Il nome del DC-8 I-DIWD?


Farfallina

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È con viva e vibrante soddisfazione - per citare Crozza ;) - che posso comunicarvi che il nome del DC-8 I-DIWD che nessuna fonte (nemmeno la stessa Alitalia) era sinora riuscita a confermare è:

Lanzerotto Malocello

Ne ho avuto conferma direttamente da Todd Novak, il fotografo/collezionista che possiede un'intera sequenza dell'arrivo di I-DIWD a New York e che ha potuto distintamente leggere nome e marche sulle sue foto originali.

Grazie a tutti per il supporto e i consigli!
Vivissimi complimenti per la ricerca!
 

I-DAWA

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5 Luglio 2006
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1
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Magari... La copia migliore che ho è la stessa che ho postato all'inizio del thread. L'originale è stato venduto su eBay. Dopo mille insistenze, sono riuscito a convincere il fotografo a dare un'occhiata con un lentino alla diapositiva originale e ad identificare il nome dell'aereo.
Chiarissimo! Complimenti sentiti anche da parte mia, veramente un colpo da maestro.
Vorrei comprare il tuo ebook: è già pronto?
 
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rinco59

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31 Marzo 2006
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verona, Veneto.
www.digitaltuning.ch
Magari... La copia migliore che ho è la stessa che ho postato all'inizio del thread. L'originale è stato venduto su eBay. Dopo mille insistenze, sono riuscito a convincere il fotografo a dare un'occhiata con un lentino alla diapositiva originale e ad identificare il nome dell'aereo.
Complimenti davvero!! E chissà che l Alitalia non sia interessata alla diapositiva originale..
ps usate l ignoranza, ma una diapositiva si può duplicare?
 

Nightjar

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31 Marzo 2012
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Grazie a tutti per i complimenti - dopotutto non era che il nome di un aereo di mezzo secolo fa... Mi ci ero impuntato, ma per una volta la vicenda si è conclusa nel migliore dei modi.

Vorrei comprare il tuo ebook: è già pronto?
Il primo volume - La flotta Alitalia dalle origini ai jet - dovrei riuscire a pubblicarlo entro questa primavera. Sebbene vi partecipino una valanga di persone (su questa pagina web potete vedere la lista completa di chi mi ha aiutato) sono praticamente solo io a potermici dedicare quasi a tempo pieno. E ti assicuro che è una faticaccia... Ma sento di doverlo fare non solo perché è un lavoro che mi appassiona, ma soprattutto per non dimenticare le persone che su quegli aerei ci hanno lavorato una vita intera, come mio padre e molti altri che ho conosciuto nel corso delle mie ricerche. Comunque vi terrò informati e prometto di mettervi a disposizione un'anteprima, non appena disponibile in una forma quasi definitiva.

E chissà che l Alitalia non sia interessata alla diapositiva originale..
ps usate l ignoranza, ma una diapositiva si può duplicare?
Secondo me è difficile che Alitalia abbia un'idea precisa di quali siano le foto attualmente disponibili in archivio. La situazione è abbastanza disperante, ma nel mio piccolo sto cercando di dare una mano ad AZ per recuperare del materiale - a titolo gratuito, perché i fondi sono sottozero e con l'aria che tira la priorità di Alitalia CAI non è certo quella di preservare i ricordi di Alitalia LAI...

Ad ogni modo ti confermo che una diapositiva si può certamente duplicare, anche se oggi è molto più semplice digitalizzarla con uno scanner. Ma la foto di I-DIWD è stata già venduta e il fotografo per questioni di privacy non vuole rivelare il nome del compratore.
 

Niger

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2 Marzo 2007
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TRN, VCE
www.safetycard.it
Complimenti Diego per la caparbietà nonostante " i venti contrari", anche io che in passato mi sono scontrato con l'archivio storico AZ (ma sarebbe meglio generalizzare a tutta la mentalità aeronautica italica) posso capire le difficoltà che si incontrano.
Non ti sei piu' fatto sentire per le safety card, mi scuso per non esserti stato di pronto aiuto ma le circostanze attuali (= lavoro lontano da casa, piu' un periodo storico di cui non sono particolarmente fornito) mi hanno sicuramente frenato. Se non hai reperito materiale altrove, a Pasqua sarò finalmente in possesso di scan decenti.
 

Robyjet

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14 Dicembre 2007
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Fiumicino, Lazio.
Rinnovo i complimenti per il lavoro di ricerca che stai facendo.
E' una cosa veramente importante per ricordare tutte le persone che hanno lavorato in Alitalia, quella "vera" e per ricordarla come grande compagnia di bandiera, prima del collasso economico.
 

Nightjar

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31 Marzo 2012
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E' una cosa veramente importante per ricordare tutte le persone che hanno lavorato in Alitalia, quella "vera" e per ricordarla come grande compagnia di bandiera, prima del collasso economico.
Non hai idea di quanti ex dipendenti Alitalia che ho intervistato nel ricordare la propria azienda avessero le lacrime agli occhi. Erano consapevoli che il proprio contributo era stato qualcosa di cui andare fieri, e vedere le code tricolori andare in giro in tutto il mondo li faceva sentire orgogliosi di appartenere ad una grande azienda italiana. Ora i tempi sono drasticamente cambiati e per molti - tecnici, impiegati o naviganti - non resta che la malinconia. O rabbia e frustrazione, per parecchi di coloro che sono ancora in AZ.

L'obiettivo di questo mio lavoro consiste nel trasmettere il concetto che queste persone hanno fatto qualcosa di veramente grande e importante - molti in Alitalia lo stanno ancora facendo, sebbene attraverso mille difficoltà.
 

tomcatter

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5 Agosto 2010
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Grazie a tutti per i complimenti - dopotutto non era che il nome di un aereo di mezzo secolo fa... Mi ci ero impuntato, ma per una volta la vicenda si è conclusa nel migliore dei modi.


Il primo volume - La flotta Alitalia dalle origini ai jet - dovrei riuscire a pubblicarlo entro questa primavera. Sebbene vi partecipino una valanga di persone (su questa pagina web potete vedere la lista completa di chi mi ha aiutato) sono praticamente solo io a potermici dedicare quasi a tempo pieno. E ti assicuro che è una faticaccia... Ma sento di doverlo fare non solo perché è un lavoro che mi appassiona, ma soprattutto per non dimenticare le persone che su quegli aerei ci hanno lavorato una vita intera, come mio padre e molti altri che ho conosciuto nel corso delle mie ricerche. Comunque vi terrò informati e prometto di mettervi a disposizione un'anteprima, non appena disponibile in una forma quasi definitiva.



Secondo me è difficile che Alitalia abbia un'idea precisa di quali siano le foto attualmente disponibili in archivio. La situazione è abbastanza disperante, ma nel mio piccolo sto cercando di dare una mano ad AZ per recuperare del materiale - a titolo gratuito, perché i fondi sono sottozero e con l'aria che tira la priorità di Alitalia CAI non è certo quella di preservare i ricordi di Alitalia LAI...

Ad ogni modo ti confermo che una diapositiva si può certamente duplicare, anche se oggi è molto più semplice digitalizzarla con uno scanner. Ma la foto di I-DIWD è stata già venduta e il fotografo per questioni di privacy non vuole rivelare il nome del compratore.
Ciao Diego!
Sono Marco De Montis, il coautore del volume "DC-8, il liner intramontabile" pubblicato da DUEGI. Complimenti per la ricerca e soprattutto per il tuo nuovo libro.
Fammi sapere quando uscirà e come reperirlo!
A presto
Marco
 

I-DAWA

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5 Luglio 2006
246
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In effetti, le marche nella immagine che ho fornito sono illeggibili, ma devi sapere che la foto fa parte di una sequenza che mostra I-DIWD che rulla a NY e quindi arriva al parcheggio. Nelle due foto precedenti vendute dal collezionista su eBay (a mesi di distanza l'una dall'altra) si vedevano chiaramente le marche e l'immagine che hai visto sembra essere quella conclusiva della sequenza, che mostra stesso cielo e stesse condizioni di illuminazione delle precedenti 2. Quindi hai ragione, non sono sicuro al 100% che si tratti di I-DIWD, ma c'è solo un'ottima probabilità.
Girando il ragionamento al contrario, un DC-8 Alitalia di nome Lanzerotto Malocello c'è stato di sicuro (dato che esiste la foto), e considerato che sappiamo tutti gli altri nomi a parte DIWD, non può che trattarsi di lui.

Se allora possiedi il mio speciale sul DC8, con una lettura attenta, potrai notare che nelle foto che ritraggono i primi esemplari (pag.45, 47 e 51) dove di norma sono scritti i nomi di battesimo, non vi è nulla.
Forse la Douglas li verniciava senza nome e poi questo era aggiunto all'arrivo a Roma...
 

Nightjar

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31 Marzo 2012
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Forse la Douglas li verniciava senza nome e poi questo era aggiunto all'arrivo a Roma...
Di questo ne sono certo: grazie alla gentilezza dell'amico Gregory Alegi, dispongo di un documento tecnico di Alitalia (Direzione del Materiale) intitolato "Insegne sociali aa/mm DC8" degli anni '60 in cui sono riportati con estrema esattezza tutti i motivi - con grandezze e codici colori - da dipingere sull'aereo. E sul disegno NON è riportato alcuno spazio dedicato al nome di battesimo del velivolo. Ciò significa - immagino - che si tratti dello stesso documento posseduto dalla Douglas che effettuava la verniciatura originale. Poi Alitalia si occupava di battezzare l'aereo e di riportarne il nome sul lato anteriore destro della fusoliera.

Da notare che questo stesso documento, salvatosi non si sa come dal macero, è stato preso come riferimento per la recente realizzazione della livrea "retro" dell'A321 EI-IXI.
 

I-DAWA

Utente Registrato
5 Luglio 2006
246
1
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Di questo ne sono certo: grazie alla gentilezza dell'amico Gregory Alegi, dispongo di un documento tecnico di Alitalia (Direzione del Materiale) intitolato "Insegne sociali aa/mm DC8" degli anni '60 in cui sono riportati con estrema esattezza tutti i motivi - con grandezze e codici colori - da dipingere sull'aereo. E sul disegno NON è riportato alcuno spazio dedicato al nome di battesimo del velivolo. Ciò significa - immagino - che si tratti dello stesso documento posseduto dalla Douglas che effettuava la verniciatura originale. Poi Alitalia si occupava di battezzare l'aereo e di riportarne il nome sul lato anteriore destro della fusoliera.

Da notare che questo stesso documento, salvatosi non si sa come dal macero, è stato preso come riferimento per la recente realizzazione della livrea "retro" dell'A321 EI-IXI.
Direi che questo chiude il cerchio!