Thread Alitalia / Etihad - Parte I


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Dome

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14 Ottobre 2006
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Re: Thread Alitalia / Etihad

non mi sono mai espresso su questa storia, pur facendo tifo per Etihad.
perché, francamente, sin dall'inizio ho pensato, come molti, che sarebbe finita cosi, dando tutto ad AF per un piatto di lenticchie.

troppi gli interessi in gioco, troppe le lobbies trasversali (europee, come le major del settore, che fanno ostruzionismo a tutti i livelli).
oppure personaggi come Colaninno, che ha da poco ricevuto la legion d'onore (e non aggiungo altro), oppure Toto e Banca Intesa: non si è mai capito perchè AZ deve pagare leasing fuori mercato anziché prendere gli airbus da altri.
è una storia nata male dall'inizio, con molti elementi pochi chiari, degni di una inchiesta di report.

lo stesso piano fenice: sapevamo tutti che era una grande stupidaggine puntare su medio raggio contro le low cost, RIPETO: TUTTI!!! eppure si è FATTO TALE PIANO, non per il bene dell'azienda, ma per il bene di alcuni.
finirà ad AZ, che taglierà di meno (contenti dipendenti e sindacati), rinegozierà di meno (contenta Intesa), e lascerà AZ al suo ruolo di regional......
per fare felici poche persone, si fa un danno all'intero paese. il solito film italiano già visto.
Non immagini quanta paura abbia che tu sia dalla parte della ragione!
E, come sempre, "per far felici poche persone (ma veramente pochissime!), si da un danno all'intero paese" :(
 

atlantique

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4 Ottobre 2008
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Re: Thread Alitalia / Etihad

Chissà poi che non possa arrivare una JFK con narrow body.
Prima di vedere delle JFK con Narrow Body by Alitalia-Cai troppe cose devono ancora essere superate..

http://www.filtabruzzo.it/filt/_rassegna_dett.asp?ID_notizie=51644

Etihad: «Su Alitalia non si media»
ROMA Etihad non fa un passo indietro. James Hogan ha anticipato al telefono a Gabriele Del Torchio l’invio della replica alla lettera fattagli pervenire dal top manager di Alitalia giovedì 17. La missiva firmata dal manager australiano arriverà nei primi giorni della prossima settimana, ma il contenuto rispecchia la posizione già esplicitata per iscritto mercoledì 16. Esuberi, debito, manleve sulle pendenze pregresse, infrastrutture di collegamento fra Linate e l’Alta velocità: tutti questi nodi dovranno essere risolti prima della definizione della partnership.
DEBITO, ESUBERI, MANLEVA
Il colloquio tra i due - uno a Fiumicino, l’altro a Londra - è avvenuto nella serata di mercoledì scorso, dopo che il top manager italiano aveva incontrato singolarmente i leader di Cisl e Uil nelle rispettive sedi, di Cgil e altre sigle di categoria a Fiumicino. Del Torchio che ha avuto dal cda di martedì scorso, insieme al presidente Roberto Colaninno, un mandato per negoziato con la controparte e Hogan avrebbero concordato anche di vedersi. Ma chi nelle ultime ore ha avuto modo di parlare con l’ad dell’aviolinea e con il presidente, subito messo al corrente della telefonata, ha colto un clima gelido. Nessuna aspettativa, nessun elemento positivo da parte del vettore del golfo rispetto alle timide aperture formulate da Del Torchio per iscritto. Da Hogan non arriveranno proposte concrete e comunque, prima di recapitare la replica, è probabile che voglia concordarla con gli organi della società. Per questo il direttore finanziario James Rignay e il capo delle operazioni straordinarie Richard Hill starebbero lavorando al testo da far pervenire all’ad di Cai che, a valle degli incontri dell’altro giorno, aveva aggiornato le riunioni con i sindacati a oggi, e dopo averli rinviati una prima volta a lunedì, li ha definitivamente spostati a martedì 29, in mattinata. «Siamo in attesa della risposta definitiva di Etihad: se la trattativa si concluderà il governo darà il proprio sostegno e cioè una prospettiva strategica industriale e la tutela dell'occupazione», ha detto il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi. Per Lupi la compagnia araba «è complementare» a quella italiana e quindi si tratta di «una prospettiva molto importante». Se per Alitalia l’alleanza è vitale anche per la compagnia araba c’è convenienza visto che l’Italia è il quarto mercato del trasporto aereo e Etihad ha una mission verso l’Asia. Bisogna risolvere i nodi, partendo dal debito di un miliardo. Etihad chiede che le banche rinuncino a 400 milioni. Le tecnicalità specifiche di questo sacrificio non sarebbero state esplicitate, ad accollarselo sarebbero Intesa Sanpaolo, socio con il 20,59%, che ha un’esposizione di 200 milioni, quasi tutti di garanzie e Unicredit (12,99%) e crediti per 170 milioni di cui 120 factoring, 40 cassa, 10 leasing. Poi ci sono gli esuberi, di cui 1800 di terra, 1200 fra hostess e piloti. Da parte dei sindacati ci sarebbe duttilità a trattare.
Un altro scoglio spinoso è rappresentato dalle garanzie sulle controversie. In tutto sarebbero circa 400 milioni di cui oltre 200 richiesti a titolo di danni dal curatore fallimentare di WindJet, 120 rivendicati da Carlo Toto nelle pieghe della vendita di AirOne a Cai (c’è in corso un arbitrato sul quale Toto ha azionato la riconvenzionale) anche se contro l’imprenditore abruzzese Alitalia ha avviato una causa per riottenere i 40 milioni della multa del fisco per irregolarità. Infine le infrastrutture, parte delle quali a carico del governo.
 

belumosi

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Re: Thread Alitalia / Etihad

AF si troverebbe di fronte le stesse incognite rilevate da EY, con l'aggravante di avere possibilità economiche molto più limitate di quelle degli emiratini.
Dubito fortemente che a questo punto si prendano in carico la patata bollente da soli. Specie dopo essere stati sfanculati nei mesi scorsi dagli italiani e dopo che AZ ha accumulato altre decine di M€ di perdite.
A questo punto non mi stupirei se passate l'elezioni, arrivasse un tentativo di rinazionalizzazione di AZ attraverso Poste, CDP, o altri enti statali. Perchè come è noto, al peggio non c'è fine.
 

geardown3green

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Re: Thread Alitalia / Etihad

allora i nodi sono in ordine di importanza: 300 milioni causa windjet,poi i 400 milioni del debito,poi cause lavoratori,pare che lupi si sia sfilato.pare che arrivi Air france altrimenti fallimento.trattativa chiusa con Ey e mai cominciata,nodi irrisolvibili
A questo punto non rimane altro che fare un " master plan " per il trasporto aereo italiano ( minuscolo ) che metta dentro tutte le compagnie , da AZ a IG a BV e già che ci siamo anche Mistral, e se è il caso prevedere un intervento normativo pesante anche di una eventuale nazionalizzazione del settore, visto che si è dimostrato chiaramente che in italia non esiste una classe dirigente capace di gestire il trasporto aereo ed una classe politica che riesca a dettare le regole.
 

belumosi

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Re: Thread Alitalia / Etihad

A questo punto non rimane altro che fare un " master plan " per il trasporto aereo italiano ( minuscolo ) che metta dentro tutte le compagnie , da AZ a IG a BP e già che ci siamo anche Mistral.
Cioè mettere assieme una serie di compagnie tecnicamente fallite. A che pro?
 

berioz

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Re: Thread Alitalia / Etihad

@keniaprince:
scusami, ma sei sicuro che la causa principale sia quella di windjet? o sia una delle possibili scuse? allora con questa spada di Damocle non dovrebbe prenderla nessuno.....perchè per AF non sarebbe un problema, allora?
Perche' air france e' comunitaria e avrebbe il diritto di entrare in cai con qualsiasi quota.

Al contrario ey potrebbe essere tacciata dalla ue di avere il controllo di fatto anche con un 30 per cento.

E' quindi necessario trovare il pretesto per conferire tutti gli asset alitalia in una new co possesuta al 100 per cento da cai a sua volta posseduta da soci comunitari.
Ey per non violare le norme comunitaria dovra' entrare nel capitale della new co ma non di cai.
E il fatto di non volersi accollare il pregresso e' un bel pretesto da spendere.
 

geardown3green

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Secondo anello di Saturno
Re: Thread Alitalia / Etihad

Ma anche una volta fatta una porcata del genere, saresti sempre di fronte ad una compagnia che perde cifre siderali senza nessuna possibilità di stare sul mercato. Per cui ridomando: a che pro?
Se una entità viene nazionalizzata chiaramente subisce una serie di imposizioni in ambito UE , ma almeno il paese( minuscolo) salva la faccia e qualche migliaio di posti di lavoro.
Tra qualche anno, quando passerà la bufera se ne riparlerà .
 

EI-DSF

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9 Maggio 2012
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Re: Thread Alitalia / Etihad

Scusate, ma davanti alla prospettiva del fallimento io non riesco a credere che governo e banche abbiamo chiuso la porta ad Etihad! A quale scopo?
Hanno solo da perderci!
O c'è qualcosa sotto che non sappiamo oppure, come dico molte volte, il problema dell'Italia sono gli italiani, non tutti, ma molti, soprattutto quelli che hanno potere!
Possibile che tutti noi qui sul forum sappiamo quali sono i mali di Alitalia e quale vantaggio sarebbe l'ingresso di Etihad, mentre i diretti interessati (escluderei Del Torchio), stanno buttando tutto all'aria!!
Che schifo, amo il mio Paese, ma se davvero fosse così, ci tornerò solo per fare le vacanze!
 

belumosi

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Re: Thread Alitalia / Etihad

Se una entità viene nazionalizzata chiaramente subisce una serie di imposizioni in ambito UE , ma almeno il paese( minuscolo) salva la faccia e qualche migliaio di posti di lavoro.
Tra qualche anno, quando passerà la bufera se ne riparlerà .
A parte il fatto che probabilmente la UE lo impedirebbe, rimarrebbe sempre il problema che mancando totalmente la volontà di gestire la neo-compagnia secondo criteri di mercato, verrebbe soltanto continuata l'attuale spirale distruttiva. Con l'aggravante di gettare altri miliardi. Perchè dato che l'Italia è nella UE dove vige la totale libertà di concorrenza tra le imprese comunitarie, è OBBLIGATORIO imparare a stare sul mercato, altrimenti si muore. Che sia presto o tardi, dipende solo da quanti soldi si decide di buttare alle ortiche.
Ma evidente questo concetto è ancora allergico per tante persone.
 

londonfog

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Re: Thread Alitalia / Etihad

A questo punto non rimane altro che fare un " master plan " per il trasporto aereo italiano ( minuscolo ) che metta dentro tutte le compagnie , da AZ a IG a BV e già che ci siamo anche Mistral, e se è il caso prevedere un intervento normativo pesante anche di una eventuale nazionalizzazione del settore, visto che si è dimostrato chiaramente che in italia non esiste una classe dirigente capace di gestire il trasporto aereo ed una classe politica che riesca a dettare le regole.
Scsusami ma AZ CAI e' finita cosi' per intrallazzi politici, cosa ti fa pensare che AZ+IG+BV nazionalizzate finiscano meglio ?
 

billypaul

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Re: Thread Alitalia / Etihad

Alitalia, lettera Etihad attesa entro domenica: verso un cda subito dopo

25 aprile 2014

È attesa entro domenica una lettera di risposta di Etihad ad Alitalia. È quanto riferiscono fonti finanziarie, precisando che una volta ricevuta la missiva dalla compagnia di bandiera degli Emirati Arabi Uniti sarà convocato immediatamente un Cda del gruppo di Via della Magliana. Non si esclude pertanto un board lunedì o martedì.
I nodi della trattativa
A favorire questa ripresa del dialogo sarebbe stata la riapertura, dopo due mesi, della trattativa con i sindacati sui tagli al costo del lavoro, che è una delle principali condizioni poste da Abu Dhabi (insieme alla rinegoziazione del debito per 400 milioni e alla manleva sui contenziosi pregressi con Toto e WindJet, che ammontano a poco più di 200 milioni) per entrare nel capitale di Alitalia.



Sindacati convocati il 29 maggio
La riapertura del dialogo con i sindacati, forse favorita dall'incontro avuto subito dopo il cda dall'a.d. Gabriele Del Torchio con i leader di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, arriva a due mesi dall'ultimo incontro. Le sigle dei trasporti hanno ricevuto la convocazione per martedì 29 aprile alle 9 presso la sede di Assaereo. Oggetto dell'incontro, la situazione aziendale e la prosecuzione del confronto: dialogo interrotto il 24 febbraio scorso, data a cui risale l'ultima riunione tra le parti con all'ordine del giorno Piano industriale, riduzione del costo del lavoro e deroghe retributive al contratto Cai. Ma sarà soprattutto di tagli al costo del lavoro che si parlerà al tavolo di martedì, essendo quello uno dei nodi della partita con Etihad.
Lo spettro degli esuberi
Tema su cui aleggia lo spettro degli esuberi che, secondo le richieste della compagnia araba, potrebbero arrivare fino a 3.000 unità. Ma sia i sindacati che il ministro dei trasporti Maurizio Lupi smentiscono questi numeri. Per quanto riguarda i risparmi sul costo del lavoro, all'appello mancano ancora 48 milioni dei 128 indicati nel Piano industriale di Del Torchio. Due mesi fa i sindacati avevano deciso di interrompere la trattativa perché non disposti ad ulteriori sacrifici (dopo i 1.900 esuberi dell'accordo di metà febbraio, valsi risparmi per 80 milioni) se non in presenza di garanzie sull'effettivo investimento di Etihad. Ora quelle garanzie non ci sono ancora, ma i sindacati hanno deciso di fare la propria parte, dando un segnale alla compagnia degli Emirati, che vuole vedere fatti concreti sulle proprie richieste, prima di avanzare un'offerta.
Il ruolo delle banche
Un passo avanti è atteso ora anche dalle banche. Il problema del debito, a sentire fonti del Governo, è infatti il vero nodo da sciogliere: Etihad ne vorrebbe la rinegoziazione per 400 milioni convertendolo in azioni, ma gli istituti di credito frenano, in primis ci sarebbe Intesa San Paolo, che sta cercando di dismettere tutte le proprie partecipazioni. Le altre condizioni, infine, chiamano in causa il Governo, da cui arrivano rassicurazioni: sull'Alta velocità con Fiumicino si sta lavorando già da prima della richiesta di Etihad e la liberalizzazione degli slot di Linate era già stata richiesta in vista dell'Expo.
SOLE24
 

mauro.

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26 Maggio 2010
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Re: Thread Alitalia / Etihad

A parte il fatto che probabilmente la UE lo impedirebbe, rimarrebbe sempre il problema che mancando totalmente la volontà di gestire la neo-compagnia secondo criteri di mercato, verrebbe soltanto continuata l'attuale spirale distruttiva. Con l'aggravante di gettare altri miliardi. Perchè dato che l'Italia è nella UE dove vige la totale libertà di concorrenza tra le imprese comunitarie, è OBBLIGATORIO imparare a stare sul mercato, altrimenti si muore. Che sia presto o tardi, dipende solo da quanti soldi si decide di buttare alle ortiche.
Ma evidente questo concetto è ancora allergico per tante persone.
Stradaccordo!
 

mauro.

Bannato
26 Maggio 2010
4,548
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Re: Thread Alitalia / Etihad

A questo punto non rimane altro che fare un " master plan " per il trasporto aereo italiano ( minuscolo ) che metta dentro tutte le compagnie , da AZ a IG a BV e già che ci siamo anche Mistral, e se è il caso prevedere un intervento normativo pesante anche di una eventuale nazionalizzazione del settore, visto che si è dimostrato chiaramente che in italia non esiste una classe dirigente capace di gestire il trasporto aereo ed una classe politica che riesca a dettare le regole.
Oppure fare tutti una enorme colletta, tassare le autostrade e le ferrovie decuplicando i costi dei biglietti, sforare il 3% per 3 anni e con tutti i denari raccolti comprare AF, BA e LH pittarle tutte col tricolore sul timone per poi fare delle OPA su EK e QR, sfanculando EY. ;)
 
Stato
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