Thread Ryanair 2022


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AlicorporateUK

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9 Marzo 2009
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Sarajevo
Ryanair non si fa scrupoli a lasciare a terra i poveri viaggiatori che si vedono voli cancellati all’improvviso, a costringerli a corse mozzafiato da un capo all’altro dell’aeroporto perché si degna di dire quale sia il gate gli ultimi 5 secondi (che manco Marcell Jacobs riuscirebbe ad arrivarci in tempo) o a permettere bagagli a bordo delle dimensioni adatte a un Puffo, ma guai, guai se un dipendente beve a bordo.

🤦🏻‍♂️ Anche qui qualunquismo e ciarpame degno del Daily Mail, anzi chissà se non hanno ripreso e tradotto proprio dai colleghi di Kensington…

G
 

eugeniod1995

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speedbird001

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parlavo oggi con un amico che ha il figlio appena assumto in Ryan e in addestramento a Londra, mi diceva che , senza grandi problemi, lui abita a Monza, ha avuto base a Orio. Pensavo la facessero molto piu complicata.
 

Pinaz93

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7 Maggio 2018
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parlavo oggi con un amico che ha il figlio appena assumto in Ryan e in addestramento a Londra, mi diceva che , senza grandi problemi, lui abita a Monza, ha avuto base a Orio. Pensavo la facessero molto piu complicata.
Va molto a fortuna, anche perché di solito dopo i primi 6 mesi ti cambiano la base da quello che ho sentito... Ho un amico che ha da poco iniziato a VCE ed è infatti preoccupato da questa cosa

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njko98

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Va molto a fortuna, anche perché di solito dopo i primi 6 mesi ti cambiano la base da quello che ho sentito... Ho un amico che ha da poco iniziato a VCE ed è infatti preoccupato da questa cosa

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Per i piloti si, dopo i 6 mesi di line training la base viene cambiata al 90%
Per i CC invece una volta finiti i sny sei sicuro in quella base.

Comunque il mercato italiano è in forte espansione, ora è facilissimo ottenere l'Italia, mi ricordo invece che nel 2017, quando sono entrato, era praticamente impossibile.
 

Pinaz93

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Per i piloti si, dopo i 6 mesi di line training la base viene cambiata al 90%
Per i CC invece una volta finiti i sny sei sicuro in quella base.

Comunque il mercato italiano è in forte espansione, ora è facilissimo ottenere l'Italia, mi ricordo invece che nel 2017, quando sono entrato, era praticamente impossibile.
Sì mi riferivo ai piloti, da CC è praticamente impossibile finire in Italia, specialmente se si è basati in qualche posto dove non vuole stare nessuno (ho passato anni in UK e Repubblica Ceca, mai visto uno straccio di trasferimento, e così quasi tutti quelli che conosco)...

Spero che per quando avrò finito l'ATPL sarà ancora così facile finire nelle basi italiane ahah

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speedbird001

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sara' una vanteria di papa' , ma diceva che il figlio , con 900 ore loggate e type su 73 ha potuto scegliere tra le offerte di neos, ryan e una terza compagnia. Possibile ?
 

njko98

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sara' una vanteria di papa' , ma diceva che il figlio , con 900 ore loggate e type su 73 ha potuto scegliere tra le offerte di neos, ryan e una terza compagnia. Possibile ?
Assolutamente si, in FR servono 800 ore sul type per entrare come rated, in Neos so che erano minimum crew.. quindi si, fortunato tuo figlio :p
 

Dr. AlphaMike

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Ryanair incerta su ritorno a utili pre-Covid quest'anno, batte attese per trim1
Creato: 09:02 | Ultimo aggiornamento: 2 h fa

DUBLINO, 25 luglio (Reuters) - Ryanair ha comunicato che il ritorno ai livelli di redditività pre-Covid quest'anno non è certo, anche se il vettore ha superato le stime sugli utili del primo trimestre.
L'utile dopo le imposte di 170 milioni di euro nel trimestre conclusosi a giugno ha superato le stime di 157 milioni di un sondaggio della società tra gli analisti, anche se è rimasto ben lontano dai 243 milioni dello stesso periodo del 2019.
Il Ceo Michael O'Leary ha detto che le tariffe del trimestre luglio-settembre, tipicamente il periodo più redditizio dell'anno, sono state più alte rispetto ai livelli del 2019 di una percentuale 'low double-digit'.
L'imprevedibilità dei prezzi del carburante, la pandemia di Covid-19 e i rischi geopolitici rendono impossibile prevedere l'utile per l'intero esercizio finanziario che termina il 31 marzo 2023.
Ryanair si aspetta che la redditività e i margini tornino ai livelli pre-Covid, ma non è certa se ciò avverrà nell'esercizio in corso o in quello successivo, ha detto O'Leary in una presentazione video.
Ryanair ha registrato un utile di 1 miliardo di euro nell'esercizio finanziario pre-Covid del 2020, con 148 milioni di passeggeri rispetto ai 165 milioni stimati quest'anno.
"Qualsiasi guidance è soggetta a cambiamenti molto rapidi a causa di eventi imprevisti che sono ben al di fuori del nostro controllo durante quella che rimane una ripresa molto forte ma ancora fragile", ha detto O'Leary.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Sabina Suzzi)
((enrico.sciacovelli@thomsonreuters.com, +48587696613))
 

Pinaz93

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Intanto a VCE un allarme bomba, su un A320 di Lauda diretto a Vienna, ha fatto chiudere lo scalo per un paio di ore, con conseguenti dirottamenti a scali alternativi per vari voli in arrivo.

Avevo degli amici sul volo e dal loro racconto dopo essere arrivati alla 04R hanno fatto taxing sulla pista fino alla testata 22R (zona più remota dell'aeroporto), dove dopo una lunga attesa sono stati fatti sbarcare sotto osservazione di polizia e pompieri. Sono poi stati imbarcati sugli autobus e riportati al terminal...

Al momento sono ancora bloccati a VCE, ma l'allarme sembra essere rientrato e lo scalo è stato riaperto...

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Viking

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Intanto a VCE un allarme bomba, su un A320 di Lauda diretto a Vienna, ha fatto chiudere lo scalo per un paio di ore, con conseguenti dirottamenti a scali alternativi per vari voli in arrivo.

Avevo degli amici sul volo e dal loro racconto dopo essere arrivati alla 04R hanno fatto taxing sulla pista fino alla testata 22R (zona più remota dell'aeroporto), dove dopo una lunga attesa sono stati fatti sbarcare sotto osservazione di polizia e pompieri. Sono poi stati imbarcati sugli autobus e riportati al terminal...

Al momento sono ancora bloccati a VCE, ma l'allarme sembra essere rientrato e lo scalo è stato riaperto...

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Vediamo se sarà stato il solito ragazzino annoiato
 

B787

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Vediamo se sarà stato il solito ragazzino annoiato
Così sembra

Marco Polo, allarme bomba rientrato: nato da un equivoco tra un passeggero e lo steward. Disagi e ritardi

 

Pinaz93

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Così sembra

Marco Polo, allarme bomba rientrato: nato da un equivoco tra un passeggero e lo steward. Disagi e ritardi

Mi chiedo che genere di parole siano state pronunciate per arrivare ad un fraintendimento di queste dimensioni!

L'aereo interessato si è appena messo in movimento, con la bellezza di 7 ore di ritardo, ma per lo meno il volo non lo hanno cancellato...

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Cesare.Caldi

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Aerei, l’ad di Ryanair: «L’era low cost non è finita, continueremo a vendere voli a 9,99 euro»
di Leonard Berberi 06 ago 2022

Ryanair, la principale low cost d’Europa, punta a conquistare la metà del mercato italiano nei prossimi mesi, espandendosi sempre più negli aeroporti regionali e promettendo alle autorità locali di portare sempre più turisti stranieri. Ma se l’estate 2022 registra livelli record, con l’offerta in Italia aumentata del 30% rispetto al 2019 (pre Covid), all’orizzonte s’intravvedono le nubi e le incognite, anche per Ryanair. «Ma noi siamo quelli meglio preparati in Europa per affrontare le sfide», dice Eddie Wilson, l’ad della compagnia principale del gruppo omonimo (che comprende anche Malta Air, Lauda Europe e Buzz) in un’intervista al Corriere della Sera. Che non risparmia le critiche a Ita Airways.

Come sta andando questa stagione estiva?
«L’Italia si sta dimostrando uno dei mercati dove la ripresa è più forte. Se in generale abbiamo aumentato l’offerta del 15% rispetto all’estate 2019, pre Covid, in Italia è il doppio, +30%, grazie all’aggiunta degli aerei basati nel Paese e all’apertura della nuova base a Venezia-Marco Paolo. Con questi volumi stiamo portando sempre più turisti in Italia».

In questo periodo di caos dei cieli in Europa Ryanair è tra le compagnie che se la cava meglio delle altre. Come mai?
«Perché ci eravamo preparati meglio. Non abbiamo mandato a casa nessuno anche perché sapevamo che i passeggeri sarebbero tornati velocemente a viaggiare. Certo, non è stato facile affrontare il Covid».

Ci sono compagnie che stanno facendo fatica ad assumere velocemente...
«Ma certo. Le persone non possono essere reclutate all’ultimo. Noi abbiamo iniziato a farlo sei mesi prima dell’avvio della stagione estiva (che nel trasporto aereo inizia a fine marzo, ndr)».

Pensa che i vettori rivali abbiano licenziato troppo in fretta?
«Sì, in qualche caso hanno sfruttato l’occasione per sfoltire il personale».

Però anche Ryanair non è del tutto immune ai problemi dei cieli europei.
«È vero. Il problema principale è costituito dai controllori dello spazio aereo. Stiamo perdendo 20 punti percentuali di puntualità per questo motivo. Quest’estate in Europa ci sono meno voli di tre anni fa, ma più ritardi: bisogna risolvere il problema, soprattutto nei cieli della Francia e della Germania».

Cosa significa questo per l’operatività delle compagnie?
«Il nostro personale, per esempio, è costretto a finire il lavoro ben oltre mezzanotte. Questo è sopportabile per un giorno o due, ma non tutti i giorni. E le compagnie che non hanno lo staff sufficiente si ritrovano a dover cancellare i voli».

Lei dà la colpa ai controllori di volo, ma in queste settimane le altre compagnie aeree hanno puntato il dito contro il personale carente negli aeroporti.
«Non è così. Il vero problema è far decollare in tempo gli aerei e questo compete ai controllori di volo non agli aeroporti. E le code negli scali sono causati dagli aerei che partono tardi».

Parliamo degli scioperi: le low cost sono particolarmente nel mirino questa estate. Voi compresi.
«No, non glielo consento. Perché non parliamo degli scioperi di Alitalia? Hanno avuto almeno 300 scioperi negli ultimi cinque anni».
I numeri mi sembrano un po’ altri, ma in ogni caso parlavo di questa estate.
«Ryanair non ha avuto alcuno sciopero in questo periodo. Zero».

In realtà, stando ai documenti ufficiali, Ryanair è stata colpita dagli scioperi di alcuni sindacati...
«No, no. Mi dica i giorni».

Beh, l’ultimo in ordine di tempo è stato quello del 17 luglio scorso proprio in Italia.
«Ma quello è stato uno sciopero dei controllori di volo italiani! E poi lo sciopero l’hanno organizzato sigle che non rappresentano nessuno in Ryanair».
(Con una nota di alcuni giorni fa il presidente della Commissione di garanzia sugli scioperi, Giuseppe Santoro-Passarelli, ha segnalato a proposito dello sciopero del 17 luglio che «i notevoli ed ulteriori disagi per gli utenti sono da imputare alla cancellazione unilaterale da parte delle compagnie low cost che hanno creato disagi negli aeroporti italiani»).

Michael O’Leary, il capo del gruppo Ryanair, ha detto che l’era dei voli low cost è finita.
«Questo è quello che spera Ita sicuramente. La situazione è questa: i costi salgono, in Europa c’è meno offerta, la recessione si farà sentire. Per noi questo vuol dire che si passerà da una tariffa media di 40 euro a 50 nei prossimi anni. Ma continueremo a vendere sedili a 9,99 o 19,99 euro. Magari ne venderemo di meno per volo».

Parliamo della vostra presenza in Italia: questi mesi avete basato 92 aerei, siete la compagnia principale. Porterete altri velivoli?
«Stiamo ancora parlando con gli aeroporti, in particolare quelli regionali: sanno che solo noi possiamo portare turisti nelle regioni italiane».
Cosa ci possiamo aspettiamo nel 2023?

«Continueremo a ricevere i 737 Max 8200 da Boeing, aumenteremo i volumi di traffico e parte di questo si avrà anche in Italia».
Dove in particolare?
«In Sicilia, per esempio, dove abbiamo intercettato soltanto una piccola fetta del mercato».

Secondo lei quali sono i mercati in Italia poco serviti?
«In particolare Sardegna, Puglia, Calabria, Marche, Veneto, Umbria, Abruzzo. In queste aree c’è potenziale per flussi tutto l’anno sia a livello nazionale che internazionale».

Qual è la vostra fetta di mercato attualmente in Italia?
«Attorno al 40% e continueremo a crescere. Contiamo di trasportare 50 milioni di persone nel Paese: 15 milioni sui voli nazionali, 35 milioni su quelli internazionali».

Secondo Ita Airways questo lo fate grazie ai milioni di euro di incentivi che ricevete dagli aeroporti italiani. Per questo ha chiesto l’accesso ai contratti commerciali che avete siglato con alcuni scali.
«Perché Ita non ha un volo internazionale dalla Sicilia, dalla Sardegna, dall’Abruzzo? Perché non sono in grado, perché non hanno gli aerei per farlo, mentre noi possiamo farlo e lo facciamo. Loro non hanno la struttura di costi necessaria, noi sì. E loro non possono offrire le nostre tariffe. Alitalia, ha avuto l’occasione per essere un grande vettore internazionale e non l’ha fatto».

Quindi cosa dovrebbe fare Ita?
«Intanto è inutile che si comporti così, a suon di carte bollate. Anzi direi a loro: andate a Pescara, chiedete gli incentivi messi a disposizione e iniziate a offrire i voli internazionali, verso Londra, poi vediamo. Ma non lo faranno».

Ita secondo lei dovrebbe offrire voli diretti dalla Sicilia verso l’estero per esempio...
«C’è un Paese in Europa, che è un’isola e ha 4 milioni di abitanti, l’Irlanda, che ha 15-20 voli diretti con gli Usa. La Sicilia ha 5 milioni di persone, è un’isola, ma non ha voli diretti offerti dalla compagnia di bandiera né con gli Stati Uniti né con l’Europa. Invece Ita vuole che le persone prendano due voli per arrivare a destinazione, passando attraverso Roma e Milano».

Quindi non siete preoccupati da questa richiesta di Ita di accesso agli accordi commerciali vostri con gli aeroporti italiani?
«Per niente. È la conferma che Ita non si fa gli affari suoi. Perché non si preoccupano di far funzionare gli hub di Roma Fiumicino e Milano Linate? Noi a Linate nemmeno ci voliamo! Loro vogliono solo limitare la competizione. Detto questo auguro loro il meglio».

 
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