Ita, dalla chiusura della data room alla scelta delle cordate. Ecco le prossime tappe
28 giugno 2022
I punti chiave
Il calendario degli appuntamenti che scriveranno la privatizzazione di Ita Airways si va lentamente delineando. La data room, ha spiegato nei giorni scorsi il presidente esecutivo Alfredo Altavilla, si chiuderà con uno slittamento di sei giorni, dal 30 giugno inizialmente previsto (ancora prima era il 23 maggio) a martedì 5 luglio.
Poi il ministero dell’Economia sceglierà a quale delle due cordate in campo (Msc-Lufthansa e il fondo americano Certares affiancato, nell’ottica di un’alleanza commerciale, da Air France/Klm e Delta) affidare il futuro della compagnia. «Sperabilmente il Mef potrà esprimersi nel giro di pochi giorni, quindi sostanzialmente siamo nei tempi. Considerando gli standard della vecchia Alitalia, non mi pare che una settimana o dieci giorni in più spostino l’asse del problema», ha aggiunto, intervenendo al convegno dei Giovani imprenditori di Confindustria, a Rapallo.
La posizione del Governo
Nel concedere più tempo alle due compagini, il ministero dell’Economia
ha sostanzialmente chiarito che le offerte presentate non sono soddisfacenti. I due concorrenti avranno tempo fino al 5 luglio per affinare e irrobustire le offerte ripresentando l’intero pacchetto.
L’allarme del presidente Altavilla: il tempo distrugge valore
Sui tempi per arrivare alla scelta finale lo sguardo è dunque rivolto a Via XX Settembre: «Sarebbe un gravissimo problema se non si sapesse entro l’estate: il tempo distrugge valore - ha sottolineato il manager -. Non è Altavilla che ha fretta, non è la compagnia che ha fretta: qui è l’Italia che deve avere fretta, perché ne vale del futuro della compagnia». Anche perché la congiuntura economica è quanto mai incerta e i prezzi dei carburanti stanno mettendo il comparto alla prova: dai 640 dollari a tonnellata su cui Ita ha costruito il budget del 2022 si è passati oggi a 1.420 dollari.
Le offerte in campo
Le offerte arrivate al ministero dell’Economia e delle Finanze sono dunque due: quella di Msc-Lufthansa e quella del fondo Usa Certares, con la prima che sembra essere la più “forte”, sia sotto il profilo industriale che finanziario. Gruppo Aponte e Lufthansa avevano già presentato una manifestazione di interesse lo scorso gennaio e la cifra che circolava si aggirava tra 1,2 e 1,5 miliardi di euro per una quota di maggioranza. Il fondo Usa offre invece una partnership commerciale, senza una partecipazione nel capitale, con Air France-Klm e Delta Airlines, e secondo indiscrezioni valuterebbe Ita tra i 650 e gli 850 milioni. Il giorno dopo l’offerta di Certares per Ita, Air France-Klm ha annunciato un aumento di capitale per 2,26 miliardi di euro, mettendo sul mercato nuove azioni con lo scopo di restituire parte degli aiuti di Stato ricevuti per fronteggiare la pandemia. Al momento la compagnia non puà investire in altre società se prima non restituisce i fondi pubblici. Una mossa che potrebbe quindi rimescolare le carte nella corsa a Ita Airways.
I due concorrenti avranno tempo fino al 5 luglio per affinare e irrobustire le offerte ripresentando l’intero pacchetto
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