In primis, ci si lamenta sempre e comunque, è proprio il modo di fare italico. Se ti dimostri entusiasta passi per scemo se ti va bene, per filo aziendale se ti va peggio. Premesso questo, i 350 sono aerei, sì nuovi ma, di “recupero”, ovvero ordinati da altra compagnia e presi così come stavano, salvo rifoderarne i sedili e altri maquillage. L’allestimento interno è quindi stato pensato per quei voli asiatici che non durano moltissime ore, mentre AZ li impiega mediamente su voli di 12h (LAX/EZE) ed effettivamente gli spazi a bordo sono ridotti, tanto che il servizio di bordo è stato rivisto eliminando alcune cose e riducendo proprio fisicamente i vassoi di Y al fine di farci stare tutto. Nonostante ciò, sui voli di rientro non è raro che al secondo servizio inizi a mancare la roba, dai cucchiaini per il caffè, lo zucchero, fino al pane e l’acqua. Si è detto che dopo l’estate verranno messi in hangar e riconfigurati, aspettiamo e vediamo.
Primo aspetto della lamentela lavorativa è quanto sopra. Poi c’è quella “non funziona niente”. È vero che da quando sono arrivati non li hanno fermati un giorno e volano a rotta di collo, è vero che i pax distruggono tutto quello che toccano, è vero che pare non ci siano ancora pezzi di ricambio e ci sono mille cose inoperative, ma lo stesso vale per 330 e 320, che non sono tenuti benissimo in cabina al momento.
Terzo punto, le cose devi saperle far funzionare. È una macchina nuova e moderna, che ha mille opzioni per ogni cavolata e non puoi continuare a pensare di lavorare sul DC9 dove le cose al massimo erano ON/OFF. Come tutte le cose moderne e tecnologiche, se non le usi bene si incazzano e non vanno più. Ora, io ho fatto un solo volo e si sa che una rondine non fa primavera, ma sia a bordo che chiacchierando con altri colleghi, le lamentele sono sempre le stesse: “non c’è spazio, non funziona”. Salvo poi scoprire che non sai tu come farlo funzionare perché non ti sei letto per bene il manuale macchina ma ti sei limitato a svolgere il modulo online di abilitazione. Più di una volta ho dovuto dire “perché non facciamo così?”, risposta “non si può”. Si può, ci sono slide, foto e istruzioni, basta leggerle però. Fa parte di una forma mentis che non morirà in breve tempo, parliamo di gente che vola sul gioiello dell’aviazione civile moderna e sta ancora a pensare quando sporzionava a vista in upper deck del 747 sulle BKK.
E nulla mi leva dalla testa che se invece fosse stato il 787 allora “mamma che bello”. Così, per partito preso. Ora li aspetto sul 220 per sentire i commenti, il 99,9% non sapeva nemmeno esistesse prima dell’ordine AZ, non sanno nemmeno che fa airbus solo di nome ma che non lo è e molti lo ritengono inutile perché “a che serve sto aereo piccolo che tanto abbiamo già i 319”.
Basta, sfogo/pippone finito. Scusatemi.
PS: i piloti 350 invece mi sono parsi molto soddisfatti della macchina che volano