Farfallina
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- 23 Marzo 2009
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Paragone 787 e 380 che non ha senso a livello di vendite, eventualmente il killer dell'A380 sarà il B777-9X.Giallo a bordo del super-aereo. Airbus valuta l'addio all'A380
Il gigante dei cieli non ha venduto nemmeno un esemplare nel 2014 e per il direttore finanziario del consorzio europeo la produzione potrebbe essere sospesa nel 2018. La società prova poi a gettare acqua sul fuoco: "Abbiamo fatto errori di marketing, potremmo aumentare la capacità a mille passeggeri"
di ETTORE LIVINI
Giallo a bordo del super-aereo. Airbus valuta l'addio all'A380MILANO - Il gigante dei cieli ha il fiato corto. E, per mancanza di corteggiatori, potrebbe andare in pensione alla tenera età di sette anni. A scatenare il giallo sul futuro dell'Airbus A380, il superaereo di due piani capace di trasportare fino a 850 passeggeri, è stato Harald Wilhem, direttore finanziario del consorzio europeo: "Il bilancio di questo modello arriverà al pareggio nel 2018 - ha detto durante un incontro con gli investitori a Londra -. Sia che si decida di farne una nuova versione migliorativa sia che si scelga di sospenderne la produzione". L'ipotesi, nel settore, non è un fulmine a ciel sereno. Il "bestione" dell'Airbus non ha ricevuto nemmeno un ordine nel 2014 e il tam tam dell'aviazione ha messo da mesi in dubbio la sua sopravvivenza. La Borsa però è stata colta di sorpresa e negli ultimi tre giorni i titoli del gruppo sono crollati del 20%. Inducendo il vertice della società a una mezza retromarcia: "Il programma è sotto controllo e non c'è urgenza di prendere decisioni - ha detto il direttore del progetto Fabrice Bergier -. Stiamo studiando un miglioramento dei motori che riduca i consumi e una versione con potenziamento dei ponti che garantirà al jet un capacità di mille passeggeri".
Rassicurazione che non sono per ora bastate a tranquillizzare i mercati, convinti che l'Airbus A380 abbia a questo punto perso la sua battaglia contro il rivale Boeing 787, che dopo un decollo travagliatissimo sembra invece essersi rivelato una scelta vincente per Seattle. La sfida tra i due supeaerei è iniziata a cavallo del millenio quando i due leader dei cieli mondiali si sono messi a progettare la nuova ammiraglia. Airbus e Boeing hanno preso due strade opposte. Il consorzio del Vecchio continente ha costruito un jet ad altissima capacità, contando sul fatto che negli aeroporti super-intasati del futuro e con pochi slot a disposizione sarà più conveniente usare aerei capaci di portare molti passeggeri e in grado di ospitare suite e servizi di altissimo livello. Seattle è andata in direzione opposta. Puntando su un modello meno ambizioso per dimensioni (tra l'altro costa circa la metà) ma molto più efficiente dal punto di vista economico grazie all'ampio uso di materiali compositi. Risultato: Airbus ha piazzato 340 ordini del suo modello di punta di cui 147 consegnati mentre Boeing malgrado i mille guai e i pesanti ritardi del 787 ha in portafoglio 1.055 commesse (diverse pure quest'anno) e oltre 200 aerei già affidati ai clienti.
Lo stop al super-Airbus sarebbe un colpo durissimo, non solo d'immagine, per la società di Tolosa. La spesa per lo sviluppo è stata di 11 miliardi. E fino ad oggi il programma è stato in profondo rosso. A competere con il Dremaliner resterebbe quindi il nuovo A350, altro progetto che però fatica a decollare. E la Borsa riflette il nervosismo per queste prospettive. Nervi a fior di pelle anche alla Emirates, la compagnia che più ha scommesso sull'A380 di cui ha circa 55 aerei già in servizio con potenziali ordini per altri 140 unità. "Certo la notizia di un possibile addio al progetto non ci ha fatto grande piacere", ha detto il presidente Tim Clark. E la freddezza della compagnia del Golfo ha convinto probabilmente i vertici di Tolosa a ribadire la fiducia (a tempo) nel loro gigante volante.
http://www.repubblica.it/economia/2...valuta_l_addio_all_a380-102708469/?ref=HRLV-6
la cosa per certi versi sorprendente è che è diventata notizia di homepag di un quotidiano generalista italiano....
Dall'altro lato certo che un fallimento del progetto A380 sarebbe disastroso per Airbus è pur vero che viene annunciato il rientro dell'investimento nel 2018, cosa non scontata e che permette ad Airbus di guardare avanti. Inevitabile dover abbassare ulteriormente il costo a km per pax perché si sta notando che le configurazioni carro bestiame non sono sufficienti a convincere i pax a volare con A380 e quindi a far vendere A380 che rimane una macchina molto impegnativa e non certo agevolata dalla crisi mondiale dell'ultimo lustro. Vediamo se le economie in crescita sapranno portare nuova linfa al progetto a differenza di quanto successo in questi anni. Sicuramente una politica debole da parte di una UE divisa non ha aiutato in un settore dove oltre ai prodotti serve anche peso politico.