Re: Ustica, Stato condannato a risarcire vittime."Congruamente motivata la tesi del m
Questa brutta storia mi ha sempre interessato molto. Credo di aver letto ogni sito web disponibile sull'accaduto, oltre ai vari documentari girati in merito e a qualche libro, tra cui l'interessantissimo saggio del giudice Priore.
In 33 anni ne sono venute fuori tante di idee, ma come ci ricorda nicolap sarebbe buono partire dai fatti, dai dati.
Quello che è certo è che un aereo è affondato in pieno Mar Tirreno senza dare il tempo ai piloti di avvertire di un guasto.
Poi ci sono i tagli nei registri, che sono dati di fatto, visto che le pagine sono state sapientemente tagliate. La fusoliera dell'aereo che presenta piegature prevalenti verso l'interno e non verso l'esterno come ci si aspetterebbe da una bomba esplosa all'interno. Ci sono registrazioni audio di sale radar e altri siti militari, in cui si dicono cose strane ("Guarda che quello adesso mette la freccia e sorpassa" e simili), disponibili per tutti quelli che volessero ascoltarle.
Due piloti di caccia che lanciano un segnale di emergenza generale e si mettono a girare a triangolo diverse volte per segnalare anche col tracciato la situazione di pericolo. Per concludere con un Presidente emerito della Repubblica che confessa decenni dopo che è stata una forza militare straniera a combinare il pasticcio.
Non mi sembra che quindi bisogna arrivare alle coincidenze, le strani morti di chi poteva sapere qualcosa, i testimoni che cambiano versione, le perizie medico legali sul povero pilota del Mig che improvvisamente diventa un cadavere fresco dopo essere stato descritto in stato di decomposizione avanzatissimo, o le persecuzioni personali e le minacce che alcuni addetti ai lavori testimoniano ancora oggi.
Credo che ce ne sia abbastanza per poter affermare che ci sono stati degli occultamenti forti sulla vicenda, che probabilmente col senno di poi, potrebbero anche averci risparmiato una guerra o comunque forti tensioni con qualcuno dei nostri alleati, in virtù di quella Ragion di Stato che spesso in casi del genere si invoca.
Io non dico che sia stato un atto deliberato, o che i militari e lo stato siano da considerare dei banditi. Un errore, purtroppo può accadere, nonostante ci siano decine di professionisti che fanno bene il proprio lavoro e ci proteggono quotidianamente dai pericoli più vari.
Però ora, dopo tutto questo tempo, che senso ha ancora voler nascondere, voler ancora far finta di niente?
Probabilmente parte dei responsabili di questo tragico errore ormai non è neanche più in vita, o, se lo fosse, potrebbe essere così anziano da non farsi neanche un giorno di prigione.
Ma almeno date una risposta a chi ancora oggi desiderebbe veder scendere i propri cari dalla scaletta dell'I-TIGI.