Thread MXP-LIN: SEA ritira il masterplan attuale di Malpensa


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Dancrane

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di voli ce ne sono con il contagocce perchè la parte forse più ricca e vitale del paese , cioè emilia e veneto , trova scomodo raggiungere MXP
tra qualche hanno anche la milano-venezia sara abbastanza veloce e quindi anche da verona e da padova e venezia si arriverà rapidamente a milano
capisci che se parte di coloro che ora rimbalzano su altri hub fossero sparati direttamente a MXP la possibilità di avere più voli aumenta di parecchio

173mln sono bruscolini se tocchi la AV e in qualche parte bisogna pur investire , sempre meglio che tenere il castrato odierno
fosse per me facessero il collegamento AV anche con FCO
Se, se e se. Chi devi sparare a MXP, i veneti che partono comodamente da VCE? Gli Emiliano/romagnoli o i toscani che hanno BLQ e FLR a casa e che, senza diretto, vanno tranquillamente a fare scalo a CDG/FRA/LHR e cosí via? E, sopratutto, cosa gli offri? Una inflazionata NYC e poco altro? Quanti WB pensi di riempire con un Frecciarossa?
 

Luca Cordero

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Se, se e se. Chi devi sparare a MXP, i veneti che partono comodamente da VCE? Gli Emiliano/romagnoli o i toscani che hanno BLQ e FLR a casa e che, senza diretto, vanno tranquillamente a fare scalo a CDG/FRA/LHR e cosí via? E, sopratutto, cosa gli offri? Una inflazionata NYC e poco altro? Quanti WB pensi di riempire con un Frecciarossa?
quanti WB pensi di riempire con i milanesi ?
lamentarsi di ciò che dovrebbe essere normale , AV collegata direttamente all'aeroporto , mi sembra paradossale
ci si dovrebbe lamentare del contrario

e poi dontuorry non è che le ruspe stiano già per iniziare i lavori
 

Dancrane

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quanti WB pensi di riempire con i milanesi ?
lamentarsi di ciò che dovrebbe essere normale , AV collegata direttamente all'aeroporto , mi sembra paradossale
ci si dovrebbe lamentare del contrario

e poi dontuorry non è che le ruspe stiano già per iniziare i lavori
Non ne faccio una questione di popolazione comoda, ma di sistema. Con un sistema così frammentato e la concorrenza in casa che non ci si vuole togliere, è già un miracolo avere 4 voli in croce. Per riempire WB ti servono collegamenti ma anche voli feeder. E' inutile collegare un deserto con i treni se poi i pax usano l'aeroporto più comodo sotto casa (e non vale solo per LIN). Francamente, i milioni di pax potenziali che MXP potrebbe fare e non fa non vedo come possano arrivare col solo Frecciarossa. Sarà un miracolo se ne arriva qualche migliaio all'anno.
 
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flyboy

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quanti WB pensi di riempire con i milanesi ?
lamentarsi di ciò che dovrebbe essere normale , AV collegata direttamente all'aeroporto , mi sembra paradossale
ci si dovrebbe lamentare del contrario

e poi dontuorry non è che le ruspe stiano già per iniziare i lavori
Il punto è un altro: tutte queste cose andavano fatte ai tempi di Malpensa 2000, quando c'era un hub carrier o subito dopo con i tedeschi. Accompagnandole contestualmente con la chiusura di Linate senza se e senza ma.

Oggi tutto è cambiato, e senza un vettore di riferimento, e senza che ve ne sia uno all'orizzonte nel prossimo decennio, l'opera ha una utilità minore (ammesso poi che venga davvero realizzata, tra una decina d'anni e passando attraverso le forche caudine dei pseudo-ambientalisti).
 

A345

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non ce la possiamo fare
Su questo siamo tutti d'accordo...
Possono mettere tutti i treni che vogliono per MXP, e aggiungere anche 3 autostrade, non cambierebbe nulla.
Con LIN aperto, i voli a MXP, LR in particolare, rimarranno sempre quelli attuali, al massimo diminuiranno.
Perchè le autostrade, così come le ferrovie a breve (metro M4) arrivano anche a LIN, non solo a MXP, quindi continuerà ad essere più comodo Linate. punto.
 

londonfog

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A casa mia 173 milioni di euro sono 173 milioni di euro. E, dal momento che sono soldi anche miei, e che servono a nulla (o quasi), posto che voli ce ne sono col contagocce e di tutto si sta facendo tranne che sviluppare l'aeroporto per quella che era la destinazione quando ne è stato concepito lo sviluppo, rimango dell'avviso che siano soldi buttati nel cesso.
Per inciso: tra i vari proclami c'è anche quello di collegare FCO all'AV: a parità di tempo per andare a MXP o FCO in treno da BO, RE, FI, secondo te, dove si preferirà andare, al centro commerciale di FCO o all'alimentari di MXP?
di voli ce ne sono con il contagocce perchè la parte forse più ricca e vitale del paese , cioè emilia e veneto , trova scomodo raggiungere MXP
tra qualche hanno anche la milano-venezia sara abbastanza veloce e quindi anche da verona e da padova e venezia si arriverà rapidamente a milano
capisci che se parte di coloro che ora rimbalzano su altri hub fossero sparati direttamente a MXP la possibilità di avere più voli aumenta di parecchio

173mln sono bruscolini se tocchi la AV e in qualche parte bisogna pur investire , sempre meglio che tenere il castrato odierno
fosse per me facessero il collegamento AV anche con FCO
Secondo me, anche quando ci sara' la AV ci vorra' del tempo perche' emilia e veneto trasferiscano passeggeri dagli 'aspiratori' disponibili a BLQ e VCE e usino MXP. Oramai se cambi a LHR, FRA, PAR, o anche AMS, MUC, ZRH, VIE o IST o il golfo trovi frequenze e servizio. MXP e FCO devono offrire un servizio veramente competitivo (nota bene parlo di aeroporti, non di AZ). E questo (cinicamente) lo vedo un po' difficile.
 
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flyboy

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Secondo me, anche quando ci sara' la AV ci vorra' del tempo perche' emilia e veneto trasferiscano passeggeri dagli 'aspiratori' disponibili a BLQ e VCE e usino MXP. Oramai se cambi a LHR, FRA, PAR, o anche AMS, MUC, ZRH, VIE o IST o il golfo trovi frequenze e servizio. MXP e FCO devono offrire un servizio veramente competitivo (nota bene parlo di aeroporti, non di AZ). E questo (cinicamente) lo vedo un po' difficile.
Concordo ed aggiungo: una fetta del pianeta è ormai collegata attraverso le varie JV, che non hanno alcuna convenienza a convogliare i passeggeri della pianura padana su MXP via treno. E' un'affermazione che ha una validità limitata al continente americano, ma non è poca cosa.
 

TW 843

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Malpensa pessimo biglietto da visita

Egregio direttore,
i biglietti da visita per l'imminente avvio di Expo sono le infrastrutture presenti sul territorio.
E come primo impatto che i numerosi turisti avranno con la realtà italiana e lombarda saranno logicamente stazioni ferroviarie e soprattutto gli aeroporti.
Scalo principale sarà Malpensa ubicato nella brughiera del parco del Ticino in un contesto agreste che offre ai viaggiatori un panorama splendido della catena alpina soprattutto nelle giornate limpide quando l'aria viene ripulita dai venti di Fohn dall'umidità e dallo smog .
Questo scenario, ahinoi, rischia di non essere sufficiente per creare un ricordo piacevole dell' Italia e della Lombardia, perchè non appena si entra nell' "Hub" milanese edificato negli anni novanta e inaugurato 16 anni fa nel novembre 1998, affiorano una serie di difetti, brutture, e carenze non di poco conto.
Terminal 1 moderna struttura, con ponti e viadotti che richiamano gli stili architettonici dei maggiori aeroscali mondiali, con l'ingresso viabilistico contrassegnato da cartelli indicatori e da un orologio digitale che avvertono gli automobilisti della possibilità di rimanere all'interno dell'area antistante gli "arrivi" non più di 10 minuti, trascorsi i quali scatterà l'inevitabile sanzione pecuniaria che è regolata dalla Legge n. 33 del 3 aprile 2012 che prevede per i contravventori un'ammenda da un minimo di 80 euro ad un massimo di 318.
E così vi è la necessità di recarsi velocemente e con un'angoscia terribile a parcheggiare presso le aree adiacenti delimitate dalle solite stanghe rosso-bianche dove sono posizionati gli erogatori automatici di biglietti elettronici che consentono di lasciare l'autovettura parcheggiata per una o più ore.
Ma parcheggiare presso quelle aree è un salasso da emiri arabi perchè il costo ammonta a euro 2,90 per ogni ora di sosta.
Qualcuno potrà sottolineare il fatto che il terminal è recente e che lo spazio lungo la carreggiata è scarso e si creerebbero ingorghi biblici. Vero, però se si accede alla parte più vecchia, ora denominata Terminal 2, la tariffa dei parcheggi contrassegnati dalle strisce blu il costo lievita a 90 centesimi ogni 15 minuti !!! (come sono lontani gli anni in cui si sostava con disco orario, evidentemente siamo in un periodo storico in cui la ricchezza generale è maggiore rispetto ai "bui anni 70/80" !!! ).
Sono prezzi che si omologano al livello dei lussuosi hotel a cinque stelle che si stagliano con le loro linee architettoniche ultra moderne prospicienti le vetrate degli ingressi che immettono all'interno della struttura.
Peccato però che alcuni di questi ingressi automatizzati sono inagibili e in attesa di manutenzione, ma anche quelli funzionanti non danno un'immagine di efficienza e di buon funzionamento con la vernice scrostata in più punti e le guaine ormai consumate dall'uso.
Non solo le porte sono datate e logore , ma anche la pavimentazione è alquanto scadente e bisognosa di una ristrutturazione profonda.
Ai piani superiori le piastrelle di marmo verde scuro sono sconnesse e staccate dal sottofondo di cemento tanto che ad ogni passo sembra di attraversare un percorso di "guerra" mancano solo le barriere da superare e i fossati da saltare e poi saremo pronti per l'esercitazione al poligono.
Si dirà, va bene qualche (!?) lavoro di manutenzione potrebbe bastare , ma almeno le informazioni ai turisti-viaggiatori saranno impeccabili.
Già, quello che conta è la sostanza non l'apparenza, l'importante è che le delucidazioni che vengono fornite siano precise, immediate, puntuali.
Ebbene se chiedete ad uno dei box informativi di indicarvi quale ascensore utilizzare per recarsi nella zona degli uffici delle compagnie aeree e delle aziende la risposta che riceverete sarà la seguente:" ci sono due ascensori non so quale dei due si fermi anche al terzo piano".
Ecco, appunto, informazioni precise, dettagliate che vi aiutano a non perdere tempo e a districarvi senza fatica.
E va bene non tutti possono sapere tutto dell'enorme aeroporto e una dimenticanza può capitare.
Ma evidentemente la struttura è talmente ampia e così vasta che i vari dipendenti incrociati nel nostro peregrinare alla ricerca dell'ufficio che stiamo cercando, conoscono solo dove svolgono il loro lavoro tanto da non sapere nemmeno che è ubicato accanto al loro.
Probabilmente gli viene imposto il dovere del silenzio, della riservatezza, del segreto assoluto (forse di Stato o di Fatima, boh), o forse, più semplicemente, l'ambiente lavorativo non deve essere dei migliori, perchè condizionati dal degrado che li circonda, chissà.
Gli uffici sono delle stanzette minuscole con porte sgangherate, con maniglie rotte e consunte dove in alcuni casi non ci sono nemmeno finestre tanto che l'aria è così pesante che occorrerebbe una maschera d'ossigeno.
Mi chiedo come possa essere in queste condizioni un aeroporto che non ha nemmeno 20 anni e come non si sia pensato di effettuare una ristrutturazione profonda in funzione dell'Expo.
Una "ristrutturazione" anche al personale perennemente accigliato e ombroso come se stesse prestando servizio in un carcere di massima sicurezza e non presso "il portone d'ingresso" dell' Italia, e di Milano.
Non voglio immaginare cosa penseranno i visitatori provenienti da ogni angolo del Pianeta tra meno di due mesi se la situazione non muterà almeno in parte.
Fortunatamente non appena usciranno dalla struttura di cemento e acciaio e imboccheranno la superstrada o saliranno sul treno potranno sempre ammirare le vette alpine dal Resegone al Monte Rosa che gli donerà un' immagine della nostra terra che si ricorderanno per tutta la loro vita.

11/03/2015

Massimo Puricelli, Legnanoredazione@varesenews.it
 
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flyboy

Guest
A me la cosa che impressiona di più è il costo del taxi che ha tariffa fissa di 90€ aeroporto-Milano.
Però se si va a Rho Fiera scende ad un costo fisso di 65€.
Sta per iniziare l'Expo, e non è un bel biglietto da visita per chi arriva, e che dubito vada a Rho il giorno stesso dell'arrivo.
 

BAlorMXP

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Concordo ed aggiungo: una fetta del pianeta è ormai collegata attraverso le varie JV, che non hanno alcuna convenienza a convogliare i passeggeri della pianura padana su MXP via treno. E' un'affermazione che ha una validità limitata al continente americano, ma non è poca cosa.
Infatti, noi che siamo i piú furbi, ne siamo l'esempio piú lampante e limitante.
 

AZ209

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Malpensa ai turisti: rimborsi telematici dopo lo shopping

L’Agenzia delle Dogane per Expo ha avviato il progetto OTELLO che prevede l’intera digitalizzazione del processo

Si chiama «tax refund», significa recuperare l’Iva sui prodotti acquistati in Italia e dal 10 marzo a Malpensa (unico scalo europeo in grado di fornire questo servizio oltre a Parigi ed Helsinki) è più semplice e veloce. Il nuovo sistema si chiama «Otello» ed è stato ideato, in vista del flusso di turisti attesi per Expo, da Sea in collaborazione con la direzione tecnologie per l’innovazione dell’Agenzia delle Dogane. «Otello» renderà completamente digitale il processo di rimborso, garantendo la connessione e la trasmissione diretta dei dati tra gli esercizi commerciali, le agenzie di tax refund e l’Agenzia delle Dogane ed eliminando le code allo sportello.

Stiamo parlando di oltre un milione di transazioni all’anno (con questo metodo potrebbero aumentare del 20 per cento) per scontrini che possono arrivare oltre i 150 mila euro. Come funziona? Il viaggiatore, dopo aver richiesto il tax free attraverso l’apposito modulo al momento dell’acquisto, una volta arrivato in aeroporto potrà rivolgersi direttamente all’operatore presente allo sportello della società di tax refund e riceverà in tempo reale il rimborso dell’Iva pagata in negozio, in contanti o con l’accredito sulla carta di credito. Con il processo telematico il timbro sulla fattura sarà sostituito da un visto elettronico che consentirà il tracciamento e l’analisi di ogni singola operazione e renderà più semplice il successivo processo di gestione delle fatture da parte degli operatori.

Nell’aeroporto di Malpensa
l’apertura delle procedure di rimborso è prevista quattro ore prima della partenza del volo. In una seconda fase sarà possibile ottenere il rimborso anche per gli acquisti effettuati in altri Paesi dell’Unione europea, mentre sin dall’avvio del sistema i cittadini stranieri in partenza per uno scalo aeroportuale extra-Ue potranno ottenere a Malpensa il rimborso per gli oggetti trasportati nel bagaglio a mano anche in caso di transito in uno scalo comunitario. Le procedure, sul sito Internet di Sea e sempre pensando ai turisti attesi per l’Expo, sono spiegate anche in inglese e in cinese.

http://milano.corriere.it/notizie/c...ng-ff213af8-c88e-11e4-9fa6-f0539e9b2e9a.shtml
 

Dancrane

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Giusto per dire che anche all'estero hanno delle consolidate preferenze (fonte: utente di flyertalk):

...

When going to Milan, if stop is involved, my preferred airport is LIN because it's small, close to the city center. Unless bumping into traffic, 30 minutes is enough using a public bus. I hate to pay that silly express train price when visiting some famous cities.

...
 

BAlorMXP

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Giusto per dire che anche all'estero hanno delle consolidate preferenze (fonte: utente di flyertalk):
Infatti è all'estero che regaliamo il meglio.
Comunque davvero mi viene difficile capire il senso di post del genere, probabilmente l'utente in questione escluderà a priori visitare Stockholm visto che Bromma non è aperto all'internazionale, per non parlare di quell'odioso Arlanda Express. Eddai.
 

TW 843

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Malpensa: l’immensa processione al controllo passaporti


Buongiorno Beppe, lunedì sera sono rientrato da un viaggio con un volo AerLingus da Dublino, atterrando all’aeroporto di Malpensa intorno alle 20. Lo sbarco è stato tutto sommato veloce, come pure il deflusso dal satellite; il percorso verso i la dogana era ormai quasi terminato quando, mentre già pregustavo un buon piatto di spaghetti al pomodoro – come tutti coloro che trascorrono più di tre giorni oltremanica – ecco la sorpresa: centinaia di persone ferme, in coda, e in lontananza a fare da sfondo all’immensa processione, le luci del controllo passaporti. Eravamo appena stati preceduti nell’atterraggio dal A380 Emirates proveniente da Dubai, va bene, ma ciò non può giustificare un collasso del sistema di dogana di un aeroporto della città che fra due mesi ospiterà Expo.

Da una parte uomini, donne e bambini mediorientali che attendevano ordinatamente e civilmente il proprio turno; dall’altra le insegne luminose riportanti le bandiere italiana ed europea. Io, intanto, mi chiedevo da che parte stesse il terzo mondo. Ad ogni modo, la riflessione che voglio fare non è sul fatto che per entrare a Malpensa si debbano fare 20 minuti di coda per mostrare il documento; non è sul fatto che l’aeroporto sia il nostro ingresso principale per fare entrare gli ospiti, ed invitare gente per poi farla attendere sull’uscio non è educato; la cosa su cui voglio riflettere è questa: la polizia doganale, che a mio avviso ha svolto il suo compito con grande professionalità, è stata messa in grado di lavorare al meglio delle proprie possibilità? In circa sei varchi aperti per seicento persone, sono sufficienti a far sì che i controlli vengano fatti con serietà e senza pressione? In un periodo turbolento come questo, con una minaccia terroristica concreta, le nostre forze dell’ordine sono pronte a sorridere ai turisti e fermare i sospetti? O meglio, hanno i mezzi per essere pronti? Perché i terroristi, al contrario di come afferma qualcuno, non arrivano col gommone: viaggiano in business.

Beppe Lamberto, lambe.giu@gmail.com

http://italians.corriere.it/2015/03/17/malpensa-limmensa-processione-al-controllo-passaporti/
 

Paolo_61

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Malpensa: l’immensa processione al controllo passaporti


Buongiorno Beppe, lunedì sera sono rientrato da un viaggio con un volo AerLingus da Dublino, atterrando all’aeroporto di Malpensa intorno alle 20. Lo sbarco è stato tutto sommato veloce, come pure il deflusso dal satellite; il percorso verso i la dogana era ormai quasi terminato quando, mentre già pregustavo un buon piatto di spaghetti al pomodoro – come tutti coloro che trascorrono più di tre giorni oltremanica – ecco la sorpresa: centinaia di persone ferme, in coda, e in lontananza a fare da sfondo all’immensa processione, le luci del controllo passaporti. Eravamo appena stati preceduti nell’atterraggio dal A380 Emirates proveniente da Dubai, va bene, ma ciò non può giustificare un collasso del sistema di dogana di un aeroporto della città che fra due mesi ospiterà Expo.

Da una parte uomini, donne e bambini mediorientali che attendevano ordinatamente e civilmente il proprio turno; dall’altra le insegne luminose riportanti le bandiere italiana ed europea. Io, intanto, mi chiedevo da che parte stesse il terzo mondo. Ad ogni modo, la riflessione che voglio fare non è sul fatto che per entrare a Malpensa si debbano fare 20 minuti di coda per mostrare il documento; non è sul fatto che l’aeroporto sia il nostro ingresso principale per fare entrare gli ospiti, ed invitare gente per poi farla attendere sull’uscio non è educato; la cosa su cui voglio riflettere è questa: la polizia doganale, che a mio avviso ha svolto il suo compito con grande professionalità, è stata messa in grado di lavorare al meglio delle proprie possibilità? In circa sei varchi aperti per seicento persone, sono sufficienti a far sì che i controlli vengano fatti con serietà e senza pressione? In un periodo turbolento come questo, con una minaccia terroristica concreta, le nostre forze dell’ordine sono pronte a sorridere ai turisti e fermare i sospetti? O meglio, hanno i mezzi per essere pronti? Perché i terroristi, al contrario di come afferma qualcuno, non arrivano col gommone: viaggiano in business.

Beppe Lamberto, lambe.giu@gmail.com

http://italians.corriere.it/2015/03/17/malpensa-limmensa-processione-al-controllo-passaporti/
Evidentemente non è mai sbarcato a Miami nel periodo del Boat show (di media un'oretta per il controllo passaporti, ma il record è di oltre 2)
 

eugeniod1995

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Anche a Stanstead una volta c'era più di un'ora di fila al controllo passaporti... Meno male che avevo quello elettronico :D
Comunque, dovrebbero mettere i controlli automatici ovunque, IMHO.
 

AZ209

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LOMBARDIA. 'MALPENSA SMART CITY MERCI', PAROLINI: PER EXPO SARÀ OPERATIVO

Lo ha detto l'assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia Mauro Parolini nel corso del suo intervento alla riunione indetta per fare il punto sullo stato del progetto 'Malpensa Smart City' delle merci, organizzata per gli addetti ai lavori

Milano, 18 marzo 2015 - "Sono stati rispettati i tempi che ci eravamo prefissati: dal primo maggio, data di inaugurazione di Expo 2015, l'ecosistema 'Malpensa Smart City delle merci' entrerà a regime e sarà operativo. Un risultato importante, anche considerando che nel semestre dell'Esposizione sarà determinante il contributo delle catene logistiche 'veloci', per via dell'aumento di flussi di merci previsto nell'area milanese". Lo ha detto l'assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia Mauro Parolini nel corso del suo intervento alla riunione indetta per fare il punto sullo stato del progetto 'Malpensa Smart City' delle merci, organizzata per gli addetti ai lavori, a Palazzo Pirelli.

IL PROGETTO - Il progetto 'Malpensa Smart City delle merci', dedicato alla realizzazione di un ecosistema digitale a supporto della filiera cargo, presso l'aeroporto lombardo, è frutto della sottoscrizione di un Protocollo d'intesa tra Regione Lombardia, Sea, Anama (Associazione nazionale agenti merci aeree) e Assohandlers (Associazione nazionale Operatori servizi aeroportuali di Handling). L'obiettivo è fornire agli operatori uno strumento efficace di gestione e controllo delle procedure relativo alla merci in arrivo e in partenza, con la possibilità di organizzare on line e monitorare le spedizioni durante i vari passaggi della filiera del cargo aereo: dal trasporto stradale verso l'aeroporto, all'arrivo a Malpensa, fino alle operazioni di imbarco e partenza del volo.

MODELLO DA ESPORTARE - "Considerato che Malpensa - ha sottolineato l'assessore -, dal punto di vista delle merci, è il più grande aeroporto italiano e uno dei primi in Europa, sono convinto, anche per via dell'interesse dimostrato in tal senso dalle associazioni delle compagnie aeree, che l'ecosistema 'Malpensa Smart City delle merci' possa costituire un modello esportabile anche negli altri aeroporti italiani e europei".

METODO - "Il percorso effettuato per realizzare questo progetto - ha aggiunto Parolini - è stato complesso. Non è facile far sedere attorno a un tavolo soggetti tanto diversi tra loro, soprattutto quando si tratta di rappresentanti di piccole realtà, ma io non sono d'accordo con chi pensa che la complessità si possa superare eliminandola. La complessità si governa mettendo in campo le azioni che permettono di aggregare ciò che è disgregato, salvando le autonomie. Questo è il metodo di Regione Lombardia: agevolare il contatto tra i diversi soggetti interessati a portare a compimento un progetto. In questo caso il risultato sarà una maggiore efficienza nella gestione, il che significa tempi più brevi, minori costi e migliori condizioni di lavoro".

http://www.mi-lorenteggio.com/news/35519
 
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