Esprimo la mia opinione sulla nuova normativa passaporto. Doverosa premessa, non sono tra i "furbi" che comunque visto anche il mio quote qui sopra per me non lo sono poi tanto: per il prossimo viaggio in USA ad Agosto ho già preso e appiccicato la marca che comunque non servirà...
Per chi non abbia abitato su Marte negli ultimi 10 anni, è evidente che "l'adeguamento all'Europa" da noi funziona solo quando si tratta di aumentare qualche tassa o metterne dove mancano. Parto dai numeri (articolo sul Sole letto settimana scorsa, mi pare che qualcuno abbia linkato l'online da qualche parte): primi due anni a gettito invariato, dal primo rinnovo del "costo documento" nel 2017 +13% del gettito. I numeri, non i venditori di pentole, dicono semplicemente che si è scelto di usare il passaporto come ennesimo modo di incamerare soldi: piuttosto che sperare che tu viaggi un paio di anni, ti bastono subito poi se viaggi o meno sono affari tuoi. L'invarianza iniziale del gettito significa che per qualcuno (pochi) che ci guadagna nel lungo periodo, la maggior parte ci perde e pure nel breve.
Se questo fosse davvero amore sopraggiunto per l'Europa, mi aspetterei che ad un raddoppio della tassa di emissione migliori "del doppio" il servizio. Alla fine del mese scorso ho provato a vedere per l'appuntamento impronte digitali e successivo rilascio: a Brescia non sarei riuscito ad avere il passaporto per Ferragosto quando mi serve.
Allora, qualcuno mi spiega perchè io devo "adeguarmi" e lo Stato può continuare a fornire servizi di questo livello? Mi rispondo perchè avendo amici in PS so che in realtà le cose possono solo peggiorare visti i tagli che hanno ricevuto.
Curioso che l'amore per l'adeguamento arrivi subito dopo le elezioni (cosa ci voleva ad annunciarlo in capagna elettorale?) e nel momento in cui tutti fanno la fila (da paese del quarto mondo) per ottenere il documento? Come scrivevo sopra in Questura mi hanno detto che il costo da pagare sarà quello in vigore al momento della presa impronte...
Se poi analizziamo il "costo" del libretto c'e' solo da ridere. Stiamo parlando di 40 paginette ed un chip che è il fratello grande di un antitaccheggio. In un mondo normale sono, esagerando, pochi Euro. Poi c'e' l'apparato per la gestione, che in un altro mondo, quello aziendale, sarebbero altri pochi Euro.
Oggi parliamo di 45 Euro per il cittadino e qui nuovamente mi sento preso in giro: lo Stato ci delizia da sempre con la differenza tra Tassa, Tariffa e Costo. Qui parliamo di qualcuno che compra a 10 (esagerando) e vende a 45 la "libertà adeguata Europa" di viaggiare. Dal prossimo rinnovo nel migliore dei casi andremo a 60.
Perchè non fare un esercizio di onestà e chiamarla "Tassa"? Forse perchè se a vendere a prezzi folli un bene in cui è monopolista fosse un'azienda si dovrebbe intervenire? (anche se pure in quest'ambito siamo Europei a giorni alterni).
Io pago tutto quello che c'e' da pagare, ma per favore non prendetemi per il cXXo con l'Europa e le libertà. E' una manovra a brevissimo termine per fare cassa. Chi viaggia tutti i giorni dei 10 anni di passaporto in paesi extra UE, i 40 Euro della vecchia marca se li gioca nella differenza di costo sul primo biglietto dell'anno prenotando prima o dopo pranzo.
Io assicurerei ancora maggiore "libertà stile Europa" obbligando tutti ad avere un passaporto anche se non si viaggia, sai mica che aria di libertà che tira nell'armadio poi?