opposta.


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Quoto.

Mi permetto far notare che da quando ha iniziato la sua avventura Alitalia SAI ha avuto un solo sciopero (il 22 settembre) di 24 ore, in cui tra l'altro sono stati garantiti oltre il 50% dei voli.

Non mi sembra si possa parlare di barricate od ostruzionismo esasperato.
 

EdoC

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Intanto Sabre continua a funzionare malissimo. Ieri non sono riuscito ad emettere dei biglietti sul sito e l' ho fatto solo dopo 20' al telefono: così perdono un sacco di revenue e fatto alterare il cliente/ospite.
 

nicolap

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Roma
Tra le più geniali innovazioni del sito web AZ (non era facile migliorare il prodotto pre-esistente, sia chiaro) ieri ne ho scoperta una che è straordinaria.
Cercavo un volo FCO-LIN per la settima a prossima e ho visto che nelle opzioni di andata mi dava come ultimo volo uno intorno alle 17.00. Dopo, il nulla.
Chiamo il nostro amato servizio CFP (lo stesso che da Dicembre scorso non mi ha risolto quelli che sono ormai diventati 4 problemi) e gli chiedo se nel tal giorno i voli sono sospesi dopo le 17.00 e mi risponde che ha ampia disponibilità su tutti i voli, fino alle 22 (se non erro).

Altre chicche di recente innovazione sono il check-in online annunciato via mail 48h prima del volo, ma effettuabile solo nelle ultime 24h e, veramente straordinario, l'indicazione dell'ora di imbarco sulle carte d'imbarco settata di default 1h prima del volo.
 
Stato
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