Vabbè , per quanto mi riguarda faro l’ultimo intervento sul tema ad uso e consumo di chi lo riterrà utile … tanto lo so anche quando questo thread andrà a scemare fra qualche mese ne rinascerà un altro dello stesso tono .
1) A norma dell’ articolo 55, comma 6, della legge n. 342 del 21 novembre 2000, la tassa annuale sulle concessioni governative per il passaporto deve intendersi dovuta esclusivamente per l'espatrio verso i Paesi diversi da quelli aderenti all'Unione europea.
2) Se io mi reco dall’italia a londra (ue) per poi proseguire per new york (extra-ue) giuridicamente l’espatrio avviene dal mio paese italia e il regno unito e posso utilizzare il passaporto senza la marca mentre l’accesso negli stati uniti pervenendo dal regno unito non è regolamentato dalle autorità italiane e non configura un espatrio dall’italia (qui sarebbe troppo lungo parlare delle leggi sul respingimento che mi rispedirebbero nel regno unito e non in italia ... quindi lasciamo perdere)
3) Il 2° comma dell’art.10 l.212/00 (statuto del contribuente)
-Non sono irrogate sanzioni né richiesti interessi moratori al contribuente, qualora egli si sia conformato a indicazioni contenute in atti dell’amministrazione finanziaria, ancorché successivamente modificate dall’amministrazione medesima, o qualora il suo comportamento risulti posto in essere a seguito di fatti direttamente conseguenti a ritardi, omissioni od errori dell’amministrazione stessa.
4) L’articolo di fiscooggi (Notiziaro fiscale dell'Agenzia delle Entrate)
http://www.fiscooggi.it/analisi-e-c...assazione-quali-le-novità-nellarea-dellunione da la giusta interpretazione della normativa e fa persino l’esempio
“… il viaggiatore italiano diretto in un territorio extracomunitario ma che transita attraverso uno Stato europeo, legittimamente, prima di uscire dall'Italia, utilizza alla frontiera interna la carta di identità valida per l'espatrio (esentasse) e soltanto in seguito il passaporto (senza la marca da bollo) …” .
Ora è pur vero che alcuni corpi di polizia elevano a volte verbali (che sono solo atti di constatazione e nulla più) per quanto mi riguarda “inopportuni” ma se l’agenzia delle entrate non archivia già autonomamente tale verbale e lo trasforma in accertamento vi consiglio di porre in primis “autotutela” sulla base di quei 4 punti che dovrebbero già essere sufficienti se no adire la commissione tributaria sugli stessi presupposti e segnalare il tutto al garante del contribuente.
Altre interpretazioni fatte da organi quali polizia , carabinieri e gdf stessa non fanno testo per carenza di competenza e non possono nemmeno essere citate in contenzioso.
p.s.: un consiglio , stampatevi l'articolo di fiscooggi e portatevelo dietro nel caso vi elevassero un verbale fate verbalizzare anche l'articolo ... chissà forse finisce "pari e patta" ... con un " si ...ma ... però la prossima volta ...." dell'agente ;-)