Thread Alitalia giugno 2012


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Farfallina

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23 Marzo 2009
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Con l'assoluto divieto però da parte nostra di fare riferimento a diverse classi di servizio. La differenziazione avverà per pax e non per classe.
Già mi vien da "ridere" per quelli che vorranno star davanti e non potranno, ma ti diranno "ma tanto c'è posto".
L'unico motivo che mi viene in mente potrebbero essere le limitazioni delle aziende all'uso della business class sul nazionale.
 

bombatutto

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2 Ottobre 2011
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Ma torniamo a noi.
Il traffico è stranamente in sostanziale crescita per buona parte in aeroporti dove MOL la fa da padrone; difficile per una struttura dei costi come quella di AZ, che per quanto perda è pur sempre una major, dare la caccia alle streghe e lanciare tariffe da 1€ pur di mantenere la leadership sul mercato. Come dimostrato dalla mossa sulla MilanoRoma è intenzione di AZ intercettare pax con buoni yield, non di turisti che volano in Lapponia solo perché comprano i biglietti al prezzo di un pieno allo scooter.
Sulla questione ricavi/conti/etc ti ricordo che: AFKLM primo azionista del gruppo, in 4 anni ha visto praticamente azzerarsi i ricavi (era al primo posto al mondo) e che attualmente è valutato più o meno quanto la CAI degli albori, pur movimentando 4 volte tanto di passeggeri; il gruppo LH è in perdita e sta per varare un piano di ristrutturazione che potrebbe prevede di cedere le attività a medio raggio a germanwings; IAG è in acque discrete, ma per le performance di BA che hanno azzerato le perdite di IB. Sono tutti incompetenti oppure effettivamente nel sistema aeronautico europeo c'è qualcosa che non funziona?
Per quanto riguarda Dragoni, se fosse stata una cosa degna di nota, nulla gli avrebbe impedito di presentare la documentazione comprovante la sua tesi alle autorità predisposte al controllo di simili faccende; il fatto che non si sia mosso niente fa pensare che fosse solo un tentativo di scoperchiare qualcosa che in realtà di sospetto aveva ben poco.
Sulla questione Alitalia AP non ci ritorno. Tanto oramai quello che é fatto é fatto. Il risultato peró di quella operazione che tanto ci é costata e tanti posti di lavoro é costata é sotto gli occhi di tutti. Una compagnia in sofferenza in continuo ridimensionamento.
Il traffico italiano é in crescita dappertutto, su 32 aeroporti su 37 (dati 2011). Che poi i passeggeri volino con mol e compagnia bella, non c'é dubbio. Ci si dovrebbe chiedere come mai non scelgano Alitalia. Per quanti riguarda i ricavi, volevo solo sottolineare che la vecchia Az guadagnava di piu'. Perdeva anche di piu' ma, come dicevo, non aveva la stessa libertà di CAI.
Per quanto riguarda la strategia CAI gli yeld e i turisti lapponi, ma non aveva detto Ragnetti che la strategia eravquella di fare la guerra alle lowcost? mi sembra di averlo letto qui da voi.
Su Dragoni forse non mi sono spiegato. Tempo fa, analizzando in bilancio, affermó che i 115 milioni di proventi diversi che limitarono le perdite a 70 milioni, non erano ripetibili e quindi le perdiate del prossimo esercizio, se le cone non fossero cambiate, sarebbero aumentate. Ti faccio un esempio,se io mi vendo un bene per limitare le perdite e il mio andamento non migliora il prossimo anno mi troveró a perdere piu' soldi. Non doveva muoversi nulla e non c'é nulla di strano come asserisci, solo che le perdite "stranamente" sono aumentate di 100 milioni come ha detto Ragnetti. Magari Dragoni tutti i torti non ce li aveva.
Il botta e risposta Dragoni Sabelli lo trovi su internet.
 

Paolo_61

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2 Febbraio 2012
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Il traffico italiano é in crescita dappertutto, su 32 aeroporti su 37 (dati 2011). Che poi i passeggeri volino con mol e compagnia bella, non c'é dubbio. Ci si dovrebbe chiedere come mai non scelgano Alitalia. Per quanti riguarda i ricavi, volevo solo sottolineare che la vecchia Az guadagnava di piu'. Perdeva anche di piu' ma, come dicevo, non aveva la stessa libertà di CAI.
Secondo me il problema viene posto in modo errato, o quanto meno con la prospettiva non corretta. Il traffico pax in Italia cresce sostanzialmente solo perché crescono le LC, non perché sia in "crescita fisiologica".
Mi spiego. Molta gente prende l'aero perché trova le famose offerta a 1€ (o a 20€ tutto incluso), ma non sono viaggiatori sottratti ad AZ o alle altre major. Sono in parte rilevante viaggiatori che altrimenti avrebbero preso un altro mezzo (treno/auto) o addirittura non avrebbero viaggiato affatto (tipo un mio amico che prenota ogni tanto un volo LC a prezzo stracciato a 6 mesi per qualche destinazione alternativa, poi magari non lo vola neppure, tanto per quello che lo ha pagato....
In effetti i dati di crescita del trasporto aereo in Italia sono abnormi, e non sono chiaramente correlati con l'andamento economico o della popolazione.
 

bombatutto

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2 Ottobre 2011
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Secondo me il problema viene posto in modo errato, o quanto meno con la prospettiva non corretta. Il traffico pax in Italia cresce sostanzialmente solo perché crescono le LC, non perché sia in "crescita fisiologica".
Mi spiego. Molta gente prende l'aero perché trova le famose offerta a 1€ (o a 20€ tutto incluso), ma non sono viaggiatori sottratti ad AZ o alle altre major.
Questo lo dici tu. Ti faccio un semplice esempio, nell'ufficio di mia moglie c'é una occasione in cui parte degli impiegati v a Milano. sono sempre andati con Az ma quest'anno sono andati con Ryanair. Vogliamo poi parlare di quelli che si spostano durante le vacanze? E easyjet fco pmo porta solo gente che che non ha nulla da fare se non quello di comprarsi un biglietto aereo e non volarlo? E poi scusa, ti faccio la stessa domanda che ho fatto a Flyking, se ad Alitalia i passeggeri delle lowcost non interessano perché tanto avrebbero preso il treno, che senso ha dichiarare di "fargli la guerra"?
 

Paolo_61

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Questo lo dici tu. Ti faccio un semplice esempio, nell'ufficio di mia moglie c'é una occasione in cui parte degli impiegati v a Milano. sono sempre andati con Az ma quest'anno sono andati con Ryanair. Vogliamo poi parlare di quelli che si spostano durante le vacanze? E poi scusa, ti faccio la stessa domanda che ho fatto a Flyking, se ad Alitalia i passeggeri delle lowcost non interessano perché tanto avrebbero preso il treno, che senso ha dichiarare di "fargli la guerra"?
Non a caso ho scritto "in parte". Certo che ci sono viaggiatori sottratti alle major (AZ inclusa), ma quanti sono quelli che prenotano/viaggiano perché tanto "costa poco"? Quanti di quelli che si spostano per le vacanze avrebbero preso un altro mezzo?
In Italia in questo momento il mercato è sicuramente "drogato" dalle tariffe basse, se per assurdo domani sparissero le LC sono una parte dei pax andrebbero alle major, un'altra parte (quanta? difficile dirlo, senza dati alla mano) semplicemente sparirebbe.
 

FlyKing

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Questo lo dici tu. Ti faccio un semplice esempio, nell'ufficio di mia moglie c'é una occasione in cui parte degli impiegati v a Milano. sono sempre andati con Az ma quest'anno sono andati con Ryanair. Vogliamo poi parlare di quelli che si spostano durante le vacanze? E poi scusa, ti faccio la stessa domanda che ho fatto a Flyking, se ad Alitalia i passeggeri delle lowcost non interessano perché tanto avrebbero preso il treno, che senso ha dichiarare di "fargli la guerra"?
Fare guerra alle low cost non significa necessariamente lanciare tariffe ad un euro per destinazioni "esotiche", basta anche solo ampliare la rete di collegamenti da aeroporti secondari (non dico Cuneo, ma aeroporti importanti al di fuori da VCE, MXP e FCO)in modo tale da riacquistare quote di mercato e potenzialmente aumentare i ricavi. Alla fine CAI ha pur una flotta a medio raggio paragonabile a quella delle grandi major come numeri, eppure il numero di destinazioni cresce a ritmi molto bassi.
Per l'esempio di tua moglie, dipende se il biglietto sia pagato dal singolo o dall'azienda, considerato che nel primo caso devo pagarlo di tasca mia e dunque sceglierò necessariamente l'opzione più economica (specie se non sono un FF); nel secondo caso ormai tante aziende per limare i costi "invitano" i dipendenti a scegliere di volare LC se l'opzione è praticabile. Nessun mistero dunque.
 

bombatutto

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2 Ottobre 2011
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Paolo61, il traffico italiano nel 2011 é stato di 148 milioni di pax, dei quali 24 ne ha portati alitalia. Io Trovo difficile pensare che se domani le lowcost sparissero 124 milioni di persone improvvisamente troverebbero altri mezzi per spostarsi.
Pero' se tu pensi sia plausibile, non ti contraddico.
 

setIRSposition

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6 Novembre 2005
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Paolo61, il traffico italiano nel 2011 é stato di 148 milioni di pax, dei quali 24 ne ha portati alitalia. Io Trovo difficile pensare che se domani le lowcost sparissero 124 milioni di persone improvvisamente troverebbero altri mezzi per spostarsi.
Con tutto il rispetto per le low-cost, in quei 124 milioni forse, dico forse, c'è una grande maggioranza di persone portate da altri vettori che non sono né AZ, né le LC? :)
 

bombatutto

Bannato
2 Ottobre 2011
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Fare guerra alle low cost non significa necessariamente lanciare tariffe ad un euro per destinazioni "esotiche", basta anche solo ampliare la rete di collegamenti da aeroporti secondari (non dico Cuneo, ma aeroporti importanti al di fuori da VCE, MXP e FCO)in modo tale da riacquistare quote di mercato e potenzialmente aumentare i ricavi. Alla fine CAI ha pur una flotta a medio raggio paragonabile a quella delle grandi major come numeri, eppure il numero di destinazioni cresce a ritmi molto bassi.
Alitalia non ha macchine a sufficienza per ampliare il network, calcola che Ap che ne serviva parte, é stata inglobata e Cai e' molto piu' piccola della somma LAIAP. E poi da quello che si legge sui giornali ci saranno dei tagli a piloti ed assistenti di volo, quindi semmai il network diminuirà.

Per l'esempio di tua moglie, dipende se il biglietto sia pagato dal singolo o dall'azienda, considerato che nel primo caso devo pagarlo di tasca mia e dunque sceglierò necessariamente l'opzione più economica (specie se non sono un FF); nel secondo caso ormai tante aziende per limare i costi "invitano" i dipendenti a scegliere di volare LC se l'opzione è praticabile. Nessun mistero dunque.
Allora non solo i lapponi che cercano il bigliettonad un euro prendono le lowcost. :) Flyking, é quello che dico. Inutile che gli dai il prosecchino alle persone. I passeggeri, soprattutto in un momento come questo, sceglieranno in base a prezzo. E se tu lasci tanto spazio alle lowcost quelle rafforzeranno la loro presenza specialmente in italia, dove ogni società aeroportuale fa storia a sé.
 

Paolo_61

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Paolo61, il traffico italiano nel 2011 é stato di 148 milioni di pax, dei quali 24 ne ha portati alitalia. Io Trovo difficile pensare che se domani le lowcost sparissero 124 milioni di persone improvvisamente troverebbero altri mezzi per spostarsi.
Pero' se tu pensi sia plausibile, non ti contraddico.
Non mi sembra di aver scritto quello che dici tu, ma forse non mi sono espresso chiaramente. Delle decine di milioni di pax trasportati dalle LC, una parte è sottratta alle major e una parte è "nuovo mercato" che altrimenti non avrebbe volato quella tratta. Quanti sono gli uni e quanti sono gli altri? Difficile dirlo, bisognerebbe fare un'analisi tratta per tratta e tariffa per tariffa, e forse non basterebbe ancora.
Ma se il trasporto aereo in Italia cresce del 10% con un'economia in recessione cronica, forse una domandina su quanto le LC stiano "drogando" il mercato bisognerebbe porsela.
 

bombatutto

Bannato
2 Ottobre 2011
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Non mi sembra di aver scritto quello che dici tu, ma forse non mi sono espresso chiaramente. Delle decine di milioni di pax trasportati dalle LC, una parte è sottratta alle major
Infatti, non é facile dirlo. Ma cosi' anche per scherzare, ma anche se fosse solo il 10% parleremmo di piú di 10 milioni di passeggeri.
 

AZ209

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Londra.
@ bombatutto
Noto che (legittimamente per carita') parli spesso di bilanci, tendi a ricordare di quanto LAI era piu' grande in termini di flotta, trasportato e rotte, e di quanto secondo te sbagliano a puntare al prodotto ed all'attenzione al cliente, al "prosecchino", ma piuttosto aprissero piu' rotte ecc.

Mi farebbe piacere se avessi dei suggerimenti da condividere su quali dovrebbero essere secondo te (a grandi linee) le strategie di CAI per tornare ad essere profittevole il prima possibile.
 

londonfog

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Londra
Indubbiamente. Ma quello che interessa a noi é capire perché non scelgano Az.
Io ricordo ancora quando Alitalia volava da BLQ e VCE verso destinazioni europee. Possibile che fosse tutto traffico in coincidenza? Fino a circa 20 anni fa l'orario migliore point to point fra BLQ e LHR era Alitalia (almeno per me che potevo stare tutto il giorno in ufficio e poi andare all'aeroporto e al ritorno potevo restare a BLQ una sera di piu' e essere in ufficio un paio d'ore piu' tardi). Non dico che oltre una grossa fetta di passeggeri passerebbe da BA, LH, AF, ecc all'Alitalia ma non credo nemmeno che tutti i P2P volino low cost.

L'Alitalia ha progressivamente abbandonato il mercato internazionale da aeroporti diversi da LIN, MXP e FCO. Le coincidenze sul Nord Italia sono tutte garantite da Roma, secondo loro dovrei volare da Londra a Venezia passando per Roma. Anche se l'Alitalia fosse la migliore linea aera del mondo, mi spiegate che senso ha?

(Scusate se sono Londra-centrico ma abito a Londra)
 

piccione330

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23 Febbraio 2011
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Alitalia, una discesa senza fine
Ora tremano i dipendenti
La compagnia di bandiera studia un ridimensionamento del personale intorno alle 600 unità, distribuito a tutti i livelli dagli amministrativi al personale di terra, fino a piloti e assistenti di volo. Finirebbero tutti in cassa integrazione fino a quattro anni

Daniela Ferro


MILANO – Continua la “picchiata” di Alitalia. Dopo i conti in profondo rosso, scelte aziendali spesso al limite del demenziale, la fuga dei passeggeri e il sorpasso di Ryanair come primo vettore per numero di passeggeri in Italia: ora ad andarci di mezzo saranno i dipendenti. La disastrata compagnia di bandiera nazionale ha infatti allo studio un ridimensionamento del personale intorno alle 600 unità, distribuito a tutti i livelli dagli amministrativi al personale di terra, fino a piloti e assistenti di volo. Finirebbero tutti in cassa integrazione fino a quattro anni. Ma i sindacati temono che a questi tagli si aggiunga quello dei lavoratori assunti a tempo determinato, circa 500, che verrebbero lasciati “a terra”, dal momento che non vedrebbero rinnovato il contratto. La Cigs alla quale sta lavorando l’ad Andrea Ragnetti peserebbe gravemente sulle tasche dei dipendenti sacrificati, perché non verrebbe più coperta nella misura dell’80% dello stipendio lordo attraverso il Fondo straordinario di garanzia del trasporto aereo, oggetto di un drastico ridimensionamento. Di conseguenza, la busta paga lorda si ridurrebbe a poco più di mille euro.

LA COMPAGNIA PERDE 1,5 MILIONI AL GIORNO – Alitalia non è certo l’unica compagnia aerea alle prese con la crisi. Anche colossi come Lufthansa e Air France sono alla prese con tagli di personale di migliaia di unità. Ma la compagnia tricolore paga anni di strategie sbagliate, a cominciare dalla rinuncia a Malpensa. Scelte fatte sulla pelle dei contribuenti che la mantengono in vita la a suon di tasse e prebende statali. Non va dimenticato che nel 2011 Alitalia ha già concordato “cassa” e mobilità volontaria fino a 700 dipendenti. Calcolando che nel primo trimestre di quest’anno ha volato con perdite vicine a 1,5 milioni di euro al giorno, appare inevitabile la prossima riduzione del personale navigante e quindi delle ore di volo e delle tratte coperte. Anche perché a ottobre l’Antitrust potrebbe imporre ad Alitalia di cedere gli slot (fasce orarie di decollo e atterraggio) sulla Fiumicino-Linate e sui collegamenti interni con la Sicilia, rotte appetite da altre compagnie. Ma già dalla prossima settimana l’Antitrust stessa si esprimerà sull’acquisizione di Windjet, compagnia che conta attualmente 500 dipendenti (contro i 14mila di Alitalia) e che in una simile congiuntura si vedrebbe… tarpate le ali. Da mesi Alitalia registra un calo costante di prenotazioni e i conti di quest’anno si preannunciano pesanti. Se ne avrà una misura il 25 luglio, giorno della relazione semestrale sui bilanci della compagnia.

ARRIVANO I SOLDI PER LA FERROVIA TRA I DUE TERMINAL DI MALPENSA – È di oggi la notizia che la Commissione europea ha approvato il finanziamento di 524mila euro per lo studio di fattibilità, con il coinvolgimento di capitali privati, del collegamento tra i Terminal 1 e 2 dell’hub lombardo di Malpensa. Il finanziamento europeo coprirà il 50% dei costi dello studio, che per l’altra metà sarà finanziato da Ferrovie Nord, Sea e Regione Lombardia. Il collegamento sarà realizzato con una linea ferroviaria a doppio binario lunga poco meno di 3 chilometri e mezzo. Nel progetto sono compresi una nuova stazione ferroviaria a quattro binari, un parcheggio multipiano di oltre mille posti e un collegamento pedonale coperto con una struttura in acciaio e vetro che collegherà la stazione ferroviaria al Terminal. Costo complessivo dell’opera: 140 milioni di euro.

http://www.ilvostro.it/economia-e-l...sa-senza-fine-ora-tremano-i-dipendenti/48902/
 

Paolo_61

Socio AIAC 2025
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Alitalia, una discesa senza fine
Ora tremano i dipendenti
La compagnia di bandiera studia un ridimensionamento del personale intorno alle 600 unità, distribuito a tutti i livelli dagli amministrativi al personale di terra, fino a piloti e assistenti di volo. Finirebbero tutti in cassa integrazione fino a quattro anni

Daniela Ferro


MILANO – Continua la “picchiata” di Alitalia. Dopo i conti in profondo rosso, scelte aziendali spesso al limite del demenziale, la fuga dei passeggeri e il sorpasso di Ryanair come primo vettore per numero di passeggeri in Italia: ora ad andarci di mezzo saranno i dipendenti. La disastrata compagnia di bandiera nazionale ha infatti allo studio un ridimensionamento del personale intorno alle 600 unità, distribuito a tutti i livelli dagli amministrativi al personale di terra, fino a piloti e assistenti di volo. Finirebbero tutti in cassa integrazione fino a quattro anni. Ma i sindacati temono che a questi tagli si aggiunga quello dei lavoratori assunti a tempo determinato, circa 500, che verrebbero lasciati “a terra”, dal momento che non vedrebbero rinnovato il contratto. La Cigs alla quale sta lavorando l’ad Andrea Ragnetti peserebbe gravemente sulle tasche dei dipendenti sacrificati, perché non verrebbe più coperta nella misura dell’80% dello stipendio lordo attraverso il Fondo straordinario di garanzia del trasporto aereo, oggetto di un drastico ridimensionamento. Di conseguenza, la busta paga lorda si ridurrebbe a poco più di mille euro.

LA COMPAGNIA PERDE 1,5 MILIONI AL GIORNO – Alitalia non è certo l’unica compagnia aerea alle prese con la crisi. Anche colossi come Lufthansa e Air France sono alla prese con tagli di personale di migliaia di unità. Ma la compagnia tricolore paga anni di strategie sbagliate, a cominciare dalla rinuncia a Malpensa. Scelte fatte sulla pelle dei contribuenti che la mantengono in vita la a suon di tasse e prebende statali. Non va dimenticato che nel 2011 Alitalia ha già concordato “cassa” e mobilità volontaria fino a 700 dipendenti. Calcolando che nel primo trimestre di quest’anno ha volato con perdite vicine a 1,5 milioni di euro al giorno, appare inevitabile la prossima riduzione del personale navigante e quindi delle ore di volo e delle tratte coperte. Anche perché a ottobre l’Antitrust potrebbe imporre ad Alitalia di cedere gli slot (fasce orarie di decollo e atterraggio) sulla Fiumicino-Linate e sui collegamenti interni con la Sicilia, rotte appetite da altre compagnie. Ma già dalla prossima settimana l’Antitrust stessa si esprimerà sull’acquisizione di Windjet, compagnia che conta attualmente 500 dipendenti (contro i 14mila di Alitalia) e che in una simile congiuntura si vedrebbe… tarpate le ali. Da mesi Alitalia registra un calo costante di prenotazioni e i conti di quest’anno si preannunciano pesanti. Se ne avrà una misura il 25 luglio, giorno della relazione semestrale sui bilanci della compagnia.

ARRIVANO I SOLDI PER LA FERROVIA TRA I DUE TERMINAL DI MALPENSA – È di oggi la notizia che la Commissione europea ha approvato il finanziamento di 524mila euro per lo studio di fattibilità, con il coinvolgimento di capitali privati, del collegamento tra i Terminal 1 e 2 dell’hub lombardo di Malpensa. Il finanziamento europeo coprirà il 50% dei costi dello studio, che per l’altra metà sarà finanziato da Ferrovie Nord, Sea e Regione Lombardia. Il collegamento sarà realizzato con una linea ferroviaria a doppio binario lunga poco meno di 3 chilometri e mezzo. Nel progetto sono compresi una nuova stazione ferroviaria a quattro binari, un parcheggio multipiano di oltre mille posti e un collegamento pedonale coperto con una struttura in acciaio e vetro che collegherà la stazione ferroviaria al Terminal. Costo complessivo dell’opera: 140 milioni di euro.

http://www.ilvostro.it/economia-e-l...sa-senza-fine-ora-tremano-i-dipendenti/48902/
Vogliamo citare altri esempi di cattivo giornalismo (per essere buoni)?
 
Stato
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