Ciao,
eccomi qui a raccontarvi la mia spottata di sabato scorso a Verona.
Oltre alla solita valanga di foto, ci sono anche una valanga di parole.
Il tutto inizia verso le 9: nello cercare uno spotting point mi vedo partire sotto il naso 2 russi...vabbè
iniziamo bene. :diavoletto:
Mi piazzo poi nella stradina sotto la torre dove rimango tranquillo fino alle 11
Qui avviene il primo inocntro con i militari che mi invitano, gentilmente, ad andarmene da lì perchè troppo vicino alla rete
dicendomi che ci sono altre stradine dove posso fermarmi purchè ad una certa distanza dalle reti.
Mi trasferisco così ai Caluri (almeno io pensavo fossero i Caluri :clown:
praticamente dove ci sono le luci del sentiero di discesa interrrotte da una strada sterrata.
Ripassano un paio di volte gli stessi militare che non mi dicono nulla
...poi verso le 12.30 cambia la pattuglia che subito si ferma...inizia il tutto:
documenti, controllo via radio...lei è già stato visto sotto la torre...qui non si può stare...
non si può fotografare...
nel frattempo arrivano questi
non contenti chiamano i rinforzi...arriva la P.S.
Nuovo giro di controlli ai documenti...svuota le tasche...apri qui apri lì...
millemila domande come fossi chissà chi o cosa.
Alla fine, appurato che non ero un terrorista ma un normale cittadino, abbiamo parlato un po'
del perchè di un controllo così accurato: aeroporto militare, obiettivo sensibile, ed io ero già stato senalato
in un altro punto vicino alla rete...vabbè.
Ma qui arriva il bello, la cosa che ha dato un senso alla spottata (visto l'avventura, il meteo schifosetto e gli spotting point non proprio ideali):
l'agente mi dice: "Ok, adesso che l'abbiamo fermata 2 volte, controllata per bene, sappiamo chi è, se vuole,ha il pass per stare qui tutto il giorno".
Poter dire ai militari che sono passati in seguito:
"No, non vado via. Ho il pass per oggi, contattate i colleghi del primo turno e fatevelo confermare"
non ha prezzo
Il resto della giornata ai Piti
Ciao
P.
eccomi qui a raccontarvi la mia spottata di sabato scorso a Verona.
Oltre alla solita valanga di foto, ci sono anche una valanga di parole.
Il tutto inizia verso le 9: nello cercare uno spotting point mi vedo partire sotto il naso 2 russi...vabbè
iniziamo bene. :diavoletto:
Mi piazzo poi nella stradina sotto la torre dove rimango tranquillo fino alle 11
Qui avviene il primo inocntro con i militari che mi invitano, gentilmente, ad andarmene da lì perchè troppo vicino alla rete
dicendomi che ci sono altre stradine dove posso fermarmi purchè ad una certa distanza dalle reti.
Mi trasferisco così ai Caluri (almeno io pensavo fossero i Caluri :clown:
praticamente dove ci sono le luci del sentiero di discesa interrrotte da una strada sterrata.
Ripassano un paio di volte gli stessi militare che non mi dicono nulla
...poi verso le 12.30 cambia la pattuglia che subito si ferma...inizia il tutto:
documenti, controllo via radio...lei è già stato visto sotto la torre...qui non si può stare...
non si può fotografare...
nel frattempo arrivano questi
non contenti chiamano i rinforzi...arriva la P.S.
Nuovo giro di controlli ai documenti...svuota le tasche...apri qui apri lì...
millemila domande come fossi chissà chi o cosa.
Alla fine, appurato che non ero un terrorista ma un normale cittadino, abbiamo parlato un po'
del perchè di un controllo così accurato: aeroporto militare, obiettivo sensibile, ed io ero già stato senalato
in un altro punto vicino alla rete...vabbè.
Ma qui arriva il bello, la cosa che ha dato un senso alla spottata (visto l'avventura, il meteo schifosetto e gli spotting point non proprio ideali):
l'agente mi dice: "Ok, adesso che l'abbiamo fermata 2 volte, controllata per bene, sappiamo chi è, se vuole,ha il pass per stare qui tutto il giorno".
Poter dire ai militari che sono passati in seguito:
"No, non vado via. Ho il pass per oggi, contattate i colleghi del primo turno e fatevelo confermare"
non ha prezzo
Il resto della giornata ai Piti
Ciao
P.