Thread MXP-LIN: SEA ritira il masterplan attuale di Malpensa


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DusCgn

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Modiano: "Malpensa funziona passeggeri cresciuti del 12%"
Il presidente di Sea, alla Mobility Conference: "Abbiamo investito e i risultati si sono visti. O lo scalo intercontinentale ha successo o dobbiamo rassegnarci alla serie B". Il dibattito dopo la proposta del presidente di Assolombarda, Rocca di privatizzare gli scali e non limitare Linate



"Quando sono arrivato c'era scetticismo ma abbiamo deciso di provarci, abbiamo investito e nel 2014 Malpensa ha avuto un +12% di passeggeri, cioè 700.000 in un anno, e un +9% di cargo, che significa che l'infrastruttura è seria e funziona". Il presidente di Sea, Pietro Modiano parla dello scalo intercontinentale e da un lato spiega strategie, prospettive e problemi, dall'altro replica al presidente di Assolombarda, Gianfelice Rocca che si è espresso a favore della privatizzazione della società che gestisce gli aeroporti milanesi.

Confronto aperto in occasione della Mobility Conference 2015 organizzata da Assolombarda.

"Temo che per Malpensa sia meglio non avanzare ricette facili - ha aggiunto Modiano - aprire senza limiti Linate ai voli europei lo ha già fatto il governo con effetti finora non significativi, ma speriamo che questa ricetta porti bene". Per il presidente di Sea dire "di limitare la frammentazione degli aeroporti è una strada giusta ma molto complicata, ed è sempre molto difficile poter parlare di limitare o chiudere gli aeroporti minori. Sono culturalmente e per tradizione favorevolissimo al mercato. Osservo però che, al contrario di altri settori, per gli aeroporti non c'è un'evidenza chiarissima che sia meglio essere privati piuttosto che pubblici. Per esempio tutto il sistema aeroportuale americano è pubblico e la gran parte dei grandi hub europei è controllata dallo Stato. Il che non significa che non auspico un azionariato sempre più attivo e di stimolo alla crescita". In ogni caso, "l'ingresso di Ardian nel capitale di F2i Aeroporti per noi è stata una buona notizia".

Risposta a Gianfelice Rocca, favorevole alla privatizzazione per "dare una regia agli scali lombardi". "Apriamo al mercato l'azionariato Sea", ha suggerito Rocca, così "investitori istituzionali di settore potrebbero accompagnare e affiancare il potenziamento della presenza di alcune grandi compagnie europee". Il presidente Assolombarda sostiene anche la necessità di "estendere a Orio al Serio un forte coordinamento delle specializzazioni di traffico con Linate e Malpensa". Secondo Rocca "uno dei principali moltiplicatori di competitività globale di una grande area metropolitana è la connettività aerea intercontinentale". E in questo campo "Milano ha molto da recuperare".

Infatti "fatto 100 il valore di connettività aerea intercontinentale registrato a Londra, Milano si attesta a 24 contro 46 di Monaco e 93 di Francoforte". Per il numero uno di Assolombarda "Alitalia-Etihad è stato un accordo positivo, ma l'hub vero e proprio della compagnia è e sarà solo Fiumicino", mentre "per far salire la connettività area intercontinentale della Grande Milano da 24 a 46 di Monaco, Alitalia-Etihad non basta affatto".

Per raggiungere questo obiettivo, Rocca ha avanzato tre proposte. La prima: "va assolutamente evitata ogni tentazione di limitare Linate". La seconda: "Malpensa ha bisogno del maggior numero di accordi bilaterali". La terza: dare "una regia agli scali lombardi", aprendo "al mercato l'azionariato Sea". La "razionalizzazione delle destinazioni e dell'attrattività verso le compagnie estere" e le "priorità delle connessioni rispetto agli assi autostradali e ferroviari si realizzano meglio meglio attraverso compagini societarie coordinate nella gestione degli scali".

"O Malpensa ha successo, o dobbiamo rassegnarci alla serie B e cioè a non avere, noi area d' Europa così ricca e sviluppata, per chissà quanto tempo - ha detto Modiano nel suo intervento alla tavola rotonda della Mobility Conference - un luogo da cui partire per andare lontano senza scalo e in cui attrarre dall'estero chi vuole venire qui da noi, senza scoraggiarlo con soste intermedie in altri aeroporti, soste che non fa chi viaggia per il mondo da e per Monaco, Francoforte, Parigi, o anche Zurigo e Barcellona o Vienna. Senza un grande aeroporto intercontinentale al suo centro, o vicino al suo centro - ha spiegato - un' area economica per quanto sviluppata e ricca è appunto in serie B. E si sviluppa di meno, perché l' aeroporto intercontinentale è una fonte di valore aggiunto per il territorio, è un attrattore di gente e un moltiplicatore di affari, è una forza produttiva su cui si è costruita la fortuna e il destino di territori altrimenti poveri e sottosviluppati, e penso a Dubai che ha nell' aeroporto il suo petrolio, e si sta costruendo il futuro di un' intera economia, e penso a Istanbul, non distante da qui, con i suoi previsti cento milioni di passeggeri".

E sempre a proposito di Malpensa, Modiano ha aggiunto, tra l'altro: "Abbiamo deciso in condizioni non facilissime di continuare a investire su Malpensa per un aeroporto migliore, dimostrando di crederci, in vista di Expo e al di là di Expo. Nei passeggeri e nel cargo. Abbiamo scelto, lo ha fatto il nuovo cda, di completare gli investimenti che erano stati previsti prima del dehubbing nell’area dei voli intercontinentali - potevamo fermarli - e di migliorare l’estetica e la funzionalità dell’intero aeroporto, e lo abbiamo deciso non per velleità. Eravamo convinti che una Malpensa migliore fosse condizione necessaria per poter guardare avanti, e cioè per convincere, siamo pratici, le più grandi linee aeree che qui avrebbero trovato un aeroporto bello, efficiente e non saturo, meglio di molti altri. Ma senza la prova che noi eravamo i primi a credere a noi stessi, non ci avrebbero creduto. E i profeti del declino avrebbero avuto ragione".

"Noi abbiamo le nostre metriche - ha spiegato ancora il presidente di Sea - il numero annualizzato di passeggeri intercontinentali a Malpensa era sceso a 4,6 milioni a metà 2013; diciotto mesi dopo siamo oltre 5,3 milioni, con aumento di voli e frequenze da e verso gli Stati Uniti, il Canada, il Golfo, l’Asia orientale. Quest’anno, ne aspettiamo altri 500 mila in più, al netto del contributo dell’Expo. Sfioreremo a fine 2015 i 6 milioni di passeggeri che arrivano e partono da Malpensa per 40 destinazioni lontane".

"E intanto, a conferma che siamo di fronte all’avvio di un’inversione di trend, e non ad un accidente - ha sottolineato Pietro Modiano -, da Linate hanno, o avevano, cominciato a ridursi quelle che noi chiamiamo le fughe, e cioè il numero di passeggeri che vanno verso una destinazione lontana partendo non da Malpensa ma appunto da Linate e passano per un hub intercontinentale come Francoforte Parigi o Amsterdam, concorrenti di Malpensa e lì lasciano non solo tempo ma denaro. Queste fughe, che sottraggono Pil al nostro territorio, e opportunità a Malpensa, sono circa un milione e trecentomila passeggeri l’anno, e a ottobre erano in riduzione dell’11% sull’anno prima, a rafforzare la ripresa internazionale di Malpensa. Aggiungo il bel segnale: nel settore del cargo abbiamo inaugurato un hub dedicato a Dhl, grande operatore logistico mondiale, con l’assunzione di 70 persone. Alla vigilia di Expo, è bello poter dire che il declino di Malpensa come aeroporto intercontinentale si è fermato, e si è probabilmente invertito. Ripeto, siamo solo all’inizio, ma è un buon nuovo inizio".
http://www.ilgiornale.it/news/modiano-1091478.html
 

TW 843

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da Linate hanno, o avevano, cominciato a ridursi quelle che noi chiamiamo le fughe, e cioè il numero di passeggeri che vanno verso una destinazione lontana partendo non da Malpensa ma appunto da Linate e passano per un hub intercontinentale come Francoforte Parigi o Amsterdam, concorrenti di Malpensa e lì lasciano non solo tempo ma denaro. Queste fughe, che sottraggono Pil al nostro territorio, e opportunità a Malpensa, sono circa un milione e trecentomila passeggeri l’anno, e a ottobre erano in riduzione dell’11% sull’anno prima, a rafforzare la ripresa internazionale di Malpensa.
La cosa vergognosa è che sono perfettamente consci del problema però guai a toccare Linate. Linate non è mai un problema.

Patetici buffoni.
 

BAlorMXP

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La cosa vergognosa è che sono perfettamente consci del problema però guai a toccare Linate. Linate non è mai un problema.

Patetici buffoni.
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Tra l'altro se venissero confermati i dati di gennaio postati su un altro forum che danno sia Malpensa che Linate in negativo e BGY in crescita a doppia cifra saremmo al palo.
 

AZ209

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Londra.
Malpensa cargo, sindaci infuriati

"L'aereoporto terzo hub mondiale di Etihad" dice il governo. Ma i primi cittadini di Somma, Lonate e Ferno protestano: "Bisogna puntare sul settore passeggeri"

Malpensa - Scettico Danilo Rivolta (Lonate Pozzolo), critico Mauro Cerutti (Ferno), infuriato Guido Colombo(Somma Lombardo). Così i tre sindaci di stretto sedime aeroportuale commentano l'annuncio dato dal ministro dei Trasporti Maurizio Lupi al Tavolo competitività sviluppo convocato dalla Camera di commercio di Varese l'altra sera a Ville Ponti.
"Insieme ad Abu Dhabi e Pechino", ha detto il componente del governo Renzi, "Malpensa sarà il terzo hub cargomondiale di Etihad".
Nel suo intervento, Lupi ha affrontato moltissimi temi e su Malpensa si è soffermato per oltre dieci minuti. Ha promesso nuovi collegamenti intercontinentali, la promozione ad aeroporto strategico nel Piano nazionale aeroporti e il collegamento con l'alta velocità, ma è sullo sviluppo esponenziale del settore merci che le sue parole hanno lasciato sottintendere che il territorio ha rizzato le antenne.
"Che si sviluppi il cargo è un bene per Malpensa ma un male per il territorio", sentenzia Cerutti, spiegando subito il perché: "Più cargo vuol dire più
tir, più inquinamento, minore occupazione rispetto alle compagnie aeree che trasportano passeggeri e meno risorse per i Comuni aeroportuali, perché i voli cargo non portano nulla all'addizionale sui diritti d'imbarco destinata agli enti locali". Più analitico ma molto simile nella sostanza il commento del primo cittadino sommese: "Oggi Malpensa, che è già il primo aeroporto cargo d'Italia con oltre la metà di colli trasportati via cielo in tutto il Paese, vanta 70 voli all cargo alla settimana. Stiamo parlando, in pratica, di cinque decolli e di cinque atterraggi al giorno. Se anche Etihad investisse qui e si arrivasse a triplicare i volumi di oggi, saremmo comunque di fronte a movimenti contenuti e a benefici infinitesimi rispetto a un vero rilancio del settore passeggeri".
Oltretutto, secondo Colombo non è soltanto una questione di quantità, ma di qualità: "Il cargo non porta nulla all'esterno della recinzione di Malpensa e soprattutto non è in grado di sostenere ciò che in termini di infrastrutture e servizi è stato costruito in questi anni nell'intorno aeroportuale. Parlo di indotto, di alberghi, parcheggi, commercio, affitti, ristorazione e turismo. Questi sono i veri problemi, il resto sono soltanto balle".
Soltanto Rivolta prova a vedere il lato positivo di uno scenario che anche lui, in ogni caso, fa fatica a immaginare e digerire: "Se si parte dal cargo per trainare il traffico passeggeri potremmo ragionarci. Ma se Malpensa vira decisa sul cargo e ai 36milioni di passeggeri non ci arriveremo mai, si smetta da subito di parlare di terza pista perché non servirebbe più. Perlomeno, il territorio da sacrificare nel nome di Malpensa sarà molto minore".
Laprealpina
 
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flyboy

Guest
Malpensa cargo, sindaci infuriati

"L'aereoporto terzo hub mondiale di Etihad" dice il governo. Ma i primi cittadini di Somma, Lonate e Ferno protestano: "Bisogna puntare sul settore passeggeri"

Malpensa - Scettico Danilo Rivolta (Lonate Pozzolo), critico Mauro Cerutti (Ferno), infuriato Guido Colombo(Somma Lombardo). Così i tre sindaci di stretto sedime aeroportuale commentano l'annuncio dato dal ministro dei Trasporti Maurizio Lupi al Tavolo competitività sviluppo convocato dalla Camera di commercio di Varese l'altra sera a Ville Ponti.
"Insieme ad Abu Dhabi e Pechino", ha detto il componente del governo Renzi, "Malpensa sarà il terzo hub cargomondiale di Etihad".
Nel suo intervento, Lupi ha affrontato moltissimi temi e su Malpensa si è soffermato per oltre dieci minuti. Ha promesso nuovi collegamenti intercontinentali, la promozione ad aeroporto strategico nel Piano nazionale aeroporti e il collegamento con l'alta velocità, ma è sullo sviluppo esponenziale del settore merci che le sue parole hanno lasciato sottintendere che il territorio ha rizzato le antenne.
"Che si sviluppi il cargo è un bene per Malpensa ma un male per il territorio", sentenzia Cerutti, spiegando subito il perché: "Più cargo vuol dire più
tir, più inquinamento, minore occupazione rispetto alle compagnie aeree che trasportano passeggeri e meno risorse per i Comuni aeroportuali, perché i voli cargo non portano nulla all'addizionale sui diritti d'imbarco destinata agli enti locali". Più analitico ma molto simile nella sostanza il commento del primo cittadino sommese: "Oggi Malpensa, che è già il primo aeroporto cargo d'Italia con oltre la metà di colli trasportati via cielo in tutto il Paese, vanta 70 voli all cargo alla settimana. Stiamo parlando, in pratica, di cinque decolli e di cinque atterraggi al giorno. Se anche Etihad investisse qui e si arrivasse a triplicare i volumi di oggi, saremmo comunque di fronte a movimenti contenuti e a benefici infinitesimi rispetto a un vero rilancio del settore passeggeri".
Oltretutto, secondo Colombo non è soltanto una questione di quantità, ma di qualità: "Il cargo non porta nulla all'esterno della recinzione di Malpensa e soprattutto non è in grado di sostenere ciò che in termini di infrastrutture e servizi è stato costruito in questi anni nell'intorno aeroportuale. Parlo di indotto, di alberghi, parcheggi, commercio, affitti, ristorazione e turismo. Questi sono i veri problemi, il resto sono soltanto balle".
Soltanto Rivolta prova a vedere il lato positivo di uno scenario che anche lui, in ogni caso, fa fatica a immaginare e digerire: "Se si parte dal cargo per trainare il traffico passeggeri potremmo ragionarci. Ma se Malpensa vira decisa sul cargo e ai 36milioni di passeggeri non ci arriveremo mai, si smetta da subito di parlare di terza pista perché non servirebbe più. Perlomeno, il territorio da sacrificare nel nome di Malpensa sarà molto minore".
Laprealpina
Tutti professori questi, pronti a salire in cattedra.
Eppure sono proprio loro il cancro che aggredisce Malpensa. E' la loro casta ad aver impedito per prima lo sviluppo di Malpensa. Ed ancora oggi sparano bordate casuali senza alcun rapporto di causalità.
 

BAlorMXP

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Tutti professori questi, pronti a salire in cattedra.
Eppure sono proprio loro il cancro che aggredisce Malpensa. E' la loro casta ad aver impedito per prima lo sviluppo di Malpensa. Ed ancora oggi sparano bordate casuali senza alcun rapporto di causalità.
Chi da una parte, chi dall' altra l' importante e' speculare, tuttavia sono giovane , sotto i 30, e non credo che chinare la testa dinanzi agli aerrori volutamente commessi da Tizio, Caio e Sempronio negli anni passati sia la risposta giusta, anche se a monte risulta esserci un "interesse nazionale" che scoraggia i piu'. Purtroppo se non si creano le condizioni necessarie per crescere o meglio, si fa di tutto per non renderle appetibili ti devi accontentare di discutibili dichiarazione su numeri ancora piu' discutibili, su un 25 buttato cosi' a caso che in verita' e' un 24 che dopo sei mesi tornera' ad essere un 21 ma con l' escamotage del "ci abbiamo provato, ma a Malpensa non ci sono passeggeri" si tranquillizza popolo e popolino e tutto ritornera' alla calma. Questo per sottolineare che fintantoche' abbiamo generazioni ancora in vita che si bagnano le mutande come adolescenti per un Bordeaux o Dubrovnik stagionale e 2xw non possiamo che rasserenarci dinanzi a cotante dichiarazioni. Con il Sistema aeroportuale milanese si sono segnati piu' autogol che altro e quando qualcuno sembra voler intraprendere una strada diversa da quella della "vox populi" arriva la fatidica voce alla "padre maronno" che ti insinua il socratico tarlo del dubbio "e se poi te ne penti?"
 

AZ209

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Londra.
Malpensa, per Ballarè e Besozzi un "problema" anche novarese

Il sindaco di Novara Andrea Ballarè e il presidente della Provincia Matteo Besozzi hanno partecipato ad un incontro con il presidente di Sea Pietro Modiano


Malpensa ed Expo rappresentano due temi importanti per Novara.


E il territorio novarese non è estraneo alle sorti dell’Aeroporto, che non può e non deve essere considerato uno scalo esclusivamente "lombardo", ma che, al contrario, rappresenta un importante punto di riferimento per il Piemonte Orientale.


Lo hanno ribadito ieri mattina il sindaco di Novara Andrea Ballarè e il presidente della Provincia di Novara Matteo Besozzi, che hanno preso parte ad un tavolo di confronto con Pietro Modiano, presidente di Sea, la società che gestisce lo scalo. All’incontro hanno partecipato anche il sindaco di Varese Attiliio Fontana, il sindaco di Gallarate Edoardo Guenzani, il sindaco di Legnano Alberto Centinaio, il sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli, il sindaco di Magenta Gianmarco Invernizzi, il presidente della provincia di Varese, Nicola Gunnar Vincenzi.


La richiesta di incontro è nata dalla comune valutazione da parte degli amministratori locali del bacino dello scalo circa gli sviluppi più recenti legati al Decreto Ministeriale su Linate ed Expo 2015, decreto che evidenzia la volontà di destinare all’aeroporto di Linate il traffico continentale ed extra Unione Europea senza limitazioni, lasciando all’aeroporto di Malpensa un ruolo marginale.


Tutto questo nonostante le cifre dell’attività 2014 dell’aeroporto, che indicano una crescita significativa (intorno al 12 %) del traffico intercontinentale e dell’attività nel settore cargo. Secondo i sindaci e gli amministratori provinciali la scelta di ridimensionare il ruolo di Malpensa produrrà inevitabili effetti negativi nei territori.


Il sindaco Ballarè ha sottolineato in particolare la rilevanza negativa per Novara dal punto di vista occupazionale di una ulteriore eventuale riduzione dell’operatività di Malpensa: "Sono numerosi - ha detto il primo cittadino - i novaresi che lavorano nelle diverse strutture dell’aeroporto e nell’indotto. Troppi posti di lavoro si sono già persi a causa della crisi economica e delle scelte compiute in passato. Questa prospettiva negativa si associa all’evidente spreco di risorse, private e pubbliche, investite nell’aerostazione".

Il presidente della Provincia Besozzi ha puntato invece l’attenzione soprattutto sui collegamenti con il Novarese e sul tema ambientale: "Malpensa non è un aeroporto solo lombardo - ha detto Besozzi - ma i collegamenti sono ancora inadeguati. Da un lato il progetto del nuovo ponte di Oleggio, di fatto bocciato da Regione Lombardia, dall’altro i collegamenti ferroviari con Novara da potenziare sia per i passeggeri sia per le merci, sono i punti principali che la Provincia ha portato al tavolo di confronto. Ho apprezzato la linea del nuovo presidente di Sea di cercare una maggior condivisione con le amministrazioni locali, indispensabile per conciliare l’armonico sviluppo di un aeroporto che si sta sempre più connotando per i voli internazionali e cargo con il rispetto di un territorio dall’ambiente fragile e dalla popolazione residente numerosa e vicina allo scalo".

Sindaco e presidente della Provincia hanno condiviso con i colleghi di oltre Ticino l’impegno nel richiedere un ripensamento sui destini futuri dello scalo, per evitare un ulteriore, pesante danno alle comunità locali .

http://www.novaratoday.it/cronaca/incontro-malpensa-andrea-ballare-matteo-besozzi.html


 

RogerWilco

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Chi da una parte, chi dall' altra l' importante e' speculare, tuttavia sono giovane , sotto i 30, e non credo che chinare la testa dinanzi agli aerrori volutamente commessi da Tizio, Caio e Sempronio negli anni passati sia la risposta giusta, anche se a monte risulta esserci un "interesse nazionale" che scoraggia i piu'. Purtroppo se non si creano le condizioni necessarie per crescere o meglio, si fa di tutto per non renderle appetibili ti devi accontentare di discutibili dichiarazione su numeri ancora piu' discutibili, su un 25 buttato cosi' a caso che in verita' e' un 24 che dopo sei mesi tornera' ad essere un 21 ma con l' escamotage del "ci abbiamo provato, ma a Malpensa non ci sono passeggeri" si tranquillizza popolo e popolino e tutto ritornera' alla calma. Questo per sottolineare che fintantoche' abbiamo generazioni ancora in vita che si bagnano le mutande come adolescenti per un Bordeaux o Dubrovnik stagionale e 2xw non possiamo che rasserenarci dinanzi a cotante dichiarazioni. Con il Sistema aeroportuale milanese si sono segnati piu' autogol che altro e quando qualcuno sembra voler intraprendere una strada diversa da quella della "vox populi" arriva la fatidica voce alla "padre maronno" che ti insinua il socratico tarlo del dubbio "e se poi te ne penti?"
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belumosi

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E' offensivo che Maroni debba utilizzare toni spregievoli nei confronti di un settore, il cargo, che puo' invece essere remunerativo e fonte di posti di lavoro per il territorio e l'aeroporto.
Piuttosto ringrazierei EY che ha deciso di investire a MXP sul settore cargo.
Anche questo passaggio non è male:
Abbiamo accettato che l’aeroporto di Torino venisse riqualificato come “aeroporto nazionale” - ha argomentato Maroni - a condizione che ci fosse il collegamento Alta velocità da Torino a Malpensa e tra Milano e Malpensa
Evidentemente Maroni pensa che Torino sia una provincia lombarda le cui decisioni debbano avere il "visto" di Milano.
 

Cesare.Caldi

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No so a voi ma il dato di 1,3 milioni di pax annui di fughe da LIN mi sembra nettamente sottostimato. LIN nel 2014 ha fatto 9 milioni di pax, possibile che le fughe siano "solo" 1,3 milioni? Esiste qualche altro dato per fare un riscontro?
 

belumosi

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No so a voi ma il dato di 1,3 milioni di pax annui di fughe da LIN mi sembra nettamente sottostimato. LIN nel 2014 ha fatto 9 milioni di pax, possibile che le fughe siano "solo" 1,3 milioni? Esiste qualche altro dato per fare un riscontro?
I pax internazionali a LIN l'anno scorso erano circa 3.85M, quindi ci sarebbe un pax su tre che prende una connessione in un hub nordeuropeo. Non mi sembra poco. E in ogni caso il dato sulle fughe è fornito da Modiano; se non lo sa lui...
 

BAlorMXP

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1,3milioni di fughe, a mio avviso sono una marea di persone che potenzialmente potrebbero beneficiare di voli diretti. Ovviamente non tutti perché in quel dato ci sono anche potenziali passeggeri diretti per destinazioni che difficilmente potrebbero essere coperte direttamente ma se sommiamo quel dato all'effetto massivo che uno spostamento totale dei voli porterebbe allo scalo e il gioco é fatto.
Poi possiamo dare contro anche a Maroni, che si affossa da solo senza bisogno di fare dichiarazioni, ma effettivamente EY a MXP che fa o fará? Ha aggiunto Abu Dhabi per drenare pax su AUH, aumentato di 2xw la NRT, aperto un volo terribilerrimo per PVG che manco Santa Barbara Airlines avrebbe accettato e che chiuderá per EXPO e messo un 2xw su BOG sul versante cargo. Ma crediamo veramente che Milano sia cruciale per EY o ce l'imponiamo? Scusate, mi ero dimenticato di Bordeaux, Split, Dubrovnik ed Ibiza per la summer dallo scalo senza il quale i milanesi non volano, che idiota.
 
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flyboy

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1,3milioni di fughe, a mio avviso sono una marea di persone che potenzialmente potrebbero beneficiare di voli diretti. Ovviamente non tutti perché in quel dato ci sono anche potenziali passeggeri diretti per destinazioni che difficilmente potrebbero essere coperte direttamente ma se sommiamo quel dato all'effetto massivo che uno spostamento totale dei voli porterebbe allo scalo e il gioco é fatto.
Poi possiamo dare contro anche a Maroni, che si affossa da solo senza bisogno di fare dichiarazioni, ma effettivamente EY a MXP che fa o fará? Ha aggiunto Abu Dhabi per drenare pax su AUH, aumentato di 2xw la NRT, aperto un volo terribilerrimo per PVG che manco Santa Barbara Airlines avrebbe accettato e che chiuderá per EXPO e messo un 2xw su BOG sul versante cargo. Ma crediamo veramente che Milano sia cruciale per EY o ce l'imponiamo? Scusate, mi ero dimenticato di Bordeaux, Split, Dubrovnik ed Ibiza per la summer dallo scalo senza il quale i milanesi non volano, che idiota.
Perché ti chiedi cosa farà EY a Malpensa? Perché poni il dubbio che Milano sia cruciale per EY?
EY fa i suoi interessi. Esattamente come Emirates o come Air Berlin che si è spostata a LIN o come British che aumenta gli operativi a LIN ecc ecc. Non capisco lo stupore. Così come non capisco perché AZ non dovrebbe aprire voli stagionali su Bordeaux, Split, Dubrovnik ed Ibiza. Le compagnie aeree non vivono per Milano, e dal loro punto di vista è giusto sia così.
 

Cesare.Caldi

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I pax internazionali a LIN l'anno scorso erano circa 3.85M, quindi ci sarebbe un pax su tre che prende una connessione in un hub nordeuropeo. Non mi sembra poco. E in ogni caso il dato sulle fughe è fornito da Modiano; se non lo sa lui...
Le fughe ci sono anche sul nazionale via FCO. Inoltre ci sono tutti i transiti su LIN come CDG-LIN-BRI per fare un esempio. Che proprio qui sul forum è stato detto sono numeri ben maggiori a quanto si pensi.
 
Stato
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