Thread sistema aeroportuale di Roma 2015


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Dancrane

Amministratore AC
Staff Forum
10 Febbraio 2008
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Milano
Notizia e documentazione iconografica dell'ennesima sfuriata del senatore Formigoni é disponibile sulla stampa on line e su tutti i social network, sui quali chiunque lo desideri puó trasmettere la propria vicinanza allo stesso. Onde evitare che si scateni un inutile (su queste pagine) dibattito sul signore in questione e sulla sua temperanza ed educazione, come giá stava accadendo in altro thread su AZ, prego tutti di non postare notizia e video, e di rimanere In Topic.
Grazie anticipatamente.
 

DusCgn

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9 Novembre 2005
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AZ risponde al "celeste" come si deve


Formigoni: "Alitalia è incompentente", la compagnia: "Lui era in ritardo"

Formigoni: "Alitalia è incompentente", la compagnia: "Lui era in ritardo"
Il senatore Roberto Formigoni si è molto arrabbiato: "La compagnia italo-araba ha dato ieri sera sfoggio di inefficienza, incompetenza e incapacità", ha commentato in merito all'odissea vissuta ieri sera tra i varchi dell'aeroporto di Fiumicino tentando, senza successo, di imbarcarsi sull'ultimo volo Alitalia da Roma a Milano. Una vicenda sfociata in una violenta arrabbiatura pubblicata su Facebook. Per Formigoni il varco d'imbarco è stato cambiato quattro volte e per questo ha perso l'aereo. Non è stato un disguido nell'indicazione del gate a determinare la perdita del volo del senatore Roberto Formigoni, bensì il fatto che l'onorevole non si è presentato nei tempi previsti, "come sono tenuti a fare tutti i passeggeri, senza eccezioni". E' quanto fa sapere Alitalia, interpellata in merito alla reazione di Formigoni dopo aver perso ieri l'ultimo volo da Roma a Milano. Il volo in questione, spiegano ancora dalla compagnia, è partito puntuale e non è stato quindi possibile imbarcare passeggeri in ritardo. Quanto alla reazione di Formigoni, ripresa da un passeggero e poi pubblicata su Facebook, Alitalia fa sapere che non ha particolari commenti da fare.




tra l'altro fossero disguidi riguardanti le info dei gate, come sostiene Formigoni, com'è che tutti gli altri pax non sembrano aver avuto problemi e si sono imbarcati?
 

DusCgn

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9 Novembre 2005
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Si puo' dire, Grande Alitalia.
chissà forse era abituato bene con le vecchie Alitalia modello aerotaxi a chiamata che aspettava i vipsss. Immagino il passaggio "come sono tenuti a fare tutti i passeggeri, senza eccezioni" sia particolarmente indigesto.
 

DusCgn

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9 Novembre 2005
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Michele Elia: "Contro il traffico ecco il Gra del trasporto su ferro"
"In futuro sarà possibile incanalare verso l'alta velocità senza interferire con la viabilità cittadina ferroviaria e stradale"


di EUGENIO OCCORSIO

"È UN progetto molto ambizioso e per noi della massima importanza. Con il completamento dell'Anello ferroviario e la realizzazione della seconda aerostazione potrà essere rivista la logica di tutto il nodo di Roma". Guarda già al futuro, Michele Elia, da un anno ad del gruppo Ferrovie dello Stato. A quando oma potrà contare su un "raccordo anulare" completo via ferrovia, e anche a un collegamento rapido verso Fiumicino, a sua volta dotato di un nuovo terminal equipaggiato appositamente per un collegamento rapido con il centro. "A quel punto sarà possibile incanalare verso l'aeroporto anche i treni dell'alta velocità senza interferire con il traffico metropolitano, ferroviario e stradale".

L'importanza del progetto "Nodo ferroviario di Roma" per la città ingolfata di traffico sembra fuori discussione. Avete una ragionevole certezza, con i finanziamenti necessari, per portarlo avanti fino alla chiusura dell'anello e in quali tempi? Può darci un "timing" dei finanziamenti?
"La Legge di stabilità per il 2015 ha stanziato 102 milioni per il ripristino e il raddoppio della tratta Vigna Clara - Valle Aurelia. Nel giugno del 2016, in concomitanza con il cambio dell'orario, la linea verrà aperta al servizio ferroviario, inizialmente con un collegamento a binario unico comunque in grado di servire efficacemente il servizio. Successivamente si procederà alla realizzazione del raddoppio. Nel corso di quest'anno inizieremo anche la progettazione preliminare per la chiusura dell'Anello ferroviario: definiremo i costi e affronteremo il grande problema degli insediamenti abusivi presenti sull'area di via Campo San Piero".

Lavorerete da soli?
"No, su quest'ultimo tema intrevverremo con l'aiuto del Comune. Verrà inoltre approfondito il tema del superamento del Tevere e dell'Aniene per il collegamento verso Tiburtina. Per quest'ulteriore fase sono disponibili per ora i finanziamenti per la progettazione: 12 milioni. C'è poi un aspetto che magari si vede meno, ed è il grande ammodernamento tecnologico della rete romana e che consentirà un notevolissimo incremento della frequenza dei treni".

La parte più strettamente attinente al Giubileo, e cioè il raccordo fra Valle Aurelia/ Vaticano e Vigna Clara, è stata accelerata appunto per venire incontro alle esigenze della città. Come procede il coordinamento con il sindaco, il prefetto,rappresentanti della Curia?
"Abbiamo un dialogo continuo con il sindaco e gli assessori che seguono queste tematiche a partire dall'incontro del 2 aprile, all'indomani della proclamazione del Giubileo. Allora definimmo le linee guida degli interventi da fare sia sui servizi di trasporto sia sulle infrastrutture. Il primo risultato è stato il ripristino del tratto Valle Aurelia-Vigna Clara che sarà operativo nel giugno del 2016".

http://roma.repubblica.it/cronaca/2...cco_il_gra_del_trasporto_su_ferro_-114855821/
 

Nonno Salt

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4 Febbraio 2007
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Massimo Gramellini su "La Stampa" di oggi, giusto per ridere un po'

La disavventura aeroportuale di colui che fu Formigoni sta deliziando senza tregua i sadici frequentatori della Rete. Nel video, ripreso a Fiumicino da un solerte passeggero, il senatore di Aviazione e Liberazione attinge alla sua esperienza di attaccabrighe televisivo per esprimere al funzionario Alitalia tutto il suo disappunto per il fatto che l’ultimo aereo per Milano abbia avuto l’ardire di non aspettarlo.



Il commovente episodio rivela l’antichità del protagonista. Formigoni non si rende conto che, nell’era dei telefonini, nulla di pubblico può restare impunito, e infatti i giovani scafati alla Renzi parlano ormai tutti con la mano sulla bocca come i calciatori. Non si rende nemmeno conto di essersi sempre spacciato per cattolico presso i suoi incomprensibili elettori e inanella insulti da fare impallidire un cine-panettone. Poi non si rende conto che, nonostante da qualche tempo abbia attenuato le smargiassate in tv e le tonalità delle camicie, rimane uno dei simboli più detestati della Casta, per cui termina lo sproloquio con una sfumatura di arroganza: del genere «lei non sa chi ero io». Ecco, soprattutto non si rende conto che ormai non è più nessuno. Lo dimostra la reazione dell’Alitalia (da lui definita, con linguaggio da Crociato, compagnia «italo-araba») che con malcelato fastidio ha emesso un breve comunicato per sbugiardare Formighini come fosse un insetto molesto ma in fondo innocuo. Se fosse stato ancora Formigoni, gli avrebbero regalato un aereo o almeno una divisa da steward.
 

giusri

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18 Novembre 2012
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Aspettiamoci il filmato su striscia....... con la chiosa finale di Emilio Fede......... "che figura di......." ...... il pessimo esempio andrebbe divulgato a tutti ......
 

AZ209

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Dati pax ufficiali di aprile 2015 (vs. aprile 2014)

FCO - 3.450.350 7,9%
CIA - 445.958 6,3%
Totale - 3.896.308 7,7%

Progressivo annuo
Totale - 13.038.045 8,7%

AdR
 

L-1011

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-relativo a Formigoni-
povera stella...sapete lui non è abituato a viaggiare "col popolo".

Infatti lo stanno indagando di nuovo per una maxi-mazzetta da 447.000 euro per viaggi (jet privati,elicotter,etc)

LINK: http://www.ansa.it/lombardia/notizie/2015/05/22/formigoni-rischia-un-altro-processo_bccb8e16-ef9d-44bc-8bcc-e282300b467e.html

Formigoni rischia un altro processo per corruzione
Avrebbe ricevuto da Guarischi 447 mila euro per viaggi-mazzette

Vacanze in località turistiche infricica Sudafrica e in Croazia, somme di denaro in contanti, il noleggio di un aereo privato per raggiungere Olbia e di un elicottero per volare a Saint Moritz e l'acquisito di "un orologio da uomo in acciaio Bulgari dal valore di 3.530 euro". Sono alcune delle "utilità" che, secondo l'accusa, l'ex presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, ora senatore del Nuovo centrodestra, avrebbe ricevuto dall'intermediario ed ex consigliere regionale lombardo Massimo Gianluca Guarischi per garantire un "trattamento preferenziale" alla Hermex Italia dell'imprenditore Giuseppe Lo Presti nelle gare per la fornitura di apparecchiature mediche in alcuni ospedali, dandosi da fare per sbloccare gli stanziamenti regionali nel 2012.
I pm di Milano Claudio Gittardi, Eugenio Fusco e Antonio D'Alessio hanno chiuso le indagini, in vista della richiesta di processo, a carico dell'ex Governatore lombardo, dell'imprenditore Giuseppe Lo Presti, dell'ex dg della sanità lombarda Carlo Lucchina, dell'ex assessore lombardo alla Sanità Luciano Bresciani, di Paolo Alli, ex sottosegretario alla Presidenza della Regione, e di Simona Mariani, ex dg dell'ospedale di Cremona. Guarischi, il presunto collettore delle tangenti, nell'ambito dello stesso procedimento lo scorso 27 novembre è stato condannato in primo grado a 5 anni di reclusione.
Già imputato per il caso Maugeri assieme, tra gli altri, a Lucchina e al faccendiere Pierangelo Daccò, Formigoni rischia quindi di finire ancora a processo per corruzione. Secondo la Procura di Milano, avrebbe ricevuto la "somma complessiva di 447.000 euro". E nell'avviso di conclusione delle indagini preliminari i pm tracciano un minuzioso elenco. Oltre a somme di denaro in contanti incassate nel 2012 in diverse tranche, Formigoni avrebbe "ricevuto quali utilità anticipazioni e pagamenti da parte di Guarischi per viaggi e soggiorni turistici all'estero": 7.000 euro per festeggiare il Capodanno del 2012 in Sudafrica, 11.900 euro e 17.910 euro per due vacanze in barca in Croazia.
Poi il noleggio di aerei privati per andare in Sardegna, in Valtellina e a Saint Moritz, costati rispettivamente 11.880, 8.030 e 6.000 euro. All'elenco si aggiungono, infine, "anticipazioni e pagamenti di spese da parte di Guarischi in suo favore per pranzi e cene in ristoranti". In uno degli interrogatori depositati tra gli atti dell'inchiesta emerge che Salvo Massimiliano Lo Presti, uno dei figli dell'imprenditore Giuseppe Lo Presti, aveva spiegato ai pm che le vacanze "provvedeva a pagarle Guarischi". Giuseppe Lo Presti, inoltre, secondo quanto è riportato nei verbali degli interrogatori, aveva raccontato che l'ex consigliere regionale "chiese" di comprare "dei gemelli dal valore di circa tremila euro". Un regalo che "lui voleva fare a Formigoni".
L'ex presidente della Regione Lombardia ha respinto le accuse, sostenendo che "le migliaia di pagine depositate dalla Procura sono per quanto mi riguarda l'estratto del nulla" e che "non c'è una sola parvenza di prova". Sulla stessa linea anche l'ex direttore generale dell'azienda ospedaliera di Cremona Simona Mariani. "Nella mia vita professionale non ho mai favorito nessuno - ha sottolineato -, trovo sconcertante che si pensi che io abbia contribuito a far assegnare in modo illegittimo un appalto milionario in cambio di due orologi".
 

DusCgn

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Vacanze in località turistiche infricica Sudafrica e in Croazia, somme di denaro in contanti, il noleggio di un aereo privato per raggiungere Olbia e di un elicottero per volare a Saint Moritz e l'acquisito di "un orologio da uomo in acciaio Bulgari dal valore di 3.530 euro".
devono essere questi i famosi voti di povertà dei vari "San Francesco" in versione moderna.
 

AZ209

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AZ209

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Ciampino aeroporto a rischio

La recinzione metallica dello scalo romano tagliata in più punti. Un vero e proprio via vai di ladri e rom soprattutto nelle ore notturne

«Una volta, quando l’aeroporto era solo militare, Ciampino era una roccaforte. Inespugnabile, sicura, a prova di attentato. Diventato uno scalo in parte civile, le cose sono cambiate e la sicurezza si è adeguata allo standard di tutti gli altri scali: praticamente inesistente». L’inquietante rivelazione è di un ex pilota dell’aeronautica militare, un uomo con 25 anni di volo alle spalle e una carriera tra quelli che contano. Non usa mezzi termini quando commenta la violabilità dell’aeroporto di Ciampino, dopo l’irruzione da parte di due uomini sventata solo grazie all’unica guardia giurata in servizio.

Il fatto è di lunedì sera, intorno alle 22,30. La recinzione perimetrale che circonda le piste, la sede Enav e gli alloggi dei militari è una rete metallica martoriata in più punti: tirata, allargata, sventrata e quasi mai riparata per gli elevati costi di manutenzione. L’altra sera, però, in due provano a scavalcarla per correre in direzione delle piste. Precedentemente inseguiti sull’Appia in direzione Velletri da una pattuglia della Polizia Stradale, abbandonano l’auto rubata sulla quale si trovano per attraversare a piedi la strada statale sognando la libertà in direzione dell’aeroporto. Uno tenta di scavalcare la recinzione che delimita la sede del centro di controllo regionale Enav ma, notato in tempo dall’unica guardia giurata in servizio, sgattaiola via tra le auto in sosta facendo perdere le proprie tracce. «Fermo o sparo!» gli grida contro il vigilantes di turno nell’area da tempo martoriata dai lavori in corso. Ma la pistola puntata evidentemente non lo intimorisce abbastanza e l’assenza di illuminazione regala all’uomo il vantaggio.

Riesce nell’impresa il complice, intrufolatosi attraverso la rete della strada che costeggia gli alloggi dei militari e che, non illuminata e priva di un impianto di videosorveglianza, porta attraverso un cancello puntualmente aperto alle piste del 31° stormo, quelle dalle quali partono ad esempio gli aerei delle cariche istituzionali. Quando, poche ore dopo la clamorosa ma inevitabile irruzione, i carabinieri arrivano sul posto, trovano la rete sollevata e tracce di smottamento del terreno. Pochi metri più avanti, sullo stesso lato della via Appia dove l’avevano lasciata per fuggire a piedi, anche l’auto poi risultata rubata. Dei due però, apparentemente rom secondo la guardia giurata che li ha visti mettendoli in fuga, neanche l’ombra. Dileguatisi chissà dove, in un aeroporto della Capitale, con la complicità del buio che regna nell’intera zona nonostante l’importanza strategica dello scalo.

D’altronde il salto della rete, a Ciampino, è uno sport praticato da tempo. E con discreti risultati. Anni fa, a dimostrazione che la questione esiste da tempo – inascoltata – un ragazzo etiope scavalcò la recinzione perimetrale ritrovandosi a pochi passi dalla pista di decollo mentre un aereo cargo era in fase di rullaggio. Quindi al Leonardo Da Vinci, a Fiumicino, appena tre mesi fa. Un clochard, intrufolatosi attraverso la rete, pensò bene di mettersi a dormire all’interno di un aereo parcheggiato poco distante. La stessa recinzione, neanche a farlo apposta, da dove poche settimane fa tre algerini riuscirono ad ìevadere” in direzione della pineta di Focene dopo essersi buttati da un aereo pronto a decollare per portarli ad Istanbul. Blitz attraverso la recinzione forzata, corse sulle piste, furti di rame capaci di mettere a rischio il traffico aereo della Capitale e non solo, sono problematiche segnalate da decenni alle autorità e mai risolte.

Lo scambio epistolare tra l’Enac, l’aeronautica militare, l’Ippodromo Capannelle e le forze dell’ordine per denunciare i furti di rame all’interno dell’aeroporto, ha spesso come tema lo spegnimento del sentiero di avvicinamento aereo, puntualmente manomesso con rischi facilmente immaginabili per i velivoli in fase di atterraggio. I due che martedì sera hanno provato a scavalcare la recinzione erano rom, secondo la guardia giurata. Due dei tanti che negli anni hanno tentato la scalata della rete per accedere ai cavi di rame, ai chiusini dei pozzetti e a qualsiasi materiale a portata di mano.

Impossibile escludere, d’altronde, che il guasto al radar Enav di Ciampino, che pochi giorni fa ha rallentato il traffico aereo, sia stato provocato dall’ennesimo furto. Rame e recinzioni violate a parte, a turbare ogni giorno da decenni la tranquillità dell’aeroporto di Ciampino sono i roghi accesi nel vicino campo nomadi La Barbuta, lo stesso – si pensa – dal quale vengono i nomadi a rubare il rame e dal quale probabilmente arrivavano i due ladri di auto in fuga verso le piste. Il 13 gennaio scorso lo stesso Ente Nazionale per l’Assistenza al Volo denunciò l’emergenza dei continui incendi nell’insediamento vicino l’aeroporto.

La richiesta alle autorità di provvedere per evitare il rischio di un disastro aereo, specie per i problemi di visuale riscontrati dai piloti in fase di atterraggio, non hanno però sortito alcun effetto. Così come le segnalazioni per l’illuminazione da tempo fuori uso e per la recinzione perimetrale piuttosto ìprovata». «E’ una situazione incredibilmente immutata, quella di Ciampino - commenta lo stesso ex pilota profeta in piste per lui oggi migliori -. Ricordo quella rete groviera e gli interventi di manutenzione puntualmente rimandati per i troppi soldi necessari a ripararla, come ricordo i tempi in cui per il fumo da quel campo nomadi non si vedeva neanche la pista. Lavoravo lì e si parlava di questo. Da sette anni sono andato via e si parla ancora di questo.

Ma il problema è di tutti gli aeroporti - ammonisce il pilota -. A Pisa scavalcare la rete intorno alle piste era il passatempo preferito dai ragazzi per farsi le foto sotto gli aerei militari». La sicurezza vola via, oltre i radar dell’antiterrorismo. E tra incursioni in pista e illuminazione a intermittenza clochard, rom e chissà chi altri sfidano in una corsa a ostacoli un sistema «fragile» quanto una nuvola.

http://www.iltempo.it/roma-capitale/2015/05/21/ciampino-aeroporto-a-rischio-1.1417094
 
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