Arrivo a Bergamo Orio con meno del solito anticipo, l'Orio Shuttle, come sempre, fa un detour nella malfamata Cascina Gobba dove, come sempre, non c'è mai un cane ad aspettarlo. I tabelloni indicano già i banchi check-in, che apriranno in qualche minuto; una fila invero piuttosto ordinata, forse merito dell'influsso del teutonico sangue che scorre nella maggioranza dei passeggeri del volo, si forma nella ristretta area dedicata alle due air di Orio, Ryan e My. Una simpatica e allargata famiglia alla loro prima uscita su mezzo volante mi fanno scompisciare dal ridere per tutto il tempo: "Amburgo è sopra Dussendorfe, è quasi vicina a Stoccolma (sguardi alla cartina Ryanair dietro ai banchi, ndr), siamo davvero a nord, speriamo che c'abbiano il riscaldamento acceso che là in alto ci si congela di freddo" oppure "ma c'abbiamo il paracadute a bordo, che abbiamo pagato poco il biglietto e magari siamo senza (in tono assolutamente timoroso e genuino, ri-ndr)", e altre facezie assortite. Coloriti ma genuini, simpatici, meglio di quelli che arrivano e devono far sapere a tutti che sono costretti a volare con FR perché proprio un posto in un business con un'altra compagnia non sono riusciti a trovarlo, urlando al cellulare (tempestato di paccottiglia luminescente) con un fantomatico interlocutore che ha nomi come Dudi, Tata, Paco e simili. Questi sì che sono fastidiosi, mon Dieu.
Controllo sicurezza uneventful, addetti come sempre efficienti e cortesi, non so come siano nel resto d'Italia ma averli tutti così sono una discreata garanzia nei confronti dei turisti stranieri, riescono a farti sentire "normale" nonostante mi senta un po' un pirla a far vedere il mio dentifricio, il mio docciaschiuma e il mio shampoo a mezzo aeroporto, il tutto racchiuso in una trasparente e asfittica bustina. Ma gli esperti dicono che con un litro di liquidi una bomba non la si può fabbricare... Nota un po' meno positiva dei gentili addetti: a Orio sembra che non siano più disponibili le buste di plastica per i liquidi, chi non le ha si attacca. La mia l'avevo trovata fortunosamente qualche giorno prima in un negozio in Buenos Aires, 1.50€ per un rettangolino di plasticaccia pesante e un po' rigida che si è già tutta rigata, al prossimo volo è da buttare. E poi è proprio piccola, il deostick fa fatica ad entrarci.
Milano Orio - Lubecca Blankensee
Tratta: BGY-LBC
Volo: FR 4391
Aereo: Boeing 737-8AS
MSN: 33613
Reg: EI-DPP
Consegnato il: 21/03/2007
Posto: 10A
Gate: 12
Sched dep: 20.10
Sched boarding: 19.25
Boarding: 19.45
Block-off: ---
Take-off: 20.20
Sched arr: 21.50
Landing: 21.40
Block-in: ---
Per la prima volta sono ai gate Schengen al piano superiore (gate 12), l'area è carina, c'è un bar, molti posti a sedere e non c'è quell'area claustrofobica che si trova agli extra-Schengen al piano terra. Dallo stesso gate imbarca il FCO di AZ, con finger. Noi niente lusso, si scende giù a piedi e si sale in autobus: proprio quello dell'azienda trasporti di Bergamo, riciclati nel servizio aeroportuale interno. Non proprio comodissimi. C'è un bel po' di traffico visto l'orario, con Air Mediterranean, Alitalia, vari Ryanair e Myair (CRJ + 320 tra cui l'albino in prestito da Windjet, livrea uguale a quella dello svizzero che gira su BLQ), ben due 76F Maersk/Star Air Freighter, un Tunisair (735 o 736), un 320 albino di cui non ho individuato la registrazione, Air Berlin, Brussels Airlines, forse qualcosa d'altro che non ricordo. Al gate si forma una piccola ressa informe, come sempre, con i tedeschi che si comportano da italiani e gli italiani pure. Appena salito a bordo, rispetto al solito "dietro l'ala" mi metto al 10A, non mi va di avere il beacon sull'ala fasharmi in faccia per tutto il volo. Il volo è full e le assistenti di volo (non malaccio esteticamente, meglio del solito comunque) esortano a prendere posto per partire, visto che già il gate ha aperto in ritardo e abbiamo accumulato +20'. Noi partiamo e un altro arriva: EI-DAC si sistema al parcheggio alla nostra sinistra. L'aereo ha 5 mesi di vita ma non sembra, non che sia tenuto male o altro, solo che a sembra uguale agli altri.
La gioia di Messer Ale AeroDreamDesign, sembra che ad ogni partenza da Orio ne debba beccare almeno uno:
Facciamo il push-back e prendiamo la solita taxyway T, oltrepassiamo il C chiuso, il B ed entriamo in pista all'A, curva per allinearsi su pista 28, manetta e decollo senza sosta, sempre la stessa solfa, capisco chi dopo un po' non ne può più di fare LIN-FCO avanti e indietro 5 volte a settimana per qualche anno. Siamo in aria in fretta e nonostante la quasi recente lezione di Nicola_limf e aggiano sulle SID e STAR di BGY, non ricordo cosa abbiamo combinato, mi pare un 270°, visto che abbiamo rivisto il campo, e poi prua più o meno verso nord.
Una volta bucata la coltre nuvolosa che avvolgeva tutta l'Europa continentale, ci siamo messi a inseguire il tramonto che è durato praticamente tutto il volo, davvero splendido. Per aggiungere armonia al complesso, faccio partire l'mp3 (non appena si spegne il fasten seat belt) con An der schönen, blauen Donau, op. 314, di Strauss Jr, che accompagna bene anche i lievi sobbalzi presi in crociera.
Vista l'ora di partenza del volo, ordino dall'inflight service un sandwich cotto e scamorza, 5€ per due triangolini della FRE.S.CO. Finalmente hanno cambiato il catering, in precedenza i panini erano a dir poco immangiabili! Il rapporto quantità/prezzo rimane comunque pessimo, le vendite si salvano solo grazie all'orario del volo... potrebbero introdurre il sandiwch revenue management, sai che successone (per Ryanair) all'ora di cena: panino normale in off peak 3€, a pranzo e cena 6€; magari differenziando alcuni mercati in base ai prodotti
A/v in ogni caso ineccepibili, molto cordiali e disponibili a fare anche due chiacchiere con i passeggeri, soprattutto con i tanti bambini presenti sul volo; se non ho capito male, qualcuno è riuscito pure ad entrare in cockpit (una volta a terra a LBC). Successone il duty-free. I piloti ci hanno ragguagliato un paio di volte in volo su arrivo stimato e temperatura a terra, purtroppo non sulla rotta (ma tanto era nuvoloso e buio, quindi non si sarebbe visto nulla).
Il tempo di ritirare la spazzatura che è già ora di iniziare la discesa, mp3 spento, fotocamera pure (fuori è ormai notte) e siamo già sulla pista di Lübeck Blankensee, il cui lago (da cui la località prende il nome) è una pozza lunga 500m o poco più, l'Idroscalo è più grosso. Il bus che collega l'aeroporto al centro è frequente (ogni 20'), ma sul "sito" dell'aeroporto si dimenticano di dire che ciò è vero fino alle 19, dopodiché ne passa uno all'ora. Il primo è alle 21.52, noi siamo con le ruote a terra alle 21.40, il bagaglio è solo quello a mano apposta... la fermata non è davanti all'aerostazione ma in culo ai lupi dall'altra parte del parcheggio, invisibile. La trovo per caso che il bus è già lì e l'ultima persona sta per salire, mi affretto e salgo anche io. Preso! Il prossimo sarebbe passato un'ora dopo. La destinazione on my way to Sweden è Lubecca città e non Amburgo come la quasi totalità dei pax del volo, ignari che Lubecca è patrimonio UNESCO e all'epoca della lega Anseatica la sua città più importante e influente. Arrivo davanti all'albergo e vedo passare due FIAT (grande Punto e nuova Brava), un pazzo che parte sgommando, la strada è un po' dissestata e il portiere notturno non parla inglese: ma sono in Germania? Lascio tutto in camera e in fretta vado a fare un giro notturno per la città, che a dire la verità è un po' smorta in quanto a vita notturna, sarà che è lunedì ma ci sono poche persone in giro, nonostante la discreta scelta di pub e simili.
Controllo sicurezza uneventful, addetti come sempre efficienti e cortesi, non so come siano nel resto d'Italia ma averli tutti così sono una discreata garanzia nei confronti dei turisti stranieri, riescono a farti sentire "normale" nonostante mi senta un po' un pirla a far vedere il mio dentifricio, il mio docciaschiuma e il mio shampoo a mezzo aeroporto, il tutto racchiuso in una trasparente e asfittica bustina. Ma gli esperti dicono che con un litro di liquidi una bomba non la si può fabbricare... Nota un po' meno positiva dei gentili addetti: a Orio sembra che non siano più disponibili le buste di plastica per i liquidi, chi non le ha si attacca. La mia l'avevo trovata fortunosamente qualche giorno prima in un negozio in Buenos Aires, 1.50€ per un rettangolino di plasticaccia pesante e un po' rigida che si è già tutta rigata, al prossimo volo è da buttare. E poi è proprio piccola, il deostick fa fatica ad entrarci.
Milano Orio - Lubecca Blankensee

Tratta: BGY-LBC
Volo: FR 4391
Aereo: Boeing 737-8AS
MSN: 33613
Reg: EI-DPP
Consegnato il: 21/03/2007
Posto: 10A
Gate: 12
Sched dep: 20.10
Sched boarding: 19.25
Boarding: 19.45
Block-off: ---
Take-off: 20.20
Sched arr: 21.50
Landing: 21.40
Block-in: ---

Per la prima volta sono ai gate Schengen al piano superiore (gate 12), l'area è carina, c'è un bar, molti posti a sedere e non c'è quell'area claustrofobica che si trova agli extra-Schengen al piano terra. Dallo stesso gate imbarca il FCO di AZ, con finger. Noi niente lusso, si scende giù a piedi e si sale in autobus: proprio quello dell'azienda trasporti di Bergamo, riciclati nel servizio aeroportuale interno. Non proprio comodissimi. C'è un bel po' di traffico visto l'orario, con Air Mediterranean, Alitalia, vari Ryanair e Myair (CRJ + 320 tra cui l'albino in prestito da Windjet, livrea uguale a quella dello svizzero che gira su BLQ), ben due 76F Maersk/Star Air Freighter, un Tunisair (735 o 736), un 320 albino di cui non ho individuato la registrazione, Air Berlin, Brussels Airlines, forse qualcosa d'altro che non ricordo. Al gate si forma una piccola ressa informe, come sempre, con i tedeschi che si comportano da italiani e gli italiani pure. Appena salito a bordo, rispetto al solito "dietro l'ala" mi metto al 10A, non mi va di avere il beacon sull'ala fasharmi in faccia per tutto il volo. Il volo è full e le assistenti di volo (non malaccio esteticamente, meglio del solito comunque) esortano a prendere posto per partire, visto che già il gate ha aperto in ritardo e abbiamo accumulato +20'. Noi partiamo e un altro arriva: EI-DAC si sistema al parcheggio alla nostra sinistra. L'aereo ha 5 mesi di vita ma non sembra, non che sia tenuto male o altro, solo che a sembra uguale agli altri.
La gioia di Messer Ale AeroDreamDesign, sembra che ad ogni partenza da Orio ne debba beccare almeno uno:


Facciamo il push-back e prendiamo la solita taxyway T, oltrepassiamo il C chiuso, il B ed entriamo in pista all'A, curva per allinearsi su pista 28, manetta e decollo senza sosta, sempre la stessa solfa, capisco chi dopo un po' non ne può più di fare LIN-FCO avanti e indietro 5 volte a settimana per qualche anno. Siamo in aria in fretta e nonostante la quasi recente lezione di Nicola_limf e aggiano sulle SID e STAR di BGY, non ricordo cosa abbiamo combinato, mi pare un 270°, visto che abbiamo rivisto il campo, e poi prua più o meno verso nord.

Una volta bucata la coltre nuvolosa che avvolgeva tutta l'Europa continentale, ci siamo messi a inseguire il tramonto che è durato praticamente tutto il volo, davvero splendido. Per aggiungere armonia al complesso, faccio partire l'mp3 (non appena si spegne il fasten seat belt) con An der schönen, blauen Donau, op. 314, di Strauss Jr, che accompagna bene anche i lievi sobbalzi presi in crociera.



Vista l'ora di partenza del volo, ordino dall'inflight service un sandwich cotto e scamorza, 5€ per due triangolini della FRE.S.CO. Finalmente hanno cambiato il catering, in precedenza i panini erano a dir poco immangiabili! Il rapporto quantità/prezzo rimane comunque pessimo, le vendite si salvano solo grazie all'orario del volo... potrebbero introdurre il sandiwch revenue management, sai che successone (per Ryanair) all'ora di cena: panino normale in off peak 3€, a pranzo e cena 6€; magari differenziando alcuni mercati in base ai prodotti
A/v in ogni caso ineccepibili, molto cordiali e disponibili a fare anche due chiacchiere con i passeggeri, soprattutto con i tanti bambini presenti sul volo; se non ho capito male, qualcuno è riuscito pure ad entrare in cockpit (una volta a terra a LBC). Successone il duty-free. I piloti ci hanno ragguagliato un paio di volte in volo su arrivo stimato e temperatura a terra, purtroppo non sulla rotta (ma tanto era nuvoloso e buio, quindi non si sarebbe visto nulla).
Il tempo di ritirare la spazzatura che è già ora di iniziare la discesa, mp3 spento, fotocamera pure (fuori è ormai notte) e siamo già sulla pista di Lübeck Blankensee, il cui lago (da cui la località prende il nome) è una pozza lunga 500m o poco più, l'Idroscalo è più grosso. Il bus che collega l'aeroporto al centro è frequente (ogni 20'), ma sul "sito" dell'aeroporto si dimenticano di dire che ciò è vero fino alle 19, dopodiché ne passa uno all'ora. Il primo è alle 21.52, noi siamo con le ruote a terra alle 21.40, il bagaglio è solo quello a mano apposta... la fermata non è davanti all'aerostazione ma in culo ai lupi dall'altra parte del parcheggio, invisibile. La trovo per caso che il bus è già lì e l'ultima persona sta per salire, mi affretto e salgo anche io. Preso! Il prossimo sarebbe passato un'ora dopo. La destinazione on my way to Sweden è Lubecca città e non Amburgo come la quasi totalità dei pax del volo, ignari che Lubecca è patrimonio UNESCO e all'epoca della lega Anseatica la sua città più importante e influente. Arrivo davanti all'albergo e vedo passare due FIAT (grande Punto e nuova Brava), un pazzo che parte sgommando, la strada è un po' dissestata e il portiere notturno non parla inglese: ma sono in Germania? Lascio tutto in camera e in fretta vado a fare un giro notturno per la città, che a dire la verità è un po' smorta in quanto a vita notturna, sarà che è lunedì ma ci sono poche persone in giro, nonostante la discreta scelta di pub e simili.

