Windjet cessa tutte le attività


B77W

Utente Registrato
28 Novembre 2011
684
449
Ricordiamoci che sono queste low cost che hanno rovinato l'aviazione civile italiana!
Esiste uno Smart Carrier che risponde al nome di AirOne e che deriva da Alitalia: se, come dici, le low cost hanno rovinato l'AC italiana, è surreale che la principale compagnia del paese accetti di aprirne una. Autolesionismo?
 

ghibli1978

Utente Registrato
6 Dicembre 2008
1,430
0
46
palermo
Buona idea, si sa perchè hanno sequestrato l'aereo? mi pare che si fosse scritto che non si puo' sequestrare l'aereo di propieta di societa' terze, oppure ho cpaito male io?
A quanto sembra dalle fonti giornalistiche, quindi sempre da confermare, pare sia stata SAC.
io credo che invece lo si possa fare per tutelare un tuo credito oppure un tuo beneficio da quel bene che sequestri.

Anni fà, era il 2003, la mia azienda chiese ed ottenne il sequestro cautelativo di un velivolo a PMO.
 

ghibli1978

Utente Registrato
6 Dicembre 2008
1,430
0
46
palermo
Basta sovvenzioni a spese dei cittadini!!!
se proprio si devono dare soldi ai vettori che si faccia come in Sicilia nel 2003. La regione dava un contributo ai vettori che portavano passeggeri in Sicilia, per ogni pax corrispondeva un tot.
Soldi pochi, a tutti e sopratutto con uno scopo. Perche diciamocela tutta non è più sopportabile dare soldi a certe compagnie aeree con lo scopo di avere un volo BGY-Lapperanta.

detto questo, adesso spero si torni decisamente IT.
 

castion

Bannato
29 Dicembre 2009
1,105
0
Nota dell'Ente sulla vicenda Wind Jet
Roma, 12 agosto 2012 - Con riferimento a talune affermazioni apparse sugli organi di informazione a proposito della situazione che si è determinata con la rottura della trattativa tra le società Alitalia e Wind Jet, l'Enac, nel continuare a vigilare sull'operatività delle compagnie e sulla riprotezione dei passeggeri, comunica quanto segue.

L'Ente, nel proprio ruolo di vigilanza della consistenza economico-finanziaria delle società che operano nel settore, come da Regolamenti comunitari di riferimento, effettua con regolarità periodici verifiche mantenimento dei requisiti dei vettori aerei nazionali.

In tale contesto, laddove sia verificato lo stato di criticità di un operatore, l'Ente, nello spirito della norma europea che regolamenta il settore e nel solco del proprio mandato istituzionale, interviene con prontezza al fine di mettere a disposizione del vettore interessato la propria capacità in primo luogo per verificare se sussistono le condizioni per superare tale momento, riservandosi strumenti drastici come ultima istanza di una complessa procedura volta nella sua fase iniziale a individuare soluzioni che vedano l'azienda potersi risollevare dallo stato di difficoltà in cui si trova.

Per quanto concerne, in particolare, la vicenda legata allo stato di crisi della compagnia Wind Jet, l'Ente, in considerazione del conclamato e pubblicizzato interesse della compagnia Alitalia a rilevare gli asset del vettore, ha ritenuto di non intervenire con poteri censori proprio al fine di agevolare una trattativa che vedeva coinvolti, direttamente ed indirettamente, tra gli altri, sia i passeggeri in possesso dei biglietti della compagnia sia i circa 500 lavoratori direttamente alle dipendenze del vettore e altri 300 dell'indotto.

Fermare già da aprile la compagnia avrebbe comportato l'immediata perdita del lavoro per questi lavoratori, tenendo anche conto del fatto che era già avviata e in corso la ‘summer season' - la stagione estiva che, aeronauticamente parlando, inizia a fine marzo e termina a fine ottobre.

La programmazione in termini di voli e di biglietti, infatti, viene attivata molto prima della decorrenza della stagione stessa e aveva visto sin da aprile gran parte della capacità per l'estate già venduta al pubblico dal vettore.

Con una trattativa in corso sarebbe stato irresponsabile sospendere la licenza di esercizio della Wind Jet, scelta che avrebbe compromesso anche il semplice inizio della trattativa stessa.

In merito, invece, al prezzo del biglietto sostitutivo per la riprotezione dei passeggeri messo sul mercato dalle compagnie che responsabilmente si stanno facendo carico della situazione e che, per i voli nazionali, indicativamente non dovrebbe essere superiore ad 80 Euro, la mediazione dell'Enac è stata finalizzata proprio a trovare un punto in comune tra i vettori che, si ricorda, sono società private e come tali operano sul mercato secondo le normative vigenti e sulle quali l'Ente non può avere poteri di imposizione, che possano ingiungere ai soggetti coinvolti di operare gratuitamente.

Resta ferma ovviamente la possibilità dei passeggeri che hanno acquistato titoli di viaggio della Wind Jet di richiedere il rimborso di quanto pagato come sovrapprezzo alla Wind Jet stessa.

Il prezzo, peraltro, è composto da una quota di circa 50 Euro come costo del trasporto vero e proprio, e una quota di circa 30 Euro in tasse e diritti vari sulla quale l'Ente non ha alcun poter di intervento.

Tutto ciò premesso, nel rilevare come l'Enac abbia correttamente agito nell'ambito dei propri poteri istituzionali e nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale vigente, l'Ente darà mandato alla Avvocatura dello Stato di tutelare il proprio buon nome e la propria immagine a fronte di ricostruzioni della vicenda del tutto prive di fondamento e che tendono a voler attribuire responsabilità che certamente non ricadono sulle proprie strutture, le quale stanno operando al meglio delle proprie possibilità per mitigare i disservizi che inevitabilmente una situazione del genere comporta.

http://www.enac.gov.it/Canale_di_servizio/info398299954.html
 

bombatutto

Bannato
2 Ottobre 2011
2,919
0
Per quanto concerne, in particolare, la vicenda legata allo stato di crisi della compagnia Wind Jet, l'Ente, in considerazione del conclamato e pubblicizzato interesse della compagnia Alitalia a rilevare gli asset del vettore, ha ritenuto di non intervenire con poteri censori proprio al fine di agevolare una trattativa che vedeva coinvolti, direttamente ed indirettamente, tra gli altri, sia i passeggeri in possesso dei biglietti della compagnia sia i circa 500 lavoratori direttamente alle dipendenze del vettore e altri 300 dell'indotto.
Toh.. anche enac ritiene co-responsabile CAI di questo pasticcio.
Mandiamo subito una mail a Riggio specificando che un comunicato stampa non é una scansione pdf del contratto.... :D
 

belumosi

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
10 Dicembre 2007
15,080
3,501
Riassumendo, se ho capito bene, le cose sono andate così: una compagnia oberata di debiti doveva rilevarne un'altra fallita al fine di imporre un monopolio su alcune rotte con conseguente aumento dei prezzi dei biglietti. Il tutto tra gli applausi di ENAC, ente preposto alla tutela dei viaggiatori. Purtroppo quei guastafeste dell'Antitrust, hanno mandato a monte questo lungimirante piano industriale. Una vera vergogna.
Ho dimenticato qualcosa?
 

globetrotter70

Utente Registrato
6 Dicembre 2009
350
28
Con la differenza che oggi non é più possibile aumentare i prezzi. I passeggeri troverebbero soluzioni meno care con 2/3 via.....
 

MalboroLi

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
19 Novembre 2009
6,404
81
l'ultimo comunicato stampa dell'enac, più che un comunicato stampa, mi sembra una arringa difensiva...
 

rinco59

Utente Registrato
31 Marzo 2006
3,431
0
verona, Veneto.
www.digitaltuning.ch
Ancora non riesco a farmi un quadro completo della vicenda, ma ho una domanda che mi ronza in testa da un po' di tempo.
Commercialmente parlando, se devo acquisire un attività decotta o la porto via in fretta, assumendomene i rischi; o aspetto che muoia di morte naturale, pronto a subentrarne nei servizi.
Qui qualcosa non mi torna.
Sono mesi che sappiamo, senza alcuna due diligence, che WJ non andava bene.
E sono mesi che seguiamo una trattativa con AZ ( se ricordo bene, all inizio si parlava di acquisizione di WJ e BP, poi solo della prima).
Sarà che avendo seguito Itavia per molti anni, io sia prevenuto, pero' il dubbio di manovre poco chiare ce l ho.
Perché tirare una trattativa fino al picco della stagione e poi lasciarla naufragare? Ma, di più, perché iniziare una trattativa del genere?
Boh, riflessioni ferragostane...