Purtroppo al messicano medio non interessa che il suo paese evoluzioni, anche e sopratutto in termini internazionali (faccio un esempio: il mega potenziale del Messico con il suo accordo di libero commercio con gli USA, cosa che secondo me dovrebbe fare le vere fortune di questo paese). Piuttosto preferisce i mille sussidi che l’attuale governo sta dando ad occhi chiusi. Poi c’è il messicano povero che purtroppo deve arrangiarsi come può ogni giorno, e non credo prenderà mai un aereo in vita sua né gli interessa il concetto di PIL. E infine il messicano ricco, ma quest’ultimo forse è il peggio di tutti perché si sente “americano USA” per cui non gliene frega niente del proprio paese. Tutto questo per dire che, secondo me, da quello che ho visto, letto e ascoltato durante i miei 9 anni messicani, in Messico c’è un enorme potenziale inespresso, potrebbe essere davvero una potenza economica (certamente non mondiale, ci mancherebbe, ma almeno primeggiare e di molto tra i paesi LATAM) e attrarre molti più capitali considerando, come detto poc’anzi, la vicinanza con gli USA. Chi ci stava andando vicino era Calderón, tra il 2006 e il 2012, ma la sua guerra al narcotraffico forse non è stata del tutto capita. Un po’ meno Peña Nieto (2012-2018). Ma almeno ancora c’erano tracce di intelligenza politica. Poi il crollo economico e sociale con l’attuale presidente Lopez Obrador. Paese stupendo il Messico, ma anche complesso da capire.