Ustica - Stato condannato a risarcire le vittime: "motivata la tesi del missile"


speedbird437

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Re: Ustica, Stato condannato a risarcire vittime."Congruamente motivata la tesi del m

Ustica, l’Università di Napoli: Il Dc-9 subì un attacco aereo

Rispunta l’ipotesi missile nello studio del Dipartimento di ingegneria aerospaziale della Federico II appena consegnato ai legali dei familiari di alcune vittime.

ROMA - Il Dc-9 Itavia precipitato il 27 giugno 1980 al largo di Ustica, mentre andava da Bologna a Palermo con 77 passeggeri e 4 membri dell’equipaggio, non esplose in volo e nelle vicinanze c’era almeno un altro aereo che lo attaccò, quasi certamente con un missile, lasciando una traccia radar che per anni era stata scambiata per i rottami del Dc-9 stesso. Lo afferma uno studio del Dipartimento di ingegneria aerospaziale dell’Università di Napoli appena consegnato ai legali dei familiari di alcune vittime, che potrebbe riscrivere daccapo quanto avvenne quella notte. Gli ingegneri dell’Università Federico II, a distanza di anni dalle ultime indagini tecniche promosse dalla magistratura, sono giunti a queste conclusioni rielaborando con nuove tecnologie gli stessi dati che erano stati acquisiti subito dopo il disastro.

«Precipitato in mare integro»

Dall’analisi emerge, innanzitutto, che la comparazione tra le tracce radar di Ciampino e la disposizione dei relitti finiti in fondo al Tirreno è compatibile con l’ipotesi che l’aereo, dopo un evento improvviso che creò uno squarcio nella fusoliera e la conseguente depressurizzazione, sia precipitato in mare sostanzialmente integro. Una novità assoluta che, stando a quanto affermano gli esperti consultati dai familiari delle vittime, rimetterebbe in discussione l’interpretazione dell’intero scenario. Fino ad ora, per sostenere la presenza di almeno un aereo non identificato nelle vicinanze del Dc-9, provata anche dalle parziali risposte fornite dalla Nato, si faceva riferimento a tre plot (-17, -12 e 2b), ovvero una coppia di tracce che compaiono prima del momento del disastro e due battute dopo. Adesso, invece, nell’ipotesi formulata dagli esperti partenopei, i plot che non appartengono al volo Itavia 870 sono molti di più, almeno una ventina, e proverebbero la presenza di uno, o forse due, aerei che da ovest verso est, dopo averlo attaccato, intersecano la traiettoria del Dc-9 e si disimpegnano. Dunque l’oggetto non identificato, che rimane per oltre un minuto in quota e ben visibile ai radar dopo l’ultima battuta del Dc-9, non avrebbe nulla a che fare con i rottami dell’Itavia in passato chiamati in causa per dare una spiegazione alle tracce che contaminano l’ultimo tratto della sua rotta.

L’esplosione in volo

L’ipotesi che il Dc-9 non fosse esploso in volo era stata tenuta in considerazione anche dai primi collegi peritali, ma mai suffragata da una specifica indagine tecnica. Un software molto avanzato ha permesso di ricostruire la sua agonia dal momento in cui viene colpito, perde quota, esce dai radar e in meno di cinque minuti stalla verso il mare, di prua, a una velocità di oltre 200 metri al secondo. L’associazione plot-relitti, alla base di questo nuovo studio, in passato aveva rappresentato un punto debole nelle ricostruzioni che sostenevano la destrutturazione in volo come conseguenza di un’esplosione interna provocata da un ordigno. Oggi, invece, questo metodo proverebbe che ad abbattere il Dc-9 fu un missile in uno scenario di guerra che collima con le conclusioni dell’istruttoria condotta dal giudice Rosario Priore. Ne è convinto l’avvocato Daniele Osnato, da anni impegnato nei processi civili e penali in difesa di un folto numero di familiari delle vittime. «Abbiamo in mano l’ennesima prova decisiva ed inequivocabile - afferma il legale - che l’aereo si trovò in un contesto di guerra. Questa ricostruzione pone nuovi interrogativi anche in merito ai ritardi nei soccorsi, perché se il Dc-9 impatto’ con il mare ancora integro un intervento immediato, anziché dopo quasi 9 ore, avrebbe potuto salvare delle vite».


Fonte: corriere.it
 

nicolap

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Re: Ustica, Stato condannato a risarcire vittime."Congruamente motivata la tesi del m

Messa così sembra un'investigazione della magistratura.
In realtà credo che sia un documento commissionato dall'avvocato Osnato, ad uso di una delle parti.
Ovviamente viene presentata come l'evidenza ultima dei fatti.

Sarebbe interessante dargli una letta, capire cosa c'è scritto e, soprattutto, chi l'ha fatta.

no comment sull'ipotesi dell'aereo intatto in mare e dei sopravvissuti. credevo che almeno queste ipotesi fossero state finalmente abbandonate.
 

nicolap

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Re: Ustica, Stato condannato a risarcire vittime."Congruamente motivata la tesi del m

Qualcuno mi aiuta a trovare questo studio? Sul sito dell'Università non c'è nulla, e sulla stampa non si trova nulla se non le dichiarazioni dell'Avv. Osnato.
 

speedbird437

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Re: Ustica, Stato condannato a risarcire vittime."Congruamente motivata la tesi del m

Ustica. Giovanardi: studio Università di Napoli è una bugia.

“In una storia piena di bugie e disinformazione come quella di Ustica arriva oggi la notizia di un fantomatico studio, attribuito al Dipartimento di Ingegneria aerospaziale dell’Universita’ di Napoli, che proverebbe l’ipotesi dell’abbattimento del DC9 Itavia da parte di un missile”. Lo dice il senatore Carlo Giovanardi (Ncd), che aggiunge: “In realta’, come chiunque puo’ verificare, l’Universita’ in quanto tale non c’entra nulla con questo studio, che e’ semplicemente la conclusione di un incarico che l’avvocato Daniele Osnato di Palermo ha affidato al prof. De Marco di quella Universita’, per una simulazione delle possibili cause dell’esplosionedell’aviogetto”.
“Quello che pertanto viene spacciato come lo studio di una prestigiosa Universita’- conclude Giovanardi- non sono che considerazioni personali dell’Avv. Osnato su uno studio di parte da lui richiesto”.

fonte: Ncdsenato
 

i-ffss

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Re: Ustica, Stato condannato a risarcire vittime."Congruamente motivata la tesi del m

Niente da fare:l'approccio è quello della faida.non se ne uscirà mai
 

nicolap

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Re: Ustica, Stato condannato a risarcire vittime."Congruamente motivata la tesi del m

Se è vero quello che dice Giovanardi, questo è un fatto grave.
 

i-ffss

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Re: Ustica, Stato condannato a risarcire vittime."Congruamente motivata la tesi del m

Quindi si parla di "perturbazione" in coda:buco,cono che si stacca aereo che "impenna" [cabra?] e poi vien giù dritto a 200 m/s e poi si infila in acqua.allora siamo alla partenza :nessuna novità sulla "causa" della perturbazione.altro giro altro regalo.
 

nicolap

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Re: Ustica, Stato condannato a risarcire vittime."Congruamente motivata la tesi del m

Quindi si parla di "perturbazione" in coda:buco,cono che si stacca aereo che "impenna" [cabra?] e poi vien giù dritto a 200 m/s e poi si infila in acqua.allora siamo alla partenza :nessuna novità sulla "causa" della perturbazione.altro giro altro regalo.
Più che altro siamo davanti ad un documento commissionato dall'avvocato di una delle parti ad un ricercatore (non professore) dell'Università di Napoli, ad uso dei suoi interessi di parte. L'Università in sé non è coinvolta. Da come la stampa ne ha parlato ieri, e da come commentava l'Avvocato Osnato, poteva sembrare un documento chiesto dalla Procura ad una commissione indipendente dell'Università.
Se ce ne fosse copia pubblica, altri esperti potrebbero commentarne i risultati. Ma non se ne trova copia, almeno su internet, sino ad oggi.

Una efficace campagna mediatica ha invece ottenuto l'effetto di far passare questo studio come la prova definitiva di una certa dinamica dei fatti. Essendoci ormai parecchi soldi di mezzo, credo che la Procura avrà il suo da fare per gestire le cose in modo ordinato e puntuale.
 

speedbird437

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Re: Ustica, Stato condannato a risarcire vittime."Congruamente motivata la tesi del m

Ustica, la battaglia di Giovanardi e i risarcimenti.

Da anni il senatore conduce una campagna controcorrente, contro l'ipotesi del missile. Intanto i risarcimenti aumentano. E perfino i familiari delle vittime.

Decisamente ci vuole carattere, per intestarsi una battaglia sulla verità per Ustica. Carattere, una buona dose di sprezzo del pericolo, e il culto del “politically incorrect”. Ma non si può certo dire che Carlo Giovanardi, 65 anni, senatore modenese del Nuovo centrodestra, non abbia qualche serissima ragione per contestare quel che da tempo ritiene «uno scandalo italiano».

È evidente che gli 81 poveri morti della strage di Ustica non c’entrano, e che nessuno intende in nessun modo ferire i familiari delle vittime. Quel che Giovanardi con la sua battaglia vuole far capire è che il Paese continua a restare aggrovigliato a una doppia verità, che in realtà non ha senso d’esistere: perché una sentenza penale diventata definitiva del 2006, frutto di una minuziosa istruttoria, di 272 udienze e di mille approfondimenti, ha stabilito che il 27 giugno 1980 il Dc9 dell’Itavia non cadde per colpa di un missile.

Ed è vero che, su un binario diverso, processi in sede civile hanno invece avvalorato questa tesi nel 2013. Ma il peso analitico-scientifico di questi procedimenti, che originano dalla decisione di un giudice onorario aggiunto, non è minimamente paragonabile a quello dell’ipotesi della bomba, avvalorata da formidabili perizie tecniche.

“Se poi fosse vero che un missile ha abbattuto l’aereo” dice a Panorama.it Giovanardi, che da ministro riferì su Ustica al Parlamento “questo vorrebbe dire che o la Francia o gli Stati Uniti, e cioè i nostri migliori alleati, coprono da 35 anni un’orribile verità. E io sarò sicuramente ingenuo, ma non credo che la ragione di Stato possa arrivare a tanto, che ci siano complicità così ramificate”.

Quel che deriva dal ragionamento di Giovanardi ha poi un importante risvolto economico. Poiché in sede civile, grazie alla tesi del missile, i ministeri sono stati condannati finora a pagare risarcimenti che per la sola Itavia ammontano a 108 milioni di euro. I 141 familiari dal 2004 godono già per legge, a titolo d’indennità, di un vitalizio mensile che attualmente vale 1.864 euro netti: in totale oltre 31 milioni di euro negli ultimi dieci anni.

Ora, ed è questa l’ultima notizia, hanno fatto causa allo Stato anche due signore palermitane e una loro seconda cugina, tutte nate tra 1982 e 1983: sono le figlie di secondo letto del vedovo e della sorella di una delle 81 vittime, a loro volta deceduti. In tribunale le tre signore avevano chiesto un milione di euro, in primo grado hanno ottenuto 100 mila euro a testa. Eppure nessun legame di sangue le lega alla vittima, che perlatro non hanno mai conosciuto.

Fonte: Panorama
 

nicolap

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All'epoca dei fatti non avevamo l'ANSV, oggi sì. Perchè non gli si affida l'incarico per svolgere nuove indagini con le più moderne tecnologie oggi a disposizione?
Così una volta per tutte si mette fine alla questione?

P.S. no comment per gli sciacalli dei risarcimenti, un vero schifo.
 

Paolo_61

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Re: Ustica, Stato condannato a risarcire vittime."Congruamente motivata la tesi del m

All'epoca dei fatti non avevamo l'ANSV, oggi sì. Perchè non gli si affida l'incarico per svolgere nuove indagini con le più moderne tecnologie oggi a disposizione?
Così una volta per tutte si mette fine alla questione?

P.S. no comment per gli sciacalli dei risarcimenti, un vero schifo.
Nicola, non fare l'ingenuo, lo sai perfettamente perché ANSV non viene coinvolta nell'indagine. Troppa gente ci ha costruito su una intera carriera politica per permettere a un ente indipendente di mettere la parola fine a decenni di speculazioni - come quella delle signore di cui sopra.
 

nicolap

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Re: Ustica, Stato condannato a risarcire vittime."Congruamente motivata la tesi del m

Nicola, non fare l'ingenuo, lo sai perfettamente perché ANSV non viene coinvolta nell'indagine. Troppa gente ci ha costruito su una intera carriera politica per permettere a un ente indipendente di mettere la parola fine a decenni di speculazioni - come quella delle signore di cui sopra.
Lo so benissimo, ma è anche ora di non farsi più prendere per il culo in modo sistematico.

Non hai nulla da nascondere? Bene, allora accetta che l'ANSV faccia il suo lavoro e poi ne riparliamo al termine dell'inchiesta.
 

NoEmptyElse

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Re: Ustica, Stato condannato a risarcire vittime."Congruamente motivata la tesi del m

All'epoca dei fatti non avevamo l'ANSV, oggi sì. Perchè non gli si affida l'incarico per svolgere nuove indagini con le più moderne tecnologie oggi a disposizione?
Così una volta per tutte si mette fine alla questione?

P.S. no comment per gli sciacalli dei risarcimenti, un vero schifo.
Capisco la domanda pleonastica, ma voglio provare a risponderti. Oggi abbiamo nuove e moderne tecnologie è vero, ma sono passati 35 (trentacinque) anni. La macchina è stata sott'acqua, rimontata, smontata, trasportata, museata. Qualsiasi cosa venisse (e se venisse) fuori, sarebbe passibile di considerazioni tipo "dopo tanti anni e tante manipolazioni cosa vale quello che hai trovato"?
Rilassiamoci, business is business.
 

nicolap

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Re: Ustica, Stato condannato a risarcire vittime."Congruamente motivata la tesi del m

Capisco la domanda pleonastica, ma voglio provare a risponderti. Oggi abbiamo nuove e moderne tecnologie è vero, ma sono passati 35 (trentacinque) anni. La macchina è stata sott'acqua, rimontata, smontata, trasportata, museata. Qualsiasi cosa venisse (e se venisse) fuori, sarebbe passibile di considerazioni tipo "dopo tanti anni e tante manipolazioni cosa vale quello che hai trovato"?
Rilassiamoci, business is business.
Lasciamo stabilire ai tecnici cosa sia e cosa non sia possibile. Altrimenti si continua col giudizio popolare, ad usum banditi.
 

NoEmptyElse

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Re: Ustica, Stato condannato a risarcire vittime."Congruamente motivata la tesi del m

Lasciamo stabilire ai tecnici cosa sia e cosa non sia possibile. Altrimenti si continua col giudizio popolare, ad usum banditi.
Da "tecnico" sono d'accordo con te, ma l'accento del mio intervento è sull'usabilità dei findings di un inchiesta a 35 anni dal fatto. Se anche ce ne fossero (parola dei tecnici) chiunque potrebbe screditarli senza fatica, in una storia che ha costruito e screditato tutto e il contrario di tutto, in ambito tecnico e non solo.
Noi teNNici spesso sappiamo come sono andate le cose, ma se il consumatore della notizia è "popolare" (e lo è, mai come in questo caso) allora l'aspetto tecnico ha già stancato alla seconda riga. Poi l'alternarsi di "tecnici" su questa vicenda negli anni ha portato ad un comprensibile scetticismo. Che finiamo, a far la guerra de "il mio tecnico è più tecnico del tuo"?
Anche gli sciachimicari hanno i loro "tecnici", "esperti", "gole profonde".
I banditi qui hanno vinto da un pezzo.